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SIM e Società di consulenza finanziaria

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Bollettino settimanale 11.10.2022 I fatti principali mercati finanziari

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 12.10.2022

venerdì 7 ottobre sono stati pubblicati i dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti: 3,5% di disoccupati rispetto al 3,7% previsto per il mese di settembre (in diminuzione rispetto ai livelli di agosto). Per la Federal Reserve potrebbe voler dire che gli aumenti dei tassi finora applicati non sono ancora sufficienti a raffreddare il mercato del lavoro e la conseguente domanda; attesi i dati ufficiali sull’inflazione per il mese di settembre, che usciranno giovedì 13 ottobre negli Stati Uniti, mentre per il dato europeo bisognerà aspettare mercoledì 19 ottobre. Nel frattempo la stima flash diffusa da Eurostat, mostra un +10% (+ 3,4% a/a) in aumento rispetto al consensus degli analisti fissato al 9,7%; slitta oltre il 31 ottobre l’offerta di CDP per la rete TIM; gli Indicatori Compositi Avanzati dell'Ocse (ICA), concepiti per anticipare di 6-9 mesi gli sviluppi economici futuri, continuano a segnalare un rallentamento della crescita in gran parte delle grandi economie mondiali, Italia inclusa, "a causa di una forte inflazione, di un innalzamento dei tassi di interesse e di un calo del mercato azionario". Tra le principali economie dell'Ocse, "gli ICA continuano a segnalare un rallentamento della crescita in Canada, Regno Unito e Stati Uniti, come anche nella zona euro, in particolare in Francia, in Germania e in Italia", si legge in una nota dall'Ocse; UniCredit e Confartigianato Imprese Veneto hanno siglato un accordo per aiutare le imprese associate sul fronte del tema "caro-energia". Più nel dettaglio la partnership prevede la predisposizione di nuove linee di finanziamenti dedicati, con importo minimo di 10 mila euro e durata massima di 36 mesi comprensiva di preammortamento fino a 6 mesi, a condizioni agevolate e con intervento di garanzia di Consorzio Veneto Garanzie, Confidi Veneziano e Fidi NordESt; Coinbase, il più grande exchange crypto negli Stati Uniti, ha ricevuto l’approvazione dalla banca centrale di Singapore per offrire servizi di pagamento nella città.   Stellantis: pianificazione di lungo periodo Il piano strategico messo a punto dal gruppo Stellantis, nel segmento dell’elettrico, vuole puntare a competere attivamente con player quali Tesla, Volkswagen, Ford e GM. L’azienda sta guardando all’Australia come potenziale fornitore di materiale necessario per i propri futuri veicoli elettrici. Il 10 ottobre la casa automobilistica ha annunciato la firma di un Memorandum of Understanding non vincolante con GME Resources Limited, per la fornitura di determinate quantità di nikcel e cobalto.   Nissan chiude momentaneamente rapporti con Russia La casa automobilistica giapponese ha deciso di chiudere le proprie attività in Russia registrando una perdita per 686 milioni di dollari sulla vendita forzata per 1 euro dei propri stabilimenti. La vendita è destinata ad una società russa a partecipazione statale, NAMI, con l’opzione di poter effettuare un riacquisto entro 6 anni. Nell’operazione di cessione sono inclusi i siti di produzione e ricerca a San Pietroburgo, assieme ai centri vendita e marketing di Mosca. Renault, che detiene il 43% di Nissan, ha stimato che la decisione da parte del partner giapponese comporterà un calo pari a 331 milioni di euro nell’utile netto per il secondo semestre del 2022. La decisione da parte di Nissan è giunta a seguito della considerazione di investire in una nuova iniziativa lanciata da Renault per lo sviluppo di un nuovo veicolo elettrico. Anche Mitsubishi Motors, junior alliance partner di Nissan, sta prendendo in considerazione l’uscita dal mercato russo.  

