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Il PAC riduce il rischio di Market Timing?
Scritto il 03.06.2023Ogni scelta che prendiamo sul mercato è dettata da logiche di market timing, anche quelle fatte per ridurre il rischio di market timing; un esempio è proprio il PAC. Sebbene il PAC sia un ottimo strumento per ridurre il rischio di investire nel momento sbagliato, portandoci a pensare di limitare l'effetto market timing, in realtà questa soluzione è una scelta stessa di market timing, in quanto sposta semplicemente il rischio più avanti nel tempo. Se infatti l'ingresso graduale sul mercato aiuta notevolmente l'investitore qualora pronti via ci trovassimo ad affrontare un ribasso, o un Bear Market azionario, dalla parte opposta ci penalizzerebbe qualora Mr Market pronti via decidesse di crescere a dismisura, e crollare proprio sul finale del nostro percorso di accumulo. In quel caso, la salita iniziale impatterebbe poco, essendo calcolata su cifre investite ridotte, mentre la discesa finale, calcolata sull'intero capitale investito, farebbe danni notevoli. Il PAC in questo senso può essere visto come una scelta di market timing che segue una view di ribasso nel breve termine dei mercati. In alternativa, il PIC diventa la soluzione migliore. Naturalmente, il problema nasce dal fatto che nessuno sa cosa farà il mercato nel momento in cui iniziamo a mettere i nostri soldi al lavoro sulle Borse mondiali. Investire resta quindi una materia complessa. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti
Continua a leggereCome Investono in America?
Scritto il 26.05.2023Uno studio di Vanguard ci presenta uno spaccato interessante, che mostra come investono le famiglie benestanti americane: mediamente 65% azionario, 25% obbligazionario, 10% cash. Un asset allocation spregiudicata, diremmo. Andando avanti con gli anni abbasseranno comunque il loro profilo di rischio. Macchè, se analizziamo l'esposizione di portafoglio per fascia di età, l'azionario per gli over 80 si abbassa "solamente" al 60%. Dato interessante. Ora, qui da noi in Italia, riuscire a portare tendenzialmente al 60% di azionario un portafoglio con arco temporale anche di lunghissimo termine è molto complicato; ma, se l'obiettivo lo richiede, è giusto o no farlo? "Never Play for the Audience" diceva David Bowie. Mai cercare il consenso. Quando è giusto quindi assecondare il cliente nella declinazione di un piano d'investimento, e quando è giusto invece ignorare la Mifid dell'investitore e tirare dritto verso un portafoglio teoricamente ottimale per il suo obiettivo? Tema complesso. Altro dato molto interessante riguarda la composizione stessa dei portafogli dei Private, se così vogliamo chiamarli, americani. Ad esempio, a sorpresa, e contro ogni previsione, la quota in fondi attivi ha un peso specifico importante e superiore rispetto a quella dei fondi passivi. Come si suol dire, paese che vai, investimenti che trovi. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento a tutti
Continua a leggereInvestiamo come fossimo dei Contadini
Scritto il 19.05.2023Così twitta Brian Feroldi, e, in effetti, i contadini sarebbero degli ottimi investitori; le analogie, infatti, fra la semina del campo, e la semina del portafoglio, sono molte. https://twitter.com/BrianFeroldi/status/1656660534027255809 Ad esempio, recriminare perchè il raccolto non cresce abbastanza in fretta, non lo aiuta a crescere più rapidamente, così come sradicare una pianta prima che abbia avuto l'opportunità di dare i suoi frutti. Allo stesso modo, un contadino sa che non può controllare il tempo, e che ci saranno buone e cattive stagioni, a cui inevitabilmente andrà incontro. Qualcuno potrebbe dire, ma chi glielo fa fare al contadino di faticare in questo modo? Non potrebbe starsene seduto da qualche parte, come fa spesso la liquidità sul conto corrente? È più comodo, del resto. Vero, comodo, ma privo di valore e poco utile, improduttivo e inefficiente. Del resto, ci pensa l'inflazione poi a punire l'ozio. Quindi, ragioniamo come contadini, quando investiamo, e potremmo ottenere ottimi risultati. Chi volesse approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento a tutti
Continua a leggereIl Rischio è sul Mercato o nella Nostra Gestione del Mercato?
