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Investimenti: questione di Possibilità o Probabilità?
Scritto il 31.01.2025Probabile o possibile? Come sappiamo, le decisioni che prendiamo lungo il nostro percorso d'investimento assumono un peso importante nel determinare il risultato ottenuto. Le scelte che prendiamo si basano a loro volta sugli scenari possibili che ci attendiamo, ma eventi possibili non significa che siano probabili. Anzi, molto spesso, come riportato da diversi studi in chiave decisionale (all'interno di "Pensieri Lenti, Pensieri Veloci" di Kahneman esiste un capitolo dedicato a questo tema), eventi improbabili risultano spesso sovrastimati. La possibilità non è quindi proporzionale alla probabilità. Il ragionamento esula certamente dal fattore razionale, e tende ad alimentarsi nel momento in cui la potenziale minaccia ci viene paventata con maggior frequenza. Ad esempio, continui richiami a "Crolli come quello del 2008" ci fanno pensare che uno shock di questo tipo sia alquanto probabile, quando invece cali di Borsa dell'entità del 50% sono stati eventi rari ed eccezionali, a livello storico. La preoccupazione resta comunque un'emozione umana, con cui è normale dover fare i conti, soprattutto dal momento che siamo di base avversi al rischio e alle perdite. Naturalmente, il ragionamento vale anche in senso opposto, lato possibili guadagni. Chi partecipa alla lotteria, ad esempio, ritiene possibile un evento, la vincita del montepremi, alquanto improbabile, e il fatto che i Media ci comunichino poi puntualmente i vincitori di turno, questo non fa che farci credere come accessibile un risultato decisamente improbabile, facendoci sovrastimare le possibilità a nostro favore. Emozioni e psicologia restano quindi alla base del nostro processo decisionale, e ben radicate nel sistema 1 del nostro cervello, associando probabilità eccessive ad eventi rari. Naturalmente, questo non significa il dover ignorare la possibilità che i "Cigni Neri" possano verificarsi, anzi, la diversificazione del rischio in portafoglio è bene che valuti anche l'imponderabile. Investire, in sostanza, resta un tema complesso, o, come direbbe qualcuno, "semplice ma non facile". Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti
Continua a leggereDove Investire nel 2025?
Scritto il 23.01.2025Dove investire nel 2025? Se guardassimo alle valutazioni, Europa e Cina sembrano la Gallina dalle Uova d'Oro, terre dalle grandi opportunità, viste appunto le valutazioni a sconto. L'America, d'altra parte, da evitare come la peste. Tuttavia, Mr Market non ci rende mai le cose facili. Ciò che è a sconto può diventare ancora più a sconto, e ciò che è caro può diventare ancora più caro. Del resto, se la Cina e l'Europa soffrono nei prezzi c'è un motivo di fondo, che allontana gli investitori, mentre se l'America continua a salire, anche qui troviamo una giustificazione in un'economia ancora in salute. L'incertezza fondamentale con cui ci rapportiamo quindi non prevede soluzioni o formule di facile interpretazione. L'unica certezza è determinata dal passato e dalla storia, scritta sulla pietra. Il futuro resta un'incognita, e proprio per questo si lavora sulla diversificazione del rischio in portafoglio. Le scommesse meglio lasciarle a Las Vegas. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereGli ETF sono veramente passivi?
