Valentina Fraschetta

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Consulente finanziario

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Banca Widiba
Pavia
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24/10/2018

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MA IL TEMPO AIUTA L'INVESTIMENTO?

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 09.07.2019

Il tempo e la durata dell'investimento sono due elementi essenziali che contribuiscono al raggiungimento dei propri obiettivi finanziari. La durata dell'investimento può essere anche una leva con cui raggiungere un obiettivo riducendo il capitale investito, proprio perché è possibile sfruttare il rendimento nel tempo e l'effetto della capitalizzazione. Capitalizzazione? Si capitalizzazione, in gergo capitalizzazione composta: i rendimenti dell’investimento vengono reinvestiti e generano a loro volta altri rendimenti. Voglio farvi un esempio. Mi pongo come obiettivo un’accumulazione per comprare la casa a mio figlio che oggi ha un anno. Ipotizziamo 100.000 euro fra 30 anni.  Le strade che ho davanti sono molte e, ovviamente, sono influenzate da quanto rende l'investimento. Ma, in tutti i casi, prima inizio e meno devo investire.  L’esempio è simulato su un rendimento del 2,50%. Allora cosa posso fare? Verso 3.756 euro all’anno per 15 anni e poi aspetto altri 15 anni senza versare più nulla. Totale versato 56.340 euro Verso 2.222 euro all’anno per tutti i 30 anni. Totale versato 66.660 euro Per 15 anni non verso nulla. Poi verso 5.440 euro all’anno per gli ultimi 15 anni. Totale versato 81.600 euro   Il risultato che si ottiene reinvestendo i rendimenti è piuttosto importante. L'età, la capacità di risparmio, la situazione famigliare influiscono sulle scelte di risparmio e investimento. Oltre a queste bisogna sempre tenere presente che il tempo è una risorsa a nostra disposizione e che può aiutarci a raggiungere più facilmente i nostri obiettivi.  Hai già in mente un obiettivo e vuoi fare una simulazione? Contattami valentina.fraschetta@pfwidiba.it

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Istruzione quanto costi ai genitori?

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 01.07.2019

La domanda che faccio ai miei clienti neo genitori: QUANTO COSTA MANDARE UN FIGLIO A SCUOLA DAI PRIMI ANNI DI ASILO NIDO AL PRIMO GIORNO DI SCUOLA PRIMARIA PASSANDO PER LE SUPERIORI E L’UNIVERSITÀ? La risposta è sempre molto vaga: tanto, dipende, non saprei, in base al reddito e a dove vivi ..... La mia di risposta invece incute sempre un po’ di paura : LA CIFRA NECESSARIA SUPERA I 46000 EURO PER OGNI FIGLIO. Eh si, perché se i figli dovessero essere due .... 92000 euro, tanto quasi un come un monolocale. Proviamo a fare due conti in base alle medie nazionali delle spese da sostenere ( che in base all’inflazione varieranno ogni anno). ASILO - asilo nido comunale 3000 euro annui - scuola infanzia gratuita ( da tenere conto di spese di trasporto e refezione , media annua 800 euro) SCUOLE ELELEMENTARI e MEDIE - spese libri scuole elementari 175 euro per i cinque anni più 200 euro di materiale scolastico annui - per i tre anni di scuole medie euro 1116 per i testi, dizionari e cancelleria SCUOLE SUPERIORI - la media dei costi per libri di testo, materiale scolastico, contributo volontario, e spese di assicurazione per i cinque anni, si aggira intorno ai 2985 euro. UNIVERSITÀ - le spese universitarie rappresentano un salasso: tasse, libri, pasti e trasporto, in alcuni casi anche affitto - solo le tasse variano da 480 euro annuì per la prima fascia di reddito, fino ad un massimo di 2300 euro per chi è in fascia alta Tirando le somme arriviamo a circa 46000 euro. Una bella cifra ! La seconda domanda che pongo ai miei clienti è: SIETE PRONTI AD AFFRONTARE QUESTE SPESE? Vogliamo fare un programma REALIZZABILE mirato a coprire queste spese? Il primo passo è INDIVIDUARE L’OBIETTIVO, il secondo la PROGRAMMZAZIONE PER RAGGIUNGERLO. Contattami per una consulenza valentina.fraschetta@pfwidiba.it

