Contattami
Chiedi un consiglioContattami
Chiedi un consiglio295 post - 188.656 letture
Il Social Investing.
Scritto il 23.04.2021Parliamo di Social Investing. L'attività d'investimento è diventata infatti ora, veicolata dai canali social, qualcosa di cui parlare, come il calcio e la politica. Sempre più utenti, riuniti nelle varie chat e forum, discutono e condividono temi d’investimento e creano gruppi di consenso intorno ad alcune tematiche e convinzioni legate al mercato. Fatto interessante, che diventa tuttavia pericoloso nel momento in coinvolge i più giovani, che si apprestano a mettere i piedi su di un terreno pericoloso, ovvero un Bull Market di vecchia data in cui è un attimo pensare di essere bravi gestori (e da qui alimentare l'over-confidence, credendo a volte di saperne di più di gestori e professionisti del mondo finanziario), invece di vivere un mercato rialzista che dura ormai dal 2009. Da qui, l'importanza, in un mondo frenetico come quello che stiamo vivendo, di fermarsi e riflettere. Sto investendo perchè lo stanno facendo anche gli altri? Sto investendo perchè sto rincorrendo i guadagni? Se le nostre motivazioni alla base dell'investimento, sono, per l'appunto, i guadagni facili, ecco che saremo portati ed entrare nelle fasi di mercato euforiche, in cui tutto è già salito, per poi, al primo crollo, uscire doloranti, e, facilmente, da lì non investire mai più ("è una fregatura"). "La vita può sembrare una corsa contro il tempo, ma è arricchita dai momenti in cui ci eleviamo dai nostri istinti, e fermiamo l'orologio per capire cosa stiamo facendo e perchè. Una decisione saggia richiede riflessione, e la riflessione richiede tempo" Frank Partnoy. Rendiamo quindi il tempo un nostro alleato, non un nemico da battere “sul tempo” Chi avesse piacere ad approfondire i temi evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buona consapevolezza finanziaria a tutti.
Continua a leggereCome Investire con Buon Senso
Scritto il 15.04.2021Investire è un’attività che segue idee dettate dall’intelletto, o semplici regole di buon senso? Alla domanda, ci risponde Warren Buffet: “Il vostro quoziente intellettivo non importa, non è di alcun aiuto sui mercati finanziari”. Eppure, eccoci qui a cercare di trovare un filo logico, per tentare di capire a che punto siamo sul mercato, e cosa ci aspetta. A tal proposito, secondo un'indagine condotta da BofA Global Research, solo il 7% degli investitori pensa che ci troviamo all’interno di una bolla. Chi ha ragione? Chi è il più “intelligente” che azzeccherà la previsione? Il Buon senso, invece, agendo su di un piano cognitivo differente, ci dice che la definizione di una corretta pianificazione finanziaria non passa per il cercare di anticipare Orsi e Tori, ma nel tradurre obiettivi finanziari in un corretto mix e asset allocation di portafoglio. Il Buon Senso ci dice di prepararci bene, quindi, prima di partecipare al ballo, e di fare i giusti esercizi di riscaldamento, piuttosto che entrare in campo “a freddo”, sull’onda di un’intuizione o di una previsione. Questi gli esercizi di buon senso che possiamo applicare: ° Teniamo una riserva di liquidità idonea a sostenere imprevisti e spese future di breve termine già programmate ° Proteggiamo il "non si sa mai" con eventuali coperture assicurative, per difenderci da imprevisti sul patrimonio e sulla persona (malattia, infortuni, caso morte, soprattutto qualora dal nostro reddito e dai nostri guadagni dipendessero altre persone) ° Investiamo tutto il resto, per il nostro futuro pensionistico, per le spese universitarie dei nostri figli, e per proteggere il potere d'acquisto del nostro capitale dall'inflazione, dando un occhio ai costi dei prodotti d'investimento, e accettando l'oscillazione dei mercati, che non sono un problema, ma parte della soluzione. Sempre il buon senso, ci dice poi che se in questa fase di mercato siamo in guadagno, facilmente non è perché siamo dei maghi della finanza, con capacità gestorie notevoli, ma semplicemente perché ci troviamo all’interno di un Bull Market secolare. Chi volesse approfondire i temi evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereIl mercato è un luogo che meno osserviamo, migliori sono i ritorni che ci propone.