Scritto il 16.01.2025Gli strumenti passivi sono veramente passivi? S&P Indices ha pubblicato da poco le logiche di ribilanciamento interne agli indici S&P500 Value ed S&P500 Growth, in seguito all'avvenuto ribilanciamento annuo di dicembre 2024. I due panieri risultano ora decisamente differenti, nella loro composizione. Lo stesso turn-over dei titoli in capo ai 2 indici si è rivelato quindi essere importante, soprattutto per l'S&P500 Value. Le metriche ed i parametri utilizzati dai 2 basket di mercato ha portato ad esempio l'S&P500 Growth a ridurre l'esposizione al settore dell' Information Technology e ad aumentare quella ai finanziari, che è più che raddoppiata. Al contario, l'S&P500 Value ha aumentato in modo considerevole l'esposizione proprio alla parte Information Technology, e ridotto quella ai finanziari. Queste variazioni e aggiustamenti sono normali, all'interno del percorso di vita di un indice di mercato, in quanto rappresentative della natura stessa del mercato, soggetto mutevole e dinamico di per sè. Essendo quindi Mr Market un soggetto e un ambiente attivo, la gestione attiva/passiva finisce principalmente del declinarsi sui comportamenti adottati dagli investitori sul mercato, più che sul mercato e sugli strumenti a mercato. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento a tutti
Continua a leggereTempo di Ribilanciare il Portafoglio?
Scritto il 09.01.2025Tempo di ribilanciare i portafogli? Secondo Vanguard, sfruttare il Rally azionario del 2024 per ribilanciare l'asset allocation a favore dell'Obbligazionario può non essere una cattiva idea. Certo, questo non significa che l'azionario non possa continuare a salire, ma semplicemente che ribilanciare l'effetto mercato sull'asset allocation può aiutare a contenerne rischi futuri e a mantenere quindi la rotta (il noto motto "Stay the Couse" di Bogle) in caso di future turbolenze azionarie. Ribilanciare l'effetto mercato può essere propedeutico quindi ad evitare il ribilanciamento emotivo, che scatterebbe lato investitore con maggior decisione in un momento in cui il portafoglio si trovasse più esposto al rischio azionario, in una fase di correzione, più o meno profonda. Di seguito l'articolo: https://lnkd.in/dMWHmhwS Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento e buon anno nuovo a tutti
Continua a leggereE' meglio investire solo nell' S&P500 americano?
Scritto il 02.01.2025E' meglio investire solo in USA, sull' S&P500. Siamo sicuri? La ciclicità dei mercati ci racconta in realtà una storia ben diversa, fatta di alternanze continue fra le aree best performer. Naturalmente, l'ultimo periodo ha visto il predominio degli USA, in virtù anche del maggior peso assunto in questo mercato dai megacap Tecnologici, ma ugualmente questo non rappresenta alcuna garanzia che la sovraperformance americana sia destinata a proseguire nel prossimo futuro. Stay Diversified. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento e buon 2025 a tutti
Continua a leggereCosa ci aspetta nel 2025 sui mercati?
Scritto il 27.12.2024La fine dell'anno si avvicina, ed è tempo di previsioni per il 2025. Che anno sarà sui mercati? https://lnkd.in/dmUrf9Bh Cercare di leggere nelle stelle il nostro destino è sempre complicato, ma puntualmente in questo periodo dell'anno analisi e forecast sul nuovo anno che sarà vengono condivise dai vari strategist di Wall Street. Il tema che accentra l'attenzione sembra essere sempre quello dell' Intelligenza Artificiale, come condiviso ad esempio da Vanguard e Blackrock. Lo scenario più atteso invece è quello di un soft landing, ovvero di un atterraggio morbido dell'economia, ed un outlook quindi positivo per l'azionario, a prezzare una sempre più lontana recessione marcata. Per quanto gli Stati Uniti abbiano sovraperformato il resto dei mercati azionari, in maniera decisa, negli ultimi anni, si consiglia poi una più ampia diversificazione geografica, che includa anche i paesi emergenti ed Europa, che godono di valutazioni più attraenti. https://lnkd.in/d2yYh8bQ Come spesso accade, le previsioni sono affascinanti, quanto poco utili, il mercato resta infatti imprevedibile e luogo di rischio, da gestire tramite un'opportuna diversificazione di portafoglio. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon anno nuovo a tutti!
Continua a leggere2025: che anno sarà?