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PIANIFICAZIONE FINANZIARIA

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 19.06.2019

Se chiediamo ai nostri clienti cosa significa per loro proteggere il patrimonio, risponderebbero nella maggior parte dei casi così: NON METTERE IN PERICOLO I RISPARMI DI UNA VITA. La PROTEZIONE PATRIMONIALE è l’insieme delle attività svolte a mettere al riparo le proprietà di uno o più soggetti da tutti i potenziali rischi che possono comprometterne il valore. Chi sono i SOGGETTI della protezione patrimoniale? I RISPARMIATORI allarmati dai crack finanziari passati, crolli di borsa improvvisi, da alcune banche in difficoltà GLI IMPRENDITORI e i PROFESSIONISTI che pensano alle possibili aggressioni di patrimonio da parte dei creditori, o la possibilità di subire azioni di responsabilità Quali sono i RISCHI? SALUTE RISCHI IMPRENDITORIALI o PROFESSIONALI MUTAMENTO SCENARI POLITICI ed ECONOMICI Quali sono gli OBIETTIVI? DIFESA E MANTENIMENTO DEL PATRIMONIO GESTIONE DEL PATRIMONIO TRASFERIMENTO DEL PATRIMONIO Leggi le STRATEGIE nel File allegato. Contattami valentina.fraschetta@pfwidiba.it  

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Riaffiora l’incubo della patrimoniale

Scritto il 11.06.2019

In questi giorni durante gli incontri con alcuni clienti è affiorata la preoccupazione di una nuova PATRIMONIALE. … cosa tasseranno? I conti? … cosa facciamo? Ritiriamo la liquidità? … chi e quanto? Sarà retroattiva? Ecco questi sono i quesiti più gettonati . Quindi da qui inizio ripercorrendo la storia con i miei clienti: 1992 - Introduzione dell’ISI imposta straordinaria sugli immobili , integrata da AMATO con un prelievo forzato da conti correnti, depositi a risparmio e conti correnti postali dello 0,60%. Fu una patrimoniale che colpì tutti . 2011 - TREMONTI tassa i depositi titoli a scaglioni, inizialmente escludendo le Sim. MONTI estende la patrimoniale a tutti i titoli imponendo uno 0,20%. 2019 - Cosa resta scoperto? I conti correnti . Attualmente sono gravati di euro 34,20 se il saldo medio è superiore a 5000 euro. Alla domanda cosa mi proponi , rispondo: SOLUZIONI MIRATE a far si che i risparmiatori non esborsino un ingente somma da prelievi forzosi. Poi stasera leggi le ultime notizie e cosa si sono inventati? La tassa sui soldi depositati nelle cassette di sicurezza! Quanti di voi hanno i soldi depositati insieme ai gioielli nelle cassette? E’ vero è solo un’ipotesi, ma l’idea c'è e ne hanno già parlato ... meditate gente , meditate.... Vuoi parlarne? Contattimi ! Ah dimenticavo .... vi dico riforma tasse sulle successioni ... prossimamente sui vostri schermi ...

