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Patrimoniale alle porte?
Scritto il 20.04.2020L’argomento che va per la maggiore sul web in questo momento è la possibilità di un PATRIMONIALE sui CONTI CORRENTI e di PRELIEVO FORZOSO DELLE SOMME. L’ultima volta successe nel 1992, e sono sicuro qualche lettore se lo ricorderà. La lira era crollata e l’Italia attraversava un periodo di forte crisi. Il Governo Amato approvò un prelievo forzoso del 6 per mille su tutti i conti correnti e libretti di risparmio. Ho ricevuto molte richieste da risparmiatori ed investitori spaventati, su come poter “coprirsi” da questo rischio. Prima di vedere alcune soluzioni però, facciamo un po’ di chiarezza: Cos’è la patrimoniale: La patrimoniale è in sintesi un provvedimento di aumento delle tasse a carico del contribuente calcolato sul “patrimonio” e non sul “reddito” del cittadino. Come funziona la patrimoniale: La patrimoniale può colpire chiunque possieda beni immobili, come per esempio la casa, o beni mobili, come azioni, obbligazioni, e perfino il conto corrente. Per esempio, per il solo fatto di possedere una casa, il proprietario sarà obbligato a pagare una percentuale, a scadenza fissa, calcolata sul valore catastale dell’immobile. La percentuale non dipende dal suo reddito, ma potrebbe essere legata solo alle caratteristiche dell’immobile (posizione, stato di conservazione, metratura…). Una nuova patrimoniale come potrebbe essere introdotta: C’è la possibilità che venga aumentato il prelievo fiscale sulle eredità. Questa manovra potrebbe riguardare sia la percentuale applicata per tassare l’eredità (più alta), sia la soglia di esenzione dal pagamento (più bassa).Potrebbe aumentare l’imposta di bollo su conto corrente e conto deposito, oppure, potrebbe aumentare la tassazione sui guadagni dei prodotti finanziari. La patrimoniale coinciderà con il ripristino dell’Ici o dell’Imu sulla prima casa. Infine, la patrimoniale potrebbe coincidere con un prelievo forzoso sui conti corrente. Dall’inizio della pandemia, ma anche prima, se ne parla tanto data la condizione in cui versa lo stato italiano. Una tassa patrimoniale sarebbe un ottimo modo per abbassare notevolmente il nostro debito pubblico e migliorare così l’attuale situazione della nostra economia. Fatta chiarezza, il primo consiglio è NON FATEVI PRENDERE DAL PANICO. La situazione è difficile ma non penso lo Stato vada ancora ad attingere dai contribuenti con nuove tasse, visto che già abbiamo due patrimoniali come l’Imu e la Tasi o l’imposta di bollo sul dossier titoli dello 0,2% annuo. Anche l’evenienza di un prelievo forzoso, comunque non impoverirebbe nessuno visto che parliamo sempre di una percentuale sul denaro liquido. Magari, è più probabile un “aggiornamento” della tassazione su successioni e donazioni. L’Italia, infatti, ancora oggi vive in una situazione di privilegio rispetto a tutti gli altri vicini Paesi Europei. In conclusione, COME SI PUÒ’ SFUGGIRE DALLA PATRIMONIALE? Dipende da come verrà scritta l’eventuale patrimoniale futura, e questa è la più grande incertezza. Guardando al passato, la situazione patrimoniale italiana e l’immediatezza dell’eventuale misura rende la disponibilità liquida nei conti la vittima designata. Su tale considerazione le forme di previdenza complementare, ad esempio, le polizze vita, i piani pensionistici o altre forme di accantonamento come fondi, etf ed etc sarebbero inaccessibili allo Stato.
