Come valutare il rendimento di un investimento finanziario

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Cosa è il rendimento finanziario

Come si definisce il rischio finanziario in un investimento?

Quali sono le tipologie di rischio di investimento

Perché investire oggi e come?

Cos’è la propensione al rischio e come si calcola il rapporto rischio/rendimento

Sapere non solo cos’è un rendimento finanziario, ma anche conoscere i rischi a esso associati e, di conseguenza, la propria propensione a rischiare, sono aspetti fondamentali da approfondire prima di pianificare i propri investimenti. Sono diversi gli aspetti da considerare, sia che ci si affidi a un servizio di Wealth Management, sia che il proprio portafoglio di investimento venga gestito da altri professionisti. Quando si fa un investimento ci sono diversi elementi che concorrono al calcolo del suo rendimento.

Cosa è il rendimento finanziario

Il rendimento di un investimento finanziario è il premio che possiamo ottenere dal nostro investimento. Di solito è espresso in termini percentuali su base annua e costituisce una misura del reddito generato dall'investimento stesso rapportato al capitale investito e alla durata dell'operazione.

La definizione di rendimento può cambiare in base all’attività finanziaria a cui si riferisce:

  • il rendimento di una obbligazione (detto anche “cedola”) è il prezzo che paghiamo al venditore sottoforma di prestito;
  • il premio per il rischio si ha in caso di investimenti su azioni o fondi di investimento.

Partendo dal rendimento a rischio "zero" (e per rischio, in Italia, si intendono i Buoni Ordinari del Tesoro a tre mesi) tutti i rendimenti maggiori di quel rendimento a rischio zero, avranno un rischio. Se i nostri investimenti non rispettano le nostre previsioni, il rendimento può essere negativo e in quel caso registriamo una perdita.

Come si definisce il rischio finanziario in un investimento?

Quando nel campo degli investimenti si nomina il rischio, di conseguenza si parla di incertezza o mutamento. Il rischio finanziario di investimento, infatti, tiene conto di un determinato grado di incertezza in merito agli eventi futuri, oppure la possibilità che il valore del proprio investimento possa cambiare con il passare del tempo. Pertanto non si intendono solo perdite, ma anche possibili guadagni.

Per questo motivo è bene precisare che il rischio non rappresenta solo un pericolo; nonostante nell'immaginario collettivo il termine assuma un connotato esclusivamente negativo, in finanza, invece, può essere anche inteso come opportunità.

Il rischio di un'operazione d'investimento si configura, quindi, come l'eventualità che un'attività finanziaria subisca una variazione degli elementi che ne determinano il rendimento.
Il concetto cardine di rischio è l’oscillazione, cioè la possibilità che i rendimenti si disperdano attorno al valore atteso. Negli ambienti finanziari questo andamento è conosciuto anche come volatilità e l'indicatore statistico che misura questo andamento è lo scostamento quadratico medio o deviazione standard.
Per fare degli investimenti corretti il primo passo è calcolare la nostra propensione al rischio e considerare tutte le tipologie di rischio a cui andiamo incontro.

Quali sono le tipologie di rischio di investimento

Il rischio di investimento si può suddividere nelle seguenti categorie:

  • rischio sistematico: è la componente del rischio associata all'andamento del mercato nel suo complesso.
  • rischio specifico (o rischio diversificabile): parte di rischio che deriva da elementi peculiari legati all’impresa e al suo settore di appartenenza. Può essere eliminata mediante la diversificazione;
  • rischio di credito: è la probabilità che l’emittente non sia in grado di onorare i propri impegni di pagamento degli interessi o di rimborso del capitale;
  • rischio di cambio: si considera per i soli titoli in valuta diversa dall’euro ed è la possibilità che variazioni dei tassi di cambio portino a una svalutazione del valore del titolo;
  • rischio di liquidità: è il rischio riconducibile alle difficoltà di rivendere sul mercato le posizioni in titoli nei tempi desiderati.

Una volta soppesato il fatto che non è possibile investire senza una minima parte di rischio e preso atto dei tipi di rischio a cui si può andare incontro, è importante considerare le opportunità derivanti dagli investimenti.

