18/03/2021 - FNM S.p.A.: Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 31 dicembre 2020 e la Relazione sulla Remunerazione. E’ convocata l’Assemblea Ordinaria 2021

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Il consiglio di amministrazione approva i risultati al 31 dicembre 2020 e la relazione sulla remunerazione. e’ convocata l’assemblea ordinaria 2021

COMUNICATO STAMPA

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI AL 31 DICEMBRE 2020 E LA RELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE. E' CONVOCATA L'ASSEMBLEA

ORDINARIA 2021

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Ricavi: 281,3 milioni di Euro (-6,4% rispetto ai 300,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2019)

EBITDA rettificato: 70,1 milioni di Euro (+0,7% rispetto ai 69,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2019)

EBIT: 26,4 milioni di Euro (-12,9% rispetto ai 30,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2019)

Utile Netto Rettificato: 22,7 milioni di Euro (-0,9% rispetto ai 22,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2019)

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PFN Rettificata negativa pari a 43,7 milioni di Euro (positiva per 39,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2019)

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Dividendo proposto pari a Euro 0,022 per azione, pari a complessivi 9,6 milioni di Euro

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Approvata la Dichiarazione non Finanziaria

Milano, 18 marzo 2021 - Il Consiglio di Amministrazione di FNM S.p.A., riunitosi in data odierna sotto la presidenza del Dott. Andrea Gibelli ha esaminato ed approvato il progetto di Bilancio d'esercizio di FNM ed il Bilancio Consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020.

Principali risultati economico finanziari consolidati

La pandemia determinata dalla diffusione su scala mondiale del COVID 19 per tutto il 2020 ha avuto ripercussioni senza precedenti sullo scenario macroeconomico e sul modo di vivere delle persone.

Il settore della mobilità, e in particolare il trasporto pubblico, ha risentito in maniera significativa delle limitazioni agli spostamenti e delle misure necessarie a salvaguardare la salute collettiva imposte dalle autorità durante le varie fasi di sviluppo del contagio.

Nonostante la grave situazione, il Gruppo si è dimostrato resiliente e flessibile nell'adattare progressivamente il servizio alla domanda, alle disposizioni sanitarie e ai divieti di circolazione

garantendo la continuità del servizio in condizioni sicure. Il Gruppo ha infatti implementato importanti azioni e chiare procedure per salvaguardare la salute dei propri dipendenti e dei propri utenti, nonché per contenere le ripercussioni economiche.

Nonostante le aspettative, il Gruppo ha mantenuto un solido profilo finanziario e ha chiuso il 2020 con un EBITDA rettificato in lieve crescita e un utile netto rettificato solo marginalmente inferiore rispetto all'anno precedente. Questo è avvenuto anche grazie alla diversificazione dei settori in cui opera il Gruppo - impattati in maniera diversa dagli effetti della situazione epidemiologica -, alle misure messe in atto per contenere i costi, unitamente agli interventi governativi di sostegno a favore dei settori più colpiti dalla pandemia, tra cui quello del trasporto pubblico.

Le minori misure restrittive adottate nel progressivamente nel corso dei mesi estivi hanno consentito una ripresa delle attività del Gruppo rispetto ai valori registrati nel periodo marzo-maggio, in particolare delle attività sul trasporto pubblico locale nei mesi di giugno - settembre. Da novembre, con la risalita della curva dei contagi, l'inasprimento delle misure restrittive alla mobilità per contenere la diffusione della seconda ondata della pandemia ha avuto ripercussioni sulla domanda di trasporto fino alla fine del 2020 e nei mesi iniziali del 2021.

