Marco Bigliardi

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E' possibile battere il mercato come Jim Simmons?

Scritto il 16.05.2024

E' venuto a mancare Jim Simmons, noto matematico a capo di uno degli hedge funds più profittevoli della storia. La sua storia ci insegna che è possibile quindi battere sistematicamente i mercati? Il prof. Galimberti, nella sua descrizione della filosofia greca, è solito citare come i greci intendessero la realizzazione della felicità come "eudaimonia", ovvero "buona riuscita del proprio demone", purchè perseguita "kata metron", ovvero "secondo la giusta misura". Uno può essere un bravo attore, ma magari non è bravo come Al Pacino, così come uno può essere un bravo scultore, ma magari non è bravo come Michelangelo; se uno agisce oltre il proprio limite, e prova a superarlo, prepara la propria rovina, recita Galimberti. Quindi è possibile battere sistematicamente i mercati? Jim Simmons e Warren Buffet insegnano di sì. Questo significa che anche noi possiamo battere il mercato e perseguire l'eudaimonia del nostro piano d'investimento? Molto probabilmente no, e se agiamo senza la giusta misura, pensando di essere Jim Simmons, molto facilmente anche noi prepareremo la nostra rovina. Esattamente come Icaro, le ali dell'overconfidence possono portarci a volare molto in alto, per finire ad imparare il senso della misura a caro prezzo. https://lnkd.in/dPDx5mW2   Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per una consulenza. Buon investimento a tutti

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E' in corso una rotazione da gestione attiva a gestione passiva?

Scritto il 09.05.2024

Ondata di licenziamenti nel settore dei fondi attivi. E' in corso una rivoluzione da strumenti attivi a strumenti passivi? https://lnkd.in/daQRgWKY Niente affatto. Se gli asset manager cominciano a tagliare il personale, per ridurre i costi ed essere più competitivi verso strumenti indicizzati che stanno raccogliendo certamente il favore del pubblico, dall'altra stiamo assistendo ad una rapida ascesa degli ETF attivi, che stanno ottenendo sempre più masse e notorietà. Chi pensasse quindi che sia in atto una transizione da attivo a passivo rischia di prendere un abbaglio. In USA la raccolta su questi strumenti è decollata, e ora anche qui in Europa il treno è partito pronto per far salire in carrozza quanti più passeggeri possibili. https://lnkd.in/demBhHHF "ll panorama degli ETF attivi in Europa ha registrato un'enorme crescita. Al 31 marzo 2024, i dati Morningstar mostrano che gli 87 ETF attivi ora disponibili nel continente hanno accumulato un patrimonio di ben 33,8 miliardi di euro". https://lnkd.in/dtBhWatC Parlare quindi di una rotazione da attivo a passivo sarebbe incorretto. Piuttosto, è forse più preciso dire che è in corso un processo di riduzione dei costi gestionali, sempre all'interno della famiglia degli strumenti attivi. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti

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Affari di Famiglia

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  • Finanza Comportamentale
Scritto il 02.05.2024