Scritto il 12.05.2023Il rischio principale, quando investiamo, non è nei mercati, ma in noi stessi. Potremmo definire anche un Portafoglio ottimale, da portare avanti nel corso della nostra vita, ma ugualmente prima o poi dovremo fare i conti, più che con il mercato, con noi stessi, e con la nostra tolleranza e resistenza ai cali di portafoglio. Il fatto è che, purtroppo, non siamo in grado di conoscere la nostra reale tolleranza al rischio finchè non lo tocchiamo, con buona pace della profilatura Mifid. Come può un risparmiatore che non ha mai investito e perso soldi sul mercato sapere come ci si sente a vedere il proprio patrimonio decurtato da un Bear Market? Lo stesso "Comprare sui Ribassi" sulla carta è semplice, del resto ogni calo passato sembra un'opportunità, ma ogni calo presente sembra un rischio, e non possiamo sapere se saremo in grado di farlo se ad esempio non abbiamo attraversato un 2008, e aggiunto coscientemente in quel momento. Il mantenere la rotta è un ottimo principio da definire a propri, ma nel corso della pandemia del 2020 quanti sono rimasti dentro e quanti sono usciti fuori in cerca di rifugio? Certo, prendere decisioni in condizioni d'incertezza non è mai facile, il futuro lo conosciamo solo quando diventa passato, e le previsioni lasciano spesso il tempo che trovano. Quindi, quello che sia il modello di portafoglio che avete adottato, purchè sia opportunamente diversificato e costruito senza fare scommesse specifiche, e messo in conto che il Perfet Portfolio non esiste, la cosa importante resta essere consapevoli che ogni correzione è passeggera, e che ogni decisione che prendiamo è possibile perchè dall'altra parte ce n'è una di senso opposto, ovvero se ad un certo punto vogliamo vendere tutto e chiamarci fuori, dall'altra parte qualcun altro sta comprando ciò che gli stiamo vendendo.
Continua a leggereUna medaglia al valore per gli investitori
Scritto il 05.05.2023Penso che gli investitori che manterranno le loro posizioni da qui ai prossimi 5 anni meriteranno una medaglia al valore per merito. Affrontare e superare, nell'ordine, pandemia mondiale, guerra Russia Ucraina, e shock inflattivo, non è da tutti; porsi dei dubbi, e domande, è quindi normale. Ugualmente, penso che il rendimento generato dal mercato non sia mai regalato, ma vada sempre meritato; certo, a volte la pagnotta è facile, altre volte però è molto più difficile, a ricordarci come i Free Meal non li offrono neanche al McDonald, figuriamoci sulle Borse Mondiali. Meritarsi il rendimento non significa quindi comprare un ETF azionario, e pensare di avere così garantito il successo; sarebbe bello, e molto facile, ma Mr Market rende le cose molto più complicate. Se osserviamo infatti la distribuzione annua dei rendimenti prodotti dall'indice S&P500, capiamo che, come al Milionario, Only The Brave, solo i più coraggiosi, arrivano al premio finale, e meritano quindi di ottenere il rendimento medio annuo per cui abbiamo investito, passando attraverso fasi negative, notizie poco edificanti, e cicli economici detrattori di valore. Per ottenere quindi il rendimento medio non basta essere investitori medi, ma eccezionali. Chi avesse piacere ad approfondire ulteriormente i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereL'Essenziale è Invisibile agli Occhi.