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Flash sui mercati 27 settembre 2022

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 27.09.2022

I fatti principali Christine Lagarde, presidente BCE, in audizione alla commissione Economica del Parlamento europeo, ha confermato che: “Allo stato attuale, prevediamo di aumentare ulteriormente i tassi di interesse nei prossimi incontri per smorzare la domanda e prevenire il rischio di un persistente spostamento al rialzo delle aspettative di inflazione”; Banca Mondiale taglia previsioni di crescita per l’Asia a causa di un rallentamento economico della Cina, la quale, nell’ultimo periodo, ha più volte deciso di chiudere diverse attività, continuando a perseguire la sua politica di tolleranza zero contro il Covid. Le previsioni per le varie economie della regione pacifica, sono previste in ribasso per il 2022 al 3,2% rispetto al 5% stimato ad aprile, mentre, per la Cina in particolare, le proiezioni sono del 2,8% quest’anno e del 4,5% nel 2023; lunedì 26 settembre la sterlina crolla del 5% rispetto al dollaro, raggiungendo i minimi registrati a febbraio ’85, dopo che il nuovo governo britannico, capitanato da Liz Truss ha delineato un piano di tagli a livello fiscale ed aumenti della spesa pubblica; Apple ha avviato la produzione del nuovo iPhone 14 in India, attraverso la taiwanese Foxconn, Wistron e Pegatron, anziché continuare a produrre esclusivamente in Cina, con l’obiettivo di diversificare la sua catena di approvvigionamento e, viste le maggiori tensioni tra USA e Cina sulla questione Taiwan, per cercare di scongiurare un effetto a cascata che potrebbe colpire direttamente l’azienda; nuovi progetti eolici in Australia, fortemente promossi dal neo eletto Anthony Albanese del partito laburista, stanno attirando l’interesse da parte di diversi player quali Shell, la danese Orsted e la norvegese Equinor, che vedono nel Paese grosse opportunità di crescita; Dow Jones registra una discesa del 20% dai massimi, entrando ufficialmente in bear market.   Terre rare in Sardegna In provincia di Sassari, in Sardegna, nella cava di Buddusò, grazie allo studio ed alla ricerca dell’Università di Ferrara, è stato individuato uno dei più significativi e potenziali giacimenti di materie prime critiche in Europa. La ricerca è stata finanziata con fondi europei LIFE, di “Waste Treatment: reperimento di Critical Raw Materials dalle discariche di sfridi di rocce ornamentali granitoidi” e sostenuto dal programma di finanziamento PON REACT-EU. Finora sono state trovate elevate percentuali (fino al 15%) di allanite e interessanti quantità di ferro, tantalio e niobio. Solitamente la presenza di allanite implica una buona probabilità di trovare terre rare utili per la produzione di magneti, pannelli fotovoltaici e altri utilizzi in termini di hardware, come ad esempio i semiconduttori. La notizia potrebbe essere una svolta per il contesto attuale europeo e soprattutto quello italiano, che vedono una costante pressione sulle catene di approvvigionamento e una dipendenza quasi assoluta dalla Cina, che esporta globalmente tra l’80% e il 90% di questi materiali strategici. Sarà comunque una questione di tempo prima di poter effettivamente raggiungere una certa indipendenza, dato che i concentrati di terre rare devono essere separati per ottenere ossidi per poi subire un processo di “metallizzazione” necessaria per renderli utilizzabili nella fabbricazione di magneti: un processo che richiede molta energia e l’utilizzo di reagenti chimici (in tal senso si dovrà lavorare ad una soluzione ambientalmente sostenibile).   Intel pronta a debuttare in Italia La società di semiconduttori statunitense, Intel, ha dichiarato che aprirà prossimamente un nuovo sito di produzione in Italia. Al vaglio la scelta della zona più strategica, che molto probabilmente vedrà il Veneto, in particolare la città di Vigasio, nel veronese, come sito prescelto dal colosso. L’investimento di Intel farebbe parte di un programma che prevede l’impiego fino ad 80 miliardi di euro nel prossimo decennio per lo sviluppo della capacità produttiva europea. Nel primo stabilimento in Italia dovrebbero confluire inizialmente attorno ai 4,5 miliardi di investimenti, destinati ad aumentare nel tempo, con la potenzialità di creare 1.500 nuovi posti lavoro in aggiunta ad altri 3.500 tra fornitori e partner. Le attività inizieranno tra il 2025 e il 2027. La cittadina veneta è stata preferita dal governo italiano e da Intel rispetto ad altri siti presi in considerazione in Lombardia, Puglia, Sicilia e Piemonte, per via della sua posizione strategica, che si trova nel crocevia autostradale e ferroviario del Brennero (ben collegato con la Germania, ma soprattutto con la città di Magdeburgo, dove Intel andrà a realizzare due stabilimenti).