Avete mai visto una puntata della serie TV "Affari di Famiglia"? Il noto programma televisivo esprime perfettamente alcuni dei più noti fenomeni di finanza comportamentale, uno fra tutti l' "effetto ancoraggio". Ieri ad esempio guardavo una puntata dello Show, ed ecco cosa mi ha colpito. A fronte di un'offerta proposta da Rick, per l'acquisto dell'oggetto presentato, il venditore era portato ad accettare se a sua volta l'avesse pagato inizialmente una cifra inferiore, altrimenti, qualora l'avesse pagato una cifra superiore, la proposta veniva spesso rifiutata. La presenza anche di un minimo margine di profitto portava le persone ad accettare anche offerte inferiori alle aspettative ("del resto, l'ho pagato di meno, è stato comunque un affare" è stata la risposta di uno dei clienti). Dall'altra parte, anche di fronte a proposte coerenti con il valore del bene, meno il rincaro/margine che avrebbe applicato Rick per il suo profitto personale, se la transazione faceva registrare una "perdita" contabile per il cliente, difficilmente questo accettava. La sensazione piacevole dettata dal profitto ricavato, anche se marginale, ripagava ampiamente la delusione derivante dalla vendita ad un prezzo inferiore alle aspettative. Viceversa, la sensazione di chiudere l'operazione in perdita pesava come un macigno. Il fenomeno è molto affascinante, e segue perfettamente le dinamiche dell'ancoraggio mentale, tipico nel mondo della finanza. Le ancore mentali spesso sono pericolose, anche perchè non considerano il costo-opportunità. Ovvero la mente vede solo la perdita dettata dal vendere il bene ad un prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto, ma non considera che potrebbe re-impiegare i soldi magari in un investimento più profittevole, piuttosto che rimanere incagliato in quello attuale. Naturalmente, questo non vale per i clienti di Rick. Essendo il negozio a Las Vegas, i soldi incassati dai clienti verranno probabilmente tutti reinvestiti nelle Slot Machine. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti

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Investiamo come Rocky Balboa

Scritto il 26.04.2024

Investiamo come Rocky Balboa. Sul mercato non è importante quanti colpi sferriamo, ma quanto sappiamo incassare, e rialzarci dopo le cadute. https://lnkd.in/d7gNQe7X "Non fa male" ripeteva Rocky Balboa, con l'occhio gonfio ed il labbro insanguinato. E' proprio la capacità di restare in piedi, senza finire al tappeto, nonostante i colpi subiti, a premiare l'investitore, più di ogni altra cosa. A volte Mr Market picchia leggero. Altre volte pesta come Ivan Drago. Chi riesce a restare in piedi fino al gong della campana, vince. Può essere utile in questo senso avere un Mickey, nel ruolo di allenatore, in questo caso consulente, all'angolo pronto a non farci mollare il match alle prime difficoltà. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti

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Mercato, questione di Fortuna o Abilità?

Scritto il 18.04.2024

Sul mercato, quanto è questione di fortuna e quanto di abilità? Chi fosse entrato ad esempio sul mercato azionario americano agli inizi degli anni 20 avrebbe ottenuto risultati stratosferici. Chi fosse entrato sempre sul mercato azionario subito dopo, si sarebbe schiantato con la crisi degli anni '30. Stesso mercato, stesso arco temporale di 10 anni. Fortuna/Sfortuna? Abilità/Incapacità? La psicologia umana tende a descrivere i processi cercando nessi logici, abbiamo bisogno di convincerci che esista una causalità, e non una casualità, sia perchè ci fa stare più tranquilli (il caso è il caos, e nessuno vuole vivere in balia del caos) sia perchè se è motivabile, è replicabile, e quindi possiamo metterlo in pratica a nostra volta. E' difficile accettare quindi l'idea di essere stati solo fortunati o sfortunati, a volte; abbiamo bisogno di una storia, di una spiegazione, a supporto. Abbiamo comprato Apple nel 2005 e l'abbiamo tenuta in portafoglio fino ad oggi? Tenderemo a pensare di essere stati abili e lungimiranti, piuttosto che fortunati. Abbiamo investito nell' indice S&P500 nel 2007 e poco dopo ci siamo presi in faccia la Grossa Crisi Finanziaria del 2008? Tenderemo a pensare che "i grossi investitori" si siano coalizzati per tirare giù il mercato, penalizzando tutti gli altri, piuttosto che avere avuto un timing sfortunato. Dinamiche molto interessanti, e oggetto di studio da parte di Kahneman e Tversky, in chiave di finanza comportamentale. Anche perchè da alcuni film, possono nascere altri film, e diventa una reazione a catena. Ad esempio, chi vede il vicino che ha azzeccato il titolo giusto, pensa sia uno in gamba, lo segue nel prossimo consiglio, e perde inevitabilmente buona parte del capitale investito, e fiducia nei mercati stessi. L'abilità, a volte, sta nel riconoscere di essere stati semplicemente fortunati. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento a tutti

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Qual'è il momento giusto per investire?