Scritto il 19.12.2024Il 2024 si avvia alla chiusura, e inizia quindi l'esercizio previsionale per il 2025: che anno sarà? Michael Field, market strategist di Morningstar, ad esempio, prova a presentare nel seguente video rischi e opportunità per l'anno che verrà: https://lnkd.in/dwsFWd9D Le view naturalmente arrivano a profusione, in questo periodo dell'anno, tuttavia è bene tenere a mente 3 aspetti fondamentali: ° Performance Passate non sono garanzia di Performance Future. Il fatto ad esempio che quest'anno (trend in realtà avviato ormai dal 2009) l'America abbia sovraperformato il resto dei listini azionari globali, non significa che continuerà a farlo in futuro. La stessa performance messa a segno dall'azionario, più in generale, non è garanzia del fatto che questa sia destinata a ripetersi. Comprare le performance del 2024 con l'attesa di vederle replicate nel 2025 può portare quindi ad amare delusioni. Se guidiamo guardando lo specchietto retrovisore, rischiamo seri incidenti. ° Le View di mercato sono interessanti ma non sempre utili. "Fare previsioni è sempre molto difficile, soprattutto sul futuro". Giusto lo scorso anno, le previsioni pubblicate dagli strategist di Wall Street circa l'andamento dell' S&P500 nell'anno 2024 si sono rivelate piuttosto imprecise. JP Morgan vedeva l'indice a 4.200 punti, Morgan Stanley a 4.500 punti. Ad oggi siamo a poco più di 6.000. ° Quindi, come ovviare ai problemi inerenti i primi 2 punti? "Investire riguarda la pianificazione dei rischi, non dei rendimenti". Attuare una corretta diversificazione in portafoglio resta il modo migliore per investire a mercato, con rispetto e umiltà. Approcciare quindi il 2025 tramite un'opportuna diversificazione resta un modo intelligente per mettere al lavoro i nostri risparmi. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento a tutti
Continua a leggereTempo di prendere profitto?
Scritto il 13.12.2024Perchè alla salita degli indici azionari aumenta al contempo anche la voglia di prendere profitto? La ragione è piuttosto semplice, ed è stata ben argomentata all'interno di vari studi accademici: siamo avversi alle perdite. Questo implica che il beneficio derivante da un ulteriore guadagno del mercato non equivale alla sofferenza causata da un'eventuale perdita, che assume un peso specifico ben più importante. Più che un bias irrazionale, potremmo definirla una caratteristica dell'essere umano, che finisce per influire e determinare molte delle nostre scelte comportamentali, anche nel campo degli investimenti. Nello specifico, le perdite assumono una rilevanza doppia rispetto ai guadagni, e hanno una risonanza emotiva quindi molto più impattante. E più aumenta il guadagno, meno diventiamo inclini a volerlo perdere. Ecco perchè i Bull Market, per quanto possa sembrare facile stare seduti a raccogliere i guadagni, sono in realtà difficili da cavalcare, e più restiamo in sella più aumentano le probabilità di voler scendere e tornare a terra. Naturalmente, tutto questo non vale nei back-test, in cui le emozioni sono sterilizzate a causa della certezza dei risultati. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti.
Continua a leggereMeglio investire in ETF o singoli titoli?