Continua a leggereMillennials alla prova
Scritto il 16.04.2020Il 2020, fino ad ora, sta confermando il vecchio proverbio “anno bisesto, anno funesto” ma soprattutto è il primo vero e proprio banco di prova per tanti giovani investitori. Ansia, timore ed incertezza sono i compagni di viaggio nel 2020 per tanti millennials investitori alle prese con la prima e vera correzione degli ultimi 10 anni. Ho pensato di dare alcuni consigli su come sopravvivere al momento partendo da un articolo di Ben Rizzuto di Janus Henderson che illustra l'importanza di conservare una prospettiva di lungo termine nei momenti di volatilità a breve termine portando alcune citazioni dal passato tratte dalle opere di Epitteto. Che cosa puoi controllare? Ecco che cosa aveva affermato Epitteto in merito al concetto di controllo: "Il compito principale nella vita è semplicemente questo: identificare e separare le cose in modo da poter dire chiaramente a me stesso quali siano gli elementi esterni che non sono sotto il mio controllo e quelli che invece hanno a che fare con le scelte che effettivamente posso controllare." Epitteto, Discorsi, 2.5.4-5 In sintesi: Non puoi controllare i mercati - nessuno può farlo. Possono salire e scendere, ed è quello che hanno fatto per anni. Il momento che attraversiamo attualmente è qualcosa che molti altri hanno sperimentato nel corso degli anni. Se non puoi controllare i mercati, che cosa puoi controllare? La chiave per navigare in questo tipo di volatilità è la nostra reazione. Gli ultimi giorni per te possono essere stati un'alternanza di disperazione, rabbia e frustrazione. Queste emozioni possono portarci a fare errori prematuri (e costosi). Per esempio vendendo investimenti scesi al livello minimo, o quasi, del mercato. Ricorda che la regola fondamentale per investire nel mercato finanziario è acquistare nei momenti di ribasso e vendere nei momenti di rialzo; se ti lasci travolgere da queste emozioni e vendi ora, potresti stare facendo l'esatto contrario. Discernere tra eventi di breve e lungo termine Primo, non lasciarti trascinare dalla forza dell'impressione. Dille: "aspetta un attimo, fammi vedere chi sei e da dove vieni - lascia che ti metta alla prova..." Epitteto, Discorsi, 2.18.24 Non puoi controllare gli alti e bassi del mercato, ma ciò che puoi controllare è come sei investito - ossia, la tua asset allocation. Come suggerisce il nome, l'asset allocation è la percentuale del tuo patrimonio che hai distribuito tra azioni, obbligazioni o altre categorie di investimento. Sei giovane, pertanto il tuo orizzonte temporale (ovvero, quando ti servirà questo denaro) è piuttosto lungo. Non lo ritirerai per almeno 20 - se non 30 o addirittura 40 - anni. Il tuo orizzonte temporale più lungo ti consente di essere più aggressivo assegnando una quota maggiore del tuo patrimonio ad azioni e minore a obbligazioni. Il motivo per cui puoi permetterti di assumere un rischio maggiore, è che avrai più tempo per recuperare qualsiasi perdita eventualmente subita nel tuo portafoglio. Invecchiando, e avvicinandoti all'età del pensionamento, la tua asset allocation diventerà presumibilmente più conservativa; tuttavia, è un cambiamento che avviene gradualmente nel corso della vita e non dovrebbe basarsi su oscillazioni di breve termine. Sfortunatamente, le emozioni derivanti da spostamenti di rilievo del mercato possono indurre molti investitori a fare cambiamenti drastici nella loro asset allocation. L'avversione alle perdite - l'idea che la sofferenza inflitta dalle perdite sia ampiamente superiore alla soddisfazione generata dai guadagni - incombe notevolmente quando i mercati sono volatili. A volte, questo disagio induce a convertire tutto in liquidità, cercando di limitare le perdite e avere un senso di controllo e sicurezza. È una soluzione che può alleggerire l'ansia, ma il rimedio è di breve durata. La parte peggiore è che, quando i mercati tornano alla normalità, gli investitori spesso non riescono a riorganizzare adeguatamente la loro allocazione. Possono continuare ad essere più prudenti di quanto non dovrebbero essere con i loro