Scritto il 28.04.2023"L'essenziale è invisibile agli occhi" – Il Piccolo Principe. Nella finanza personale vale ormai lo stesso principio. Sommersi come siamo di social-selling sulle mirabolanti capacità di questo Guru o di quest'altro algoritmo/portafoglio, unitamente alla mole di informazioni che circolano sulla rete, passando poi per le App e i forum dedicati che ci tempestano di notifiche e messaggi continui (per non parlare della stessa App di portafoglio, con visualizzazioni infra-giornaliere), è facile perdere di vista l'obiettivo, persi nella nebbia del futile, così che l'essenziale, così vicino a noi, diventa invisibile, coperto da tutto il resto. L'essenziale inteso come l'accettazione di incappare in anni negativi lungo un percorso d'investimento di medio-lungo termine, e che la calma e la pazienza premiano più della frenesia e dell'agitazione, così come il fatto che il futuro è imprevedibile, e che proprio per questo il mercato azionario presenta un rendimento atteso così elevato. Capito questo, utile per indirizzare correttamente e tradurre così l'obiettivo in un piano d'investimento efficiente e coerente, tutto il resto perde di significato. L'essenziale è invisibile agli occhi. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento a tutti
Continua a leggerePochi ma Buoni
Scritto il 21.04.2023A sovraperformare l'indice S&P500 sono in questo avvio d’anno pochi titoli, riferiti grosso modo al mondo Large Cap Growth (fra cui Tesla, +42,47% YTD, Meta, ex Facebook, +74,86% YTD, e NVIDIA, +81,15% YTD). Non tutti quindi sono invitati alla festa in questo avvio d'anno, e basta ad esempio essere fuori da questa cerchia per essersi persi buona parte del recupero del mercato azionario in questo inizio 2023, recupero fra l'altro spinto proprio dalla componente più penalizzata lo scorso anno. Nel momento in cui tutti lodavano il Value, ecco arrivare prepotente il Growth. Fra l'altro, che pochi titoli riescano a trainare l'indice al rialzo resta sintomatico dell'alta concentrazione che ancora caratterizza gli indici stessi. Ora, le condizioni economiche attuali non sembrano le migliori, fra timori recessivi, e difficoltà inerenti il settore bancario che potrebbero alimentare una stretta creditizia sull'economia, per cui il rialzo, nella sua struttura, invita alla prudenza. Così come era importante non farsi prendere dal panico nel 2022, è bene non farsi prendere dall'euforia ora, la giostra del Bear Market, piena di rimbalzi tecnici quasi stordenti, potrebbe quindi non essere finita qui, nobody knows. Come per chi vorrà proseguire il turno di Champions fino alla finale, il segreto sta nell'equilibrio; chi difende e basta non segna mai, chi gioca solo all'attacco rischia imbarcate. Equilibrio e buon senso spesso fanno miracoli. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti
Continua a leggereLa Robo Advisory sostituirà infine i Consulenti Finanziari?
Scritto il 14.04.2023Certamente la tecnologia continua a muoversi a ritmi impressionanti, e gli ultimi sviluppi nel campo ad esempio dell' Intelligenza Artificiale, come Chat GPT, sono impressionanti. La stessa Bloomberg si sta avvalendo ora di ChatGPT all'interno dei propri terminali. https://www.institutionalinvestor.com/article/b8y4tg6v9hft3t/The-Bloomberg-Terminal-Just-Got-a-ChatGPT-Style-Upgrade Detto questo, perchè le macchine possano sostituire l'uomo, nell'ambito dell' advisory, penso che i tempi non siano ancora maturi. Gli stessi algoritmi definiti dall' Intelligenza Artificiale non so quanto possano essere affidabili o addirittura manipolatori dei prezzi, con il rischio di mettere in atto anche comportamenti fraudolenti, come evidenziato in questo articolo sul Sole24Ore: https://24plus.ilsole24ore.com/art/borsa-cosi-l-intelligenza-artificiale-manipola-quotazioni-robot-e-social-AEOa1UED?s=hpf Naturalmente, tutto può succedere, prevedere l'evoluzione di queste tecnologie è molto complesso, però penso che la capacità dell'uomo di ascoltare i dubbi, le paure dell'uomo investitore, instaurare un rapporto di fiducia e ascolto, non possa essere sostituito da un codice prefefinito. Chi, quindi, avesse piacere a parlare con un consulente umano, e non con un algoritmo, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti
Continua a leggereSiamo Investitori-Viaggiatori o Viandanti?