Scritto il 09.04.2021Il miglior modo per gestire la volatilità è quindi smettere di guardare ogni giorno il nostro portafoglio. Il tempo verrà in nostro aiuto. Così facile, eppure così difficile. La vera gestione passiva è complicata. Le mani prudono, la mente viaggia, e i bias comportamentali sono sempre pronti a spingerci verso ciò che pensiamo possa avere le migliori possibilità di guadagno (e minori possibilità di perdita, quindi), in quanto investitori avversi al rischio, finendo, con l'intento di fare la cosa giusta, per fare esattamente quella sbagliata, come dimostrato ampiamente dagli studi pubblicati da Dalbar. Del resto, investire è semplice ma non facile, disse un tale. Get Invested. Stay Invested. Fine della fiera. Guardare il portafoglio è spesso dettato dall’illusione, come investitori (e possiamo allargare il discorso anche al settore della consulenza finanziaria), di poter così "controllare" i risultati dei nostri investimenti. E più guardiamo, più siamo portati all’azione. Vendo/Compro, poi rivendo e ricompro, sulla base di convinzioni e view di breve termine. L'illusione del controllo, laddove, in realtà, non è possibile avere controllo sul risultato, così come non esistono schemi, tendenze o strumenti in grado di, tramite previsioni mirate, influire positivamente e sistematicamente sui risultati del nostro investimento (se non la fortuna). Sulla macchina del mercato, siamo passeggeri, non siamo il pilota. Capito questo, abbiamo capito tutto. Il Covid, sui mercati, 1 anno dopo, ci ricorda l’importanza di un correttoe metodico approccio all’investimento, perché si possa lavorare in efficienza e raccogliere quanto dovuto. Chi volesse approfondire i temi evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereL'indicatore di Warren Buffet & altri numeri fantastici
Scritto il 01.04.2021L'indicatore di Buffet, come molti giustamente evidenziano, mostra chiaramente come le valutazioni di mercato siano attualmente in bolla. Interessante osservare come Charlie Munger, socio storico di Warren Buffet, abbia confermato come lo stesso Buffet non faccia più caso a questo dato e non gli dia più importanza. Eppure, siamo ancora qui a cercare formule e algoritmi per "saziare" la nostra fame previsionale, e trovare magari conferme per le nostre convinzioni o bias cognitivi. "Ah, ma questa volta è diverso!" (cit.). L'unico modo per limitare il rischio mercato non è nella previsione, ma nella gestione del rischio stesso. Il concetto di diversificazione, costruito nel tempo partendo dai contributi di premi Nobel come Sharpe e Markowitz, ci permette infatti di "eliminare" il rischio superfluo, e ridurre le fluttuazioni del portafoglio, costruendo quindi un percorso d'investimento più efficiente. Il metodo vince sulla previsione. Per gli “affezionati” della cabala, registriamo come, storicamente, le volte precedenti in cui le Borse hanno attraversato un drawdown pari al 30% (come accaduto lo scorso anno), hanno poi chiuso positivamente l'anno successivo, portandosi a nuovi massimi, con un ritorno medio del 16,9%. Sarà così anche stavolta? Nobody knows. Quello che sappiamo è anche stavolta, come tutti gli anni, investire senza metodo, affidandoci ad algoritmi magici e indicatori fantascientifici, equivale a brancolare nel buio. Chi volesse approfondire i temi evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buona consapevolezza finanziaria a tutti. E Buona Pasqua.
Continua a leggere1 anno dopo il Crash sui mercati, cosa ci resta?