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 11.04.2024

Quand'è il momento giusto per investire? Fra tensioni geo-politiche, elezioni americane in vista, e variabili inflattive-macroeconomiche sempre presenti, verrebbe da pensare che attendere potrebbe non essere una decisione corretta. Tuttavia, pensare di sapere quand'è il momento giusto per entrare sul mercato è quanto di più illusorio possa esserci; anzi, spesso chi attende il momento migliore per entrare sul mercato, finisce per non entrare mai. Questo perchè il mondo non è mai un posto perfetto o idilliaco, l'incertezza è fondamentale, c'è sempre una possibile crisi alle porte, o evento negativo all'orizzonte. Come un attaccante, se aspetta di avere la porta vuota, e i difensori lontani 20 km per calciare il porta, finirà per non vedere mai la palla, e farà da spettatore non pagante per tutti i 90 minuti, mentre i compagni invece si gettano su ogni palla sporca o contrasto possibile. Pensare di sapere, finendo per cadere nell'over-confidence, può fare quindi più danni di un Bear Market, nel corso del tempo. Investiamo quindi con umiltà, e con la consapevolezza che nessuno sa la strada che prenderà il mercato da qui a breve, ma che ugualmente stare fermi a guardare non è la soluzione. Per vedere le future performance di portafoglio, dobbiamo accettare di essere ciechi agli eventi di breve periodo. Sul mercato, chi è miope, ci vede giusto. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti

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Si chiude il 1° Trimestre 2024, com'è andata?

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 04.04.2024

Si è chiuso da poco il primo trimestre sui mercati, per questo 2024. Com'è andata? I mercati hanno, in buona parte, proseguito la scia positiva avviata nel 2023; le Borse più performanti sono quelle del Perù e dell'Irlanda, in rialzo del 16% circa, mentre le peggiori ad oggi sono Portogallo ed Egitto, in calo rispettivamente del 18% e del 30%. A livello settoriale, l'unica componente negativa è quella immobiliare, che ha sofferto particolarmente nel mese di gennaio, insieme a molti altri settori azionari, in riferimento al mercato americano. Male ancora la Cina, fra i paesi emergenti, nonostante il recente recupero. Le performance, prese di per sè, naturalmente dicono poco, e per chi pensasse sia semplice raccoglierle, farebbe bene a ripercorrere l'ambito all'interno del quale sono state generate. Ad esempio, le performance positive maturate dal mercato nel 2023 può far sembrare fosse stato un anno facile, in realtà i rendimenti sono da imputarsi principalmente agli ultimi 3 mesi dell'anno, con i restanti 9 sull'ottovolante, fra salite e discese. Ugualmente, chi da inizio anno avesse abbandonato l'S&P500 per via dell'elevata concentrazione sui MegaCap Tecnologici, o fosse addirittura uscito dall'azionario per abbracciare il rialzo dei tassi d'interesse a favore di Btp e obbligazionari, non avrebbe beneficiato di questi rendimenti. I numeri sono facili da annotare a registro. Raccoglierli, sul mercato, è invece tutt'altro che facile.   Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto.   Buon investimento a tutti

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E' possibile battere il mercato?