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PAC vs PIC

Scritto il 06.06.2019

La performance di un PAC con quella di un semplice versamento unico di capitale (PIC) su un orizzonte temporale di 10 anni, il PAC emerge come soluzione migliore per investire il risparmio.  Il PAC magnifica tutti i vantaggi del portafoglio bilanciato, riducendo quasi a zero le possibilità di perdita su un orizzonte temporale lungo. Nella simulazione allegata abbiamo ipotizzato un orizzonte temporale di 10 anni, Euro 60.000 da investire e due scenari negativi di mercato, uno al quarto e uno al decimo anno. Un investitore che decide di comprare tutte le 6000 quote (Eur 60000) al tempo T1, si ritroverà dopo 10 anni ad avere 48000 Euro, una perdita del 20%. L’investitore che decide di investire 6000 euro al mese, si ritroverà ad aver comprato 8050 quote, pari a 64400 Euro , guadagno del 7,33%. Il PAC è una soluzione molto indicata per gli investitori con una forte avversione al rischio, perché aiuta a superare due distorsioni psicologiche molto comuni tra gli investitori: Scoraggia il disinvestimento al primo capovolgimento di mercato.  Riduce il potenziale di perdita degli investimenti e la volatilità.        Il PAC è lo strumento ideale per tutelarsi in caso di fasi prolungate di ribasso dei mercati finanziari.   Gli investimenti regolari permettono di approfittare della fase di ribasso per acquistare nuovi titoli con valutazioni più vantaggiose, per poi generare più rendimenti nel medio-lungo termine. Tanti scelgono di non investire poiché ritengono di non avere un capitale iniziale adeguato. Molte delle persone con cui ci interfacciamo giornalmente ci dicono che stanno aspettando di poter entrare sul mercato con somme maggiori, ritenendo l’investimento di piccole somme “poco utile”. Invece è sempre importante entrare sul mercato il prima possibile, anche partendo da zero e con piccoli importi ricorrenti tipici di un PAC. Imponendosi una disciplina di investimento costante si entra in confidenza piano piano con i mercati, la tentazione di disinvestire in fasi di mercato negative è quindi minore.   

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Evento: INVESTIRE TRA RAGIONE E SENTIMENTO

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 31.05.2019

UN INVESTITORE CHE HA TUTTE LE RISPOSTE, NON HA CAPITO LA DOMANDA  (John Templeton)   Domenica 02 Giugno Ore 18:00 parliamo, vista la volatilità dei mercati, di come sia importante prendere decisioni sui propri investimenti evitando i rischi causati dall’emotività.     Iscriviti all'evento  

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IL RISCHIO: azzardo sorte incognita pericolo vs sicurezza certezza prudenza

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 30.05.2019

Il rischio è una variabile fondamentale in materia di investimenti. L’Economista Americano Frank Hyneman Knight citava questa frase: “Ad un rischio puoi assegnare una percentuale di probabilità mentre in caso di incertezza questo non è possibile”. Come in una partita di Poker o in un lancio di dadi, investire vuol dire sopportare un rischio calcolato, in cambio di un premio. Le cose si complicano quando l’investimento diventa incerto, proprio a causa delle nostre reazioni emotive soggettive. Ad esempio quando fallì Lheman Brothers, nel giro di un weekend si formò un’inattesa ed elevata incertezza a livello mondiale che pagammo per molti anni a venire. La fiducia in questo caso si volatilizzò in un istante, rompendo i normali equilibri di mercato. Il rischio calcolato è un fattore oggettivo e misurabile, ma il pericolo, l’emotività e l’incertezza creano una prospettiva soggettiva che condiziona tutti noi quando dobbiamo decidere. La differenza tra rischio e incertezza coinvolge le emozioni, assenti in caso di rischio e cattive protagoniste in caso di dubbio. Quando giochiamo un euro al Gratta e Vinci il rischio di investimento è molto alto, ma il rischio personale è molto basso, perché la perdita di pochi euro, difficilmente può condizionare pesantemente la propria vita. Gestire il rischio significa mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari a controllare i fattori di incertezza legati a un’attività e a limitare gli effetti di potenziali eventi avversi. Nel caso di investimenti finanziari, la propensione al rischio rappresenta il livello di tolleranza individuale alla possibilità che il valore del proprio investimento possa oscillare più o meno sensibilmente nel corso del tempo. La gestione del rischio di un portafoglio finanziario sarà volta a limitare il più possibile il verificarsi di eventi negativi e minimizzare il loro impatto, cercando di non ostacolare il verificarsi di eventi positivi. Una giusta Asset allocation permette di gestire il rischio. Perché allora la maggior parte degli investitori definisce il rischio in termini di perdita o sottoperformance invece di perdita di opportunità?

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IL DILEMMA: TASSO FISSO O TASSO VARIABILE?

