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Consigli agli investitori, fra Robinhood & Trading, by W. Buffet e Charlie Munger.
Scritto il 16.07.2021Consigli agli investitori naviganti: cosa ne pensano Warren Buffet e Charlie Munger a proposito del trading compulsivo, tradotto nella famosa app di Robinhood? Questa la loro risposta rilasciata in un'intervista alla CNBC: https://www.evidenceinvestor.com/more-pearls-of-wisdom-from-buffett-and-munger/ MUNGER: Beh, è una sala da gioco mascherata BUFFET: Non incoraggerà le persone a comprare indici a basso costo e mantenerli per 50 anni. MUNGER: E sta dicendo alle persone che non stanno pagando commissioni quando le commissioni sono semplicemente mascherate nel trading. Questo il link all'intervista completa: https://www.youtube.com/watch?v=rQJWHocG-50 Di fatto, l'investimento ci viene spesso proposto come una grande sala giochi. "Puntare su Emergenti, o su azionario Europa", come si punta sul rosso e nero al casinò. Altro che Gestione Passiva. E infatti, i flussi sul mercato azionario ci dicono chiaramente che nel comportamento degli investitori, di passivo c’è ben poco: “Welcome to the jungle”, direbbero i Guns N Roses. “We’ve got fun and games”. Investire, tuttavia, resta una cosa seria. Chi avesse piacere ad approfondire i temi anticipati, può contattarmi per un consulto. Buona consapevolezza finanziaria a tutti.
Continua a leggereLa storia di Theranos, fra evidenze e storytelling.
Scritto il 09.07.2021Questa è la storia di Theranos, fra evidenze e storytelling. Una storia di narrazioni degne del miglior Mark Twain, e di investitori attirati dalle mirabolanti aspettative di rendimento. Il tutto è stato ben documentato all’interno del film "The Inventor: Out of Blood in Silicon Valley"; vicenda incredibile, proprio perchè realmente accaduta, e che si può riassumere in una grande truffa perpetrata da Elizabeth Holmes. Il discorso è piuttosto semplice: la Holmes prometteva di rivoluzionare l'ambito medico, tramite avanzate tecnologie nel campo del prelievo e dell'analisi del sangue. Tanto bastò per ricevere copertine ed elogi su Forbes,Fortune, interviste sul New York Times, e coinvolgere, all’interno del consiglio d'amministrazione della sua società Theranos, persino George Shultz, ex segretario di Stato americano. Lo storytelling era talmente appassionante che la Holmes ottenne l'appoggio di Bill Clintoned Henry Kissinger; fra i suoi investitori figurava persino Rupert Murdoch. La nuova Steve Jobs era pronta a spiccare il volo, e tutti volevano partecipare al processo. Peccato fosse tutta una truffa. Ma raccontata talmente bene che tutti volevano investirci. Siamo quindi profondamente legati alla finanza comportamentale. Una bella storia attira molti più soldi di un solido business plan. All'occhio. Investire segue un metodo ed un protocollo preciso, non intuizioni improvvisate. Chi avesse piacere ad approfondire i temi evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buona consapevolezza finanziaria a tutti.
Continua a leggereInvestimenti: è ora di vendere o di comprare?