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Diario di trading 21 settembre 2022

Scritto il 21.09.2022

L’evento della settimana è ovviamente il meeting della FED di mercoledì 21 dove la banca centrale USA comunicherà ai mercati la nuova linea di politica monetaria. Il “consensus” da per certo un ulteriore innalzamento dei tassi di 0,75% ma ci sono operatori convinti che Powell possa addirittura arrivare ad innalzare il costo del denaro di un ulteriore 1% portando i FED Funds sulla soglia del 4%, livello che non si vedeva dalla crisi energetica degli anni ’70. Ovviamente questa paura ha scatenato le vendite su tutte le asset class che negli ultimi giorni hanno rivisto i minimi annuali, dopo il mini rally concluso a cavallo di Ferragosto. Il Nasdaq è sceso sotto soglia 12.000 punti, con Apple che è tornata a vedere i 150$ per azione.  Il Dax è appena sopra i 12.500, minimo 2022 a 12.450 ca. Il rendimento dei T-Note a 10 anni, il titolo di stato USA, ha superato il 3,5%, cedole che staccava nel pieno della crisi post Lehman Brothers a Marzo 2010. Sul fronte domestiche anche il nostro BTP decennale ha superato il 4% di rendimento e oggi paga oltre il 4,21%. Rendimenti che non si vedevano da un decennio. Non sta di certo meglio il settore Crypto, sui minimi di periodo con Bitcoin sotto i 20.000 ed Ether sotto i 1400. Le azioni collegato con il mondo digitale quotano anch’esse sui minimi con Riot a 6.5$ e Coinbase a 68$. Erano state oggetto di sprint la scorsa settimana, arrivando a quotazioni più alte del 30% rispetto ad oggi ma poi la paura pre-FED ha colpito anche questi titoli. Personalmente ho scelto di non vendere, anche se in alcuni casi stavo mettendo a segno un buon profitto perché mi aspetto che tempo e pazienza possano dare frutti ancora migliori se si ha il coraggio di resistere.  D’altro canto avendo il prezzo medio di carico molto basso, avendo investito nelle ultime settimane post crollo, è anche più semplice tenere duro.  Diverso sarebbe se fossi a -80%, come nel caso di Bitcoin o Coinbase dai massimi anche se la reazione è solo emotiva. Di fatto non si deve ragionare in questo modo, ma valutare un investimento o una speculazione per quello che è e quello che può rappresentare giorno per giorno. In questo momento non so veramente se l’inasprimento di politica monetaria nel mondo occidentale stia vedendo la fine del tunnel o se siamo solo all’inizio della tempesta perfetta; va detto però che il rallentamento economico ormai è una certezza.  Tale rallentamento è pero figlio delle scelte dei banchieri centrali atte a frenare la corsa inflativa a discapito della crescita economica che con mutui con tassi quadruplicati nel giro di pochi mesi sia a livello privato che corporate avranno come diretta conseguenza uno stop degli investimenti e un potente freno nella domanda di beni e servizi. Per questo oggi sono più “bullish” sugli Stati Uniti rispetto all’Europa, di solito da quelle parti vanno in crisi velocemente ma si riprendono altrettanto velocemente e credo che nella situazione attuale si abbiano più vantaggi nell’essere investiti che svantaggi di un possibile nuovo ribasso. Calma e sangue freddo e ne usciremo vincitori!  

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Le buone azioni - Quantum Computing