Scritto il 09.05.2019

Leggendo l’articolo del Sole 24 ore, che tratta gli sconti di primavera sui tassi dei mutui, penso a quanto sia difficile, in fase di richiesta di un finanziamento, per un cliente, decidere che tipo di tasso scegliere. TASSO FISSO o TASSO VARIABILE? La paura principale è il rialzo improvviso dei tassi. Sia il TASSO FISSO che il TASSO VARIABILE presentano dei vantaggi, quindi chi ricerca un buon finanziamento e non vuole sbagliare deve considerare la situazione dei tassi a livello globale e le previsioni per il futuro. - Il tasso fisso offre la certezza di poter beneficiare di una rata costante per l’intera durata di rimborso. - Il tasso variabile segue l’andamento di un indice finanziario di riferimento. La rata non sarà costante , dipenderà dalle oscillazioni di mercato, riferito al periodo previsto di pagamento della nuova rata. Oggi come oggi il tasso fisso non è mai stato così basso, ma le richieste a tasso indicizzato hanno fatto registrare un incremento: siamo passati dal 13,8% nel 2018 a un 17,1% nei primi tre mesi dell’anno corrente. L’andamento dei tassi nel 2019 secondo la BCE dovrebbe rimanere stabile. Certo , nel tempo le cose potrebbero cambiare sia in senso positivo che in negativo. Molto dipenderà da come evolverà l’inflazione nell’eurozona. La durata è un elemento essenziale nella decisione del tasso. Sui brevi periodi il variabile può rivelarsi premiante. Il reddito è l’altro elemento per determinare se c'è la possibilità di far fronte a un incremento della rata. Durante la durata del mutuo va comunque ricordato che si potrà chiedere la rinegoziazione. IN CONCLUSIONE , SE AVETE QUALCHE DUBBIO, NON ESITATE A CONTATTARMI PER RICHIEDERE UN PREVENTIVO GRATUITO

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IL RISPARMIOMETRO

Scritto il 07.05.2019

Incombe da qualche giorno sulle teste degli Italiani la nuvola nera del RISPARMIOMETRO. Ma di cosa si tratta? Penserete a un nuovo modo di gestire i propri risparmi.... e invece NO !   E' il nuovo strumento gestisto dal Fisco per scoprire chi fa del "nero".  Dopo l'ok del Garante della Privacy delle banche e del Tesoro, l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza saranno in grado di incrociare i dati, le informazioni sui risparmi per scoprire chi tenta di dichiarare in modo camuffato la propria ricchezza. Viene verificato se il contribuente spende di più di quanto incassato, tutto questo dai movimenti di conto corrente. Sottratti affitti, bollette, mutui, spese varie dal nostro guadagno, se il conto crescerà in modo anomalo (20% di scostamento) rispetto a quanto guadagnato e rispetto le spese , si potrà supporre che il denaro possa provenire da altre vie. Il RISPARMIOMETRO riguarderà i conti correnti, carte di credito, prodotti finanziari obbligazioni e buoni fruttiferi. Verrà esaminato l'anno corrente ma ci potrà essere un controllo retroattivo fino al 2014. Sia i contribuenti che le società saranno sotto la lente dell'Agenzia delle Entrate. Per chi verrà trovato in fallo dopo i controlli, partirà una sanzione amministrativa. Non confondete quindi il risparmio col risparmiometro....

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VOLATILITA’ … E’ POSSIBILE TUTELARE IL PORTAFOGLIO?