Scritto il 26.03.2021A un anno dal crash dei mercati, causato dalla pandemia legata al Covid-19, cosa ci resta e quali riflessione trarre? Ad oggi, le Borse hanno recuperato interamente l'oscillazione subita, portandosi a livelli ancora più elevati, e tanta volatilità è finita oggi "in archivio". Eppure, vivere quei giorni è un altro paio di maniche rispetto a guardarli ora, a mente fredda, con lo specchietto retrovisore. (andamento S&P500 durante il drawdown dello scorso anno) Il primo pensiero che ci viene in mente, ovvero "avremmo potuto comprare bene lì!" , è il classico motivo per cui i back-test funzionano fino ad un certo punto. Un conto è vivere i mercati, un altro è studiarli su dati e grafici passati. Durante le fasi Orso ci sentiamo "nudi", vulnerabili, senza difese, "come se sia ormai troppo tardi per vendere e troppo presto per comprare" suggerisce Ben Carlson. Grandissimi giorni formativi. La mente solitamente in quei momenti vede solo nero, non esistono sfumature, ogni rimbalzo appare come un "rimbalzo del gatto morto". Sì, certo, era una grande "buy opportunity", guardando il back-test dei mercati. Quanti l'hanno fatto? I numeri mostrano forti deflussi e disinvestimenti, da parte degli investitori, in quei giorni. Ecco perchè la consulenza finanziaria assume un ruolo chiave per gli investitori. La volatilità quindi non deve distrarci dal nostro obiettivo e metodo d’investimento. Un' asset allocation mirata e funzionale, abbinata ad una corretta gestione comportamentale, resta quindi la risposta corretta alla maggior parte delle domande che possiamo porci. 1 anno dopo il crash dei mercati più veloce della storia, cosa ci resta quindi? La consapevolezza che metodo, applicazione comportamentale dello stesso, unitamente a pazienza e disciplina, restano le ancore di salvezza per poter investire correttamente e navigare in modo efficiente verso la nostrameta. Chi avesse piacere ad approfondire i temi evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buona consapevolezza finanziaria a tutti.
Continua a leggereQuando è giusto vendere?
Scritto il 18.03.2021Quando è giusto vendere un investimento in portafoglio? Domanda che si pongono spesso molti investitori. C’è chi pensa sia corretto vendere 'quando il prezzo è giusto' (concetto tutto da definire, che ricorda un po’ il quiz show di Iva Zanicchi), oppure quando l'investimento si dimostra al di sotto delle aspettative. Il punto è: "il motivo della vendita è correlato al motivo per cui abbiamo comprato quell'asset, inizialmente. Vendere perché il prezzo sta aumentando o diminuendo non è una buona ragione." E' giusto vendere quindi quando abbiamo raggiunto l'obiettivoche ci siamo dati quando abbiamo deciso di acquistare. Prezzi giusti non esistono ma esistono giusti bisogni di vita, da soddisfare con un'opportuna pianificazione. Tutto il resto, ovvero la rincorsa dei prezzi, segue un’ottica speculativa (e di market timing) che è quanto di più lontano da una logica d’investimento. A riguardo si è espresso anche Charlie Munger, storico socio di Warren Buffet: "Questo è un modo molto pericoloso di investire. Penso che gli azionisti dovrebbero essere più ragionevoli e non ammassarsi a comprare azioni solo perché stanno salendo e perchègli piace giocare d'azzardo". I prezzi quindi, non sono mai corretti, anzi, sono quasi sempre sbagliati. Concentriamoci sul metodo e sul nostro percorso di investitori. Chi volesse approfondire i temi anticipati, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereInflazione. A volte ritornano
Scritto il 12.03.2021L'inflazione. Della serie, "A volte ritornano". Come posizionare i portafogli, di conseguenza, e cosa aspettarci? Molto interessante a riguardo lo studio prodotto da Verdad, ripreso da Michael Batnick, che riporta, nella tabella in allegato, la sensibilità all'inflazione delle diverse asset class di mercato. Alla fine della fiera, oro e materie prime risultano essere i 2 asset con i maggiori ritorni in termini reali, durante i periodi di più elevata inflazione. Certo, parliamo di due asset molto volatili, che nel tempo presentano oscillazioni importanti; chi lavora life-strategy su modelli a base risk-parity li conosce molto bene. Costruire portafogli che, all'interno di una logica di diversificazione, e di gestione del rischio, contemplino anche la variabile inflazione, è, come sempre, la chiave per "sopravvivere" sul mercato. Oggi ancora più di ieri. Metodo & Pianificazione. E pedalare. Chi avesse piacere ad approfondire i temi evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereIl calo di mercato era prevedibile?