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 20.09.2022

Il calcolo quantistico si occupa di studiare lo sviluppo di tecnologie basate su calcolatori attraverso i principi della teoria quantistica. La teoria quantistica spiega la natura e il comportamento dell'energia e della materia a livello atomico e subatomico. Il calcolo quantistico utilizza una combinazione di bit (“qubit”), che possono essere rappresentati sotto forma di 1 e 0 oppure si presentano in entrambi gli stati (1 e 0) simultaneamente (sovrapposizione degli stati ed entanglement). Ciò permette di effettuare calcoli e simulazioni complesse, che richiederebbero energia, tempo e una potenza di calcola troppo elevata per i computer tradizionali, e di risolvere problemi in diversi ambiti di applicazione. Ad esempio può essere impiegato nel settore della cyber security - aumentando il livello di complessità crittografica dei dati, oppure utilizzando nuovi meccanismi per individuare degli “intrusi” nel sistema - , in finanza - attraverso la strutturazione di portafogli di investimento più efficienti, creando sistemi di simulazione più precisi o migliorando l’efficacia dei sistemi di rilevazione di frode - , in campo militare e di intelligence, nello sviluppo e scoperta di nuovi farmaci, nel design di aeromobili, nella fusione nucleare o altre forme di produzione energetica, nel design di nuovi polimeri, nel machine learning, intelligenza artificiale, analisi Big Data, nella logistica e nella manifattura digitale.   Arqit Quantum Arqit Quantum Inc. è una società tecnologica di cybersecurity, fondata nel 2017, con sede nel Regno Unito. L'azienda fornisce una PaaS (Platform as a Service) di crittografia quantistica unica, che rende i collegamenti di comunicazione dei dispositivi in rete protetti contro forme attuali e future di attacco, anche da un computer quantistico. Il prodotto dell'azienda, QuantumCloud, consente ai dispositivi di scaricare un agente software leggero, che può creare chiavi crittografiche in collaborazione con qualsiasi altro dispositivo in modo sicuro, attraverso l’opzione di utilizzo una tantum e seguendo modelli basati sul principio Zero-trust. QuantumCloud è in grado di creare volumi illimitati di chiavi in gruppi di dimensioni illimitate, regolando l'entrata e l'uscita sicura di ciascun dispositivo da un gruppo. Arqit Quantum Inc., quotata al NASDAQ (Ticker: ARQQ)   IBM L’International Business Machines Corporation è un’azienda storica statunitense, tra le maggiori al mondo nel settore informatico. Fondata il 16 giugno 1911 a Endicott, New York, da Charles Ranlett Flint, IBM è una società che è stata in grado adattarsi ed evolvere in relazione ai cambiamenti ed agli sviluppi tecnologici in campo informatico, offrendo prodotti e servizi all’avanguardia, con un alto livello di know-how. L’azienda si specializza in diversi ambiti tra cui: soluzioni di cognitive computing; sviluppo di software per processare transazioni elettroniche; servizi di consulenza in ambito di logistica, CRM, performance finanziarie, cloud computing, hosting e supporto tecnico; soluzioni di infrastrutture IT ibride, microcomputer, server, dispositivi periferici, networks ed apparecchiature per la conservazione dati; servizi e consulenza in ambito blockchain e, appunto, permette l’accesso tramite cloud ai migliori computer quantistici presenti. Nel 2021 annuncia il suo nuovo processore Eagle con 127 qubits, mentre attualmente sta sviluppando Osprey, un processore da 433 qubits, il quale dovrebbe debuttare verso la fine dell’anno. Per il 2023, invece, stanno portando avanti un nuovo progetto, il 1121-qubit Condor. Per il 2025 è in programma il completamento di un altro dispositivo, il 4158 qubit Kookaburra. Dopodiché l’azienda prevede di creare processori modulari con 100 mila o più qubits, capaci di computare senza gli errori che attualmente il quantum computing sta cercando di aggirare, garantendosi potenzialmente un “vantaggio quantico”. International Business Machines Corp., quotata al NYSE e XETRA (Ticker: IBM)   IonQ Dopo oltre 25 anni di ricerca accademica, Chris Monroe e Jungsang Kim, nel 2015, danno vita a IonQ, grazie ad una raccolta pari a 2 milioni di dollari ricevuti da New Enterprise Associates, una licenza dall’Università del Maryland e della Duke University. La società sviluppa hardware e software per computer quantistici per diverse applicazioni, in grado di ottimizzare ed eseguire circuiti quantistici. La società con sede a College Park (Maryland), nei successivi 3 anni riesce a raccogliere ulteriori 20 milioni di dollari da GV (Google Ventures), Amazon Web Services e NEA (Nuclear Energy Agency), costruendo due tra i più precisi computer quantistici al mondo. Nel 2019 raccolgono ulteriori 55 milioni di dollari in un round gestito da Samsung e Mubadala, annunciando allo stesso tempo una partnership con Microsoft e AWS per rendere disponibile i propri servizi attraverso il cloud. Nel 2021 si aggiunge anche Alphabet con Google Cloud Marketplace. IonQ Inc., quotata al NYSE (Ticker: IONQ)

