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14/11/2022 - The Lifestyle Group S.p.A.: PRECISAZIONI IN MERITO AL PIANO INDUSTRIALE 2023-2025

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Precisazioni in merito al piano industriale 2023-2025

COMUNICATO STAMPA

PRECISAZIONI IN MERITO AL PIANO INDUSTRIALE 2023-2025

Milano, 14 novembre 2022

The Lifestyle Group S.p.A. ("Società " o "Emittente"), società quotata su Euronext Growth Milan, sistema multilaterale di negoziazione organizzato e gestito da Borsa Italiana, preso atto del fatto che le "Osservazioni del Collegio Sindacale alla relazione patrimoniale della Società a seguito di riduzione del capitale in conseguenza di perdite rilevanti ai sensi dell'art. 2447 del Codice Civile", depositate in occasione della convocata assemblea straordinaria prevista per il giorno 25 novembre 2022, in prima convocazione, e 28 novembre 2022, in seconda convocazione, contengono alcune informazioni relative al piano industriale 2023-2025 (il "Piano Industriale" o "Piano"), approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 31 ottobre 2022, che non erano state rese pubbliche, intende precisare quanto segue avendo il Consiglio di Amministrazione, in data 31 ottobre 2022 (si veda il comunicato stampa emesso in pari data), ritenuto opportuno diffondere le sole linee guida strategiche del Piano.

Il Collegio Sindacale, nella propria relazione, riporta che "Il suddetto piano è stato redatto sulla base di una serie di assunzioni - tra cui quella di prevedere 4 acquisizioni, un all'anno, a partire dal 2023. Il piano prevede altresì la capitalizzazione di costi per due diligence e per segnalazione mentre non tiene in considerazione eventuali costi per attività relative ad operazioni che non andranno a buon fine. Inoltre, il flusso dei ricavi relativi a managent fees anche per il 2023 è previsto in misura piena e non secondo un criterio di pro rata temporis, nonostante gli stessi Amministratori prevedano l'avviso dei primi investimenti entro il primo semestre 2023 con i provento derivanti dalla sottoscrizione del Prestito Obbligazionario Convertibile.".

Preso atto di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione intende evidenziare che il Piano Industriale è stato predisposto al fine di poter analizzare e valutare i costi di struttura, nonché i correlati impegni finanziari, che la Società deve sostenere per lo svolgimento della propria attività quale holdingindustriale, o meglio come "società di partecipazione non finanziaria e assimilati".

Il Consiglio di Amministrazione intende, altresì, precisare che, a differenza di quanto erroneamente asserito dal Collegio Sindacale, il piano contiene, ogni anno, oneri per due diligence non capitalizzati, ma spesati in quanto lo stesso contempla anche ipotesi di possibili dossier di investimento non andati a buon fine.

Con riferimento alle osservazioni del Collegio Sindacale in merito alle management fees del 2023, il Consiglio di Amministrazione precisa che, per tutto l'arco di Piano, il valore delle management fees annualmente previsto è un valore medio ipotizzato (in quanto lo stesso dovrà essere definito in funzione della tipologia di investimento che verrà realizzato), in funzione dei possibili investimenti effettuati a ciascuna data, non avendo sviluppato alcuna ipotesi temporale di investimento non sussistendo, al momento, alcun elemento certo o prevedibile.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene l'impostazione del Piano estremamente prudente non prevedendo la distribuzione di alcun dividendo da parte delle possibili società partecipate (che nell'arco di Piano, sino al 2025, sono 3 e non 4, come erroneamente indicato dal Collegio Sindacale), né la rilevazione di eventuali risultati positivi di queste ultime con il metodo del patrimonio netto.

Il valore delle management fees è del tutto insignificante nell'arco di Piano e le sensitivity analysis

relative al piano (in termini di eventuali minori volumi e di eventuali ritardi), considerato che parte dei costi può essere considerata variabile (costi per due diligencee compensi per segnalazioni), non pregiudicano il processo di rafforzamento patrimoniale della Società così come previsto nella manovra finanziaria correlata al Piano Industriale.