Scritto il 05.12.2024Perchè investire in indici quando si può andare a caccia di singoli titoli? Fare gli stock pickers è un'attività certamente affascinante, ma altamente complicata. I singoli prezzi, come sappiamo, incorporano già tutte le informazioni note, per cui non è facile sfruttare eventuali asimmetrie informative, in più l'esposizione su singoli titoli tende ad accentuare il rischio assunto, inteso come oscillazioni dei prezzi, e ad ampliare quindi l'emotività associata al nostro investimento. Naturalmente, l'inserimento in portafoglio di singole aziende è mirato all'obiettivo di riuscire a sovraperformare il mercato di riferimento, accettandone quindi un maggior rischio associato. Ma è così facile raggiungere l'obiettivo? Per nulla. In molti si cimentano e si siedono al tavolo da gioco, la competizione è altissima. Dai gestori attivi con ISIN tracciato su Morningstar, ai risultati pubblicati dalle piattaforme dedicate all'attività di trading, si evince come il gioco sia molto difficile. In primis, selezionare i titoli vincenti e sovraperformanti è parecchio difficile. Basti pensare a questi ultimi anni, sarebbe stato sufficiente mancare la bet su giusto 7 titoli, i MegaCap Tecnologici, per rischiare di creare una voragine rispetto all'S&P500. Inoltre, la disciplina richiesta per questo tipo di attività è enorme. Infatti, non sarebbe bastato ad esempio indovinare la Bet sui Magnifici 7, ma occorreva anche superare le fasi di drawdown, anche elevate, a cui saremmo andati incontro, come quella non indifferente del 2022, un massacro proprio per i Tecnologici. Molto spesso, la partita tende a giocarsi comunque su di un altro piano. La vittoria non si cerca nella sovraperformance, ma nel poter dire di aver capito e letto correttamente il mercato. Il problema è che il Mercato è un luogo pericoloso per cercare gloria e gratificazioni personali, e basta un errore per compromettere quanto di buono fatto in precedenza. Diversificare il rischio significa approciare il mercato con umiltà e rispetto. Spesso ripaga. https://lnkd.in/d3jsJ9ev Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti
Continua a leggere6 Regole per Investire Correttamente
Scritto il 28.11.2024Quali sono le regole per investire correttamente? Ci viene in aiuto Ben Carlson, che nel suo blog A Wealth Of Common Sense, riporta i principi chiave per pianificare i nostri investimenti: ° Diversificare il rischio. Investire non significa cercare di avere sempre ragione sul mercato, ma lavorare per ottenere il giusto rendimento corretto per il rischio. Le previsioni lavorano sull'ego, non sul portafoglio. ° L'ottimismo è la prima asset class da inserire. Il mondo è un posto complesso e imprevedibile, ma a tagliare traguardi importanti sono sempre gli ottimisti e i lungimiranti, mentre i pessimisti restano a guardare. ° Siamo umili o saremo umiliati dal mercato. L'over-confidence resta il nemico n.1 del nostro investimento. Anche qualora avessimo agito correttamente lungo il nostro percorso come investitori, questo non significa che siamo diventati esperti lettori o anticipatori del mercato. L'approccio non deve cambiare al cambiare dei risultati ottenuti. Umiltà e rispetto restano alla base. Investire è difficile. Se pensiamo che sia facile è perchè non ne abbiamo compreso la complessità. ° Teniamo l'emotività fuori dalla porta. Le fluttuazioni del mercato stimolano il nostro lato emotivo, impariamo a controllare le nostre pulsioni più che a controllare i prezzi. ° Il portafoglio perfetto non esiste. Adottiamo una strategia che sia la migliore per noi, e la più efficace per i nostri obiettivi, e che possiamo portare avanti nel corso del tempo. ° Il Socio occulto è sempre presente. Consideriamo la fiscalità, e l'impatto delle nostre scelte in questo senso. Lo Stato è sempre presente, e vuole incassare quanto più possibile dal nostro piano d'investimento. https://lnkd.in/dKPq89tB Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento a tutti.