Scritto il 02.07.2021Il mercato, come sappiamo, è salito parecchio in questo inizio anno, a continuare il rally post drawdown di marzo 2020. Quindi, ora vendiamo? Per gli amanti della cabala, un inizio anno largamente positivo per le Borse, come questo 2021, ha storicamente portato ad un finale d'anno altrettanto positivo. Quindi, ora compriamo? Meglio forse ripassare questi semplici consigli: "Inganniamo noi stessi quando crediamo che i modelli di rendimento del mercato azionario del passato forniscano i limiti entro i quali possiamo prevedere il futuro" — John Bogle "Il tentativo di indovinare le oscillazioni a breve termine dei singoli titoli, del mercato azionario o dell'economia non produrrà risultati costantemente soddisfacenti. Il breve termine è troppo imprevedibile" — Lou Simpson "Le previsioni di solito ci dicono più sul previsore che sul futuro" — Warren Buffett "Sono scettico sulle previsioni del mercato azionario di chiunque, e in particolare dei banchieri" — Ben Graham "In tutti i miei 60 anni sul mercato azionario, non ho mai trovato nessuno la cui opinione su cosa avrebbe fatto il mercato azionario la prossima settimana o il mese prossimo meritasse di essere ascoltata" — John Templeton. Quindi, sale o scende? Compriamo o vendiamo? Pianifichiamo, con metodo e in efficienza, lontano da logiche previsionali, forse è meglio. Chi avesse piacere ad approfondire i temi evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buona pianificazione a tutti
Continua a leggereCalcioMercato & View di Mercato.
Scritto il 24.06.2021In tempi di calciomercato, le analogie con le view di mercato sono molteplici. Da "E' l'anno dell'azionario Europa" a "Godin al Milan", come titolava il Corriere dello Sport, il discorso è identico. Viene addirittura da sorridere a leggere il trafiletto a lato "Idea Samp. Ibrahimovic per 6 mesi", eppure poco cambia rispetto alle "bombe di mercato" dei giornali finanziari più rinomati (degne del miglior Maurizio Mosca), che davano ad esempio l'inflazione come morta e sepolta, fino a poco tempo fa (salvo ora ripartire con l'allarme inflazione). Certo, sognare è bello, e su questo campa il circo mediatico, che si tratti di calciomercato o di fanta-mercato finanziario. La realtà, ovvero che qualsiasi previsione di sorta non è in alcun modo indicativa per il futuro, non vende. Poi, magari, quest'anno ci prendono ed è veramente l'anno dell' Europa. O magari intendevano dell' Europeo di calcio.. Intanto Marotta, sul Corriere, rassicurava i tifosi sul futuro: "In Cina tutto bene"... Chi avesse piacere ad approfondire gli spunti evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buona consapevolezza finanziaria a tutti.
Continua a leggereL'investimento passivo fra ETF e Fondi Passivi.
Scritto il 18.06.2021Come mettere in pratica l'investimento passivo, fra ETF e fondi passivi? In America, difatti, gli investitori possono costruirsi un portafoglio, tradotto in un mix di azioni e obbligazioni, ad esempio, sia tramite fondi passivi che tramite ETF. Sul mercato italiano, invece, gli ETF sono l'unico strumento a disposizione. La differenza fra i 2 strumenti, proprio nella logica della gestione passiva, è fondamentale: i primi pubblicano un NAV giornalmente, e in questo somigliano ai fondi attivi, i secondi prezzano continuamente e possono essere comprati e venduti in tempo reale. Posto che un paniere di titoli, ben diversificato, resta un paniere, quello che fa quindi la differenza per l'investitore è l'utilizzo che se ne fa. Chiunque quindi pensasse di godere del valore della gestione passiva offerto dagli ETF, per ottenere rendimenti migliori rispetto a quelli dei fondi attivi, negoziandoli però continuamente, saltando poi da un cavallo all'altro, sta prendendo lucciole per lanterne. Giusto per chiarire, John Bogle era contrario alla commercializzazione degli ETF su Vanguard. Chi avesse piacere ad approfondire gli spunti evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggere125 anni dell'indice azionario americano Dow Jones.
