Marco Bigliardi

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Mercato incerto, tempo di fare Market Timing?

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  • Finanza Comportamentale
Scritto il 13.08.2024

La recente correzione sul mercato ha riacceso l'attenzione verso l'attività di Market Timing. E' un esercizio consigliabile da applicare al nostro piano d'investimento? Credo di no. La ragione può essere ricondotta, semplificando, al principio della regressione verso la media. Il concetto di regressione alla media viene spesso declinato sui mercati finanziari, e sulle asset class che lo compongono, ma in realtà può essere applicato anche ad altri ambiti, sempre riguardanti l'attività d'investimento. Possiamo citare il caso di gestori attivi Top Performer. Quanto della sovraperformance maturata in periodi particolarmente positivi è figlia della fortuna e quanto dell'abilità? Difficile a dirsi. Se stimiamo che la creazione di Alfa sia figlia della capacità gestoria, ci aspettiamo un proseguo nel futuro di queste performance. Eppure, è qui che spesso arriva il "ritorno alla media". Basti citare l'esempio di Cathie Wood, con l'ETF Arkk Innovation in grande spolvero per un certo periodo di tempo, salvo poi incappare in un periodo particolarmente negativo. Lo stesso vale per il noto Carmignac Patrimoine, favoloso nel 2008, eppure meno fortunato successivamente. Di esempi illustri ne abbiamo quanti ne vogliamo. Spesso, prestazioni eccezionali sono anche aiutate dalla fortuna, oltre che da una buona visione alla base, e la fortuna va e viene. Lo stesso vale per le previsioni. Possiamo certamente tentare di applicare un'attività predittiva sul nostro piano d'investimento, cercando di cronometrare il mercato, ma il fatto eventualmente di averci preso una volta non è prova provante del fatto di avere veramente il polso del mercato, e di poterlo fare correttamente una seconda volta. Anzi, proprio il principio di regressione alla media ci suggerisce che se, un po' per fortuna, un po' per casualità, un po' per comunque una buona visione alla base, abbiamo anticipato correttamente un movimento di mercato in un'occasione, è statisticamente molto probabile che la volta successiva sbaglieremo. Questo è un po' un problema, dal momento che il market timing si compone di 2 momenti, perchè una volta usciti in previsione del crollo, occorre poi indovinare anche il momento del rientro, e se già ci ha detto bene alla prima chiamata, che vada bene anche la seconda è complicato. Che poi si riesca a ripetere il tutto un'altra volta ancora, sarebbe un evento eccezionale. Anche qui, gli esempi si sprecano. Il più noto forse è quello di "Dr Doom" Roubini, economista americano che previde correttamente il crollo del 2008. Peccato poi che abbia sbagliato clamorosamente tutte le altre chiamate di Bear Market, rientrando perfettamente nel modello del "ritorno alla media". Il concetto è semplice, ma anomalo da comprendere, perchè contro-intuitivo, dal momento che proprio una corretta interpretazione del mercato tende ad alimentare la nostra fiducia verso le abilità del preveggente di turno, mentre proprio quello sarebbe il momento giusto per non crederci più.   Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Ferragosto a tutti  

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Cos'è successo sul mercato?

