Matteo Giovagnoni

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EDUFIN mese dell'educazione finanziaria "Mercati turbolenti, istruzioni per l'uso"

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  • Formazione/Educazione Finanziaria
Scritto il 22.10.2021

Nel secondo appuntamento del percorso dedicato al mese dell'educazione finanziaria abbiamo visto il contesto attuale di "Mercati incerti, tassi negativi e banche in crisi" Oggi 22 ottobre, in concomitanza dell'iniziativa portata avanti dal Comitato #Edufin, ho preparato un terzo elaborato intitolato: "Mercati turbolenti, istruzioni per l'uso" Un riassunto su come la volatilità sia la quotidianità nei mercati, ma soprattutto come trasformarla da pericolo in opportunità. Per scaricarlo clicca qui “SE TI TOGLI IL DENARO DALLE TASCHE E LO METTI NELLA TUA TESTA, LA TUA TESTA RIEMPIRÀ DI NUOVO LE TUE TASCHE.” Benjamin Franklin   Buon mese dell'educazione finanziaria a tutti.   ##mgfinancialadvisor #ottobreedufin2021

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Il mese dell'educazione finanziaria: "Mercati incerti, tassi negativi e banche in crisi"

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  • Formazione/Educazione Finanziaria
Scritto il 15.10.2021

Nel primo appuntamento del percorso dedicato al mese dell'educazione finanziaria abbiamo visto "il ruolo del consulente finanziario" Oggi 15 ottobre, in concomitanza dell'iniziativa portata avanti dal Comitato #Edufin, ho preparato un secondo elaborato intitolato: "Mercati incerti, tassi negativi e banche in crisi" Una breve view sul contesto attuale del mondo finanziario, l'habitat con cui deve convivere l'investitore moderno. Capire dove siamo, e quale sono le regole del "gioco" oggi è il miglior punto di partenza per approcciarsi ai mercati nella giusta maniera. Per scaricarlo clicca qui “SE TI TOGLI IL DENARO DALLE TASCHE E LO METTI NELLA TUA TESTA, LA TUA TESTA RIEMPIRÀ DI NUOVO LE TUE TASCHE.” Benjamin Franklin Buon mese dell'educazione finanziaria a tutti.

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Il mese dell'educazione finanziaria

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  • Formazione/Educazione Finanziaria
Scritto il 08.10.2021

Il primo Ottobre è partita l'iniziativa portata avanti dal Comitato Edufin ,presieduto da Annamaria Lusardi, che ha come obiettivo quello di aumentare l'educazione  finanziaria degli italiani. Per l'occasione ho preparato un mini percorso in 3 step che pubblicherò ogni settimana, questi i temi: - Il ruolo del consulente finanziario; - Mercati incerti, tassi negativi e banche in crisi; - Mercati turbolenti, che fare; Qui il link per scaricare il primo. “SE TI TOGLI IL DENARO DALLE TASCHE E LO METTI NELLA TUA TESTA, LA TUA TESTA RIEMPIRÀ DI NUOVO LE TUE TASCHE.” Benjamin Franklin Buon mese dell'educazione finanziaria a tutti.  

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Arriva l’autunno sui mercati, cosa aspettarci