Scritto il 07.04.2023Il viaggiatore sa da dove parte e dove vuole arrivare. Il viandante invece vaga senza meta. (Prof. Galimberti). Sul mercato vale la stessa cosa, l'investitore viaggiatore sa da dove parte, e dove vuole arrivare, ovvero il suo obiettivo finale /traguardo, in mezzo c'è il percorso, di vita e del mercato, fatto di salite, discese, curve a gomito e durve morbide. L'investitore viandante invece vaga cercando la migliore opportunità del momento da sfruttare, il miglior tasso o la miglior occasione da cogliere, per poi passare a quella successiva, girovagando all'infinito sul mercato. Un requisito fondamentale per l'investitore-viaggiatore è l'ottimismo, la fiducia nel fatto che, per quanto impervia può essere la strada, si possa arrivare all'obiettivo. Il viandante invece appare sfiduciato, e per questo cerca di arrangiarsi con il tasso o il rendimento che trova nel suo girovagare. Certo, essere ottimisti oggi è difficilissimo. Fra inflazione, rialzi dei tassi ad opera della FED, economia che scricchiola, e portafogli in rosso, guardare al domani con ottimismo è dura. Il 2022 ci ha anche insegnato che portafogli ampiamente diversificati e decorrelati possono soffrire in modo importante. Eppure, l'investitore-viaggiatore non si sconforta, sa che la strada è impervia, ma che il traguardo è là che ci aspetta. "Non confondere il tuo percorso con la tua destinazione. Solo perchè ora è burrascoso, non significa che tu non sia diretto verso il sole" Tiziana Campisi Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti
Continua a leggereObbligazionario: istruzioni per l'uso
Scritto il 31.03.2023Ritorno di fiamma per l'Obbligazionario? La risalita dei rendimenti a cui abbiamo assistito di recente ha riportato l'attenzione sui bond, sia direttamente che indirettamente. Indirettamente in quanto proprio l'impennata dei tassi a ritmi mai visti nella storia ha messo in difficoltà alcune banche regionali americane particolarmente esposte sui bond a lungo termine, e la successiva corsa agli sportelli ha dato poi il colpo finale. Direttamente in quanto ora i bond risultano più appetibili, in ottica di profilo rischio/rendimento, come asset d’investimento. Prima di fare scorpacciata di bond è bene però leggere le avvertenze: ° La loro relazione con i tassi d'interesse è molto semplice. Tassi su, prezzi giù, e viceversa. Il 2022 ne è stato l'esempio per eccellenza. La Fed alza i tassi, e l'indice Bloomberg US Aggregate Bond chiude l'anno sul -13% ° La loro decorrelazione con l'azionario, che storicamente diventa funzionale principalmente nel caso di scenari recessivi. In fase quindi di rallentamento economico e di crisi globale, i bond possono difendere il portafoglio dalla debolezza attesa sul mercato azionario (mentre in caso di scenari inflattivi, abbiamo già visto che bond giù e azionario giù) ° Più duration assumiamo più tendenzialmente aumentiamo il rendimento, così come le oscillazioni sulla base delle variazioni dei tassi d'interesse. Al contempo, i bond a lungo termine sono quelli tendenzialmente più funzionali come protezione del portafoglio dagli scenari recessivi, mentre quelli a breve termine offrono meno valore in questo senso. Quindi, che si fa? Anche in questo caso, una buona diversificazione, come duration ed esposizioni, è spesso la soluzione migliore. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti
Continua a leggereCos'è il rischio sui mercati?