Scritto il 10.06.2021L'indice azionario americano Dow Jones ha compiuto, il 26 maggio, la bellezza di 125 anni. Quale modo migliore per celebrarlo, se non ripercorrere la storia tanto del DJ, l'indice azionario per eccellenza, quanto della stessa America, a disegnare un percorso fatto sì di tanti ostacoli e momenti difficili, ma che ha portato ad oggi un notevole valore a chi ha partecipato a questo processo. The Dow and The World Around It: https://www.indexologyblog.com/2021/05/26/the-dow-and-the-world-around-it/ https://www.youtube.com/watch?v=wmmE4UqLHK8 Tanti auguri quindi al Dow Jones. 125 anni e non sentirli (beato lui). Quali riflessioni trarne, come investitori? Una ad esempio è questa: Sul mercato, più cose sappiamo (o meglio pensiamo di sapere) più investire diventa pericoloso. Questo perchè over-confidence (ovvero eccesso di fiducia), voglia di dominare il mercato, protagonismo, ed eccessiva confidenza nelle proprie skill tendono a far venir meno la consapevolezza che non abbiamo mai finito di imparare. Il mercato può sempre fare a pezzi e prendere il sopravvento sui nostri schemi e abitudini d'investimento, che, proprio durante le maggiori crisi, tendono a svanire e sciogliersi come burro. Che il mercato sia un susseguirsi di eventi, e che ponga le sue basi strada facendo, per cui non ne sapremo mai veramente abbastanza, del resto, sono gli stessi 125 anni di storia del Dow Jones a dircelo. Impressionante ad esempio osservare quanto accaduto nel 1929. Come avremmo reagito in quel momento, e ad un drawdown di quell’entità? Un buon punto di partenza, quindi, quando investiamo, è iniziare a studiare, sapendo che comunque ci sarà sempre da studiare, e che la mappa non è il territorio. Così come gli investitori più anziani hanno ancora da imparare, lo stesso vale, a maggior ragione, anche per i più giovani, che hanno vissuto in un ambiente tendenzialmente favorevole per tutte le asset di rischio, ignorando ricordi finanziari che sono quanto di più prezioso. Chi avesse piacere ad approfondire gli argomenti evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buona consapevolezza finanziaria a tutti.
Continua a leggereCome ribilanciare i portafogli d’investimento?
Scritto il 03.06.2021Il punto è effettivamente molto interessante e dibattuto. Per arrivare alla risposta, partiamo osservando la tabella riassuntiva dei rendimenti delle varie asset class di mercato, aggiornata al 31/05, condivisa da Charlie Bilello. Da qui, il ragionamento che ne consegue. Se da una parte il ribilanciamento può essere inteso come la ricerca del bonus/premio da "mean reversion", portandoci ad investire sugli asset rimasti più indietro lungo il percorso, in attesa che tornino, nel medio/lungo periodo, alla media (migliorando così le aspettative future di rendimento), dall'altra è importante considerare anche il fattore rischio/rendimento. Un portafoglio mai toccato e ribilanciato, posto che è facile attendersi nel lungo termine che le azioni rendano più delle obbligazioni, facilmente finirà per essere composto per una buona parte da azioni. Questo, se da una parte implica rendimenti attesi più alti, dall'altra comporta anche avere un rischio maggiore, strada facendo, rispetto a quello definito inizialmente. Ecco che ribilanciare permette quindi di ridurre i rischi (così come probabilmente i rendimenti attesi), per restare coerenti con l'asset allocation predefinita, mentre non farlo, seppur rappresenti una scelta passiva, diventa una scelta attiva nell'accettare un profilo rischio/rendimento più dinamico. Chi avesse piacere ad approfondire gli spunti evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereStrumenti passivi gestiti attivamente.