La manovra finanziaria si fonda, infatti, sull'attuazione della delibera assembleare assunta in data 1 aprile 2022 che contempla una serie di aumenti di capitale, per complessivi Euro 60 milioni, tra i quali anche quello a servizio del prestito obbligazionario convertibile il cui contratto prevede l'obbligo a carico dell'investitore (e non, come erroneamente indicato dal Collegio Sindacale, la possibilità) di procedere alla conversione delle obbligazioni sottoscritte entro mesi dodici dalla sottoscrizione.

La manovra finanziaria correlata al Piano prevede, per gli esercizi 2023-2025, l'intera sottoscrizione, e quindi conversione, del residuo prestito obbligazionario convertibile (pari ad Euro 10 milioni) e la sottoscrizione, e liberazione, di un aumento di capitale in opzione per Euro 5 milioni (tenuto conto dell'impegno già assunto da Negma Group Limited per Euro 2 milioni).

Il Collegio sindacale, nelle osservazioni rese, esprime scetticismo circa le assunzioni del Piano Industriale, affermando che le stesse "difficilmente saranno confermate dalla gestione degli anni successivi o quantomeno non nelle tempistiche previste dal piano" e che "a ciò si aggiunge che anche considerando verosimili i risultati previsti dal Piano industriale, questo prevede il realizzo di perdite per gli esercizi2022-2025che andranno coperte dall'Assemblea, per di più l'unico esercizio in utile, il 2026, prevede un utile d'esercizio modesto e comunque non in grado di coprire la perdita realizzata nel 2021.

Lo scetticismo rispetto alla realizzabilità del Piano, oltre a non essere adeguatamente motivato nelle osservazioni rese dallo stesso Collegio Sindacale, è immotivato, tenuto conto dei temi sopra esposti quali:

  • la vincolatività degli impegni assunti dai soci con riferimento al prestito obbligazionario convertibile e all'aumento di capitale;
  • l'impostazione estremamente prudente del Piano, che non prevede la distribuzione di alcun dividendo da parte delle società partecipate, né la rilevazione di eventuali risultati positivi di queste ultime con il metodo del patrimonio netto;
  • sensitivity analysisrelative al piano;
  • la stima delle risorse disponibili nei prossimi 12 mesi, pari a Euro 630 migliaia.

Occorre, non da ultimo, precisare che la perdita dell'esercizio 2021 non deve necessariamente essere coperta nel quinquennio successivo con gli utili prodotti dall'attività, ma può essere sanata anche attraverso una serie di aumenti di capitale diluiti nel corso dei mesi, come previsto dalla manovra finanziaria correlata al Piano, tale da garantire il rafforzamento patrimoniale (e la relativa copertura delle perdite, non configurando più le fattispecie del 2446 o del 2447 già dall'esercizio 2023), oltre al sostegno e rafforzamento finanziario necessari a sostenere la continuità aziendale e consentire alla Società di poter svolgere la propria attività come holdingindustriale.

Il comunicato stampa è disponibile sui siti internet www.tlsg.itewww.emarketstorage.com

Contatti:

THE LIFESTYLE GROUP

BANCA FINNAT

Emittente

Euronext Growth Advisor

investor@tlsg.it

Guido Sica

Corso di Porta Nuova, 46

g.sica@finnat.it

20121 Milano

Piazza del Gesù, 49

Tel. +39 02 798845

00186, Roma

Tel. +39 06 69933410

www.finnat.it

Disclaimer

The Lifestyle Group S.p.A. ha pubblicato questo contenuto il 14 novembre 2022 ed è responsabile delle informazioni in esso contenute. Distribuito da Public, senza apportare modifiche o alterazioni, il 14 novembre 2022 08:34:04 UTC.

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