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Flash sui mercati 13 settembre 2022

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 13.09.2022

I fatti principali Gazprom ha annunciato di aver firmato un accordo con la Cina, la quale inizierà a pagare le forniture di gas in yuan e rubli anziché in dollari statunitensi; India e Giappone aumenteranno la loro cooperazione a livello militare, con l’invito da parte di New Delhi verso l’industria giapponese di aumentare gli investimenti nel Paese; BCE conferma l’aumento dei tassi d’interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale, sul rifinanziamento marginale e sui tassi di deposito, rispettivamente del 1,25%, 1,50% e 0,75%, con effetto dal 14 settembre 2022; 9 nuove navi passeggeri ad alta velocità, ordinate dalla trapanese Liberty Lines al cantiere spagnolo Armon, saranno equipaggiate con motori Rolls-Royce Mtu a propulsione ibrida. Le unità saranno consegnate tra il 2023 e il 2026; Attesi, nella giornata odierna, i dati sull’inflazione americana nel mese di agosto. Si prevede un aumento dell’8,1% a/a, che segnerebbe il secondo rallentamento consecutivo su base mensile. Ciò non dovrebbe influenzare le scelte della FED in merito al programma di aumento dei tassi, vista la sua determinazione a riportare l’inflazione intorno al 2%. Nel frattempo, in Germania si registra un aumento del 7,9% in linea con le attese, ma sopra di 40 bp su base mensile; OPEC+: concordata il 5 settembre la riduzione della produzione di greggio di 100 mila barili al giorno, complice la preoccupazione di una potenziale recessione a livello globale e il possibile aumento dei flussi di petrolio iraniano nel mercato; UE verso taglio obbligatorio dei consumi di elettricità, visto il rinvio momentaneo del price cap a causa di una mancanza di consenso tra i membri dell’Unione.   Norvegia contraria al tetto sul gas Il premier norvegese Jonas Gahr Støre ha ribadito la sua opposizione verso l’imposizione di un tetto massimo ai prezzi del gas, mettendo in evidenza che la misura non risolverebbe i problemi di approvvigionamento dell’Europa, ma che comunque restano aperti a discutere su potenziali accordi di lungo periodo per calmierare i prezzi. La Norvegia effettivamente si trova in una situazione di conflitto di interessi, dato che, con lo stop all’importazione russa, si è vista aumentare notevolmente la domanda. L’Europa, prima della guerra in Ucraina, importava dalla Norvegia il 20% del proprio fabbisogno. Quest’anno si prevede un aumento fino a circa 90 miliardi di metri cubi di gas, quasi il 25% della domanda complessiva (diventando primo fornitore europeo). Nella sola Gran Bretagna le importazioni potrebbero passare dal 41% nel 2021 a circa il 50% nel 2022. Il governo norvegese a maggio ha previsto un incasso totale derivante dalle esportazioni di gas e petrolio pari a 100 miliardi di euro, contro i 30 miliardi dell’anno scorso. Støre ha segnalato che la responsabilità di qualsiasi accordo dovrà ricadere su società come Equinor, la quale è disposta a trattare sui contratti di fornitura, anche se molto probabilmente i prezzi non scenderanno al di sotto dei livelli pre crisi, e che in ogni caso attualmente le entrate derivanti dalle esportazioni di combustibili fossili rappresentano il maggior introito per le casse statali.   BRICS: stop al dollaro I tentativi di fuorviare la dominanza del dollaro statunitense come riserva valutaria nei paesi appartenenti al BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), sta prendendo pian piano forma, o perlomeno questa è la direzione verso la quale vogliono tendere i vari membri, chi più chi meno. Mentre Russia e Cina stanno fronteggiando la loro lotta alla “de-dollarizzazione” a causa dell’inasprimento geopolitico e dell’aumento nella rivalità con gli USA, tale per cui entrambe le nazioni stanno rafforzando sempre di più i propri legami attraverso nuove iniziative, nuovi investimenti e il recente accordo sugli scambi di petrolio in valuta russa e cinese, allo stesso tempo, in un recente comunicato al BRICS Business Forum, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che i membri stanno lavorando allo sviluppo di una nuova riserva valutaria globale, che includerà le loro valute nazionali negli scambi principali, in alternativa ai diritti speciali di prelievo del fondo monetario internazionale (SDR). Tuttavia, non tutti i membri sono sospinti dalle stesse necessità nel discostarsi dalle attuali convenzioni: ad esempio il governo indiano considera questo cambio di rotta, voluto principalmente da Russia e Cina, come uno sforzo più ideologico che pratico, e in tal senso non ha di fatto preso esplicitamente posizione a supporto della mobilitazione del BRICS nello sfidare l’egemonia del dollaro. Il ministro dell’industria e commercio sudafricano Rob Davies ha più volte evidenziato la volatilità e la dipendenza con valute internazionali instabili, e i benefici che il Paese potrebbe avere attraverso il commercio in valuta locale. Tutti i membri BRICS hanno comunque fatto dei passi verso un miglioramento della loro autonomia valutaria nel sistema finanziario globale e sono interessati a diversificare e ridurre rischi di shock esogeni connessi dalle fluttuazioni del dollaro, sebbene un distaccamento completo da quest’ultimo pone delle sfide non indifferenti.