Scritto il 27.05.2021Aumenta l'utilizzo, da parte degli investitori, di strumenti passivi, gestiti però attivamente. Fenomeno importante, che merita di essere approfondito. Chi compra ETF può ottenere il rendimento del mercato, se inserito l'acquisto va a dormire, per poi svegliarsi dopo ad esempio 10 anni. Chi invece resta sveglio e bello arzillo, e si muove quindi attivamente, dovrà considerare di volta in volta commissioni di negoziazione, spread denaro/lettera, imposte sul capital gain, e rischio dettato dalle scelte di market timing. Risultato? Il percorso tracciato sarà significativamente differente rispetto a quello dettato dal mercato, nel periodo considerato. Rincorrere il mercato è divertente, ma dalla teoria alla pratica, c'è di mezzo un mondo intero. Del resto, se fosse così facile, come mai i gestori dei più grossi fondi d'investimento non hanno tutti creato ricchezze ineguagliabili per i propri clienti? Ecco che se utilizziamo gli ETF come tasselli per una corretta asset allocation, approcciata e gestita tramite comportamenti efficienti, possiamo ottenere ottimi risultati, altrimenti, rischiamo solamente di finire fuori strada, più e più volte. Lo stesso John Bogle, storico fondatore di Vanguard, e “padre” della gestione passiva, distingueva il rendimento fra "rendimento speculativo", legato al breve periodo e alle variazioni giornaliere dei prezzi, e "rendimento fondamentale", abbinato al lungo termine. Il suo consiglio, ovviamente, è sempre stato quello di ignorare il brusio del breve termine, e concentrarci sull'obiettivo finale, ovvero guardare la luna e non il dito che indica la luna. Anche perchè nessuno è in grado di predire la direzionalità dei mercati nel breve periodo, e, se qualcuno davvero ne fosse in grado, "di sicuro non ne parlerebbe in televisione, nè lo svelerebbe in una rubrica su Forbes" aggiunge W. Bernstein (e neanche lo pubblicizzerebbe tramite corsi online, aggiungo io). Tuttavia, eccoci a cercare di disintermediare i gestori, per diventare noi stessi gestori, tramite ETF, rincorrendo il "rendimento speculativo", con buona pace di Bogle (il titolo più tradato sul mercato finisce spesso per essere proprio l'ETF S&P500). Eppure, il modo migliore per ottenere denaro sul mercato è smettere di rincorrerlo; più lo inseguiamo più tende a sfuggirci. Più lo ignoriamo, meglio è. Chi volesse approfondire gli spunti evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereCos'è il rischio sul mercato?
Scritto il 21.05.2021Come si traduce il rischio sul mercato, quando investiamo? Molto semplicemente nella consapevolezza che in certi momenti possiamo ottenere meno di quello che ci aspettiamo. Può capitare infatti di investire sul mercato azionario, e guadagnare meno, anche in un lungo arco temporale, della controparte obbligazionaria, così come può capitare di non guadagnare nulla e attraversare una "Lost Decade". Un conto quindi è il valore atteso, un altro quello che poi otteniamo realmente. Oppure possiamo intendere il rischio come la possibile necessità di dover vendere il portafoglio investito, per improvvise esigenze di liquidità, durante un drawdown di mercato. Ok, ma come fare quindi a gestire il rischio? Market Timing? Previsioni tattiche? Fund/Stock Picking? La soluzione è molto più semplice e funzionale: ° Assicurazioni contro il rischio definito (vita, infortunio, malattia, danno contro beni) ° Gestione dei comportamenti, tradotti ad esempio in un adeguato risparmio mensile che ci consenta di ammortizzare eventuali imprevisti, senza dover mettere mano per forza al portafoglio. In 2 parole, pianificazione finanziaria. Di certo, non c'è nulla di più rischioso che la percezione che non ci sia rischio. Vale per gli investimenti quanto per chi detiene camionate di liquidità sul conto, pensando di non correre rischi in questo modo per il suo futuro finanziario. Chi fosse interessato ad approfondire i temi evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereMercati & Pasti Gratis - L'idea di diventare tutti investitori "siberiani" (in Siberia stanno anche a -34° senza batter ciglio) è molto affascinante
Scritto il 14.05.2021Sul mercato non esistono "Free Lunch", ovvero pasti gratis. Il drawdown di questi giorni, in particolare su strumenti che hanno goduto di forte consenso, come Bitcoin o il noto ETF Ark Innovation, per citarne 2, ce lo ricorda nuovamente. Le chiavi per il successo, come sempre, sono diversificazione e lungo termine. Sì, ma quanto è lungo questo lungo termine? Sempre un anno in più di quanto abbiamo in mente. Cercare di predire se lanciando una monetina verrà testa o croce, ovvero se domani la borsa salirà o scenderà, quindi focalizzarci sulle oscillazioni e sul rischio di breve termine, non fa che allontanarci dalla soluzione di più lungo termine, mirata ai nostri obiettivi come investitori. Certo, quando il mercato scende, la pancia brontola, è normale. Del resto, "contano solo i soldi al fronte", tutto il resto è Monopoli. Ci vuole quindi una disciplina Siberiana. In Siberia sono abituati a stare anche a -34° , senza batter ciglio. Sarebbero investitori eccezionali. Diventiamo siberiani anche noi. Palla lunga e pedalare. Chi volesse approfondire i temi evidenziati può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereSell in May & Go Away?