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 06.10.2021

La ripresa globale sembra aver ingranato la marcia anche se con qualche rallentamento. Sono tante le domande di questo periodo su inflazione e ripresa, ma poche le risposte per il futuro. In ogni caso, è bene preparare i portafogli: la Cina vuole confermarsi Dragone, gli Stati Uniti volano sulle ali dei maxipiani voluti dall’amministrazione Biden; dall’altra parte, i Paesi emergenti cercano di risalire la china, aumentando le somministrazioni dei vaccini anti-Covid.  Se fino a qualche mese fa a correre erano stati i titoli cosiddetti "growth", ossia quelle società ad alto potenziale di crescita, ma con fondamentali ancora non molto solidi (pensiamo alle azioni legate al digitale, ai software o alle biotecnologie), oggi, grazie al progresso nei vaccini, gli investitori sono tornati a puntare sulle più tradizionali azioni "value", quelle cioè che offrono una crescita lenta, ma stabile e ben ancorata a business ormai consolidati. Tutto questo perché con l’avanzare dell’immunizzazione generale l’incertezza sembra essere per ora calata: i record estivi registrati a Wall Street ne sono la prova.Gli investitori, da giugno in poi, hanno iniziato a puntare sui piani multimiliardari americani e sull’ottimismo dato dai vaccini. Tuttavia, meglio non sottovalutare il comparto "growth": e-commerce, smart working e streaming video sono settori che non verranno facilmente abbandonati a pandemia finita. Continuerà a salire l'inflazione? Le banche centrali, tra cui Federal Reserve e Banca Centrale Europea, saranno ancora le protagoniste indiscusse. Le due banche centrali hanno già fatto intendere che trascureranno il rischio di inflazione il più a lungo possibile, archiviandolo come un effetto temporaneo. La direzione dei mercati dipenderà in ogni caso da quanto durerà il picco dell’attività economica e da quanto il rimbalzo temporaneo della crescita e dell’inflazione diventerà strutturale. Attualmente, c’è una crescente evidenza che le aziende stanno aumentando i prezzi dei beni e che i consumatori continuano a comprare, mentre l’economia si riapre completamente. Così, la paura dell’inflazione può diventare inflazione essa stessa: se la corsa all’acquisto e l’aumento dei prezzi continuano, la tendenza al rialzo dell’inflazione verrà prolungata, costringendo la Fed ad agire. Gli investitori stanno valutando un aumento più rapido dei tassi rispetto alle proiezioni della Fed. Questa discrepanza e la conseguente incertezza potrebbero alimentare la volatilità sui mercati. Tassi d'interesse obbligazionari, l’ora della svolta? I rendimenti dei titoli di Stato dovrebbero subire una pressione al rialzo man mano che l’output gapsi chiude e le banche centrali cercano di ridurre gli acquisti di asset. E se un aumento controllato dei rendimenti obbligazionari come conseguenza della crescita economica è una situazione auspicabile, non lo è se l’inflazione va fuori controllo e i tassi aumentano mentre la crescita vacilla. Da adesso in poi l’inflazione sarà quindi più che mai l’osservata speciale: i mercati dovranno seguirne il cammino, con i rendimenti reali come variabile chiave da osservare. Ricordiamoci che l’aumento dell’inflazione sfida la diversificazione tradizionale, poiché solitamente all’aumentare dei prezzi la correlazione tra azioni e obbligazioni diventa positiva, diminuendo i rendimenti attesi per un portafoglio bilanciato tradizionale.Potrà quindi essere dato spazio all’inclusione nei propri portafogli di asset reali, alternativi e a più alto rendimentoche, nel caso di alta inflazione, potrebbero dare più slancio ai rendimenti dei propri investimenti. Come procede in Europa e nei mercati emergenti? Con la Cina al comando e gli Stati Uniti che, dal punto di vista dei mercati, sembrano già un bel pezzo avanti sulla strada della ripresa, la prossima area che potrebbe essere contagiata da questo "sentire positivo" è proprio l’Europa. La spinta fiscale del Next Generation EU per sostenere gli Stati membri colpiti dalla pandemia fornirà ulteriore sostegno al fattore "value" e alla sovraperformance dei titoli azionari non statunitensi. Particolare attenzione, poi, sarà da porre sulle azioni dei mercati emergenti che dovrebbero beneficiare di una stabilizzazione del credito cinesee della sempre maggiore disponibilità dei vaccini. Inoltre, il progresso del commercio internazionale e la probabile debolezza del dollaro USA si faranno sentire. Il dollaro, infatti, tipicamente guadagna durante le flessioni globali e diminuisce nella fase di recupero. Una debolezza che sosterrà la performance dei mercati non statunitensi, in particolare quella dei mercati emergenti. Il mondo post-covid Nel breve termine potrebbe essere caratterizzato da un’inflazione più alta, in un contesto in cui la volontà dei governi e delle banche centrali è quella di sostenere le economie e i mercati finanziari con politiche accomodanti, che potrebbero contribuire a mantenerefino al 2022 un ambiente di bassi tassi di interesse. Il quadro generale, quindi, molto probabilmente potrebbe rimanere per quest’anno leggermente pro-ciclico, con gli analisti che vedono nei mercati emergenti e in quelli europei le opportunità più favorevoli. L’Italia, infine, è l’osservata speciale in un clima che agli occhi degli investitori sembra finalmente favorevole e che guarda con speranza ai grandi investimenti infrastrutturali europei di cui beneficierà. Per muoversi con metodo tra le opportunità e le incognite dei mercati, anche in questo fine 2021, meglio insomma affidarsi alle mani esperte e riconosciute. Fonte: Fineconomy        