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 08.08.2024

Cos'è successo in questi giorni sul mercato? Di fatto, invece di riaccendere l'aria condizionata, a Wall Street pare abbiano riacceso i forni, bruciando milioni su milioni, a leggere i titoli sui giornali. Il calo registrato è certamente degno di nota, se guardiamo ad esempio al -12% subito dall'indice Nikkei in nua singola seduta, e alle successive giornate di volatilità che hanno contraddistinto anche gli indici americani. Fra i motivi possiamo trovare le rinnovate tensioni internazionali con l'Iran, la minor liquidità tipica dei mercati estivi, che tende ad esacerbare i movimenti, e i timori recessivi. Riguardo quest'ultimo aspetto, per quanto l'economia USA evidenzi segnali di rallentamento, è forse prematuro parlare di recessione imminente, come condiviso da Austan Goolsbee, Presidente della Fed Bank di Chicago. https://lnkd.in/dp6tw7gT https://lnkd.in/d4KK_vKG Il quadro macro appare quindi certamente delicato, ma tuttavia ancora positivo, o perlomeno non in linea con una correzione violenta come quella in corso, che trova forse le sue motivazioni più in logiche di tipo tecnico legate al carry trade, con stopp loss e liquidazioni forzate che hanno caratterizzato la giornata di oggi. L'indice della paura ha infatti toccato livelli che non si vedevano dalla pandemia del 2020, uno spike improvviso degno di nota, che non può trovare nei timori recessivi una completa giustificazione. Fatto sta che la causa passa comunque in secondo piano. Quello che conta è cosa faremo di fronte a questo movimento. Vendiamo? Compriamo? Aspettiamo? Manteniamo? Sapere cosa fare davanti agli eventi passati presenti nei back-test è sempre facile, ma farlo all'interno dell'incertezza del presente e del futuro è tutto un altro paio di maniche. Ogni calo sembra sempre la fine del mondo, ogni correzione una pugnalata agli occhi, e al portafoglio, ogni evento negativo un rumore molesto sullo sfondo difficile da ignorare. Ecco perchè ad esempio non basta comprare ETF per pensare di avere gioco facile sul mercato. A Mr Market non frega nulla di quale strumento abbiamo comprato. A Mr Market interessa cosa faremo con quello strumento, una volta comprato.   Chi avesse piacere ad approfondire ulteriormente i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento, e buone vacanze, a tutti

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Quale rendimento aspettarci dal mercato azionario?

Scritto il 01.08.2024

Quale rendimento aspettarci dal mercato azionario? Il rendimento reale, quindi netto inflazione, prodotto ad esempio dall'indice S&P500 americano, dal 1926 ad oggi, è stato del 7,2% annuo. Un buon rendimento certamente, ma utile più per gli archivi e i back-test, perchè, essendo una media complessiva tarata su 100 anni di storia del mercato, non offre un'indicazione precisa di cosa aspettarci da qui ai prossimi, ad esempio, 10 o 20 anni. Il Mercato infatti, all'interno di questo arco temporale, è passato dall'offrire rendimenti decisamente sfortunati, pari all'1,4% annuo, fino ad elargire performance di tutto rispetto, nell'ottica del 13%. Ogni arco temporale esaminato, quindi, racconta una storia, e una performance, diversa, a delineare la ciclicità stessa dei mercati. Ecco perchè fare previsioni future è molto difficile, in quanto una media storica non è sinonimo di garanzia di rendimento futuro. Chi avesse investito post bolla del 2008, ad esempio, avrebbe maturato una performance complessiva pari a +889%. Chi avesse investito pre bolla del 2008 avrebbe invece maturato una performance complessiva pari a +345%. Stesso investimento, stesso mercato, sempre arco temporale di lungo termine, eppure performance molto diverse fra loro. E' quindi tutta una questione di fortuna? Dal momento che non possiamo scegliere il ciclo di mercato che ci aspetta, probabilmente la Dea bendata ha un suo ruolo nella determinazione del risultato ottenuto, tuttavia, come si suol dire, la fortuna aiuta gli audaci. Difatti, anche lo "sfortunato" investitore entrato sui massimi del 2008, avrebbe infine ottenuto un premio nettamente superiore rispetto a chi ha scelto di non investire e restare fermo sul conto corrente. https://lnkd.in/d3qpaFUn https://lnkd.in/dgJsXUvN Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti

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Prima correzione di questo 2024 sui mercati. C'è da preoccuparsi?

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 25.07.2024

Primo avvio di correzione di questo 2024 sui mercati. C'è da preoccuparsi? Anche i Tori ogni tanto hanno bisogno di prendere fiato, sembra banale dirlo ma il mercato non può salire sempre all'infinito. Per quanto fastidioso, un calo dei prezzi è salutare al Toro, ed è fra l'altro un evento piuttosto frequente. Certo, ogni volta è fastidioso e fa male, ma se osserviamo il percorso storico stesso dell'indice S&P500, appare subito normale come le correzioni siano eventi normali, e si attestino nell'ottica del 13% circa. Naturalmente, al primo -3% la mente è solita proiettarsi verso l'arrivo di un Bear Market imminente, ma correzioni di quel calibro restano eventi rari, e comunque imprevedibili, anche se ci mettessimo d'impegno per stanarli, mentre cali infra-annuali nell'ottica del 10% sono assolutamente fisiologici e normali. Stay The Course, come disse un tale (che la sapeva lunga).   Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti

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Si è chiuso il primo semestre sui mercati. Com'è andata?