Scritto il 28.03.2024

E' possibile battere il mercato? Certo, dipende dal mercato preso a riferimento. Il mondo finanziario è ormai un labirinto di indici, e per costruire il giusto storytelling basta un attimo. Ad esempio, su MarketWatch appare un titolone che non lascia scampo ad equivoci: "Ecco come questo gestore ha battuto l' S&P500, tramite pazienza e visione di lungo termine". Un elogio quindi a DynaTech Fund. Peccato che, come lo stesso nome suggerisce, forse l' S&P500 non sarebbe il benchmark più appropriato come metro di paragone, magari il Nasdaq sarebbe stato più consono, vista la maggior concentrazione sul settore tecnologico, in cui il comparto è fortemente esposto, o uno stesso S&P500 Information Technology. Così, però, probabilmente finirebbe la magia. In sostanza, tutti possono battere tutti. Basta cambiare il metro di paragone. Se non si batte l'S&P500, basta prendere l' S&P500 Equal Weighted, e con un maggior peso tecnologico assunto in portafoglio si diventa dei creatori di Alfa favolosi, oppure il Russell3000, così ampliamo il campo alle Small Cap, e chi ne fosse stato privo negli ultimi 5 anni, ecco che diventa per magia un fuoriclasse del mercato. Non si riesce a stare al passo con l' Msci World? Se si sono esclusi gli EM dal portafoglio, basta paragonarsi all' ACWI, e si recupera subito del margine. Lì fuori ci sono indici per ogni qualsiasi tipo di mercato, i film che si possono raccontare sono quindi migliaia, se uno conosce un attimo i trucchi di scena. Questo naturalmente vale per tutti gli attori coinvolti, sia quelli seduti al tavolo del Mercato, dotati di ISIN e quotazioni su Morningstar, e quelli seduti al tavolo dei Social. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento, e Buona Pasqua, a tutti

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20 Regole per Gestire al Meglio il Denaro

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  • 1
  • Consulenza finanziaria
Scritto il 21.03.2024

Le 20 regole di gestione del denaro di Ben Carlson. Molto interessanti. Eccone alcune: ° La pazienza vince sull' Intelligenza. "Investire non è una partita in cui un tipo col QI di 160 batte uno col QI di 130. E' sufficiente un'intelligenza nella norma, purchè abbinata al giusto controllo dell'emotività e degli impulsi dettati dall'attività d'investimento" Warren Buffet. Persone intelligenti possono essere pessimi investitori, laddove è l'intelligenza emotiva, più che quella razionale, a fare la differenza, nel gioco del mercato. ° Ricordati di investire e dimentica di averlo fatto. Adottare un portafoglio modello e sposarne i ribilanciamenti automatici è semplice e alla portata di tutti. Resistere alla tentazione di sbirciare per vedere performance, andamenti dei singoli strumenti, variazioni e colori (se rossi o verdi) è molto difficile. Comprare e mantenere "asetticamente" è facile sulla carta, a parole, ma molto difficile nella pratica. Ogni giorno la voglia di mettere mano al portafoglio è tanta. ° L'Ottimismo è il profumo della vita, e del portafoglio. Gli shortisti possono fare soldi per brevi lassi di tempo. I rialzisti possono fare soldi per tutta la vita. Il mondo non è un posto perfetto, e le crisi possono arrivare da un momento all'altro. Tuttavia, alla lunga, salvo rare eccezioni, gli ottimisti hanno guadagnato, i pessimisti sono rimasti liquidi sul conto e hanno perso. ° L'Investimento perfetto non esiste. Il Perfect Portfolio esiste solo nelle favole. Ma se non esiste un ptf per tutti, tutti hanno un portafoglio per loro, adatto alla tolleranza al rischio e arco temporale dell'investitore. Questi alcuni degli spunti più importanti, in allegato la lista completa. https://lnkd.in/deGuxk Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento a tutti

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Perchè non investire tutto nella tecnologia?