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La diplomazia del gas

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 30.08.2022

I fatti principali potenziali accordi per le importazioni di gas tra UE e Senegal, assieme a Mauritania, sfruttando delle riserve scoperte a largo delle due coste africane tra il 2014 e il 2017; continuano le manutenzioni su molte centrali nucleari in Francia. 12 reattori su 58 sono ancora offline a causa di problemi di corrosione; aumenta il rischio di una crisi immobiliare in Cina, con centinaia di migliaia di proprietari che si rifiutano di ripagare i mutui sull’acquisto anticipato di immobili a causa di ritardi nel completamento dei progetti. Ad Hong Kong i prezzi in vendita delle case sono scesi del 4,5% da inizio anno (-1,6% a luglio, rispetto al mese precedente) visti i recenti aumenti dei tassi d’interesse e le prospettive future incerte; ENI Cyprus, detenuta per un 50% da ENI e per l’altro 50% da TotalEnergies, annuncia una nuova scoperta di gas con il pozzo Cronos-1, nel Blocco 6, a circa 160 chilometri al largo di Cipro; venerdì 26 agosto Jerome Powell ha ribadito, dopo l’intervento a Jackson Hole, che la FED continuerà, con gli strumenti a disposizione, nel suo compito di riportare l’inflazione al target del 2%; sono più di 600, nel mese di agosto, le incursioni cinesi nello spazio aereo taiwanese. Pechino, oltre a colpire l’isola attraverso attacchi informatici, sta studiando un possibile blocco navale e aereo temporaneo per impedire rifornimenti di carburante e cibo che Taiwan importa per il 66% del suo fabbisogno complessivo. Nel frattempo il governo di Taipei ha deciso un aumento record al 14% delle spese militari.   Combustibili fossili vs energia rinnovabile L’Europa sta discutendo sulla possibilità di disaccoppiare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas. Il “decoupling” è volto, inoltre, a far sì che il prezzo dell’energia prodotta attraverso fonti rinnovabili non sia intaccato dalle dinamiche che colpiscono il mercato dei combustibili fossili. Questa soluzione è stata presa in considerazione sia dalla presidente della Commissione UE Ursula Von Der Leyen, sia dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Allo stesso tempo è al vaglio lo studio di un tetto temporaneo (“price cap”) al prezzo del gas importato e usato nella produzione di energia elettrica per evitare di mettere troppo sotto pressione la spesa delle famiglie e delle attività produttive.   USA intenzionati a tagliare export gas verso l’Europa Il segretario dell’energia degli Stati Uniti, Jennifer Granholm, in una lettera inviata il 18 agosto, ha sollecitato sette raffinerie di petrolio, tra cui Valero, ExxonMobil e Chevron, di iniziare a riempire nuovamente le riserve per far fronte alla stagione degli uragani, invece di continuare ad esportare e ridurre contestualmente le attuali giacenze. Negli ultimi mesi molte compagnie petrolifere statunitensi hanno ottenuto notevoli profitti dalle vendite verso i paesi europei, ma ciò ha portato allo stesso tempo ad un aumento dei prezzi alla pompa anche per i cittadini americani, che avevano raggiunto un picco di 5$ a gallone (1 gallone = 3,78 litri), per poi riportarsi a $ 3,86. Granholm aveva recentemente supportato un piano di divieto di esportazioni, ma l’idea non ha apparentemente trovato alcun sostenitore. Resta comunque innegabile la vulnerabilità attuale dell’Europa di fronte a potenziali rifiuti da parte di altri stati di concedere i rifornimenti necessari.

