Scritto da MoneyController il 18-03-2024
L’attuale euforia di alcuni segmenti del mercato finanziario si accompagna però anche alla percezione di alcuni rischi potenziali, tra i quali non manca il rischio di una possibile bolla finanziaria.
Un rally di molte e diverse asset class
Negli ultimi mesi si è assistito a una crescita di molti asset anche tra loro storicamente non correlati o, in ogni caso, molto diversi, come le azioni e le obbligazioni, le criptovalute e le riserve di valore come l’oro. Alcuni di questi rally sono stati davvero notevoli, come nel caso del mercato azionario: molti indici di borsa hanno raggiunto i loro massimi storici, nonostante i tassi di interesse restino elevati.
C’è il rischio di una bolla finanziaria?
La prospettiva di un taglio dei tassi nei prossimi mesi è una delle ragioni che può spiegare la crescita dei mercati azionari. Nondimeno, ruolo decisivo è stato giocato dall’innovazione, in particolare dall’intelligenza artificiale. L’euforia dei mercati per questo ambito e le alte valutazioni hanno fatto pensare a qualcuno la possibilità di trovarsi di fronte a una bolla finanziaria.
Una situazione diversa da quella del 1999-2000
Come spiega Alessandro Tentori, CIO di AXA IM Italia, attualmente la situazione è complessa e non può essere sovrapposta alla dinamica delle dotcom tra il 1999 e il 2000. Da una parte, le valutazioni sono elevate e alcuni segnali (come le aspettative molto elevate) potrebbero fare pensare a una bolla. Dall’altra parte, però, i tipi di attività (di cui si sa oggi di più rispetto all’epoca delle dotcom) e altri segnali (rischio di controparte e leva finanziaria) non sembrano indicare l’imminenza dello scoppio di una bolla finanziaria.
La liquidità e il mercato obbligazionario
Tentori aggiunge che la grande liquidità messa a disposizione dalle banche centrali fino al 2022 ha aumentato i rischi di una bolla anche nel mercato del credito. Tuttavia, i rischi di questa bolla, spiega, sono diminuiti proprio nel corso del 2022, quando il mercato obbligazionario ha subito delle notevoli correzioni al ribasso. Anche in questo caso, la situazione è però complessa, e il CIO di AXA IM Italia non esclude del tutto che i rischi di una bolla siano stati del tutto superati.
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