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La ricetta perfetta per il portafoglio perfetto

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 22.09.2021

Negli ultimi anni il mondo televisivo e dei social si è riempito di programmi legati alla cucina con cuochi improvvisati e chef stellati. Tutti, almeno una volta, abbiamo visto Masterchef o ci siamo imbattuti sui vari Cracco, Barbieri o il grande Canavacciulo. Tutti differenti, con gusti simili e non ma anche tutti abili utilizzatori di ogni fattispecie di materia prima con l’obiettivo comune di trovare il mix perfetto per il piatto perfetto.  Come sappiamo, ognuno ha preferenze alimentari varie e notevolmente differenti a seconda della parte del mondo... così come l'asset allocation.   Cosa c'è per cena? Anche se non sei un genio culinario, sai che gli ingredienti sono la chiave per creare il pasto perfetto. Detto questo, non basta mettere insieme pomodori, carne, carote e pasta per fare la pasta al ragù del migliore ristorante a Bologna. Sicuramente io non ci riuscirei. Diversi ingredienti, proporzioni diverse o persino il metodo di cottura, certamente sono influenti. Questa analogia del cucinare un pasto è molto importante per spiegare il concetto di asset allocation e asset management.   Ingredienti Quando decidi cosa cucinare per cena, c'è una miriade di informazioni che devi sapere prima di poter iniziare. Ad esempio, quante persone darai da mangiare, quanti corsi farai, qualcuno ha allergie ... l'elenco potrebbe continuare. Allo stesso modo, quando decidi sull'asset allocation del tuo portafoglio di investimenti, devi iniziare con le cose di alto livello. Le 3 aree principali sono: Obiettivi Orizzonte temporale Tolleranza al rischio e capacità Questi 3 fattori verranno utilizzati per determinare il mix di risorse che scegli, così come le allergie dei tuoi ospiti influenzeranno gli ingredienti che acquisti. Gli ingredienti della tua asset allocation sono chiamati asset class e sottoclassi. Per ogni asset class e sottoclasse, dovrai scegliere quanto di ciascuno includere nel tuo portafoglio. Ancora una volta, questa decisione riguarda i tuoi obiettivi, l'orizzonte temporale dell'investimento e il rischio.   Metodo Scegliere il giusto mix di risorse nel tuo portafoglio non è semplice come inserire alcuni ingredienti nel carrello: richiede tempo, analisi e revisione regolare. Non esiste una cosa come l'asset allocation perfetta. Ogni investitore è diverso e cerca risultati particolari dal portafoglio. Il tuo obiettivo principale con la tua asset allocation è trovare un equilibrio tra diverse classi e sottoclassi di asset che ti permetta di ottenere i rendimenti richiesti senza assumerti più rischi di quanto ti senti a tuo agio . Sembra semplice, ma è un compito piuttosto difficile! Come punto di partenza, chiedi consiglio a un pianificatore finanziario professionista. L’aiuto di un esperto permette di esaminare ciò che desideri ottenere, ciò che apprezzi di più, l'orizzonte temporale della tua strategia di investimento e il tuo profilo di rischio. Questo processo ti fornirà entrambe le informazioni necessarie per creare la ricetta (portfolio) giusta per te.   Mantenere una dieta equilibrata Tutti i genitori e i nonni sapranno cosa intendo quando parlo dello sciopero alimentare dei bambini. Il bambino di tre anni che ha adorato l'avocado la scorsa settimana si rifiuta semplicemente di mangiarlo questa settimana. Si scopre che i cambiamenti nelle preferenze culinarie non sono specifici dei bambini piccoli. Le nostre papille gustative tendono a cambiare quando invecchiamo o quando i nostri livelli ormonali cambiano (ad esempio durante la gravidanza). Allo stesso modo, quando si tratta dei nostri obiettivi o della nostra tolleranza al rischio, ciò che volevamo tre anni fa potrebbe non essere ciò di cui abbiamo bisogno ora. Questo non significa che dovresti cambiare la ricetta, la tua asset allocation, solo perché il tempo è passato. Semmai, le migliori ricette tendono a resistere alla prova del tempo. Tuttavia, ho peraltro anche in alcuni post del cambiamento delle esigenze durante la vita ma anche della propensione al rischio. Non potrei essere più consapevole del fatto che tutti noi siamo in continua evoluzione. Poiché i nostri obiettivi di investimento, gli orizzonti temporali e la tolleranza al rischio cambiano, abbiamo bisogno di cose diverse dai nostri investimenti in fasi diverse. L'unica cosa che dovrebbe essere costante, è rivedere l'allocazione delle risorse a intervalli regolari annuali. Se il mercato ha riaggiustato la tua allocazione del patrimonio senza il tuo permesso (ad esempio se le azioni sono diminuite molto e le obbligazioni sono aumentate), o se la tua situazione specifica cambia (es. vendere una casa, andare in pensione, un coniuge smette di lavorare, ecc.), allora è importante riequilibrare per riportare il tuo portfolio alla sua ricetta originale. Regola il mix di risorse per assicurarti che il tuo mix sia giusto per te di OGGI e non per quello di 20 anni fa. Indipendentemente dal fatto che tu decida di cucinare la tua ricetta o di chiedere consiglio a un consulente finanziario, è importante ricordare che, sebbene cambiamo, dobbiamo tenere sotto controllo le nostre emozioni . Reagire a emozioni avventate come la paura e l'avidità può causare il caos nel tuo portafoglio. Qualsiasi modifica apportata al tuo mix di risorse deve essere ponderata, razionale e strategica. Facile a dirsi, ma spesso difficile da fare!

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Siamo sui massimi, è ora di vendere

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 17.09.2021

Il 2021 ha segnato per lo S&P500 più di 50 ATH (All Time Highs) e puntualmente serpeggia nella testa degli investitori l’idea di vendere aspettandosi un ribasso. La realtà è che il mercato non fa mai quello “che dovrebbe” o “immagineresti” che faccia. Oggi voglio andare a confutare molti dei più noti pensieri che possono far perdere la giusta strada nel percorso di investimento e visto che una immagine conta più di mille parole utilizzerò grafici e testi presi e tradotti dal blog del noto Charlie Bilello. I massimi storici sono un motivo per vendere... È "ipervenduto" o "al supporto" e deve risalire... È "ipercomprato" o "in resistenza" e non può assolutamente andare più in alto...  Gli investitori sono razionali e non comprerebbero mai azioni della società sbagliata a causa di un tweet ... Un meme non può portare a una mania... I fondamentali sono più importanti nel breve periodo del sentimento e del comportamento del gregge... Puoi chiamare una bolla/top  senza il beneficio del senno di poi... Un recupero a forma di V è impossibile .. L'aumento del debito nazionale è negativo per le azioni... Le immagini puntualmente confutano il pensiero errato, questo perché nella realtà il mercato non deve fare nulla, men che meno ciò che pensi che dovrebbe  fare. Il mercato fa quello che vuole, quando vuole farlo. È la personificazione in tempo reale della psicologia umana collettiva, con la paura e l'avidità in piena mostra. Questo è ciò che lo rende così difficile e allo stesso tempo così interessante. Saper di non sapere prima e vivere la propria vita da investitore UMILE ed EQUILIBRATO sono le uniche vere doti realmente di successo negli investimenti.        

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Strategie Core e Satellite, conosciamole

Scritto il 10.09.2021

Sei pronto per investire. Gli obiettivi finanziari sono in mano. Gli orizzonti temporali sono fissati. Sai quanto e quale rischio devi correre per realizzarti. Ora cosa fare? Ci sono così tanti investimenti tra cui scegliere! Costruire un portafoglio "core" a basso rischio con uno "satellite" più rischioso è un'ottima strategia di investimento per raggiungere i tuoi obiettivi. Che cos'è una strategia di investimento di portafoglio? Una strategia di investimento di portafoglio è semplicemente il mix strategico di investimenti che inserisci nel tuo portafoglio. Usarne uno aggiunge struttura e garantisce un mix ampio e diversificato che riduce il rischio e ti porta ai tuoi obiettivi a lungo termine. Senza un portafoglio finisce per essere tutto un po' confuso, di solito con troppi investimenti in una parte del mercato e troppo pochi in altre.   Che cos'è un approccio core e satellitare? L'approccio core/satellite è un modo per costruire il tuo portafoglio. Inquadra i tuoi investimenti, li indirizza nella giusta direzione dei tuoi obiettivi e riduce i costi complessivi. Ti consente anche di divertirti a investire anche in mercati o trend più dinamici e prospettici mantenendo il controllo. Inoltre, core/satellite non è solo una strategia per principianti: chiunque abbia un portafoglio può applicare retroattivamente questo modello.   Da dove proviene? Naturalmente, la strategia è nata dagli Stati Uniti, la madrepatria del mercato azionario. Si basa sull'idea di combinare un "core" più ampio di investimenti passivi a basso costo, meno volatili, come fondi passivi ed Exchange Traded Funds (ETF), con posizioni "satellite" più piccole in prodotti più dinamici e gestiti attivamente come fondi e investimenti di nicchia.   È pensato per offrire il meglio di entrambi i mondi: rendimenti diversificati e noiosi equivalenti al mercato da investimenti passivi, volti a portarti ai tuoi obiettivi, uniti al potenziale di rendimenti superiori al mercato da fondi attivi più interessanti ma più rischiosi per darti un poco succo in più.   In verità, la strategia si è leggermente trasformata nel tempo. Questo perché molti investitori al dettaglio non vogliono un intero core dedicato ai fondi senza  un gestore di fondi. Qui, discutiamo l'interpretazione più ampia della strategia e offriamo alcuni investimenti di esempio che potrebbero adattarsi all’idea.   Cosa c'è nel "nucleo"? Pensa al nucleo come al palazzo Zen al centro del tuo portfolio. Questo centro è dove risiede la maggioranza, probabilmente intorno al 65% - 90%, ma in genere all'80%. È la parte strategica, a lungo termine e meno rischiosa del portafoglio che fa il lavoro pesante verso i tuoi obiettivi. Di per sé, questa parte della strategia di investimento dovrebbe essere sufficiente per arrivarci.   A seconda delle tue attitudini al rischio e dei tempi di investimento, pensa a un mix di azioni e obbligazioni a basso rischio che funzioni per i tuoi obiettivi e utilizza questa struttura nel nucleo. Dovrebbe sostenere il tuo portafoglio con forza e zavorra e renderlo meno volatile quando i mercati si riducono al ribasso durante le crisi. Tipi di beni: Attività ordinarie meno volatili (ad es. azioni o obbligazioni di società più grandi). Investimenti nei mercati sviluppati (ad es. Regno Unito o Stati Uniti). Portafogli multi-asset / multi-manager a basso costo Investimenti immobiliari e contanti Mantenere bassi i costi non significa necessariamente investire in tracker o ETF: molti portafogli gestiti attivamente offrono commissioni di gestione molto basse per investire in asset tradizionali. Cosa c'è nel 'satellite'? La parte satellite della strategia di investimento è dove sta il divertimento. Questi sono gli investimenti più audaci e rischiosi. I satellite rappresentano un'opportunità per aumentare il rischio e cercare di ottenere rendimenti maggiori, confortati dal sapere che solo una piccola parte sarà mai investita in queste posizioni e quindi solo importi relativi minori potrebbero essere persi in caso di catastrofe. L'estensione del tuo portafoglio in satelliti dipende ancora dalle preferenze personali e può variare dal 10 al 35%, ma in genere al 20%. Un altro vantaggio di questo approccio è che, mentre si stanno concentrando determinati rischi per cercare di ottenere un rendimento maggiore, ad esempio utilizzando attività di nicchia come infrastrutture rinnovabili o fondi più concentrati, è probabile che si stia anche diversificando su un insieme più vario di investimenti e in parti del mercato la cui performance ha meno probabilità di essere correlata agli asset mainstream. Questo bilancia il portafoglio e può offrire una certa protezione contro shock di mercato più ampi. Infine, i satelliti possono essere utilizzati per sfruttare le opportunità a breve termine man mano che si presentano. Significa che ad alcuni investitori piacciono gli ETF nelle loro posizioni satellite in quanto possono essere scambiati molto rapidamente e facilmente e utilizzati per trarre vantaggio da movimenti di mercato a breve termine. Tipi di beni : Stessi asset del core, ma un'esposizione più aggressiva, ovvero portafogli più concentrati o più differenziati dal loro benchmark (noto come active share più alta). Asset di nicchia (cioè infrastrutture o proprietà tramite Real Estate Investment Trusts (REIT), Mercati emergenti, mercati di frontiera o mercati di nicchia (es. Cina o India) Temi di investimento (ad es. valore vs crescita o tecnologia). Azioni di società più piccole. Azioni individuali. Prodotti finanziari alle prime armi come il prestito peer to peer (P2P) o il crowdfunding o le criptovalute.   Quali sono i rischi con una strategia di investimento core/satellitare? Sebbene la strategia core/satellite fornisca una buona struttura per diversificare i rischi che stai correndo, non li elimina, tutt'altro, poiché hai bisogno del rischio per ottenere un rendimento. Tutti gli asset (praticamente) scendono durante le oscillazioni significative del mercato. Quindi, non importa come ti avvicini agli investimenti in borsa, devi ricordarti di tenere duro durante queste crisi e di cavartela.

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DIVENTARE RICCHI E RIMANERLO

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  • Formazione/Educazione Finanziaria
Scritto il 09.09.2021

In questi giorni ha fatto notizia la vicenda del tabaccaio fuggiasco con il #grattaevinci da 500k euro di una anziana signora cliente. Sicuramente l'idea di diventare ricco ha fatto compiere lo spiacevole gesto al tabaccaio. La stessa idea ammaliatrice viene continuamente venduta ovunque. Infatti, c'è un milione di modi per diventare ricchi e un mucchio di libri e corsi che insegnano a farlo...più o meno efficaci. Ma come si fa a restare ricchi? Sono tante le vicende di calciatori rimasti senza un centesimo a fine carriera o di vincitori milionari di lotterie poi caduti in disgrazia. Michael Moritz, miliardario a capo della venture capital Sequoia Capital, dichiarò che la longevità ( più di 40 anni) dell'azienda era dovuta al "saper sopravvivere"  all'operare con la paura di fallire. Cosa può insegnare ciò agli investitori? Il punto di partenza di ogni GESTIONE di PATRIMONI deve essere quello di:   Dotarsi di un sistema che rende finanziariamente invulnerabili. Detenere liquidità durante un bull market può sembrare un scempio, averla durante un bear market permetterà di mantenere i portafogli d'investimento senza dover vendere asset ed al contempo di mantenere la magia dell'interesse composto per il maggior tempo possibile; Pianificare, è importante, ma sapere cosa fare quando le cose vanno storte e fondamentale Avere una personalità a bilanciere, ossia ottimista sul futuro ma paranoica su ciò che potrebbe impedirle di raggiungerlo. RISPARMIA, PIANIFICA, INVESTI e MANTIENI LA ROTTA  

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L’onestà di non sapere

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  • Formazione/Educazione Finanziaria
Scritto il 13.08.2021

Giorni fa ho letto questo tweet  e quanta verità ci ho trovato. L’autore è il Richard Phillips Feynman, fisico e divulgatore scientifico statunitense, Premio Nobel per la fisica nel 1965 per l'elaborazione dell'elettrodinamica quantistica. Dietro questa frase si cela una intelligenza da premio Nobel, ma non solo. Curiosità, voglia di sapere, pensiero ragionato, spirito critico, onestà intellettuale e soprattutto umiltà. Cosa c'entra questo con gli investimenti? Tutto, perché spesso scrivo che per il successo di un piano finanziario è necessario sin dall'inizio porsi le giuste domande come: SO ABBASTANZA PER POTER PRENDERE UNA BUONA DECISIONE ? Umiltà e sapere di non sapere stanno alla base di ogni percorso finanziario sia lato investitore che lato consulente. Sapere di non sapere permette di evitare bias cognitivi come l’overconfidence, ma soprattutto permette all’investitore di formulare un pensiero ragionato, e magari, ancor più razionale dando entianche meno spazio al rumore di fondo ormai frastornante ai giorni d’oggi.

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IL TEMPO È IL TUO AMICO, L'IMPULSO È IL TUO NEMICO

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  • Finanza Comportamentale
Scritto il 06.08.2021

