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17/06/2020 - Astaldi S.p.A.: ASTALDI: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I BILANCI FY 2018 E FY 2019 E CONVOCA L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

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Astaldi: il consiglio di amministrazione approva i bilanci fy 2018 e fy 2019 e convoca l’assemblea degli azionisti

COMUNICATO

Il Consiglio di Amministrazione approva i bilanci al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2019 e convoca l'Assemblea degli Azionisti per l'approvazione dei bilanci e per dare attuazione alle operazioni previste dalla Proposta Concordataria

  • Risultati Consolidati 2019 - Ripresa delle attività industriali

    • o Al netto di oneri non ricorrenti legati alla procedura del concordato, l'attività industriale mostra segnali di ripresa a conferma della bontà delle iniziative attuate per la continuità del business

    • o Produzione a 1,5 miliardi di euro (+50%, vs. 984,4 milioni1)

    • o EBIT adjusted2 a 40 milioni di euro; EBIT margin adjusted 2,9%

    • o Posizione finanziaria netta a 2,3 miliardi di euro (vs. 2,1 miliardi3), su cui pesano 240 milioni di euro di escussioni a fronte di un ridimensionamento del perimetro delle attività (rescissioni/risoluzioni di contratti, abbondono di aree/progetti, ecc.)

    • o Portafoglio Ordini Costruzioni a 6,6 miliardi di euro circa

    • o Nuovi Ordini per oltre 2 miliardi di euro per il periodo 2018-20204

    • o I dati pro forma al 31 dicembre 2019 che offriranno gli effetti retroattivi del Concordato e dell'Aumento di Capitale dell'Investitore, saranno riportati nella Relazione del Consiglio di Amministrazione redatta ai sensi dell'articolo 125-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, come successivamente modificato e integrato, che sarà messa a disposizione del pubblico nel termine di legge, i.e. almeno ventuno giorni prima del giorno fissato per l'assemblea

  • Risultati 2018 - Importanti effetti negativi straordinari per l'avvio del Concordato

    • o Il mancato supporto finanziario all'operatività del Gruppo per l'intero esercizio 2018 ha determinato una grave crisi di liquidità, sfociata poi nell'avvio del Concordato, oltre che in un progressivo rallentamento dei cantieri e nel ritardato avvio di alcune nuove commesse

    • o Il Concordato ha determinato anche un generalizzato indebolimento delle posizioni contrattuali del Gruppo nei rapporti con partner e committenti, causa di rescissione di alcuni contratti e di valutazioni molto più prudenziali di una serie di partite dell'attivo che, in una condizione di normalità, avrebbero potuto portare ad un esito di maggiore soddisfacimento per il Gruppo

    • o Avvio della razionalizzazione della presenza geografica, con focus sulle aree con minore rischio, così come previsto dal Piano Concordatario

  • 1 Dato di confronto al 31 dicembre 2018 (restated), così come di seguito meglio rappresentato.

  • 2 L'EBIT adjusted è calcolato escludendo i 30 milioni di euro circa di oneri non ricorrenti legati alla procedura di concordato.

  • 3 Dato di confronto al 31 dicembre 2018.

  • 4 Nuovi ordini dal 1° gennaio 2018 al 31 maggio 2020.

  • Prosegue il percorso di attuazione della Proposta e del Piano di Concordato

    • o Costituito il Patrimonio Destinato e attuata la scissione di Astaldi Concessioni

    • o Udienza per l'Omologa del concordato già fissata al 23 giugno 2020

    • o Parere positivo dei commissari giudiziali all'omologa del concordato

  • Convocazione dell'Assemblea

    • o Assemblea degli Azionisti (Ordinaria e Straordinaria) convocata per il 31 luglio 2020 per l'approvazione dei Bilanci 2018 e 2019 e per dare seguito alle attività inerenti al Concordato

***

Roma, 17 giugno 2020 - Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S.p.A., riunitosi sotto la presidenza di Paolo Astaldi, ha approvato il Progetto di Bilancio di esercizio di Astaldi S.p.A. e il Bilancio Consolidato del Gruppo Astaldi per gli esercizi 2018 e 2019. Il Consiglio ha, altresì, deliberato di convocare l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria per il 31 luglio 2020 in unica convocazione, per assumere le deliberazioni meglio indicate di seguito.