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 18.07.2024

Si è chiuso da poco il primo semestre sui mercati, e siamo quindi al giro di boa. Com'è andata nella prima parte dell'anno? Di fatto abbiamo visto il primo semestre chiudersi con una buona performance maturata dall'indice S&P500, seppur alimentata da pochi titoli tecnologici, sull'onda dell'entusiasmo per il tema A.I. La diversificazione, in questo senso, non ha premiato molto, visto che ad esempio Small Cap, o i Bonds più in generale, non hanno portato valore aggiunto, in un mercato dominato dal tema Tech (gli stessi settori azionari americani sono tutti dietro una spanna a quello tecnologico, seppur in guadagno, tranne quello del Real Estate, in perdita YTD). In sostanza, se le performance raccontano di un semestre "facile", facile non lo è stato in realtà. Sarebbe bastato escludere i Mega Cap Tech, o i principali indici azionari che le contemplano, per perdere il treno, ad esempio uscendo dall'equity anzitempo, o ruotando tutto sul Value. Ne sa qualcosa ad esempio Dan Loeb, visto che il suo Hedge Fund Third Point continua nella sua fase di sottoperformance rispetto al mercato di riferimento. https://lnkd.in/dsHTJNT2     Il 2024 si descrive quindi, ad oggi, come un anno di buoni rendimenti ma grande diseguaglianza. Bene S&P500, trainato dai MegaCap quali NVIDIA, Facebook e Microsoft, come abbiamo visto. Male Small Cap, e in ritardo Value ed Equal Weighted. Parte Obbligazionaria avara di soddisfazioni, se non nel tratto a breve termine, o credito High Yield che continua a fare bene, nonostante spread già ristretti e timori recessivi. https://lnkd.in/dx3fgGdH Naturalmente, questo è lo stato dell'arte ad oggi, ed è un attimo invertire la rotta, questi infatti sono i numeri passati, non indicativi dei futuri andamenti di mercato.   Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento a tutti

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Stock Picking nel 2024? Auguri

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 11.07.2024

Stock Picking nel 2024? Auguri. La percentuale di singoli titoli che ha saputo fare meglio dell'indice S&P500 è talmente bassa, che basta mancare uno dei pochi top performer per perdere terreno rispetto al mercato complessivo.   Ne sa qualcosa anche Bill Ackman, con la sua Pershing Square Capital in affanno quest'anno rispetto alle performance prodotte dall' S&P500, proprio a causa di alcune partecipazioni che non hanno premiato. https://lnkd.in/d9qTRd4G La stessa Berkshire Hathaway dell' Oracolo di Omaha non sta tenendo il passo questo 2024, al netto del recente alleggerimento della partecipazione in Apple da parte di Warren Buffet. Mr Market è un signore che è sempre facile battere a parole, ma non con i fatti. Quest'anno particolarmente. Naturalmente, questo è lo stato dell'arte ad oggi. La partita del 2024 è ancora in corso. Visita il mio sito: https://lnkd.in/dCjDcYUG https://lnkd.in/dykRMxSa   Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento a tutti

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A chi può essere utile un consulente finanziario?