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 30.04.2019

  Volatilità è la parola chiave che sta contraddistinguendo questo particolare momento di mercato. Attualmente gli investitori attenti e informati cercano sempre di più TUTELA, FLESSIBILITA’, e AUTONOMIA nella gestione del proprio portafoglio. Esistono sul mercato società, molto attente alle esigenze del mercato e dei clienti. EUROVITA ad esempio ha due programmi STOP LOSS e FUND MONITOR, servizi che permettono di tutelare maggiormente l’investimento in caso di mercato volatile e di personalizzare ulteriormente il portafoglio. Con il programma STOP LOSS, c’è la possibilità di fermare le eventuali perdite sulla polizza, disinvestendo automaticamente e totalmente l’asset, reinvestendolo contestualmente in un portafoglio monetario. Il cliente può scegliere se mantenere l’investimento in linea liquidità o ricostruire un asset di investimento scegliendo i fondi a sua discrezione. Con il programma FUND MONITOR il cliente ha più autonomia nel costruire, assieme al consulente di fiducia, un asset, scegliendo tra diverse categorie di fondi e diversi livelli di decremento tollerato. I fondi vengono monitorati quotidianamente ed in caso di performance negativa, la quota investita viene trasferita in un portafoglio monetario, lasciando il resto dell’asset investito. E’ un sistema di monitoraggio molto flessibile, è possibile attivare o disattivare l’opzione in qualsiasi momento. Si possono altresì sfruttare i vantaggi di un ingresso graduale nei mercati e mediando i prezzi attraverso un programma di investimento periodico. La consulenza però è alla base di una tutela del patrimonio. VOLATILITA’ …  E’ POSSIBILE TUTELARE IL PORTAFOGLIO? Volatilità è la parola chiave che sta contraddistinguendo questo particolare momento di mercato. Attualmente gli investitori attenti e informati cercano sempre di più TUTELA, FLESSIBILITA’, e AUTONOMIA nella gestione del proprio portafoglio. Esistono sul mercato società, molto attente alle esigenze del mercato e dei clienti. EUROVITA ad esempio ha due programmi STOP LOSS e FUND MONITOR, servizi che permettono di tutelare maggiormente l’investimento in caso di mercato volatile e di personalizzare ulteriormente il portafoglio. Con il programma STOP LOSS, c’è la possibilità di fermare le eventuali perdite sulla polizza, disinvestendo automaticamente e totalmente l’asset, reinvestendolo contestualmente in un portafoglio monetario. Il cliente può scegliere se mantenere l’investimento in linea liquidità o ricostruire un asset di investimento scegliendo i fondi a sua discrezione. Con il programma FUND MONITOR il cliente ha più autonomia nel costruire, assieme al consulente di fiducia, un asset, scegliendo tra diverse categorie di fondi e diversi livelli di decremento tollerato. I fondi vengono monitorati quotidianamente ed in caso di performance negativa, la quota investita viene trasferita in un portafoglio monetario, lasciando il resto dell’asset investito. E’ un sistema di monitoraggio molto flessibile, è possibile attivare o disattivare l’opzione in qualsiasi momento. Si possono altresì sfruttare i vantaggi di un ingresso graduale nei mercati e mediando i prezzi attraverso un programma di investimento periodico. LA TUTELA DEL PATRIMONIO E' DETERMINATA IN PRIMO LUOGO DA UNA CONSULENZA ADEGUATA E MIRATA ALLE ESIGENZE DELL'INVESTITORE.

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Perchè scegli un consulente...medico o farmacista?

