Scritto da MoneyController il 10-11-2022
È normale che moltissimi tra i piccoli risparmiatori e gli investitori al dettaglio ricorrano all’aiuto di un esperto prima di investire, in particolare all’aiuto di un consulente finanziario. I consulenti finanziari possono lavorare per un particolare istituto finanziario (banche, società d’investimento o assicurazioni) o essere dei consulenti finanziari indipendenti o lavorare per una società di consulenza finanziaria.
Vediamo alcuni dei punti di forza dei consulenti finanziari indipendenti, riprendendo alcune considerazioni del consulente finanziario autonomo Giovanni Setti, riportate sulla rivista “Forbes.it”.
Consulente dipendente e indipendente: le differenza nella retribuzione
Come spiega Setti, una delle differenze fondamentali tra un consulente finanziario che lavora per una banca o una particolare società d’investimento e un consulente finanziario autonomo riguarda la retribuzione. Il consulente finanziario autonomo (o indipendente) percepisce il suo compenso direttamente dal cliente sotto forma di parcella. Rispetto a un consulente dipendente, dunque, la retribuzione di un consulente indipendente non dipende da specifici obbiettivi di vendita. Come scrive Setti, dunque, un consulente dipendente, di norma, “più vende più guadagna”.
La consulenza indipendente e l'ampio ventaglio di prodotti finanziari che ha a disposizione
Il consulente indipendente non è vincolato a specifici prodotti, ma può sottoporre ai suoi clienti i prodotti che ritiene più adatti tra quelli messi a disposizione sul mercato finanziario. Un consulente bancario, invece, ad esempio – spiega Setti – è vincolato ai prodotti che gli e le sono messi a disposizione dalla banca per la quale lavora. I consulenti indipendenti hanno dunque accesso a un ventaglio di prodotti decisamente maggiore.
Un esempio di come possono incidere i costi su un portafoglio
A titolo esemplificativo, Setti, inoltre, analizza il costo medio dei prodotti d’investimento delle banche in Italia (leggi anche: Cos'è la spesa corrente, il costo e la commissione di un fondo?). Questo costo è pari al 2,5% l’anno. Il costo medio dei portafogli approntati da Setti, invece, è dello 0,3%. Se si ipotizza un investimento di 500.000 euro e un rendimento annuo del 6%, la differenza di rendimento dopo dieci anni è di ben 165.000 euro. Certo, va considerato il fatto - fanno notare altri esperti - che prima di ricorrere alla consulenza finanziaria indipendente è molto importante valutarne bene i costi.
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