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 04.07.2024

A chi può essere utile un consulente finanziario? Probabilmente a chi già investe, per capire se il piano intrapreso è ottimizzabile o meno. Una diagnosi di portafoglio, e ci si lavora. Ma il consulente può essere ancora più utile a chi non investe proprio ed è tutt'ora immobile sul c/c. Il consulente può essere utile per capire i costi sostenuti dal proprio piano d'investimento, per valutarne l'ammontare ed eventuali correttivi. Ma può essere ancora più utile a chi non ne sostiene proprio perchè è rimasto liquido sul conto tutta la vita, con il potere d'acquisto eroso dall'effetto inflazione. Può essere utile a chi si è già dato un obiettivo d'investimento, per capire se il portafoglio sia coerente o meno con lo stesso. Ma può essere ancora più utile a chi ancora non ha ragionato di pensione, inflazione, progetti di vita futuri (casa, figli,..) per cui investire diventa propedeutico al loro raggiungimento. Spesso come consulenti ci fermiamo su chi ha già fatto il primo passo, e deve solo essere accompagnato lungo il percorso, ma dietro di loro ci sono ancora molti risparmiatori in attesa della "spinta gentile" verso una corretta gestione delle proprie finanze. Ottimo ad esempio che siano aumentate le adesioni ai fondi pensione. Una consulenza mirata potrebbe supportare queste persone per capire se i fondi sottoscritti sono efficienti o meno. Ma una consulenza ancora più mirata dovrebbe lavorare sulle persone che ancora non hanno avuto modo di attivare un percorso pensionistico, che sia tramite fondo pensione, aperto o di categoria, o Piano di Accumulo. Naturalmente, spesso qui la partita si complica. Chi necessita più di consulenza è proprio chi non sa di averne bisogno, per il noto effetto Dunning Kruger. Resto liquido sul conto perchè penso che sia la scelta più giusta, e per questo non sento la necessità di contattare qualcuno che mi assista nell'attività d'investimento. Quindi sì, investire è semplice ma non facile, ma scegliere di investire è ancora più difficile, spesso. https://lnkd.in/dd-WMSzn Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buona pianificazione a tutti

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E' possibile battere il mercato?

Scritto il 28.06.2024

E' possibile battere il mercato? Se sei Jim Simmons sì. Il suo Medallion Fund ha prodotto un track record che ha fatto impallidire l'S&P500, anche considerando i costi notevoli applicati da Simmons (il 5% di fee fisse, che non sono una bazzecola, se consideriamo che già davanti ad un TER annuo del 2% oggi ci viene da storcere il naso).   La partita quindi per lui poteva apparire semplice, ma lo è altrettanto per tutti gli altri? Ieri l'altro ho avuto modo di rivedere il documentario su Warren Buffet "Becoming Warren Buffet". Molto interessante, lo consiglio. In una parte della produzione, l'Oracolo di Omaha evidenzia che aveva capito, nel corso di una tappa a Las Vegas, che sarebbe diventato ricco, in quanto aveva avuto modo di osservare quanto le persone fossero in grado di prendere decisioni scellerate. E prendere decisioni infelici in finanza comporta solitamente 2 aspetti: ° perdere soldi ° far guadagnare soldi a qualcun altro Ma siamo veramente così incapaci di prendere decisioni giuste sui mercati? Niente affatto. Il problema non sono le scelte, ma le condizioni all'interno delle quali siamo portati a prenderle. Se, adagiati su di una poltrona, in un mite sabato mattina feriale, ci chiedessero quanto fa 5x5, risponderemmo agevolmente alla domanda. Se ci ponessero la stessa domanda alle 4 di notte, dopo aver saltato tutti i pasti della giornata, senza aver dormito il giorno prima, e reduci da 12 ore di turno lavorativo, probabilmente risponderemmo in maniera più lenta e con maggiore sforzo. Le condizioni di risposta complicano la risposta stessa. Sul mercato vale la stessa cosa. La risposta giusta la sappiamo bene o male tutti, "si compra sui ribassi e si mantiene la rotta", ma quando le condizioni diventano avverse, cambia tutto. Un fattore comunque in particolare mi ha stupito. Warren Buffet e Jim Simmons credo abbiano guadagnato montagne di soldi perchè il loro obiettivo non era quello di guadagnare soldi. Loro volevano vincere la partita. E' molto diverso. Un conto è investire guardando i soldi puntualmente che salgono e scendono, mettendo in moto i nostri sogni e le nostre paure. Un altro è fregarsene completamente perchè fare milioni o perderli è indifferente rispetto all'obiettivo primario di vincere al gioco del mercato. Solo quello conta. Per Warren Buffet questo aspetto è evidente. Manco li spende i soldi, fa donazioni mostruose. Quello che conta è vincere la partita. Fare soldi è un effetto collaterale. Forse, anche per Simmons era così, chissà. Ugualmente, il consiglio è: Don't Try This At Home. https://lnkd.in/duXM_kKi Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti

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Investire nell'Obbligazionario. Sì, ma come?