investimenti, o mantenere la liquidità poiché continuano a risentire delle emozioni suscitate dagli eventi recenti. In sintesi: Non devi modificare drasticamente la tua asset allocation di lungo termine in base a eventi di breve termine. Come mostra il grafico qui di seguito, ciò ha impedito storicamente agli investitori di partecipare ai rialzi del mercato. Valore di un investimento ipotetico di USD 1.000 nel mercato azionario statunitense, 1988-2019 Fonte: FactSet Research Systems, Inc., 1/1/88 - 31/12/19. Mercato azionario statunitense rappresentato dall'S&P 500® Index. L'investitore colto "Solo chi è colto è libero." Epitteto, Discorsi, 2.1.21-23a Non devi essere necessariamente un esperto dei mercati per avere successo come investitore; è importante conoscere e capire come funzionano i mercati finanziari in una prospettiva storica. Nel corso degli anni si sono succedute svariate correzioni e recessioni. Si definisce come correzione un calo almeno del 10% dai picchi recenti, mentre si definisce spesso come recessione un periodo nel quale il tasso di crescita del PIL di un paese è negativo per due trimestri consecutivi. Abbiamo assistito a correzioni e recessioni nel 1990, 2000, 2008 e in vari altri periodi del passato. E in ognuna di queste fasi, giovani investitori come te hanno provato la stessa paura che tu potresti star provando adesso. Tuttavia, se guardi alla successione degli andamenti nel tempo, puoi vedere che restare nel mercato nel lungo termine ha ripagato. Guardare la performance del mercato in un breve periodo di tempo, può apparire così: Source: Daily closing levels for the Dow Jones Industrial Average, 12/3/07 - 6/30/09.[/caption] Fonte: Chiusure giornaliere per il Dow Jones Industrial Average, 3/12/07 - 30/6/09 Il grafico precedente sembra una proposta perdente. Ma prendendo una certa distanza e considerando un periodo più lungo, è chiaro che questo è solo un piccolo pezzo di un quadro più ampio (e molto più favorevole). Fonte: Morningstar, Inc. dal 29/4/60 - 30/12/19. Chiusure mensili per il Dow Jones Industrial Average, dal 29/4/60 - 31/12/19 Le aree ombreggiate rappresentano cicli di recessione dell'attività. I cicli di recessione dell'attività sono definiti dal National Bureau of Economic Research. Recessioni notate: 4/60-2/61, 12/69-11/70, 11/73-3/75, 1/80-7/80, 7/81-11/82, 7/90-3/91, 3/01-11/01 e 12/07-6/09. In conclusione, restare investiti è generalmente una scelta saggia. La storia ha dimostrato che assumere una view di lungo termine e restare investiti alla fine ha ripagato. Se si guarda a varie recessioni del passato, sembrano piccoli incidenti di percorso lungo la strada di una crescita di lungo termine. La tua esperienza con il mercato può essere relativamente breve. E l'inizio può essere difficile. Ma ricorda: il tuo successo finanziario di lungo termine non si realizzerà sulla base di emozioni di breve termine. In questi periodi potrebbe essere una buona idea spegnere la TV, smettere di guardare il mercato e dedicarti per un po' a te stesso ampliando le tue conoscenze.
Continua a leggereMiglior 15 giorni dal 1933
Scritto il 15.04.2020Il 2020 riconferma l'eccezionalità statistica per i dati finanziari fino ad oggi. Lo S&P500 dopo essere stato in calo di oltre il 30% da inizio con una discesa storica per la rapidità, ieri ha chiuso la miglior quindicina dal 1933 con un rimbalzo di 27% circa. Riuscirà ora a chiudere l'anno in verde? Qui un bell'articolo di LPL reasearch a riguardo: https://lplresearch.com/…/can-stocks-close-higher-in-2…/amp/ La storia ci dice che sono più gli anni con rendimenti positivi ma come sempre lo sapremo a fine anno, quindi meglio non fare previsioni soprattutto in una situazione imprevedibile e piena di variabili come questa. Il rischio è di essere usciti dal mercato sulla paura e ritrovarsi appesi tra: È come il 2008 Sarà una ripresa a U o L Ci sarà una seconda gamba ribassista È solo un rimbalzo del gatto morto E non rientrare più! Avere un PIANO d'INVESTIMENTO serve soprattutto ad allontanare le dinamiche emotive per evitare di ritrovarsi nel limbo finanziario dei SE e dei MA.