Nel 2020 sono stati approvati quattro interventi normativi al fine di sostenere il settore del trasporto pubblico locale e regionale di passeggeri, sia per quanto riguarda la garanzia della corresponsione dei corrispettivi dei contratti di servizio (Legge 24 aprile 2020, n. 27, art. 92 comma 4-bis, cosiddetto "Decreto Cura Italia"), sia a parziale compensazione della flessione dei ricavi derivante dalla riduzione del traffico (Legge 17 Luglio 2020, n. 77, art. 200 comma 1, cosiddetto "Decreto Rilancio", Legge 13 ottobre 2020, n.126, art.44, cosiddetto "Decreto Agosto" e Legge 18 dicembre 2020 nr.176, art. 22 ter, cosiddetto "Decreto Ristori Bis").

L'incertezza ancora presente sulla risoluzione della pandemia, accompagnata a possibili effetti permanenti che questa avrà sulle abitudini di viaggio delle persone fanno prevedere una graduale ripresa della domanda nel corso dei prossimi anni.

***

In questo contesto, i ricavi consolidati dell'esercizio 2020 si sono attestati a 281,3 milioni di Euro, in calo di 19,3 milioni di Euro (-6,4%) rispetto al 2019, con andamenti differenziati nelle tre aree di business:

Importi in milioni di Euro

2020

2019

Differenza

Diff. %

Gestione infrastruttura ferroviaria

126,9

124,6

2,3

1,8%

Trasporto passeggeri su gomma

94,7

118,3

(23,6)

-19,9%

Rosco & Services

84,0

82,6

1,4

1,7%

Elisioni intercompany

(24,3)

(24,9)

0,6

-2,4%

Totale ricavi consolidati

281,3

300,6

(19,3)

-6,4%

  • nell'ambito della gestione dell'infrastruttura ferroviaria (relativa alla gestione della circolazione, alla manutenzione e al potenziamento della rete) i ricavi hanno registrato una crescita di 2,3 milioni di Euro (+ 1,8%). I maggiori proventi legati alle attività ed ai lavori sugli investimenti finanziati da Regione Lombardia, previsti dal Contratto di Programma, hanno compensato una leggera riduzione del corrispettivo derivante dal Contratto di Servizio di gestione dell'infrastruttura a seguito della rimodulazione della programmazione ferroviaria, oltre che dal meccanismo di efficientamento previsto dal medesimo Contratto di Servizio. Sono incrementai anche i ricavi da noleggio materiale rotabile per via dell'entrata in esercizio di nuovo materiale rotabile e della crescita della gestione terminalistica;

  • il segment trasporto passeggeri su gomma è stato particolarmente colpito dall'emergenza epidemiologica: i ricavi hanno registrato una diminuzione di 23,6 milioni di Euro (-19,9%) rispetto all'esercizio 2019 dovuta alla contrazione dei ricavi derivanti dai servizi di trasporto (-27,0 milioni di Euro), per effetto della rilevante riduzione della domanda di mobilità verificatasi a seguito dell'introduzione dei divieti di circolazione. Al contrario, i ricavi derivanti da contratti e contributi pubblici sono cresciuti di 1,2 milioni di Euro rispetto all'anno precedente principalmente per effetto del Decreto Cura Italia, che ha previsto il riconoscimento dei corrispettivi sulla base della programmazione contrattuale, nonostante la rimodulazione dell'offerta attuata a seguito dell'emergenza epidemiologica, e dell'effetto economico delle misure compensative (pari a circa 4,1 milioni di Euro, a compensazione dei mancati ricavi da bigliettazione) introdotte dal Decreto Rilancio, dal Decreto Agosto e dal Decreto Ristori bis;

  • nell'area di business in cui la Capogruppo opera direttamente (RoSCo & Services) e che comprende le attività di locazione di materiale rotabile alle società partecipate operanti nel settore del trasporto pubblico locale e del trasporto merci, nonché i servizi Corporate centralizzati, i ricavi hanno mostrato una lieve crescita rispetto all'esercizio precedente (+1,4 milioni di Euro) in particolare grazie ai maggiori canoni di noleggio derivanti dalle nuove flotte noleggiate a Trenord e a DB Cargo Italia. Questi maggior ricavi compensano il venir meno dei ricavi di Locoitalia ceduta nel 2020, l'assenza dei ricavi pubblicitari nel 2020 e del provento contabilizzato nel 2019 per la cessione del contratto di acquisto di 5 convogli Stadler.