Prendere decisioni di investimento sensate è difficile. Siamo soggetti a una serie di pregiudizi comportamentali. Dobbiamo far fronte al rumore incessante nei mercati finanziari. Ci comportiamo in modo incompatibile con i nostri obiettivi di investimento a lungo termine. Quindi cosa possiamo fare al riguardo? Sei suggerimenti per un migliore processo decisionale di investimento Il primo passo è capire che non possiamo liberarci dal pregiudizio. Né possiamo sperare di ignorare tutto il rumore. Tuttavia, possiamo compiere sei semplici passi per ottenere risultati migliori; tre cose da fare e tre da non fare. Avere un piano di investimenti a lungo termine. Automatizzare il tuo risparmio. Riequilibrare il tuo portafoglio. Non controllare il tuo portafoglio troppo frequentemente. Non prendere decisioni emotive. Non fare trading!  1. Avere un piano di investimenti a lungo termine  Annotare le risposte a una serie di ovvie domande sui tuoi investimenti può aiutarti a concentrarti sulla strategia a lungo termine. Le risposte possono aiutarti a prendere decisioni ponderate e coerenti.   Le domande possono essere: perché sto investendo? qual è il mio orizzonte temporale? perché ho scelto questo particolare portafoglio / investimento / gestore? sono a mio agio con le perdite temporanee che potrebbero causare difficili condizioni di mercato?  cosa farei in una situazione del genere?  Questo approccio ti aiuta a garantire che le tue decisioni di investimento siano prudenti e realistiche. Riguardare e rileggere la tua strategia può aiutare durante i periodi di stress del mercato nel non perdere la bussola. Il modo in cui pensi di agire durante un declino sostenuto del mercato azionario può essere diverso da quello che fai realmente. In uno stato freddo e razionale potresti pensare di aggiungere denaro a prezzi più interessanti. Senza un piano chiaro, tra lo stress delle perdite e le notizie negative, potresti invece vendere.   Non ci sono garanzie che il riferimento a un piano a lungo termine ti impedirà di prendere decisioni sbagliate. Ma ipotizzare ed immaginare scenari futuri può avere un impatto significativo sul comportamento futuro.  2. Automatizza il tuo risparmio Risparmia in base a regole predeterminate. Impegnarsi a un risparmio regolare rimuove l’effetto emotivo delle mosse del mercato sulle decisioni di investimento. Ridurrai l’avversione alla perdita. Se il mercato crolla bruscamente, acquisterai di più a livelli inferiori. Se aumenta, le tue partecipazioni esistenti ne avranno beneficiato.  3. Riequilibrare il portafoglio Una regola decisionale semplice ed efficace è il riequilibrio del portafoglio. Un approccio strutturato e coerente al ribilanciamento di un portafoglio ai pesi target elimina la necessità di un giudizio umano. Annulla il rumore del mercato. Assicura che il portafoglio non si allontani troppo dall’allocazione desiderata. Venderai costantemente attività che hanno sovraperformato e reinvestirai in quelle in ritardo. 4. Non controllare il tuo portafoglio troppo frequentemente  Più frequentemente controlliamo i nostri portafogli d’investimento, più ragioniamo a breve termine. Questo può renderci troppo avversi al rischio. Gli investitori di oggi godono di maggiore trasparenza e controllo sui loro portafogli. Questo porta molti vantaggi. Purtroppo può anche, però, comportare una serie di problemi comportamentali per l’investitore a lungo termine. La visualizzazione quotidiana dei nostri portafogli crea l’impulso al compra/vendi, e spesso nei periodi peggiori possibili.  Gli investitori dovrebbero concentrarsi sulla definizione di un piano di investimento ragionevole. Una volta che questo è a posto, dovremmo cercare di limitare le nostre osservazioni a una frequenza appropriata. Una volta al mese, una volta al trimestre o anche una volta all’anno è di solito sufficiente.   Ci sono una serie di delicati suggerimenti che gli investitori possono usare su se stessi. Ad esempio, impostare una password per l’account di investimento che è difficile da ricordare. O memorizzare la password da qualche parte ci vuole un minimo sforzo per recuperare. Rendendo qualcosa di più difficile da fare, possiamo cambiare il nostro comportamento. 5. Non prendere decisioni emotive Il modo in cui “ci sentiamo” in un dato momento può influenzare il modo in cui percepiamo i rischi e valutiamo le opportunità. Prendere una decisione di investimento in uno stato emotivo – eccitazione o paura – è irto di problemi. Se l’emozione sta travolgendo il tuo pensiero, rimanda la decisione. Se l’idea è buona oggi, è probabile che lo sia ancora domani. 6. Non tradare! Fai solo ciò che hai predefinito Più siamo bombardati da notizie, informazioni e opinioni, maggiore è la tentazione di reagire. Questo può portare a costose decisioni sbagliate, portando gli investimenti a sbalzare da una moda all’altra. Per una serie di ragioni, non fare nulla è la decisione più difficile da prendere per un investitore. Ma è spesso quello corretto. Per essere chiari, “non fare nulla” NON significa avere tutto in liquidità. “Non fare nulla” significa non fare nulla che ti allontani dal tuo piano di investimenti a lungo termine .