Scritto il 04.03.2021Il calo di mercato di questi giorni era prevedibile? Difficile. Questo perchè il mercato è più intelligente di tutti noi investitori. Ad esempio, durante il recupero dei mercati dai minimi dello scorso marzo, investitori ed esperti del settore si sono cimentati in studi e analisi che vedevano il mercato sprofondare nuovamente verso il basso. Eppure, sappiamo poi com’è andata. Investire resta l'attività più contro-intuitiva che ci sia. Quando investiamo, se la mente è a disagio, se siamo scomodi, significa che ci stiamo muovendo bene. Accettare di non poter fare previsioni, e di non controllare il mercato, è scomodo quanto efficace. "Il mercato azionario non è sempre giusto, ma è sorprendente quanto sia giusto più spesso di quanto sia sbagliato". Eppure, ad ogni riaccenno di volatilità, è facile ricadere nell'improvvisazione. La parte psicologica dell'attività d'investimento ci porta ad agire d'istinto, ed abbandonare il metodo. Questo è solo uno dei tanti modi attraverso i quali Mr. Market si prende gioco di noi. Nel momento in cui pensiamo di essere più furbi del mercato, il mercato ci sarà sentire solamente più stupidi. Le cose che offrono veramente un vantaggio, nell'attività d'investimento, sono poche, quanto importanti: ° Disciplina e Comportamento "Questa persona immaginaria là fuori - Mr. Market - è una specie di psicopatico ubriaco. Alcuni giorni diventa molto entusiasta e alcuni giorni diventa molto depresso" - Warren Buffett Impariamo a gestire noi stessi, più che a gestire il mercato. ("Abbiamo incontrato il nemico...e siamo noi" - Walt Kelly) ° Focus sul medio-lungo termine Guardiamo all'orizzonte, non ai nostri piedi. Il breve termine non deve influenzare le scelte di lungo termine ° Tolleranza al rischio Scegliamo il giusto mix, la giusta asset allocation, in linea con il nostro obiettivo. Chi volesse approfondire questi aspetti, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereI mercati sono in una bolla?
Scritto il 26.02.2021Siamo in una bolla sui mercati? Il ritornello continua a ripresentarsi. La storia ci insegna che anche i mercati rispondono alle leggi di gravità, il troppo entusiasmo prima o poi è destinato a scendere coi piedi per terra. Come fare quindi per capire in anticipo come meglio muoversi? Ad oggi, non è possibile, per quanti indicatori possiamo studiare, l'unica certezza sul mercato resta l'incertezza. Vero è che la chiave per poter resistere al meglio all'arrivo dell' Orso, è non farsi tentare dalla follia collettiva, dalle mode settoriali, e declinare gentilmente l'invito ad abbuffarci al tavolo speculativo (l'unica cosa che mangeremo saranno i nostri soldi). Durante queste fasi "di ordinaria follia", i cattivi si presentano sotto diverse spoglie. I collocatori e gli intermediari, pronti a venderci qualsiasi cosa stia performando in quel momento, per abbuffarsi di commissioni. I media, che alimentano la "finanza creativa", contagiando investitori vulnerabili con mode e metodi per arricchirsi velocemente. Viene da sé che le bolle finanziarie sono quindi nei comportamenti, ancora prima che nei prezzi. DataTrek Research ha esaminato, in questo studio, quante volte il termine "Comprare azioni" è apparso su giornali, siti e periodici, dal 1900 al 2019. I picchi si sono registrati nel 1930 e nel 2001. Subito dopo il mercato è sceso in picchiata. L'esuberanza irrazionale porta gli investitori ad ignorare l'Orso nella stanza, e continuare a fare il loro gioco. Di fatto, il rischio, negli investimenti, deriva dall'ignorare il rischio stesso. Il mercato crea ricchezza, il mercato distrugge ricchezza, gli eccessi hanno sempre