Continua a leggereIl bias del senno di poi
Scritto il 13.04.2020Quando è il momento giusto per entrare e uscire?, è la domanda che ogni investitore al mondo si trova periodicamente a chiedersi. Tanti studi hanno dimostrato che solo a posteriori è possibile sapere se i mercati finanziari hanno raggiunto il punto di minimo o il punto di massimo. Insomma nessuno li può conoscere né prima né durante. Da anni la mia esperienza mi ha portato ha elaborare un protocollo, razionale e professionale, per eliminare ogni dilemma e dubbio che possono portare l’investitore all’errore. Partiamo dai fatti per arrivarci insieme. Il grafico mostra insieme uno dei mercati Orso più profondi e veloci della storia ma anche il mercato Toro che di è sviluppato dal punto di minimo di Marzo con un secco + 20%. Dati, e considerazioni che sono evidenti ora con il senno di poi, perché così all’inizio del ribasso, del rialzo ed ora la probabilità che il mercato scenda o salga è sempre la stessa del 50%. Questa è la realtà nel breve periodo. L’immagine sopra è un esempio di quanto sia improbabile l’operatività giusta. Il giorno del dato sulla disoccupazione americana (tra i più alti di sempre) il DowJones chiude con la migliore settimana dal 1939. Questo perché i mercati anticipano, ragionano ad aspettative che possono peraltro essere anche disattese positivamente o negativamente. In queste dinamiche si insinuano i bias dannosi per l’investitore dove magari durante un rialzo si è frenati nel comprare perché troppo tardi o nel ribasso restare immobile perché può scendere di più. Tutti siamo perfezionisti, ma spesso poco realisti. Prima accettiamo che fare il giusto market timing è impossibile prima si diventa investitori “adulti”. L’unico modo per evitare tutto ciò è quindi utilizzare una strategia, adottare un protocollo incentrato sugli obiettivi e le disponibilità dell’investitore. L’uso di un piano permette all’investitore di essere fautore del proprio percorso finanziario, il mercato il mezzo per realizzarlo. Il protocollo che utilizzo parte dalla profilatura dell’investitore, per arrivare ad una scelta condivisa del profilo di rischio più adeguato in base all’esperienza, alla sostenibilità della volatilità ma soprattutto all’obiettivo ed all’orizzonte temporale scelto per la realizzazione. Un piano permette di sapere in ogni fase di mercato cosa fare e come farlo senza cadere succubi degli umori del mercato.
Continua a leggereCa$h is King
Scritto il 09.04.2020Partite le montagne russe sui mercati con un rosso generalizzato ecco sbucare come i funghi gli amanti del: “Tengo tutto sul conto!”. La situazione mi ricorda molto il recente 2018 dove l’ultimo quadrimestre fece riassaporare un mercato ribassista agli investitori. Allora mi colpì l’articolo de Il Sole24Ore intitolato: “Avete lasciato i soldi sul conto corrente? È stata la scelta migliore” Il classico titolone ad effetto ma, scorrendo tra le righe, veniva evidenziato che: “Si tratta di un fatto anomalo. Era infatti dal 1994 che la liquidità non garantiva rendimenti migliori di bond e azioni mentre bisogna riavvolgere il nastro fino al 1969 per trovare un’annata in cui bond e azioni hanno registrato rendimenti negativi a fronte di un saldo positivo dei fondi monetari.” Il Sole 24 Ore In questa professione ho imparato che la storia, spesso, è un susseguirsi di situazioni simili e l’investitore periodicamente viene messo a dura prova. Ma tutto serve per fare esperienza e aumentare la consapevolezza. Chi ha passato il recente 2018, ormai avrà capito come affrontare i “titoloni” del genere ma sono convinto che ancora molti cadranno vittima di errori emotivi compreso qualche consulente che ancora si improvvisa gestore. L’errore più comune è Vendere azionario (in perdita), per stare liquidi. Insomma, IL CONTRARIO DI CIO’ CHE VA FATTO L’errore di fondo sta nel non contestualizzare la liquidità in ottica di pianificazione finanziaria. Tanti consulenti e risparmiatori investendo: Non investono per obiettivi di investimento; Non dividono il proprio patrimonio in comparti di investimento diversi ma parte di una macro strategia; Non adottano una strategia “SALVAGENTE” considerando la liquidità come parte fondamentale. È giusto avere liquidità sul conto (primo salvagente) e magari una soluzione per gli imprevisti. Se non l’avete nascono i problemi, e se posso cambiate consulente. I soldi dedicati al breve termine, quelli che vi permettono di stare sereni, di dormire tranquilli durante un imprevisto o uno shock finanziario devono essere liquidi. Rompi l’auto, hai la liquidità pronta Perdi il lavoro, hai la liquidità per sopravvivere più mesi Il mercato va fortemente al ribasso, hai la liquidità per mediare gli investimenti. MA LA DEVI AVERE PRIMA, NON IN CORSA, DISINVESTENDO. Ecco la differenza tra improvvisarsi investitori ed investire pianificando. Avere una strategia da anni conoscere il proprio patrimonio essere consapevoli di ogni “cassetto” che lo compone. Senza un piano l’insicurezza prende il sopravvento, l’incertezza non viene compresa e tutto sfocia facendo uscire la PAURA.