Scritto il 14.03.2024

  Perchè non investire tutto nella tecnologia? Le recenti performance messe a segno dei MegaCap USA riconducibili al mondo tech, hanno spinto molti investitori a salire sul carro tecnologico, viste le performance prodotte negli ultimi anni. Del resto, cosa può andare storto? Il futuro sembra legato indissolubilmente alla tecnologia. Queste aziende sembra continuino a produrre utili incoraggianti. Le performance prodotte nel corso del tempo da indici come il Nasdaq 100, più concentrato in ambito tech, hanno fatto impallidire l' S&P500, e sembrano quindi più interessanti in chiave d'investimento. La tavola sembra quindi già apparecchiata, ma il rischio è di fare i conti senza l'oste. La concentrazione di rischio, infatti, resta concentrazione di rischio, nel bene e nel male. Tutti contenti quando va bene. Quando va male, abbiamo l'esempio storico del Nasdaq che ha segnato -80% a registro negli anni 2000. 15 anni in apnea sott'acqua prima di poter tornare a respirare e rivedere la luce. Non è una passeggiata, 15 anni di rosso è una roba che non digerirebbe neanche Matusalemme con un arco temporale d'investimento di 100 anni, parliamo di un recovery period fuori dalla comune pazienza umana. Naturalmente, quello era un altro contesto, un altro mercato, con altre condizioni in essere. Ma il drawdown sempre figlio della concentrazione di rischio era. Ma ora, nell'era della tecnologia, cosa può andare storto? Beh, il Giappone a fine anni '80 era destinato a dominare il mondo. Mercato crollato subito dopo. La Cina era destinata a soppiantare gli USA come 1a economia mondiale. Mercato crollato subito dopo. Internet nei primi anni 2000 doveva rivoluzionare il business delle società. Mercato crollato subito dopo. Idrogeno e Rinnovabili dovevano guidare il mondo verso un cambiamento radicale. Mercato crollato subito dopo. Quindi, cosa può andare storto? Tutto. Solo perchè un mercato è salito nell'ultimo periodo, questo non significa che sia sempre un percorso a crescere, e un'isola felice in cui investire. Il recency bias solitamente non è un buon consigliere in ambito d'investimento. Le scommesse facciamole al Casinò. Nel Portafoglio, diversifichiamo e investiamo con criterio. https://lnkd.in/duWuEVTF   Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto.   Buon investimento a tutti

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Investire Passivamente non da Soddisfazione (ma Rendimento)

Scritto il 07.03.2024

Investire passivamente a lungo termine è difficile, perchè non da soddisfazione. Molto interessante lo spunto condiviso su Portfolio Charts, che riprende un tema che sta caratterizzando la società moderna, in modo a mio avviso spaventoso. L'ambiente che ci circonda è infatti costruito ora per darci continuamente "caramelle" e zuccherini istantanei, atti ad appagare e stimolare il sistema più basilare del nostro cervello. Siamo infatti passati dalle lettere, ai messaggi di testo, alle emoticons. Siamo passati dal guardare film, al guardare video su Youtube, al guardare ora brevi reels di pochi secondi. Siamo passati dal guardare immagini sulle riviste, o in TV, allo scrollarne milioni sul telefonino. Di conseguenza, l'attività d'investimento è passata dallo studio di un piano/strategia, e paziente applicazione dello stesso, alla visualizzazione continua del piano d'investimento, e ricerca del titolo più performante del momento, scrollandone anche qui in quantità, e ripetutamente. Certo, la visualizzazione istantanea di ogni contenuto, e sua fruibilità, figlia dei nostri tempi, è molto comoda, ma come insegna Crepet, tutto quello che è comodo è spesso anche stupido. Chi scriveva le lettere un tempo non aveva la spunta su Whattsapp per capire se la lettera fosse arrivata o meno; doveva innanzitutto impegnarsi per scriverla, senza correttori automatici. Poi doveva attendere, in un'eventuale risposta o meno, e pazientare. Oggi, se non otteniamo risposta ai WhatsApp dopo 5 minuti andiamo in ansia. Il cervello vuole il suo zuccherino, perchè Bezos ci ha insegnato che tramite Amazon tutto è ottenibile in 2 secondi. Eppure, la vita stessa è un processo lento. Non nasce e muore in 2 secondi, salvo casi eccezionali. La nostra stessa formazione come esseri umani è lenta, richiede impegno e sacrificio, studio e applicazione, non è roba riassumibile in un TikTok di 10 secondi. E così l'attività d'investimento, processo lento, noioso e per questo poco stimolante per il nostro cervello. Ecco che ci ritroviamo oggi a vivere con soglie di attenzione minime, il cervello vuole scrollare al contenuto successivo, e così la pazienza, ridotta ai minimi termini, e se un titolo non vola "to the moon", si passa a quello successivo. Per capire cosa significa investire, spegnete il telefonino e scrivete una lettera, imbucatela e attendete la risposta. Investire significa esattamente spedire una lettera, nel tempo dei WhatsApp. https://lnkd.in/dVyFBYgY Chi avesse piacere ad approfondire ulteriormente i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.  