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Investire con i piedi per terra

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  • Formazione/Educazione Finanziaria
Scritto il 16.07.2021

Negli investimenti non dobbiamo tener conto esclusivamente del passato ma al contempo non dobbiamo mai dimenticarcene. Succede quando si vive in un mercato rialzista come questo, e l'idea di essere invincibili prende il sopravvento. Ma diciamocelo era quasi impossibile perdere denaro negli ultimi 15 mesi. Una buona strategia buy & hold azionaria partita nel 2019 ad oggi solo guadagni può aver portato. Piu volte ho scritto che una delle doti migliori per investire sia l'umiltà, quindi rivediamo alcuni punti dall'ultima newletter di Ben Carlson, CFA per farci un bel bagno: Mediamente i mercati ribassisti sono il doppio dei rialzisti ci sono stati 23 mercati rialzisti (24 compreso quello attuale) e 53 correzioni e mercati ribassisti (che include 32 correzioni e 21 mercati ribassisti).Forse questo è uno dei motivi per cui le perdite pesano emotivamente due volte negativamente più di quanto i guadagni siano positivi: le flessioni si verificano più spesso. I mercati rialzisti, però, durano di più di quanto si può pensare I mercati rialzisti compensano la mancanza di quantità con ampiezza e lunghezza. Mentre le flessioni sono durate in media 207 giorni dal picco al picco, i rialzi sono durati in media 1.121 giorni dal picco al picco. La perdita media è una flessione del 23% mentre il guadagno medio è stato del 122%. Ovviamente, gli intervalli intorno alle medie sono ampi, ma i mercati al rialzo compensano ampiamente i mercati al ribasso nel tempo. Le flessioni di mercato sono una estensione naturale dei mercati rialzisti Uno dei problemi con i mercati rialzisti è che inizi a sentirti invincibile. Le cose stanno andando abbastanza bene in questo momento. L'economia è tornata in carreggiata e procede bene. Il mercato azionario sta raggiungendo regolarmente nuovi massimi storici. Questo cambierà alla fine. Non so quando e non so perché, ma il mercato azionario a un certo punto prenderà una pausa. Non so se ciò significhi una correzione minore o un mercato ribassista più grande, ma accadrà. Non ottieni grandi guadagni senza grandi perdite a volte. Quando investiamo come prima cosa dobbiamo razionalmente capire che le correzioni sono inevitabili… così come POI i mercati rialzisti. Come seconda, prepararsi ad avere i giusti comportamenti ad ogni fase del mercato: contro la paura durante i ribassi contro la superbia durante i rialzi Avere un metodo che inviti all’equilibrio in ogni circostanza resta la miglior soluzione sia all’altalena dei mercati ma anche delle emozioni negli investimenti, ed è questo che deve proporre come valore aggiunto un professionista della consulenza finanziaria.

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Inflazione, storia ed investimenti

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 02.07.2021

L'inflazione negli Stati Uniti è aumentata del 5% nell'ultimo anno, il più grande aumento di 12 mesi dall'agosto 2008. Seguono gli altri paesi mentre resta ancora indietro l'area euro. Che sia un evento transitorio o di lungo periodo come sempre lo sapremo con il tempo. Nell'infografica sotto vengono calcolati i RENDIMENTI REALI ( quindi al netto dell'inflazione) delle principali asset class dal 2012 al 2020. L'azionario globale risulta il più performante mentre azioni energia e materie prime sono fanalini di coda. E SE FOSSE UN'INFLAZIONE ELEVATA? L'infografica seguente esamina 3 periodi storici con inflazione sopra al 3,5% con picche del 5%. È evidente come non siano cosi scontate le reazioni delle varie asset, l'oro nello scenario resta la peggiore ma se ampliamo l'orizzonte temporale ha un rendimento medio superiore all'inflazione. COSA POSSONO FARE GLI INVESTITORI? Non esiste una classe di attività che abbia dimostrato storicamente di essere un anti- inflazione valido. DIVERSIFICARE il proprio portafoglio con asset class come azioni, REIT, materie prime e oro resta sempre la formula vincente.Ciò può aiutare a proteggersi dall'inflazione, sia che si stabilizzi intorno al 2% o salga a livelli che non si vedevano da decenni.  

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