Chi è e cosa fa un consulente finanziario

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Consulente finanziario MoneyController

Consulente o promotore finanziario?

Cosa fa un consulente finanziario

Come diventare consulenti finanziari?

OCF - Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari

Chi è e cosa fa un consulente finanziario indipendente o autonomo

Cosa può fare il consulente autonomo

Cosa non può fare il consulente autonomo

Quanto guadagna un consulente finanziario?

Cerchi un consulente finanziario? Ecco come trovarlo online

 

La scelta migliore quando si tratta di gestire il proprio patrimonio e fare investimenti è quella di affidarsi a una figura esperta che possa consigliare e mettere in atto un piano finanziario per ogni cliente. Questa figura è il consulente finanziario, un esperto di mercati e competente in materia di credito, investimento e previdenza.

Consulente o promotore finanziario?

Il consulente finanziario è  un professionista della finanza e di tutti i suoi aspetti fiscali e giuridici. Conosciuto anche come promotore finanziario, dal 2016 la nuova denominazione ufficiale è “consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede”. 
Si tratta di un operatore regolarmente iscritto all’albo professionale dell’OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari), che ha superato una prova di idoneità ed è autorizzato a svolgere la consulenza finanziaria.

Il consulente finanziario esercita l’offerta e la consulenza su determinati servizi finanziari fuori sede e la sua figura di professionista del settore finanziario ricalca quella del vecchio promotore, senza altre differenze di ruolo.
Il consulente può presentarsi al cliente come  dipendente, mandatario o intermediario di un agente finanziario, quindi una società di gestione di risparmio (SGR) o una società di intermediazione mobiliare (SIM), una banca, un’impresa d’investimento o un gestore patrimoniale. Ha comunque il dovere di dichiarare sempre in che veste e per conto di quale società opera.

Cosa fa un consulente finanziario

Il consulente finanziario principalmente fa assistenza ai suoi clienti ma non solo. Secondo quanto stabilito dalla MiFID II:

  • pianifica le strategie di investimento, restando vincolato al rispetto degli obiettivi di rendimento, di limitazione del rischio e dei costi stabiliti insieme all’investitore;
  • elabora proposte sulla base dello stato finanziario dei suoi clienti; vende e promuove prodotti e servizi finanziari;
  • informa e aggiorna il suo cliente sull’andamento degli investimenti con una cadenza regolare (e più frequente che in passato).

In base a queste specifiche, l’attività di consulenza verso il cliente si esprime attraverso un’offerta di servizi personalizzati e per consigliare e indirizzare gli investitori nel modo migliore una parte fondamentale di questo lavoro consiste proprio nell’incontro e nell’ascolto delle loro esigenze.

Qual è quindi il valore più importante per un consulente? Uno dei più importanti è proprio la fiducia, che è necessario saper conquistare con la propria professionalità.

Inoltre, la deontologia professionale – regolata dall’associazione di categoria Anasf – prevede precisi criteri di comportamento del consulente che si possono riassumere in: diligenza, correttezza e trasparenza.

La professionalità del consulente è poi monitorata dai soggetti abilitati che li hanno incaricati come “agenti collegati” (tied agent). In caso di eventuali inottemperanze l'impresa stessa può essere considerata responsabile per i danni arrecati dal consulente a terzi.

Come diventare consulenti finanziari?

Per diventare consulenti finanziari i requisiti necessari sono 3:

  • L’onorabilità e l’assenza di situazioni di incompatibilità con l’attività di consulenza;
  • Il possesso di almeno un diploma della scuola secondaria;
  • L’iscrizione all’albo unico dei consulenti finanziari.

Per iscriversi all'albo unico è necessario superare un esame di abilitazione, che certifica le competenze giuridiche, economiche e finanziarie del consulente.

Nonostante si debba necessariamente superare un esame di ammissione per aderire all’Albo dei consulenti finanziari, esistono soggetti che possono essere esonerati dall’esame, fatti salvi previamente i requisiti di onorabilità e professionalità. Sono esonerati dal superamento della prova valutativa, infatti, coloro che risultano in possesso dei requisiti di professionalità accertati dall'Organismo previsti dall’art. 4 del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze dell’11 novembre 1998, n. 472.
Vediamo com’è strutturato l’Albo e l’OCF, l’organismo che lo controlla.