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Lettera agli Investitori di Warren Buffet

Scritto il 29.02.2024

"I tempi dei rendimenti da far strabuzzare gli occhi sono finiti". E se a dirlo è Warren Buffet, in riferimento a Berkshire Hathaway, la cosa diventa interessante. Mentre tutti quindi si "ingegnano" fra NVIDIA, o la nuova promessa del firmamento azionario in grado di illuminarci la via ed il portafoglio, abbagliati dalle performance altamente "tecnologiche", Warren Buffet invece abbassa la china e i rendimenti attesi. Questo è quanto emerge dall'ultima lettera agli azionisti dell' "Oracolo di Omaha", il che può sembrare strano, perchè a vedere dal recente appetito al rischio, o dalle rinnovate sponsorizzate su Facebook circa i nuovi algoritmi di trading, in grado di produrre performance mirabolanti, verrebbe da pensare il contrario. What should investors expect from Berkshire? That it’ll do slightly better than the average company, says Buffett. Il King di Wall Street che invita gli azionisti ad accontentarsi di un rendimento appena superiore della media. Suona strano in effetti, in un mondo in cui tanti proclamano doti gestorie semi-divinatorie, uno dei migliori che si sia mai seduto al tavolo da gioco del mercato annuncia che farà appena poco più della media, probabilmente, date le complessità attuali. La cosa più impressionante di quest'uomo non sono le performance prodotte nel tempo, assolutamente fuori portata dal comune investitore, quanto la capacità umana di restare sempre coi piedi per terra, mantenere bassa l'overconfidence e alta l'umiltà. In giro tanti flexano per rendimenti fatti in 3 mesi, o per una coppata vincente. Il King, che potrebbe mangiarsi vivi tutti, gira in macchine di seconda mano e vive nella stessa casa dal 1958. Inarrivabile. Cherry Coca Cola e saluti a tutti. L'ultima lettera agli investitori di Warren Buffet vale quindi come spunto utile per rispondere alla fatidica domanda: come è giusto investire? Risposta: facendo il contrario di quello che si è portati a fare ultimamente. ° Berkshire Hathaway pronti via ha inanellato una serie di anni sottoperformanti rispetto al mercato notevole. Warren Buffet necessitava di tempo e fiducia, poi ampiamente premiata. Oggi se uno strumento sottoperforma dopo 3 mesi viene subito preso e defenestrato ° Berkshire Hathaway ha in portafoglio posizioni acquisite, e mantenute, ormai da tempo immemore. Oggi il periodo medio di detenzione di un'azione è di 3 mesi ° Warren Buffet attribuisce il merito del suo successo al socio Charlie Munger, e alla fortuna di essere nato in America nel momento giusto. Oggi ci sono investitori che si sentono il nuovo Jim Simmons dopo 2 trade vincenti, e vantano abilità gestorie semi-divinatorie E' curioso come tutti vorrebbero investire come Warren Buffet, ma nessuno applica i suoi insegnamenti. Lunga vita al Re.   Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento a tutti

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