Scritto il 17.04.2019

Lettera al mio consulente …. Sin da piccolo mi hanno insegnato che il miglior risparmio era quello di non spendere e di mettere da parte un pezzo della mia paghetta per le spese impreviste. Sono stato da sempre abituato a gestire autonomamente le mie finanze, fin dai primi stipendi, addirittura sin dai regali che mi facevano i nonni per le festività.  Il risparmio è sempre stato un punto fermo e costante. A proposito di nonni, il mio diceva sempre: “E’ ricco chi spende poco, non chi guadagna molto”. Con il passare del tempo mi sono reso conto che il risparmio non bastava, dato il costo della vita, e che il denaro accantonato doveva anche essere investito.  Inizialmente mi sono rivolto ad un amico che lavorava in banca, il quale mi ha consigliato di acquistare azioni. Per un anno le cose andarono molto bene, poi nel 2008 ci fu il crollo delle borse. Decisi così da solo di tenere le azioni e di non vendere, in attesa di una ripresa. Però mi convinsi anche di non fare più nessun tipo di investimento rischioso. Finalmente dopo 10 anni, pensavo di vedere la luce perché riuscivo a vendere le benedette azioni alla pari. 10 anni …. Zero guadagno…. Un tempo lunghissimo…. La luce si spense pochi giorni dopo, quando l’azienda per cui lavoravo decise di tagliare i dipendenti che costavano troppo …. Tra cui il sottoscritto…. Mi ritrovo così a 50 anni senza lavoro, una famiglia da mantenere e con un assegno di disoccupazione che non copre tutte le spese. Ripenso al passato…. In questi 10 anni ho avuto la conferma che non bisogna rivolgersi ad una struttura solo perché abbiamo qualche conoscenza personale.  Non è un buon metodo di selezione del consulente. E’ un po’ come quando vai dal farmacista per una febbre che dura da giorni, lo stesso conoscendoti da tempo ti consiglierà una tachipirina senza approfondire.  Passati i giorni, la febbre persiste, ti rivolgi allora al medico specialista, che ti prescriverà gli esami opportuni per scoprirne l’origine. Quando sono entrato in contatto con il mio consulente, mi sono davvero reso conto della professionalità richiesta dal ruolo ricoperto. Gli ho spiegato i miei bisogni a breve termine, imminenti ( FIGLIA, SPESA,BOLLETTE…) e i pensieri del lungo periodo ( UNIVERSITA’ FIGLIA, CASA FIGLIA , AUTO …). Da una parte ci sono io con il mio capitale e la mia volontà di intraprendere azioni per accrescere il patrimonio in totale sicurezza, dall’altra c’è una persona a cui affidi tutto o parte del tuo capitale. Il mio consulente certificato, mi dice che si prenderà qualche giorno per studiare una soluzione adatta ai miei bisogni. Fissiamo un nuovo appuntamento, mi espone la proposta e io lì capisco che ha fatto centro. Ha ascoltato tutto quello che le ho confidato… .persino la mia passione per il vino. La conoscenza personale, l’essere amico d’infanzia, il figlio dell’amica di mamma non sono le credenziali che garantiscono la professionalità. Arriviamo ad oggi: Respiro, non penso se riesco a mandare mia figlia a danza o se devo tenerla a casa per paura di non riuscire a pagare la retta… bollette ok, frigorifero pieno ….  Grazie al consulente che mi ha ascoltato e che lo ha reso possibile.  Giovanni  E poi si domandano ancora perché scegliere un consulente…. Quando ricevi una lettera di questo tipo …non bisogna spiegarlo

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"GIOCARE IN DIFESA"

Scritto il 20.03.2019

E' un po' come nel calcio, quando l'allenatore della squadra decide di "giocare una partita in difesa", così anche i risparmiatori  si "coprono" decidendo di investire parte del loro patrimonio in POLIZZE VITA RIVALUTABILI, con sottostante le GESTIONI SEPARATE. Perchè le paragoniamo alla difesa calcistica?Ma sicuramente perchè questi prodotti offrono contemporaneamente una garanzia del capitale e una prospettiva di ritorni stabili nel tempo. Quali sono le loro caratteristiche principali: - RENDIMENTI COSTANTI NEL TEMPO - GARANZIA DEL CAPITALE  - LEGGEREZZA FISCALE  - ESENZIONE IMPOSTA DI BOLLO - IMPIGNORABILITA' - INSEQUESTRABILITA' - ESENZIONE IMPOSTA DI SUCCESSIONE - COPERTURA CASO MORTE Negli ultimi mesi il fattore successorio è riemerso in modo importante, visti i timori di un possibile aumento della tassazione in fase successoria. Un altro punto di forza delle gestioni separate è la contabilizzazione dei tioli sottostanti a costo storico e non a valore di mercato. Questo ha protetto dalla forte volatilità dello spread il valore, e proteggerà da una perdita in caso di rialzo del costo del denaro quando i tassi torneranno a salire. Attualmente non parliamo di rendimenti elevati, ma alcune gestioni separate al netto dei costi, risultano superiori ai titoli di stato.

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