Continua a leggereIndici vs Gestioni Attive
Scritto il 21.11.2024Indici vs Gestioni Attive. Il tema gestione attiva vs gestione passiva è sempre molto dibattuto, e molto spesso viene limitato ad un semplice discorso di costi, mentre soprattutto in quest'ultimo periodo Mr Market ha messo sul piatto un altro aspetto molto importante, che ha fatto tutta la differenza del mondo. Negli ultimi anni, infatti, la corsa dell'azionario America, alimentata dai Mega Cap Tecnologici, ha fatto sì che una maggior diversificazione, geografica piuttosto che settoriale, si sia rivelata un malus alla performance, sebbene un plus alla gestione del rischio. Ecco ad esempio che Gestioni Attive globali che avessero sottopesato gli USA, e aumentato il grado di diversificazione, si sarebbero ritrovate ad incamerare un ritardo rispetto all'indice Msci World piuttosto che ACWI, ad oggi molto esposte verso l'America. Il discorso naturalmente trova riscontro anche alle controparti ETF, ad esempio ecco che uno strumento azionario Equal Weighted avrebbe a sua volta sottoperformato la controparte a capitalizzazione. Se ragioniamo poi di stock picking, che altro non è che una Gestione Attiva Self-Made, mancare la bet sui MegaCap Tecnologici ci avrebbe portato con grande probabilità ad ottenere il medesimo risultato. Naturalmente, il discorso vale anche all'opposto, Gestori Attivi che avessero invece concentrato il rischio sull'America, all'interno di Gestioni azionarie globali, avrebbero ottenuto una sovraperformance maturata sull'indice, al di là del discorso costi. In sostanza, meno si diversificava più si poteva guadagnare. Il problema però della concentrazione del rischio è dettato dal fatto che può portarci alle stelle così come farci cadere nelle stalle. Difatti, proprio in virtù della recente sovraperformance marcata degli USA, non è un mistero che i rendimenti futuri attesi, come pubblicato di recente da Vanguard e da GS, per l'azionario S&P500 appaiano oggi decisamente modesti. Nel senso, o scendono i prezzi, incrementando di conseguenza i rendimenti prospettici, o ci si accontenta qui di un bottino magro (oppure, terza strada, Vanguard ha preso un abbaglio). Aumentare quindi il grado di diversificazione dei propri portafogli, oggi come oggi a maggior ragione, potrebbe essere una saggia decisione. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti
Continua a leggereCosa aspettarci sui mercati dopo la vittoria di Trump?
Scritto il 08.11.2024Cosa aspettarci sui mercati dopo la vittoria di Trump? La domanda è certamente interessante, e utile solo se posta per ultima, in merito ad un discorso di pianificazione finanziaria. Prima infatti vengono altri punti a mio avviso più importanti. Ad esempio: ° Mi sto affidando ad un interlocutore di fiducia nella gestione dei miei risparmi? Questa persona risponde ai requisiti richiesti per l'esercizio della professione? Perchè Trump o non Trump, ecco che il Sole24Ore oggi riporta l'ennesimo caso di investimenti-truffa perpetrati ai danni di imprenditori e piccoli risparmiatori, per 18 milioni di euro. https://lnkd.in/dsD_D7nA La variabile elettorale ecco che andrebbe in secondo piano, rispetto a questo punto ° Il mio piano d'investimento è coerente con il mio profilo di rischio? Perchè magari l'ondata elettorale può anche alimentare ulteriori rialzi sugli indici azionari americani nel breve termine, ma nulla sale per sempre, e arriverà il punto in cui Mr Market invertirà la rotta. Magari sarà a causa di un inasprimento delle tensioni internazionali, oppure le stesse criticità che stanno contraddistinguendo il mercato obbligazionario finiranno per ripercuotersi anche sull'equity, fatto sta che è bene accertarsi della propria propensione alle perdite quando c'è calma, piuttosto che la tempesta, come suggerisce Jeff Sommer sul NY Times. https://lnkd.in/d__Y-3T3 ° Sono sufficientemente diversificato nella gestione del rischio in portafoglio? Perchè Trump o non Trump, il futuro resta incerto e un'incognita per definizione. Del resto, il Mercato "paga" mica per nulla, in quanto il premio atteso è proprio in funzione dell'acquisto di rischio. Proprio per questo, diversificare correttamente il rischio in portafoglio resta fondamentale. Lo stiamo facendo correttamente? Ecco che se tutti questi punti presentano un feedback positivo, allora possiamo concentrarci anche sull'esito elettorale e sulle sue possibili ripercussioni. Altrimenti finiremmo per guardare la tenuta di una finestra, senza prima aver controllato le fondamenta della nostra casa. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti
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