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 20.06.2024

Investire nel mercato obbligazionario. Sì, ma come? Questi ultimi anni ci hanno ricordato la complessità dell'investimento obbligazionario, che pareva molto semplice in un contesto disinflattivo e di continuo ribasso dei tassi, ma che ora ha mostrato tutte le sue diverse sfaccettature. Ad esempio: ° Bond Indicizzati all' Inflazione. Uno strumento che pareva la panacea per proteggersi dall'inflazione, pubblicizzato a spron battuto sulle pagine del Sole24Ore che inneggiavano a cedoloni mirabolanti. E poi, cos'è successo? Che lo strumento ha mostrato il suo reale funzionamento. Comprare un ETF Inflation Linked Bond non significa tanto proteggersi dall'inflazione, ma acquistare un rendimento reale, e di conseguenza uno strumento che si muove inversamente rispetto alle variazioni dei tassi reali. Può succedere quindi che l'inflazione salga, ma se al contempo i tassi nominali si impennano, e il tasso reale aumenta di pari passo, il prezzo degli Inflation Linked Bond scendono (anche in un contesto inflattivo, quindi). ° Meglio andare lunghi o corti di scadenze? Da inizio anno tutti si aspettavano un taglio dei tassi da parte della BCE, quindi poteva avere senso aquistare duration, in attesa di incamerare facili guadagni. Poi succede che la BCE taglia i tassi per davvero, ma l'Ishares Euro Government Bond 7-10 segna ugualmente -3,08% YTD. Possibile? Possibilissimo, dal momento che il taglio dei tassi era già ampiamente scontato nei prezzi, e che al contempo sono subentrate altre dinamiche (politiche in questo caso) che hanno portato ad un ulteriore aumento dei rendimenti (e calo conseguente dei prezzi) nonostante il taglio dei tassi operato dalla BCE. ° Che gestione adottare? In questo senso il mercato ci offre ora l'imbarazzo della scelta. Dalle singole obbligazioni, ai fondi obbligazionari, agli ETF obbligazionari, agli ETF obbligazioni gestiti attivamente, agli ETF obbligazionari a scadenza. Questi ultimi ad esempio, come quelli proposti da Blackrock o Amundi, stanno raccogliendo notevoli flussi e riscuotendo un buon successo. Mentre tutti cercavano di interpretare la complessità del mercato azionario, quello obbligazionario ha quindi ri-presentato il libretto di istruzioni, che ci eravamo forse dimenticati, dimostrandosi non meno articolato di quello della controparte equity https://lnkd.in/deBGYAVS Chi avesse piacere ad approfondire ulteriormente i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti

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Se la BCE taglia i tassi, giusto comprare Bond Lungo Termine?

Scritto il 14.06.2024

"Quindi, se la BCE taglia i tassi, compro il giorno stesso un Bond a lunga scadenza, e faccio Bingo". Giusto? Dipende. La BCE ha di fatto tagliato i tassi d'interesse nel corso dell'ultimo meeting, dello 0,25%, eppure se prendiamo un ETF Obbligazionario Governativo area Euro non rileviamo fra ieri e oggi particolari apprezzamenti, anzi, notiamo una lieve correzione. Questo perchè il taglio dei tassi era già ampiamente atteso, e quindi già scontato nei prezzi. Naturalmente, avremmo potuto beneficiarne qualora il taglio effettuato fosse stato superiore alle attese, e quindi non ancora prezzato dal mercato, altrimenti vale sempre la regola per cui ogni informazione nota o ampiamente attesa è già incorporata nei prezzi attuali. Muoversi quindi lungo la curva obbligazionaria non è così semplice come possa sembrare, e prima di prendere posizione è bene osservare quanto delle aspettative future di taglio dei tassi non siano già incorporate nei prezzi, prima di cadere in eventuali delusioni. Nel frattempo, comunque, la BCE si è mossa. La palla passa ora alla FED. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon investimento a tutti  

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Ah, se potessi tornare indietro, investirei in...