Scritto il 07.05.2021Maggio è arrivato, portando con sé la fatidica domanda: “Sell in May & Go Away”? La tendenza, come investitori, di focalizzarci sul breve termine(conseguenza del sistema 1 del nostro cervello) è sempre forte, anche laddove non supportata da evidenze. Il nostro istinto di sopravvivenza, primordiale e primitivo, continua infatti a ragionare sul breve periodo (mangeremo stasera? E domani?), influenzando quindi anche il nostro agire come investitori. Da qui, la domanda, puntuale come ogni anno: Sell in May & Go Away? I numeri ci dicono che, statisticamente, da maggio a ottobre, negli ultimi 10 anni, il mercato azionario ha reso mediamente il 4%largo circa, con rendimenti positivi generati 8 volte su 10. Ecco che quindi il Sell in May & Go Away può non essere la migliore strategia da perseguire. Eppure, la conoscenza, da sola, non basta ad "aggirare" il nostri bias, occorre abituarsi al comportamento performante (per citare il Prof. Bertelli), e metterlo in pratica con impegno e costanza. Del resto, per citare Bejamin Graham, “Il peggior nemico nell'attività di investimento, più del mercato, siamo noi stessi”. (‘The Intelligent Investor’). A maggior, quindi, piuttosto che vendere le azioni, meglio vendere le nostre convinzioni. Chi volesse approfondire i temi evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereInvestire in strumenti passivi è una scelta attiva
Scritto il 30.04.2021Scegliere di investire in uno strumento passivo è una decisione attiva. Come riporta lo stesso Callan Institute, infatti, "selezionare un indice è una scelta attiva". Anche perché, quale indice inserire in portafoglio? S&P500? Russell1000? Quale benchmark utilizzare? Che poi, lo stesso indice viene gestito in modo attivo, basti pensare alla recente inclusione di Tesla all'interno dell’S&P500. Il tema è sempre interessante e soprattutto molto attuale. A questo poi si somma la gestione attiva emotiva sul mercato. Ecco che allora investire è appunto semplice ma non facile. Cos’è attivo e cos’è passivo? Ad esempio, I temi più "cliccati" e visionati nel 2021, su Morningstar TV, sono Idrogeno e Bond Cinesi. Comprare i relativi ETF ci rende investitori passivi? Alla fine della fiera, chi è quindi che ottiene i miglior risultati? Quelli che, come Anne Scheiber, investono i propri soldi sul mercato, e li lasciano lavorare, ignorando le fluttuazioni del mercato. Anne Scheiber ha costruito una ricchezza pari a 22 milioni di dollari senza bisogno di App per monitorare il portafoglio, piattaforme di trading, o corsi online di sedicenti guru. Più aggiungiamo cose alla nostra attività d'investimento, più stiamo togliendo alle nostre possibilità di successo. Capito questo abbiamo capito tutto. Chi volesse approfondire i temi evidenziati, può contattarmi per un consulto. Buona consapevolezza finanziaria a tutti.
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