I costi operativi hanno rilevato un decremento netto pari 7,8 milioni di Euro (-7,4%) principalmente per effetto dei minori costi legati al carburante, ai subaffidi degli autobus a terzi e alle spese per dipendenti. Infine, anche le spese commerciali e provvigioni a terzi sono diminuite a causa delle minori vendite di titoli di viaggio effettuate nell'esercizio.

I costi per il personale sono calati di 12 milioni di Euro (-9,6%), per l'effetto combinato dell'utilizzo di ferie residue, di strumenti di supporto al reddito (Cassa Integrazione Generale e Fondo TrasportoPubblico), del minor ricorso a lavoratori temporanei e della riduzione dell'organico medio. Il numero medio dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2020 si attesta infatti a 2.230 unità, in calo dell'1,7% rispetto ad un dato medio di 2.268 registrato nello stesso periodo dell'esercizio 2019.

In ragione della significativa riduzione dei costi, sopra descritta, il margine operativo lordo rettificato

(che esclude gli elementi non ordinari), pari a 70,1 milioni di Euro, è risultato in crescita di 0,5 milioni di Euro (+0,7%), evidenziando una performance migliore rispetto alla dinamica dei ricavi. Anche l'indicatore

EBITDA rettificato % è migliorato passando da 23,2% nell'esercizio 2019 a 24,9% nell'esercizio 2020. Il margine operativo lordo rettificato è così suddiviso nelle tre aree di business:

Importi in milioni di Euro

Differenza

Diff. %

Gestione infrastruttura ferroviaria

5,8

4,1

1,7

41,5%

Trasporto passeggeri su gomma

10,0

13,2

(3,2)

-24,2%

Rosco & Services

54,3

52,3

2,0

3,8%

Totale EBITDA rettificato

70,1

69,6

0,5

0,7%

2020

2019

  • Gestione infrastruttura ferroviaria: l'incremento del periodo in esame, pari a 1,7 milioni di Euro, tiene conto del minore costo del lavoro derivante dalla riduzione dell'organico medio (-14 unità) a parità di costo medio, a fronte di maggiori costi per manutenzioni eseguite in particolare durante il periodo del lockdown e per la gestione terminalistica, a seguito dello sviluppo della stessa.

  • Trasporto passeggeri su gomma: grazie alle azioni adottate per contenere le principali voci di costo a fronte degli impatti negativi derivanti dall'emergenza, l'effetto della riduzione dei ricavi sui margini è stata contenuta. L'EBITDA rettificato si riduce pertanto di 3,2 milioni di Euro, attestandosi a 10,0 milioni di Euro da 13,2 milioni di euro nell'esercizio 2019.

  • RoSCo & Services: l'EBITDA rettificato incrementa di 2,0 milioni di Euro, principalmente in virtù del contenimento del costo del personale, parzialmente compensato da maggiori costi per prestazioni di servizi.

I costi non ordinari sono pari a 1,9 milioni di Euro ed attribuibili a costi per progetti di sviluppo, mentre nell'esercizio precedente la voce era positiva (ricavi per 1,4 milioni di Euro) ed esprimeva il valore netto tra una sopravvenienza attiva derivante dalla chiusura di un contenzioso e costi per progetti di sviluppo.

Gli ammortamenti e le svalutazioni presentano un incremento netto di 1,1 milioni di Euro, per effetto della svalutazione di 2 casse TAF incidentate e non più utilizzabili per 0,5 milioni di Euro e per la

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Disclaimer

FNM S.p.A. ha pubblicato questo contenuto il 18 marzo 2021 ed è responsabile delle informazioni in esso contenute. Distribuito da Public, senza apportare modifiche o alterazioni, il 18 marzo 2021 20:05:04 UTC.

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