Scritto il 24.03.2023Approfondiamo il concetto di rischio sui mercati. In finanza è bene infatti distinguere il concetto di volatilità dei prezzi dal rischio di perdere l'intero capitale investito in modo permanente. Le ultime vicende legate al caso Credit Suisse e First Republic Bank, ad esempio, ci ricordano la corretta definizione di rischio. Gli stessi approcci mirati alla riduzione del rischio specifico, o alla volatilità del portafoglio, sono differenti: Nel primo caso, è sufficiente selezionare strumenti diversificati, ovvero panieri di titoli, come fondi o ETF Nel secondo caso, è importante costruire un'asset allocation che consenta, bilanciando la volatilità delle asset class stesse inserite in portafoglio, di ridurre il range di oscillazioni del ptf Se consideriamo che la prima regola di Warren Buffet è di non perdere soldi (e la seconda è di ricordarsi della prima), ecco che già diversificando il nostro portafoglio possiamo evitare di incorrere in spiacevoli sorprese. Dal punto di vista invece della volatilità dei prezzi, la medaglia ha sempre due facce; possiamo infatti lavorare per ridurre le oscillazioni e rendere più confortevole il viaggio, ma più, banalmente, riduciamo la componente più volatili, come l'azionario, più riduciamo al contempo il rendimento atteso. La volatilità è quindi il volano per raccogliere rendimento. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti
Continua a leggereIl caso SVB, default bancari in vista?
Scritto il 17.03.2023E' certamente un mercato complesso questo che stiamo vivendo, ed il recente caso SVB, unitamente al clima di sfiducia che sta permeando il sistema bancario, ce lo ricorda nuovamente. Il Bear Market ormai in corso da più di anno ha infatti trovato nuova linfa dal recente nervosismo alimentato dal default di Silvergate Bank, e successivamente dalla californiana Silicon Valley Bank, chiusa dalle autorità a stretto giro. La stessa First Republic Bank viene da un pesante drawdown, sull' onda del sell-off generalizzato sui titoli bancari. Il rialzo repentino dei tassi d'interesse praticato dalle Banche Centrali per contrastare l'inflazione sta iniziando a mietere le prime vittime, e a far scricchiolare il sistema, tanto che si parla già di possibile ribasso dei tassi a breve, uno scenario che sembrava fantascientifico fino a poco tempo fa. C'è quindi molta incertezza, stiamo vivendo probabilmente la fase più complessa dai tempi del 2008. SVB certamente non è Lehman Brothers, ma per ammontare dei depositi, parliamo pur sempre della diciottesima banca più rilevante degli Stati Uniti, è quindi possibile che ora la FED effettivamente decida di mettere in atto azioni mirate ad evitare possibili contagi. Ora, era prevedibile tutto questo? Il futuro come sempre è un incognita, tranne che per sciamani e stregoni, per i quali è tutto chiaro ed evidente. Quando finirà quindi il graffio dell' Orso? Nobody Knows. Ma finirà, i Bear Market hanno sempre un inizio e una fine. Certo è che nel frattempo i nostri nervi sono messi a dura prova. Ecco perchè le performance nei back-test sono sempre eccezionali, come ricorda Ben Carlson: "Backtests are Unemotional. Humans are Not". Il caso SVB ci ricorda poi l’importanza del concetto di rischio specifico. Quanto accaduto ai titoli bancari a rischio default ci ricorda l'importanza di alcune semplici regole da applicare quando investiamo, prima fra tutte quella di evitare appunto la concentrazione di rischio su singoli titoli (senza eccezioni riguardo il "Too Big to Fail"). Poi, può accadere che intervenga la mano della FED ad interrompere per un attimo il principio capitalistico del libero mercato, e del relativo rischio, salvando la baracca, ma questa resta l'eccezione, non la regola. Quindi, possiamo certamente farci la nostra idea circa le probabilità di recessione dell'economia nel suo complesso, o sulle prossime manovre della FED sui tassi, che ad oggi si trova quasi fra l'incudine (lotta all'inflazione) e il martello (spaccatura del sistema economico/finanziario), o sullo stile azionario da preferire, se Growth, Value, se meglio sovrappesare Tecnologici o altro, l'importante è poi tradurre il tutto in un piano correttamente diversificato nei suoi elementi e nelle sue asset class. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti
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