Continua a leggereIl mercato ha toccato il fondo oppure no?
Scritto il 01.04.2020Leggendo varie riviste e post del settore troverai chi dice che il mercato abbia ormai già toccato il suo punto più basso, chi sostiene l’opposto ed ancora qualcuno che parlerà di “dead cat bounce”, rimbalzo del gatto morto relativamente a quello di settimana scorsa. La realtà è una sola: nessuna di queste affermazioni è corretta. Dinamiche di un mercato ribassista, “dead cat bounce” Per dead cat bounce si intende un rialzo momentaneo dei prezzi all’interno di un mercato ribassista. Nella crisi del 2000 se ne sono verificati almeno 6, come da immagine, mentre nel mercato orso che stiamo vivendo al momento uno addirittura così potente da poter affermare che ci sia stato un mercato Toro. Ma attenzione, questo non significa che il ribasso sia finito! Ora in che situazione ci troviamo, dopo un -34% in un mese e un +21% in una settimana? Abbiamo passato il punto di minimo? È partito il rimbalzo? Sicuramente sono gli stessi dubbi che avranno avuto gli investitori del 2000 o del 2008. Ieri, come oggi, nessuno lo sa. Lo scopriremo magari tra qualche tempo. Chiunque affermi qualcosa in questo momento sta prendendo decisioni con il senno di poi. Ed è quantomeno azzardato prendere decisione di investimento sulla base di supposizioni verificabili solo a posteriori. Avere rispetto per i propri investimenti e risparmi significa non lasciare al caso scelte in maniera. Con i tuoi soldi dovrai pagarti la pensione, la sanità futura, l’istruzione dei tuoi figli, sopperire a eventuali cali di reddito. In questi periodi di ribassi, come nel 2018, mi fa sinceramente sorridere la superbia mista a ignoranza di chi crede di riuscire ad azzeccare il timing del mercato. Gli stessi secondo voi avranno “azzeccato” i minimi nell’immagine? Quanti li avranno classificati come rimbalzi del gatto morto? Il market timing giusto non esiste e nessuno vi avviserà quando sarà toccato il minimo. Avere una strategia prima che si verifichino mercati ribassisti ti permette di sapere sempre cosa fare, non lasciando terreno fertile ai dubbi ed all’emotività. Da anni uso il mio PROTOCOLLO di investimento con tutti i miei clienti investitori, e ad oggiè l’unico modo per affrontare con serenità non solo un mercato che nel breve termine è incomprensibile ma anche, più in generale, un mercato ribassista.