Scritto il 06.06.2024

"Ah, se potessi tornare indietro investirei in..". A quanto di noi è capitato di pensare a quest'affascinante ipotesi? Potendo tornare indietro, probabilmente, c'è chi investirebbe All In sul Nasdaq, piuttosto che sui Bitcoin, o magari sull' S&P500 a leva. Vero? Teoria interessante, ma siamo sicuri che potendo salire sulla macchina del tempo, cambieremmo le nostre decisioni? Molto probabilmente no, e confermeremmo quelle già prese. Questo perchè ogni scelta è figlia dell'incertezza all'interno della quale è stata presa. Se quindi abbiamo preso una strada precisa, è perchè, in base alle informazioni disponibili, l'abbiamo ritenuta quella più corretta. E se l'abbiamo ritenuta quella più corretta, se rientriamo in quelle condizioni di incertezza, e in quello stesso contesto, la rifaremmo probabilmente uguale. Ovvero, oggi possiamo rammaricarci di non aver investito All In sul Nasdaq-100. E' fisiologico, avremmo molti più soldi in banca, in effetti. Ma tornando al momento in cui abbiamo scelto di non farlo, perchè probabilmente in mezzo alle tensioni Russia Ucraina, piuttosto che all'ipotesi di hard landing dell'economia, o nel pieno della pandemia stessa, con il Covid a costringerci al lock down globale, difficilmente avremmo ritenuto che assumere in quel momento una posizione a leva sul Nasdaq fosse una buona idea. Anzi, i flussi evidenziano come proprio a marzo del 2020, gli investitori abbiano tolto di fatto denaro dall'azionario. Chi avesse quindi ragionato di andare addirittura a leva sull'S&P500 in quel momento sarebbe stato preso forse per matto. Quindi, allo scenario ipotetico "potessi tornare indietro investire in.." manca un pezzo fondamentale, ovvero "conoscendo già il risultato futuro".   E' una piccola postilla, ma che cambia l'intero paradigma. Se eliminiamo l'incertezza, la scelta passata non solo può essere cambiata in meglio, perchè basata su dato certo, ma anche a cuor leggero, e senza troppe remore. Bisognerebbe quindi tornare indietro, ma con la conoscenza del futuro. Poter tornare indietro e basta, non sarebbe ugualmente sufficiente. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Investimento a tutti

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Quando un consulente finanziario è bravo?

Scritto il 30.05.2024

Quando possiamo affermare che un consulente finanziario è bravo? Il primo metro di giudizio solitamente preso come riferimento è la performance di portafoglio. Semplice e confrontabile. Ma è veramente utile? A riguardo, è interessante lo spunto condiviso dal premio Nobel Daniel Kahneman, all'interno di "Pensieri Lenti e Pensieri Veloci". "Giocatori, allenatori e appassionati della pallacanestro danno per scontato che un giocatore che faccia un canestro dietro l'altro abbia la "mano calda", ovvero un aumentata probabilità di andare a canestro e segnare punti. I giocatori si adeguano a tale giudizio: i compagni di squadra tenderanno a passare la palla più spesso al giocatore "on fire", e gli avversari tenderanno a marcare maggiormente il giocatore stesso, ritenuto più pericoloso. In realtà, non esiste alcun fenomeno "mano calda" nella pallacanestro professionistica. Certo, alcuni giocatori sono più abili di altri, ma la sequenza di tiri mancati o segnati soddisfa tutti i test di casualità. La "mano calda" è solo quindi solo negli occhi degli spettatori, e rappresenta un'illusione cognitiva diffusa". La tendenza quindi che abbiamo ad attribuire attitudini o abilità ripetibili nel tempo, al posto della casualità, è particolarmente forte, e finisce per condizionare le nostre scelte. C'è un noto fondo bilanciato francese che chiuse il 2008 in pareggio. La mente ci vede abilità, e quindi capacità di estendere la sovraperformance nel tempo. Da lì in poi invece abbiamo assistito ad una sottoperformance quasi costante. Riconoscere quindi il talento dalla fortuna è molto complicato, anche perchè per la mente accettare il principio del caos è difficile, e tendiamo così a creare principi di causa-effetto per ogni cosa, perchè ci dipinge un quadro rassicurante e controllabile, al contrario del caso, che è imprevedibile e quindi ingestibile. Ecco che pensare a consulenti con la "mano calda" per aver indovinato qualche anno di mercato può essere insidioso. Mai come in questo caso, "performance passate non sono sinonimo di performance future". Già, investire non è sempre così semplice come possa sembrare.   Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per una consulenza.   Buon investimento a tutti

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