Premessa

Tra le principali cause che hanno portato alla crisi finanziaria del Gruppo si ricordano (i) i rallentamenti di attività produttive in Italia, causate da complessità burocratiche/assenza di risorse dedicate da parte degli Enti Committenti (ii) i ritardi nell'incasso di alcune partite slow moving, (iii) i ritardi nella vendita del Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia (poi avvenuta a marzo 2020, nell'ambito di un complesso accordo con il socio ICTAS5), (iv) il peggioramento della crisi in Venezuela, che ha comportato importanti svalutazioni nel periodo 2017-2019 e l'avvio di un arbitrato internazionale a giugno 2019, (v) il mancato apporto di anticipazioni contrattuali, che ha contribuito a generare una progressiva crisi di liquidità e (vi) il generale irrigidimento del sistema bancario per la concessione di supporto finanziario alle imprese. Tutto ciò ha generato una crisi finanziaria che ha portato il Gruppo a richiedere l'ammissione alla procedura di concordato in continuità a settembre del 2018.

In questo nuovo contesto, la Società si è adoperata per predisporre un Piano Concordatario da porre alla base della Proposta Concordataria (disponibile sul sito istituzionale www.astaldi.com, Sezione Investor Relations-Concordato, nella versione inglese Investor Relations-Composition with Creditors) che include una serie di iniziative gestionali per contrastare la difficile situazione. In estrema sintesi:

  • Razionalizzazione delle Geografie presidiate - Il numero dei Paesi presidiati è stato ridotto a 11 dai 18 del 2017 (per chiusura di aree/abbandono di progetti), determinando un ridimensionamento del perimetro delle attività che produce i suoi effetti sui conti del 2018 e in parte anche sul 2019;

  • Impatti negativi collegati al Concordato - I conti del 2018 registrano importanti impatti negativi direttamente collegati agli effetti del Concordato (risoluzioni di contratti, attivazione di penali ed escussioni, necessità di

5 Si rinvia per approfondimenti al comunicato emesso dalla Società in data 19 marzo 2020, "Astaldi: venduto il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia", disponibile sul sito istituzionale www.astaldi.com, Sezione Sala Stampa-Comunicati Stampa (nella versione inglese, Sezione Media-Press Releases).

effettuare accantonamenti e prudenziali svalutazioni), mentre per il 2019 si registrano oneri non ricorrenti collegati alla procedura di seguito meglio dettagliati;

  • Efficientamento dei costi generali a livello di sede centrale e periferico - I conti di periodo recepiscono gli effetti dell'importante revisione della struttura organizzativa del Gruppo implementata già a partire dal 2018. Attuata per adeguare l'organizzazione alle nuove esigenze operative e approvata anche dal Consiglio di Amministrazione della Società, tale revisione ha infatti favorito un progressivo efficientamento dei costi generali maggiormente visibile nel 2019 (essenzialmente a esito di interventi strutturali sulle sedi e gli staff di progetto, congelamento delle politiche di incentivazione, accordo siglato con la categoria dei dirigenti con contratto italiano per la riduzione volontaria degli stipendi per tutto il 2019, in analogia con quanto fatto con lo strumento della CIGS6 per il resto del personale);

  • Il tutto è predicato su un Aumento di Capitale e una complessa Manovra Integrata (per cui si rinvia a quanto già comunicato dalla Società), i cui effetti saranno però visibili solo a partire dal 2020.

Principali risultati economici e finanziari al 31 dicembre 2019

È opportuno evidenziare che, al fine di rendere omogeneo il confronto dei risultati del 2019 con quelli dell'esercizio precedente, si è proceduto ad un restatement dei risultati del 2018 separando i valori economici delle discontinued operation (attività destinate alla vendita) in un'apposita voce nel conto economico, al netto dei relativi effetti fiscali.

L'attività ordinaria del Gruppo Astaldi al 31 dicembre 2019, nonostante il protrarsi della fase di ristrutturazione finanziaria e la complessità delle operazioni straordinarie gestite, mostra segnali di ripresa delle attività industriali a conferma della bontà delle azioni implementate per il rilancio delle attività afferenti al c.d. Perimetro della Continuità. Il Perimetro in Continuità è da intendere come il perimetro delle attività e dei beni destinati a supportare la continuità del business, così come identificati nell'ambito del Piano Concordatario. Come già comunicato dalla Società, il Piano Concordatario prevede infatti una netta separazione tra (i) il Perimetro in Continuità (che si sostanzia in contratti EPC, attività O&M, altri beni minori in concessione), che è funzionale alla continuità delle attività, e (ii) il Patrimonio Destinato (asset non core, che si sostanziano nei principali asset in concessione, crediti venezuelani, Sede centrale della Società a Roma, 100% del capitale sociale di Astaldi Concessioni S.p.A., a seguito del perfezionamento della scissione parziale nei termini già comunicati dalla Società), che è funzionale al soddisfacimento dei creditori chirografari (per aggiornamento sulla costituzione dei Patrimonio Destinato e della scissione parziale, si rinvia quanto riportato di seguito, par. "Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2019").

