
Claudio Bargero
Rating:
Follow meConsulente finanziario
Data ultimo
voto
Voti ultimi
30gg
Contattami
Chiedi un consiglio![]() |
Top Financial Educational
Awards: 2024, |
Punteggio ottenuto
dal giudizio degli investitoriHa ricevuto 0 votazioni
Vedi la scheda
Data ultimo voto
Voti ultimi 30gg
Profilo professionale
Conclusi gli studi universitari ho sostenuto l’esame di promotore finanziario e da quel momento ho svolto, senza interruzioni, questa attività.
Lo studio e la passione per l’economia politica e monetaria mi hanno aiutato nel lavoro, fornendomi importanti elementi per la conoscenza dei mercati finanziari. Mi interessano le ricerche di economia comportamentale in quanto mettono in discussione l’idea che le decisioni degli individui siano sempre razionali.
Mi piace relazionarmi con le persone, scoprirne i caratteri e le esigenze.
Questi sono gli elementi che, uniti ad un continuo aggiornamento sugli strumenti finanziari, mi permettono ogni giorno di svolgere il mio lavoro cercando essere utile e di fornire risposte soddisfacenti. Mi impegno ad utilizzare con i miei interlocutori un linguaggio comprensibile condividendo il pensiero di J. K. Galbraith secondo cui “non esistono in economia proposizioni utili che non possano essere enunciate con precisione in una lingua chiara e nello stesso tempo gradevole”.
Credo nell’educazione finanziaria intesa come strumento formidabile per evitare di commettere errori e per avere un rapporto sereno con il risparmio e l’investimento. Con i clienti mi impegno a trasmettere questi concetti fondamentali. Penso che anche i giovani abbiano diritto a conoscere queste tematiche e per questa ragione ho aderito al progetto dell’ANASF economic@mente: per tre anni sono stato formatore nelle scuole superiori.
Seguo con passione il mondo del giornalismo, non solo riferito agli argomenti economici, ed ho l’abitudine al mattino di leggere almeno due quotidiani.
Le mie principali competenze
I miei credit
- Laurea in Scienze Politiche Facoltà di Torino
- Iscritto dal 1993 all’Albo dei Promotori Finanziari, delibera n. 7415
- Dal 1994 al 1999 Promotore Finanziario presso Credit Consult
- Dal 1999 al 2001 Promotore Finanziario presso Unicredit Sim
- Dal 2001 al 2008 Promotore Finanziario presso Xelion Banca
- Da luglio 2008 ad oggi Consulente Finanziario presso Fineco Bank
Le mie ultime attività
LE MOSSE DELLA BCE E LA REAZIONE DEI MERCATI
06.03.2025 / 159 / 0Il Consiglio Direttivo della BCE, come da attese, ha oggi ridotto i tre tassi di interesse di riferimento di 0,25%. Il tasso sui depositi - considerato il più importante - scende al 2,5%. Si tratta di una nuova sforbiciata che prende atto di incertezze globali in particolare legate al commercio internazionale. Le nuove proiezioni macroeconomiche mostrano che il processo disinflazionistico è ben avviato anche se il dato 2025, complice una crescita dei prezzi energetici, viene rivisto (al rialzo) al 2,3%. Secondo la BCE le prospettive della crescita economica per il 2025 vengono invece riviste al ribasso per la debolezza delle esportazioni e degli investimenti. Ora l'attenzione si sposta sulla prossima riunione di aprile. Qui la cautela è d'obbligo in quanto la BCE non ha escluso una pausa sui tassi. L'approccio, in assenza di una forward guidance sulle mosse future è basata sui dati che emergeranno nei prossimi mesi. Non è difficile prevedere uno scontro tra falchi e colombe all'interno della BCE. I primi punteranno probabilmente su un tasso dei depositi a loro avviso già in linea con un livello neutrale (non restrittivo ma nemmeno espansivo) e con un'inflazione da servizi ancora troppo alta. Viceversa, le colombe potranno enfatizzare una crescita troppo debole che richiederebbe un maggiore coraggio nei tagli portando i tassi anche sotto al 2%. Come hanno reagito i mercati? Le borse europee hanno chiuso in rialzo, anche per la concreta possibilità di un piano europeo di investimenti pubblici nel settore della difesa che può avere un impatto espansivo ( più crescita economica ed utili aziendali in aumento). I titoli di stato dell'Eurozona, dopo il violento calo di ieri, hanno visto una prosecuzione del trend ribassista. L'ipotesi di una sospensione dei tagli ad aprile unita alla preoccupazione per un aumento dei deficit pubblici per finanziare la difesa sono stati i fattori decisivi.
Continua a leggereIl buon momento delle borse europee ed il BTP Più
24.02.2025 / 181 / 0I mercati finanziari da inizio anno hanno evidenziato un aumento di valore sulle borse ed una debolezza delle obbligazioni. Per quanto riguarda le azioni il rialzo ha riguardato le principali aree geografiche ma con un mercato europeo decisamente più performante rispetto agli Stati Uniti. Sembrerebbe un risultato paradossale nel momento in cui l'insediamento di Trump ha l'obiettivo di sostenere l'economia USA, anche con i dazi, a scapito delle altre aree geografiche. In realtà vi sono motivazioni concrete che sostengono questa dinamica europea tra cui il rapporto prezzi/utili vantaggioso, politiche monetarie diverse e speranza della conclusione del conflitto in Ucraina. Occorre anche notare la debolezza relativa del settore tecnologico; si tratta di un evento piuttosto strano all'interno di un mercato rialzista ma qui la causa, oltre a valutazioni piuttosto tirate, è l'irruzione sul mercato della società cinese DeepSeek che può mettere in discussione l'entità dei profitti delle principali aziende legate all'intelligenza artificiale. Abbiamo anche assistito ad una rotazione all'interno del mercato azionario che ha favorito i settori value rispetto a quelli growth: la sovraperformance dell'Europa è dovuta anche ad una composizione dell'indice in cui a prevalere sono i settori più tradizionali come banche ed energia. La settimana scorsa si è chiuso il collocamento del BTP Più che ha confermato l'interesse dei risparmiatori per queste operazioni del Tesoro. Si tratta di un titolo di stato di durata otto anni ma che può essere rimborsato dopo quattro anni al valore nominale. In pratica è un bond con opzione put esercitabile dall'investitore a metà del percorso. Questa formula presenta elementi di interesse ma ha anche un punto di debolezza dovuto al fatto che chi acquista tale titolo sul mercato secondario non ha diritto all'opzione e per tale motivo potrebbe essere disposto ad acquistarlo ad un prezzo inferiore al nominale. Ricordiamo che il Tesoro ha rialzato il tasso minimo garantito a causa della debolezza dei bond dell'eurozona che avrebbe svalutato la quotazione del titolo sul secondario rendendo così insoddisfatti i sottoscrittori. Da cosa deriva questa debolezza delle obbligazioni? Vi concorrono diversi fattori tra cui possiamo ricordare: un'inflazione non ancora rientrata al livello ottimale del 2%; dubbi sulla prosecuzione della politica monetaria; evoluzioni geopolitiche a dir poco preoccupanti che provocheranno un aumento della spesa per la difesa europea che si tradurrà in una lievitazione dei debiti pubblici in uno scenario economico di crescita modesta. Mi sembra necessario sottolineare che le recenti prese di posizione dell'amministrazione Trump nei confronti dell'Europa sono particolarmente gravi e denotano un radicale cambio di visione americano. A questo modello autoritario l'Europa deve rispondere in modo fermo e unitario. Il rischio di perdere le nostre libertà non è mai stato così alto.
Continua a leggereLA BCE TAGLIA MENTRE LA FED ATTENDE. LA FORBICE DEI TASSI SI ALLARGA.
03.02.2025 / 202 / 0La settimana delle Banche Centrali non ha riservato sorprese. A fronte di una FED che tiene fermi i tassi e non mostra di aver fretta di tagliarli per il prossimo futuro la BCE opera una riduzione di 0,25% portando il tasso sui depositi al 2,75%. Troppo distanti sono le due economie per ipotizzare un sincronismo nelle loro politiche monetarie. L'eurozona non potrebbe permettersi, in un momento in cui l'economia è in stagnazione (crescita zero nel quarto trimestre 2024) di seguire l'orientamento attendista della FED che ha alle spalle un'economia con una crescita vicina al 3%. E così la forbice dei rendimenti obbligazionari tra le due sponde dell'atlantico si allarga. Le mosse della BCE hanno impattato positivamente su BTP e Bund su tutta la curva mentre i Treasury si sono mossi molto meno. Il movimento dei tassi di mercato non era così scontato: in occasioni di precedenti tagli della BCE i rendimenti si erano mossi in modo contraddittorio con deprezzamenti sulle lunghe scadenze che sono meno sensibili alla politica monetaria. Cosa vi è di diverso stavolta? Le parole di Lagarde sono state state interpretate in modo accomodante e lascerebbero ipotizzare una prosecuzione dei tagli nelle successive riunioni, anche se l'approccio data dependent (confermato) lega le mosse BCE alle variabili macro, in particolare l'inflazione. Occorre anche aggiungere che la politica commerciale statunitense sta andando verso l'introduzione di dazi, anche nei confronti dell'Eurozona; questo elemento presenta un freno alla crescita economica dei paesi che li subiscono; tali misure rappresentano un altro elemento a favore della prosecuzione del percorso di taglio dei tassi da parte della BCE per sostenere l'economia dell' Eurozona stimolando consumi ed investimenti. Il disaccoppiamento delle politiche monetarie potrebbe essere uno dei temi economici prioritari nel 2025. Con un'attenzione anche al mercato valutario: un dollaro troppo forte contribuirebbe ad imbarcare inflazione in Europa facendo lievitare i prezzi delle materie prime importate.
Continua a leggereLa pubblicazione della pagina profilo è a cura e su iniziativa personale del singolo consulente. MoneyController non si assume alcuna responsabilità in merito ai contenuti pubblicati dal consulente e a quelli accessibili attraverso link a siti web esterni citati dal consulente.