OCF - Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari

L'albo unico dei consulenti finanziari è tenuto dall’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari (OCF), costituito nel 2007 e operativo dal il 1° gennaio 2009. L’OCF è formato da diverse associazioni: ABI (Associazione Bancaria Italiana); ANASF (Associazione Nazionale Consulenti Finanziari); ASCOFIND (Associazione per la Consulenza Finanziaria Indipendente); ASSONOVA (Associazione consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede); ASSORETI (Associazione delle Società per la Consulenza agli Investimenti); NAFOP (National Association Fee Only Planners).

All’interno dell’albo vengono poi distinte 3 categorie professionali:

Chi è e cosa fa un consulente finanziario indipendente o autonomo

Quando parliamo di “consulente finanziario autonomo”, o indipendente, anche qui vige l’obbligo della registrazione presso l’albo professionale OCF, che garantisce l'autorizzazione a svolgere l’attività di consulenza in materia di investimenti.

Questo tipo di consulente, può esercitare in proprio, quindi in modo del tutto autonomo, o in veste di collaboratore di una o più società di consulenza finanziaria. In questo caso, però, i consulenti finanziari non entrano mai direttamente in contatto con i risparmi da gestire: per l’esecuzione delle operazioni raccomandate, lasciano ai clienti il compito di dare istruzioni ai soggetti abilitati (intermediari finanziari come SIM, SGR e banche).

Cosa può fare il consulente autonomo

Il consulente finanziario autonomo, al pari di altre categorie professionali del settore, ha il compito di:

  • raggiungere gli obiettivi di investimento fissati dai clienti (rispettandone, per esempio, il profilo di rischio);
  • saper scegliere tra i numerosi strumenti finanziari disponibili sul mercato, quelli più indicati per gli obiettivi prefissati;
  • essere in grado di diversificare gli stessi strumenti finanziari per tipo o case prodotto.

Cosa non può fare il consulente autonomo

Vediamo invece quali sono le attività che un consulente finanziario indipendente non può svolgere:

  • non può gestire direttamente i risparmi;
  • non deve ricevere incarichi o procure speciali per il compimento diretto di operazioni, né tantomeno deleghe per disporre delle somme o degli asset dei clienti;
  • non può percepire alcun onorario se non dal proprio cliente.

Il consulente finanziario autonomo è detto, infatti, fee-only: ciò significa che viene remunerato a parcella (l’onorario) solo da parte del proprio cliente.

Quanto guadagna un consulente finanziario?

Il guadagno del consulente finanziario è la provvigione corrisposta dal mandatario finanziario. Quindi i clienti non dovranno corrispondere nulla al professionista che non opera in modo indipendente. Tuttavia, sulla base dei criteri di trasparenza della consulenza, i costi di gestione devono essere sempre sottoposti e approvati dai clienti, così come indicato dalle ultime linee generali del Mifid2.

I fattori da considerare per calcolare un guadagno medio sono prima di tutto il fattore indipendenza: se si esercita per conto di una mandante o una banca le retribuzioni e le tipologie contrattuali variano di conseguenza. Altri fattori sono: il numero di clienti e la tipologia, il livello di esperienza ei servizi offerti.

Secondo un’analisi del portale sul mondo del lavoro Joobydoo, dalla media delle retribuzioni offerte nell’ultimo anno per questa professione risulta che: lo stipendio medio di un consulente finanziario si aggira intorno ai 55.000 € lordi all'anno (circa 2.600 € netti al mese), superiore di 1.050 € (+68%) rispetto alla retribuzione mensile media in Italia. La retribuzione può partire da uno stipendio minimo di 38.000 € lordi all'anno, di una figura junior, per esempio, ai 105.000 € lordi all'anno di un consulente finanziario a fine carriera.

Cerchi un consulente finanziario? Ecco come trovarlo online

Abbiamo visto che la professionalità del consulente finanziario è fondamentale per creare una strategia di investimento adatta ad ogni cliente. Money Controller ti aiuta a trovare un consulente finanziario online che si preoccupi di studiare le tue esigenze e i tuoi obiettivi. Puoi iniziare subito la ricerca in base alla località, in modo da trovare il consulente più vicino a te. Oppure puoi consultare la lista dei migliori consulenti in base al rating dei nostri lettori.

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