Perché investire oggi e come?

Innanzitutto iniziare a investire presto vuol dire riuscire ad aumentare con più facilità i propri risparmi, accumulando così un patrimonio più esteso. Il fattore temporale è fondamentale per un altro motivo: più tempo si ha a disposizione per raggiungere i propri obiettivi finanziari, meglio verranno affrontati gli inevitabili imprevisti dei mercati e dell’economia.

È necessario naturalmente avere un piano preciso, nel quale può rientrare la strategia dell'interesse composto. Si tratta della possibilità di incrementare il rendimento generato da un investimento, reinvestendo i profitti invece di ritirarli subito. In questo caso più è lunga la durata degli investimenti e più gli interessi sono alti, maggiore sarà l’effetto della capitalizzazione composta.

Inoltre, è ampiamente dimostrato che investire remunera il rischio: con i tassi di inflazione che erodono il potere d'acquisto, il modo più vantaggioso per fare crescere i propri risparmi e raggiungere gli obiettivi di medio termine, rimane l'investimento.

Cos’è la propensione al rischio e come si calcola il rapporto rischio/rendimento

Possiamo definire il rendimento una grandezza facilmente misurabile; il rischio, invece, è una grandezza soggettiva, la cui percezione è influenzata da molteplici fattori. Non è sempre facile infatti trovare un equilibrio tra questi due elementi.

Quando investiamo dobbiamo quantificare il rendimento atteso, ovvero quanto ragionevolmente ci aspettiamo di guadagnare dal nostro investimento. Il rendimento di uno strumento finanziario è dato dalla media aritmetica dei rendimenti calcolati a posteriori sul periodo di osservazione. Il rendimento atteso esprime una probabilità di rendimento futuro, proiettando i dati del passato, e quindi non rappresenta una garanzia per il futuro.
In statistica, lo stesso fenomeno è definito come la tendenza centrale verso la quale convergono e si addensano la maggior parte dei rendimenti periodali. Ecco perché la media è definita anche valore atteso.
Più il dato è elevato, più la situazione è confortante per l'investitore. Tuttavia tale indicatore, da solo, non è in grado di supportare alcuna decisione di investimento visto che manca la valutazione del rischio.

La propensione al rischio, invece, rappresenta la capacità di sopportare perdite patrimoniali causate dall'andamento negativo del mercato, dal fallimento dell'emittente dello strumento finanziario in cui abbiamo investito o dalla mancanza di un mercato liquido. Quanto più siamo propensi al rischio, tanto più siamo disposti ad accettare che l'investimento non abbia i risultati che ci attendevamo.
La propensione al rischio si può calcolare in base a questi elementi:

  • capacità di risparmiare: un’alta capacità di risparmio si traduce in una maggior propensione al rischio, e viceversa;
  • orizzonte temporale: più lunga è la durata dell’investimento, minore sarà il livello di rischio dell’investimento stesso;
  • patrimonio/nucleo familiare: un nucleo familiare numeroso con scarsa patrimonialità avrà come conseguenza un calo della propensione al rischio dell’investitore;
  • carattere dell’investitore: anche il carattere influenza la propensione al rischio, soprattutto la capacità di mantenere la calma e la lucidità in determinate situazioni.

Esistono degli indicatori che calcolano il rapporto rischio/rendimento a livello quantitativo, utili per fare comparazioni tra diversi strumenti e soluzioni, come il VaR (Value at Risk), l’IR (Information Ratio) e l’indice di Sharpe (Sharpe Ratio).

In ogni caso, dobbiamo ricordarci che la propensione al rischio è direttamente proporzionale al rendimento: tanto più è alto il rischio, maggiore sarà il tasso di interesse atteso, così come chi ha una più alta propensione al rischio sarà più consapevole delle conseguenze degli investimenti a rischio alto.

Per approfondire, ti invitiamo a leggere anche:
Quali sono le misure di rendimento più usate?

Infine, su MoneyController puoi calcolare il rendimento del tuo portafoglio grazie allo strumento gratuito che mettiamo a tua disposizione online: https://www.moneycontroller.it/calcola-ottimizza-rischio-portafoglio/

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