A 31 dicembre 2019, il totale ricavi cresce del 50% a 1,5 miliardi di euro (984,4 milioni al 31 dicembre 2018), alimentato da ricavi7 per 1,4 miliardi (+40%, contro 975 milioni) e da altri ricavi operativi8 per 107 milioni (+4%, contro 102,1 milioni).

  • 6 Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria.

  • 7 Così come definiti alla Nota N. 1 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti nell'ambito delle Note Esplicative ai Prospetti Contabili

Consolidati del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019.

8 Così come definiti alla Nota N. 2 - Altri ricavi operativi nell'ambito delle Note Esplicative ai Prospetti Contabili Consolidati del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019.

L'andamento della produzione conferma il trend di ripresa industriale previsto nel Piano Concordatario. La produzione è infatti guidata dalle c.d. Commesse della Continuità (Linea 4 della Metropolitana di Milano, Galleria di Base del Brennero, Base NATO di Sigonella, tratte ferroviarie alta velocità di più recente acquisizione (Napoli- Cancello e Apice-Hirpinia della linea Napoli-Bari e Bicocca-Catenanuova della Catania-Palermo) in Italia, e, all'estero, due lotti del Passante Ferroviario di Goteborg, in Svezia e tre lotti della Linea Ferroviaria Frontieră- Curtici-Simeria in Romania). Si conferma anche il positivo apporto dall'O&M (prevalentemente GE.SAT, per gli Ospedali Toscani, in Italia). Per le Americhe, il positivo andamento dei progetti minerari in Cile (El Teniente, Chuquicamata) mitiga il rallentamento dell'apporto dal Canada (per la chiusura del Progetto Idroelettrico Muskrat Falls) e dagli Stati Uniti.

Nel complesso, la struttura dei ricavi (i) evidenzia un buon apporto dall'Italia (32% circa dei ricavi) e una rilevante incidenza delle attività all'Estero (68%, supportato in particolare da Europa, Cile e Nord America), e (ii) conferma la preponderanza delle Costruzioni (97%) e un buon apporto dalle attività O&M (3%).

I costi accolgono gli esiti delle azioni di efficientamento attuate in esecuzione della Proposta Concordataria e gli effetti di un mix della produzione più orientato verso paesi caratterizzati da più contenuto costo del lavoro (Romania, Polonia) rispetto a quanto registrato in passato (ad es. in Canada). I costi della produzione si riducono del 23% a 1,1 miliardi di euro (1,5 miliardi al 31 dicembre 2018). I costi del personale si riducono del 36% a 300,9 milioni di euro (468,4 milioni) principalmente per effetto della revisione della struttura organizzativa del Gruppo già descritta in precedenza.

L'EBIT è pari a 9,7 milioni di euro (negativo e pari a 1,3 miliardi al 31 dicembre 2018). Si evidenzia che gli oneri di competenza del periodo legati alla procedura di concordato, in linea con quanto previsto dalla Proposta Concordataria, sono ammontati a 30 milioni di euro circa; escludendo tali oneri non ricorrenti, l'EBIT adjusted si attesta a 40 milioni, che si traducono in un EBIT margin (adjusted) del 2,9% a conferma della ripresa della componente industriale delle attività.

Gli oneri finanziari netti si riducono del 75% su base annua, attestandosi a 45,9 milioni di euro (181,5 milioni al 31 dicembre 2018), per effetto di (i) minori commissioni su fidejussioni, a esito della riduzione delle attività, oltre che di (ii) minori oneri derivanti da rapporti finanziari con Istituto di credito, per effetto del mancato computo dei relativi oneri finanziari, a esito dell'avvio della procedura di concordato. La Legge Fallimentare, infatti, prevede al riguardo una specifica disciplina che dispone l'interruzione del calcolo degli interessi a valere su tutti i rapporti finanziari in essere alla data della presentazione del relativo ricorso ex. art. 161, L.F. Ne deriva che gli oneri finanziari rilevati nell'esercizio sono prevalentemente riferiti alla c.d. Finanza Interinale, il cui utilizzo è stato espressamente autorizzato dal Tribunale di Roma ex art. 182 quinquies, L.F.

Il risultato netto derivante dalle attività operative cessate (discounted operation) è negativo e pari a 6,6 milioni di euro (negativo e pari a 472,3 milioni al 31 dicembre 2018), quale riflesso nei conti delle azioni di efficientamento del perimetro di attività intraprese in esecuzione del Piano Concordatario.

A esito delle dinamiche sopra descritte, l'esercizio chiude con una Perdita attribuibile al Gruppo di 72 milioni di euro (1,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2018).

Il totale debito lordo si attesta a 3 miliardi di euro (2,6 miliardi al 31 dicembre 2018). I dati di periodo accolgono, tra l'altro, gli effetti dell'erogazione delle due tranche della finanza di urgenza, nella forma di prestito obbligazionario, sottoscritto da parte di Beyond S.r.l. e illimity Bank secondo gli accordi del 3 ottobre 2019 e del 27 novembre 2019.

L'Esposizione finanziaria netta è negativa e pari a 2,3 miliardi di euro (negativa e pari a 2,1 miliardi al 31 dicembre 2018), con un incremento su base annua spiegato essenzialmente da 240 milioni di euro di escussioni, a fronte degli effetti derivanti dal già segnalato ridimensionamento del perimetro delle attività (rescissioni/risoluzioni, ecc.). Al netto di tale fenomeno, essenzialmente riconducibile alla procedura, il dato di periodo non evidenzia su base consolidata particolari assorbimenti di cassa, a dimostrazione di un ripristino di dinamiche ordinarie per le commesse afferenti al Perimetro in Continuità (così come definito in precedenza). Si evidenzia che, a seguito del concordato, a partire dal 28 settembre 2018 (data di avvio della procedura), le passività direttamente riferite ad Astaldi S.p.A. sono state interamente classificate tra le componenti a breve della Posizione Finanziaria Netta.

Il patrimonio netto è negativo e pari a 1,5 miliardi di euro (negativo e pari a 1,4 miliardi al 31 dicembre 2018).

I dati pro forma al 31 dicembre 2019 che offriranno gli effetti retroattivi del Concordato e dell'Aumento di Capitale dell'Investitore, saranno riportati nella Relazione del Consiglio di Amministrazione redatta ai sensi dell'articolo 125-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, come successivamente modificato e integrato, che sarà messa a disposizione del pubblico nel termine di legge, i.e. almeno ventuno giorni prima del giorno fissato per l'assemblea.

Portafoglio Ordini e Nuovi Ordini

Il Portafoglio Ordini 2019, si attesta a circa 8 miliardi di euro a livello di Gruppo (9,2 miliardi al 31 dicembre 2018), di cui 6,6 miliardi per attività di Costruzione e 1,3 miliardi per attività O&M. Si segnala inoltre che, rispetto a quanto registrato negli esercizi precedenti, il dato relativo al Portafoglio Ordini di periodo si intende riferito unicamente ad attività di Costruzione ed O&M, in quanto, a partire dal 2018, il Portafoglio Ordini Concessioni non è più da considerare come un indicatore di ricavi a tendere sottesi alle iniziative partecipate dal Gruppo Astaldi in questo settore, essendo i relativi asset oggetto di un programma di definitiva dismissione e parte del perimetro liquidatorio identificato nell'ambito della Proposta Concordataria.

La distribuzione geografica del Portafoglio Costruzioni è caratterizzata da una forte e radicata presenza in Italia (3,2 miliardi, 49% del totale), accompagnata da un rilevante apporto dall'Estero (3,4 miliardi, 51%), prevalentemente Europa (Romania, Polonia, Svezia e Turchia), Americhe (Cile, Canada, USA e Paraguay), ma anche Africa (Algeria) e Asia (India).

Il dato di periodo tiene conto dell'azione di razionalizzazione delle Geografie di cui si è detto in precedenza. In occasione della preparazione della Proposta Concordataria, la Società ha infatti svolto una approfondita analisi dei profili economici e finanziari della produzione a finire delle commesse incluse nel Portafoglio Ordini al 30 settembre 2018, al fine di individuare i progetti da mantenere nel perimetro delle attività in continuità. Ne è derivata una razionalizzazione della presenza geografica del Gruppo che ha ridotto da 18 a 11 i paesi in cui il Gruppo opera (prevalentemente Europa, Polonia, Romania, Turchia, Svezia e Americhe), con un decremento di portafoglio - a partire dal 2018 - pari a circa 2 miliardi di euro.

Disclaimer

Astaldi S.p.A. ha pubblicato questo contenuto il 17 giugno 2020. La fonte è unica responsabile delle informazioni in esso contenute. Distribuito da Public, senza apportare modifiche o alterazioni, il 17 giugno 2020 22:18:05 UTC

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