Continua a leggereINVESTIMENTI E COVID19
Scritto il 30.03.2020l Corona virus sarà ciò per cui, al momento, tutti noi ci ricorderemo il 2020. Quella che sembrava inizialmente una situazione lontana a noi, è diventata oggi motivo di interesse comune dal punto di vista sanitario sicuramente, ma anche finanziario, I principali mercati, infatti, ancora oggi sono in preda alla molta volatilità scaturita dal clima di incertezza che aleggia un pò ovunque. In un momento così è importantissimo cercare di rimanere più razionali possibili nel rapporto con i propri investimenti. Per evitare che l’emotività possa portare chi ha investimenti a compiere scelte sbagliate, ho radunato le principali domande che mi sono state fatte da clienti e investitori cercando di rispondere in maniera semplice, chiara e diretta. Voglio vendere tutto perché il mercato continuerà a scendere E’ la classica situazione nella quale è l’emotività prende il sopravvento. Nessuno sa con certezza quando i mercati scenderanno, NESSUNO. Se ci fosse tutta questa certezza probabilmente staremo a fare tutti i gestori dei migliori fondi al mondo no?. E’ “I M P O S S I B I L E” fare previsioni sempre ed a maggior ragione nel breve periodo. Studi sulla finanza comportamentale dimostrano come le persone sbaglino in continuazione con queste previsioni e il passato ce lo dimostra. E’ il giusto momento per vendere? Parte la discesa sui mercati finanziari ed a tutti inizia a balenare per la testa questa domanda. Troviamo la risposta ragionando insieme. In uno scambio per guadagnare, bisogna comprare quando il prezzo è basso e vendere quando il prezzo è alto, giusto ?. Per gli investimenti funziona alla stessa maniera. Purtroppo, però, l’emotività rischia di prendere il sopravvento e spingendoci verso decisioni che con il tempo si possono rimpiangere. Proprio io dovevo prendere la discesa? Fidati, il mercato non ce l’ha con te anzi, le discesa sono la normalità solo che vengono dimenticate molto in fretta. Mediamente dal 2009 ad oggi ci sono state più di 2 discese ogni anno e prontamente anche le risalite ecco perchè vale la pena aspettare, anche questa volta. Quanto tempo ci vuole perchè il mercato recuperi? Ci sono molti fattori che influenzano la rapidità del recupero. I 3 più importanti sono la profondità della discesa, il mercato di riferimento e soprattutto il modo in cui si è diversificato. Premesso che ogni investimento va valutato singolarmente, il fattore che incide principalmente è il tempo. Il consulente mi ha chiamato proponendomi di comprare più obbligazionario abbassando il rischio. Va bene? Facciamo un passo indietro per arrivare alla risposta. Sai qual’è il tuo profilo di rischio?. Questa è la prima domanda a cui dovresti aver trovato risposta prima di iniziare il tuo investimento, o meglio ancora la tua pianificazione. Sapere all’inizio ed individuare da subito la giusta profilatura evita proprio di avere questi dubbi nei momenti di ribasso. Quindi, DIPENDE. Siamo in un mercato orso, come gestisco i miei investimenti ora? Il fai da te in questi momenti rischia di essere terreno fertile per l’emotività, quindi il primo consiglio che ti do è di farti affiancare da un professionista nella consulenza finanziaria. Nella scelta non farti ammaliare da chi vanta di battere il mercato costantemente, è un venditore di fumo!. Un professionista nel settore si presenta come consigliere finanziario, proponendoti un protocollo di investimento ferreo che ti permetta di partecipare a pieno alla crescita dei mercati ma, soprattutto, di mantenere i giusti comportamenti nella tua vita finanziaria. Sicuramente non ho risposto a tutte le domande, ma sicuramente queste sono le principali che frullano nella testa degli investitori in questo 2020. Il consiglio finale è come sempre quello di farsi affiancare ad un professionista serio e riconosciuto, che sia un ottimo gestore emotivo dell’investitore ed abbai delle metodologie semplici, affidabili e trasparenti.
Continua a leggereL'IMPORTANZA DI UN PROTOCOLLO
Scritto il 30.03.2020"NESSUNO SA COSA SUCCEDERÀ DOMANI" e chi dice diversamente sta vendendo fumo. Dall'accettazione di questa congettura parte la creazione di un PROTOCOLLO di investimento. Studiando dati e modelli passati si arriva alla costruzione di solidi: PROFILI DI RISCHIO/RENDIMENTO MODELLI DI PORTAFOGLI ROBUSTI SISTEMI DI MONITORAGGIO E CONTROLLO Tutto per avere miglior consapevolezza nel presente ed oggettiva sicurezza per affrontare il futuro. La figura "S&P500 Drawdown" ci mostra come la salita dal 2009 (+267%) sia stata costellata da momenti anche peggiore di questo inizio 2020. La domanda che dovrebbe porsi un investitore ora è: "riesco a digerire tutto questo, SERENAMENTE o è troppo?" In base alla risposta si sceglierà un profilo piuttosto di un altro, si avranno aspettative rispetto ad altre. Poi diventa fondamentale la gestione del comportamento e l'applicazione di quello più performante. Ps: ho messo anche dal 2008 in modo da rasserenare i diffidenti.
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