presentato il conto, che si chiamino Ark Innovation, Bitcoin, o Tesla. Certo, nel frattempo i bond non se la passano troppo bene, e continuano a registrare perdite importanti in questo ultimo periodo. L'importante, resta comunque il prestare attenzione all'Orso nella stanza, e non seguire la follia della folla. Tradotto: Investiamo sul metodo, non su mode o convinzioni. Diversificate il vostro portafoglio, con un occhio ai costi, e mantenetelo nel tempo. What else? Chi avesse piacere ad approfondire queste dinamiche, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereInvestire sul fantino, invece che sul cavallo
Scritto il 18.02.2021Come investitori, ci piace investire sul fantino, anzichè sul cavallo. E' quindi più affascinante la narrazione sul mercato, che il mercato stesso. Un esempio. Il Mainstay Marketfield Fund, alla luce di una buona tenuta nel corso del 2008 (loss del 13% a fronte del -38% dell' S&P500), e successiva sovraperformance ottenuta nel corso del 2009, attirò l'interesse di molti investitori, corsi a comprarne le quote. Successivamente, il fondo ha iniziato a perdere colpi, e gli investitori sono corsi a cambiare fantino con la velocità della luce. Per non parlare poi di Ark Innovation. Qui i numeri sono impressionanti. Questo i gestori lo sanno benissimo, per questo assistiamo ora alla corsa per vendere la storia più convincente e credibile (e le abilità del fantino nel guidare il cavallo). Collodi o Walt Disney oggi farebbero raccolte mostruose se lanciassero degli ETF. Ecco perché è importante investiamo sul cavallo scesca(il mercato), invece che sul fantino. Capito questo abbiamo capito tutto. Del resto, chi è che corre e guida le performance? Il fantino o il cavallo? Chi volesse approfondire i temi evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereInvestire Life-Cycle.
Scritto il 12.02.2021Chi definisce il profilo di rischio di un investimento? L'emotività dell'investitore, o il suo obiettivo d'investimento? Un portafoglio che, ad esempio, adotti la logica life-cycle, introdurrà un peso azionario in funzione del tempo a disposizione, come logica conseguenza del protocollo quindi, e non della sensibilità emotiva dell'investitore. E' quindi il rischio a dettare l'obiettivo, o è l'obiettivo a dettare il rischio? Ecco che quindi possiamo approcciare il mercato sotto diversi punti di vista. Nel primo caso, è il nostro passo a dettare la meta. Un andamento lento quindi ci porterà a dover mirare mete vicine e alla nostra portata. Nel secondo caso, è la meta a dettare il nostro passo. Se miriamo a raggiungere mete più lontane e lungimiranti, dovremo adeguare il nostro passo ed aumentare il ritmo di camminata. Anche questa è pianificazione finanziaria. Chi volesse approfondire questi temi, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereStay in the game.
Scritto il 05.02.2021"Stay in the game". Nel gioco sportivo, così come nella vita, il concetto di "restare in partita", di non mollare alla prima difficoltà, viene spesso enfatizzato, e lodato, mentre quando investiamo solitamente funziona all'opposto, alla prima discesa, via tutti e si salvi chi può. Eppure, il mercato, negli ultimi 20 anni, ha saputo premiare chi è rimasto in partita, al netto di tutti gli eventi negativi che sono successi, fra cui lo stesso Covid-19. Il rischio, quindi, non va evitato, ma gestito, lato consulente e lato investitore. Differenza sottile quanto fondamentale da comprendere. "Per vincere, dovete restare in partita" Claude M. Bristol "To win you have to stay in the game". Chi volesse approfondire l’argomento, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggere