Alex Giannola
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Sono un consulente finanziario indipendente con una passione per l'analisi approfondita e la preparazione diligente nel settore degli investimenti. Credo fermamente che nessuno possa prevedere con certezza il mercato, ma sono convinto che con l'approccio giusto, lo studio accurato e l'attenzione ai dettagli, sia possibile prepararsi a qualsiasi scenario e ottenere rendimenti positivi anche in periodi negativi per i mercati.
Il mio background di studi e la mia esperienza mi hanno insegnato l'importanza di una gestione prudente del rischio e di una pianificazione finanziaria robusta. Attraverso un approccio basato sull'analisi approfondita e l'identificazione di opportunità di investimento solidamente fondate, aiuto i miei clienti a sviluppare strategie personalizzate per raggiungere i loro obiettivi finanziari a lungo termine.
La trasparenza, l'integrità e l'attenzione al cliente sono al centro del mio approccio. Sono qui per fornire consulenza obiettiva e guidare i miei clienti attraverso le complesse decisioni finanziarie, aiutandoli a navigare attraverso gli alti e bassi del mercato con fiducia e sicurezza.
Se sei interessato a massimizzare il potenziale del tuo portafoglio e prepararti per il futuro finanziario, non esitare a contattarmi. Sarei lieto di effettuare una prima consulenza di portafoglio gratuita.
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10 Consigli di Benjamin Graham per Investire con Saggezza
07.02.2025 / 141 / 1Chi era Benjamin Graham? Considerato il padre dell'investimento value, Benjamin Graham è stato uno dei più grandi investitori e teorici della finanza del XX secolo. Autore del celebre libro The Intelligent Investor, ha influenzato generazioni di investitori, tra cui Warren Buffett. I suoi insegnamenti sono ancora oggi un punto di riferimento per chi vuole approcciare i mercati con una mentalità razionale e disciplinata. Ecco 10 consigli chiave tratti dalla sua filosofia d'investimento: 1) Mantieni le emozioni sotto controllo L’investimento razionale richiede di non lasciarsi influenzare da paura e avidità. Decisioni prese sull'onda dell'emotività portano spesso a risultati deludenti. 2) Investire è questione di disciplina e coraggio Non si tratta solo di scegliere i titoli giusti, ma anche di mantenere una strategia coerente, soprattutto nei momenti di mercato turbolenti. 3) Sii contrarian Non seguire la massa. Quando tutti comprano, è spesso il momento di vendere, e viceversa. I migliori affari si fanno quando gli altri investitori sono in preda al panico. 4) Avere un piano finanziario Definire obiettivi chiari e strategie per raggiungerli è fondamentale. Affidarsi a un professionista esperto può aiutarti a navigare meglio le complessità del mercato e prendere decisioni consapevoli. 5) I mercati ribassisti offrono opportunità Quando il mercato crolla, i prezzi spesso riflettono il panico più che il valore reale. È qui che nascono le migliori occasioni per investitori pazienti e ben informati. 6) Sfrutta il panico a tuo vantaggio Nei momenti in cui gli altri investitori vendono presi dal panico, si possono trovare occasioni d'acquisto a prezzi vantaggiosi. La calma e l'analisi razionale ripagano nel lungo periodo. 7) Questa volta non è diverso Anche se sembra che le crisi attuali siano uniche, il mercato ha sempre seguito cicli simili. Le emozioni umane e le reazioni economiche restano costanti. 8) Corri la tua maratona Ogni investitore ha tempi, obiettivi e risorse diverse. Concentrati sulla tua strategia senza paragonarti agli altri. 9) Non speculare mai Speculare significa cercare guadagni veloci e rischiosi. L'investimento di successo, invece, si basa su analisi ponderate e visione di lungo termine. 10) Investire con successo significa gestire il rischio Non si tratta solo di ottenere il massimo rendimento, ma di proteggere il capitale minimizzando i rischi. La diversificazione e l'analisi attenta sono fondamentali per costruire un portafoglio solido.
Continua a leggereValutazioni dell'S&P 500 e ritorni attesi
15.01.2025 / 307 / 1Il ciclo globale di allentamento monetario sarà pienamente in atto nel 2025, con l'inflazione ormai vicina agli obiettivi delle banche centrali nella maggior parte delle economie sviluppate. La liquidità in circolo è ancora elevata e i tassi di interesse continuano a essere superiori al tasso di inflazione. Detto ciò, i mercati affrontano un crescente punto di tensione: gli asset con i fondamentali più solidi presentano valutazioni più estese, e viceversa. I rischi economici e politici di breve termine saranno decisivi nel determinare se prevarrà ancora il momentum o le valutazioni elevate influenzeranno i rendimenti degli investimenti nel 2025. In questo breve articolo vorrei esporre ai lettori come le valutazioni attuali, che risultano molto elevate, influenzeranno i rendimenti futuri e per quale motivo quindi il 2025 sarà un anno ricco di insidie e opportunità. Partendo dall’analisi odierna, l’S&P 500 viene scambiato a dei livelli di valutazione particolarmente alti. Come mostrato nel grafico soprastante il Forward P/E dell’S&P 500 ad oggi è pari a 21,5x, la media dei 30 anni è pari a 16,7x, il picco massimo è stato raggiunto durante la bolla delle dot.com nel 2000 con una media P/E pari a circa 24x, il che testimonia la bontà delle valutazioni attuali. Dalle analisi pubblicate da JP Morgan Asset Management[1] che mettono in relazione i livelli di P/E[2] e i rendimenti attesi futuri, emerge che i ritorni attesi per i prossimi 12 mesi e per i prossimi dieci anni sono molto contenuti. Questa relazione è ben mostrata nei due grafici successivi 1. Rendimento atteso per il prossimo anno (grafico a sinistra): Ogni quadratino rappresenta il rapporto Forward P/E in un dato momento e il rendimento osservato nell’anno successivo. 2. Rendimento atteso per i prossimi dieci anni (grafico a destra): Ogni quadratino mostra il rapporto Forward P/E al momento dell’osservazione e il rendimento annualizzato nei successivi dieci anni. Le osservazioni coprono il periodo dal 1988 fino a dicembre 2024, per un totale di circa 430 punti dati (36 anni x 12 mesi). Dai grafici emergono alcune considerazioni fondamentali: C’è una forte relazione tra la valutazione iniziale e i successivi rendimenti annualizzati nei successivi dieci anni (o cinque anni[3]). Valutazioni iniziali più elevate portano costantemente a rendimenti inferiori e viceversa. Ci sono piccole variazioni nelle osservazioni ma la tendenza è chiara. Oggi il rapporto P/E è chiaramente ben al di sopra del decile superiore delle osservazioni storiche Negli ultimi 36 anni, quando l’S&P è stato acquistato a rapporti di P/E simili a quelli odierni, i rendimenti annualizzati nei successivi dieci anni sono sempre stati tra il più 2% e il meno 2%. Non dovrebbe sorprendere che il rendimento di un investimento sia significativamente influenzato dal prezzo pagato per esso. Di conseguenza, gli investitori non dovrebbero essere indifferenti alle valutazioni di mercato attuali. Chi si contrappone a questo pensiero, indicando che nel lunghissimo termine i mercati tendono ad andare verso l’alto e nel frattempo guadagnare più o meno il 2% non sarebbe la cosa peggiore del mondo, trascura un aspetto fondamentale. Tale affermazione presuppone che i prezzi delle azioni restino stabili per i prossimi dieci anni. Ma un'altra possibilità è che una correzione multipla sia compressa in un anno o due, implicando un grande calo nei prezzi delle azioni come abbiamo visto nel 1973/74, 2000/02 o 2007/09. In questo caso il risultato per gli investitori potrebbe essere molto avverso. Il 2025 si preannuncia un anno di elevata volatilità, con una gamma più ampia di risultati possibili per aziende e mercati. Sebbene questo possa sembrare scoraggiante, rappresenta un contesto favorevole per gli investitori attivi. La volatilità può portare a valutazioni errate, offrendo opportunità per identificare aziende di qualità e resilienti. Una costruzione del portafoglio bilanciata e ponderata sarà fondamentale per sfruttare queste condizioni, garantendo agli investitori il raggiungimento dei propri obiettivi finanziari di lungo termine, senza lasciarsi influenzare dall’incertezza di breve periodo [1] https://am.jpmorgan.com/content/dam/jpm-am-aem/global/en/insights/market-insights/guide-to-the-markets/mi-guide-to-the-markets-ce-en.pdf [2] rapporto prezzo utili, indica quante volte si devono pagare gli utili per acquistare un’azione; in finanza è uno tra gli indicatori per valutare se un’azione è cara o meno [3] Stesse analisi di JP Morgan Asset Management condotto dal 1999 al 2024 sui rendimenti a cinque anni. https://am.jpmorgan.com/us/en/asset-management/adv/insights/market-insights/guide-to-the-markets/
Continua a leggereCome Analizzare le Trimestrali delle Aziende: 5 Elementi Chiave
27.11.2024 / 361 / 2Di recente, NVIDIA ha pubblicato i propri risultati trimestrali, scatenando come sempre una valanga di articoli e commenti online. Questo periodo, noto come Earnings Season, è cruciale per gli investitori, poiché offre informazioni essenziali sulla salute finanziaria delle aziende e sulle loro prospettive future. Tuttavia, l'abbondanza di contenuti rischia di generare confusione, con speculazioni, hype e rumore mediatico che possono distogliere l'attenzione dalle reali performance aziendali. Come possiamo allora analizzare questi report in modo efficace, evitando le distrazioni? Ecco i 5 elementi principali su cui concentrarsi per comprendere le trimestrali e valutarne l’impatto sugli investimenti. 1. Andamento dei Ricavi: Segui i Soldi I ricavi rappresentano il termometro della domanda per i prodotti o servizi di un'azienda. La loro crescita è spesso un indicatore di guadagno di quote di mercato e di potenziale successo a lungo termine. Tuttavia, è fondamentale approfondire: Origine della crescita: È organica o trainata da acquisizioni? La prima suggerisce solidità intrinseca, mentre la seconda potrebbe essere meno sostenibile. Segmenti chiave: Quali linee di business stanno contribuendo maggiormente ai ricavi? Ad esempio, un aumento delle entrate pubblicitarie, come nel caso di Netflix, potrebbe comportare rischi, come la perdita di abbonati stanchi di troppe inserzioni. 2. Profittabilità: Non Fermarti al Fatturato Non basta che i ricavi crescano: i margini di profitto mostrano quanto un'azienda riesca a trasformare i ricavi in utili. Margini elevati denotano resilienza e capacità di affrontare imprevisti. Uso delle risorse: I profitti vengono reinvestiti in innovazione, marketing o operazioni? Sostenibilità: L'azienda è in grado di mantenere una crescita profittevole nel lungo periodo? Ad esempio, Tesla ha guadagnato credibilità solo dopo aver raggiunto la profittabilità, segnando un punto di svolta per il titolo azionario. 3. Liquidità e Solvibilità: Cash is King La liquidità misura la capacità di soddisfare obbligazioni a breve termine, mentre la solvibilità indica la solidità finanziaria nel lungo periodo. Esempio pratico: Apple ha generato 110 miliardi di dollari di flusso di cassa operativo nell’ultimo anno fiscale, dimostrando una gestione eccellente e restituendo valore agli azionisti tramite dividendi e riacquisti di azioni proprie. 4. Metriche dei Clienti: Acquisizione, Fidelizzazione e Monetizzazione Le aziende di successo conoscono bene i loro clienti e come generare valore da essi. Analizza: Acquisizione: La crescita del numero di clienti è sostenibile? Ad esempio, Spotify ha incrementato gli utenti in mercati meno profittevoli, sollevando dubbi sulla sostenibilità a lungo termine. Fidelizzazione: Tassi di abbandono bassi riflettono fedeltà e forza del modello di business. Amazon Prime, ad esempio, mantiene i clienti grazie a un'offerta unica e integrata. Monetizzazione: La capacità di aumentare i ricavi per cliente attraverso upselling o nuovi servizi è fondamentale. Apple eccelle in questo, integrando hardware, software e servizi. 5. Outlook: Investire nel Futuro Il mercato azionario guarda al futuro, non al passato. Le guidance fornite dal management sono indicatori della direzione prevista dall’azienda. Una guidance positiva riflette fiducia e può sostenere il titolo, mentre una previsione prudente invita alla cautela. Anche trimestrali solide possono essere oscurate da un outlook debole, come recentemente accaduto a NVIDIA, la cui guidance ha deluso le aspettative degli investitori. L’Analisi Richiede Tempo Valutare le trimestrali è un’attività che richiede dedizione e un approccio strutturato. È ideale per gli investitori appassionati che vogliono approfondire le dinamiche aziendali. Per chi preferisce delegare, il supporto di un professionista può fare la differenza. Hai domande o vuoi approfondire un tema specifico? Commenta o contattami in privato: sarò lieto di aiutarti!
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