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Diario di trading 24 agosto 2022

Scritto il 24.08.2022

Appena passato il weekend di Ferragosto i mercati globali hanno iniziato ad invertire la tendenza positiva che stavano mantenendo invariata da fine Luglio. Senza distinzione di asset class, c’è stato un repentino cambio di direzione con punte di vendite per Crypto, Nasdaq e Materie Prime. Nel settore digital asset il Bitcoin è tornato a rivedere i livelli di metà Luglio, poco sopra i 20.000$ mentre le principali AltCoin, con esclusione di Ether, sono tornato quasi sui minimi di inizio estate. Oltre ai crypto asset anche i titoli legati al settore sono andati in forte difficoltà e sono diventati per me dei nuovi target da seguire.  Dopo alcune giornate negative ho infatti deciso di entrare al rialzo su Coinbase, il secondo Exchange Crypto per scambi a livello mondiale, e su Riot Blockchain, tra le principali società di mining USA. Ho comprato Coinbase a circa 85$, società che prezzava a 400 pochi mesi, e Riot a 7,5$ che aveva raggiunto un massimo poco sotto 80$. Staremo a vedere. Inoltre sempre legato al tech ho comprato Palantir, la società fondata da Peter Thiel, a 9,55$ per azioni; all’incirca il prezzo dell’IPO di anni fa. Sul fronte indici, il Nasdaq è tornato a ballare sui 13.000 punti, livello chiave da monitorare con attenzione dove avevo già chiamato un entrato mesi fa, operazione che oggi mi vede in pari ma che mi ha visto negli ultimi mesi sia a più che a meno 20% su questo trade. Ora tengo monitorato giorno per giorno e in base al sentimento “tassi d’interesse” deciderò se tenere duro o mollare la presa. Nel mondo materie prime abbiamo visto un crollo del 25% del petrolio dai massimi, a causa della paura della futura recessione, e uno spinta in alto del prezzo del gas ( cosa purtroppo nota a molti). Personalmente sono uscito dalle materie prime già mesi fa, quando il petrolio quotava tra 110 e 120 dollari al barile e oggi nonostante il -25% ritengo sia ancora troppo presto per posizionarsi al rialzo. Sul mercato dei cambi nell’ultima settimana il dollaro USA la fa da padrone. Euro colpito e affondato scende sotto la parità, e mette in seria discussione la tenuta della moneta unica e la volontà di alcuni paesi di subire di fatto una doppia inflazione: quella reale e quella figlia della svalutazione monetaria. Su questo tema la Germania è tra le nazioni più sensibili, anche perché i cattivi ricordi della repubblica di Weimar di un secolo fa tornano alla mente quando l’inflazione inizia ad alzare la testa nel paese teutonico. La prudenza è d’obbligo in queste settimane sul mercato obbligazionario a mio avviso, è troppo complesso e credo impossibile prevedere le scelte delle banche centrali sui tassi d’interesse e ancora più difficile indovinare in anticipo come saranno interpretate dai mercati.  Per cui a questi prezzi non sono ancora invogliato a comprare titoli di stato, preferisco aspettare. Da domani e per tre giorni a Jackson Hole ci sarà il simposio ospitato dalla FED di Kansas City, occhi puntati su Powell.   Buon trading e buona giornata a tutti!

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Il “materiale delle meraviglie”

Scritto il 03.08.2022

Il grafene, a livello fisico, è un materiale composto da uno strato di singoli atomi di carbonio disposti in uno schema esagonale. Un foglio di grafene di fatto non può trovarsi isolato in natura, ma si lega ad altri singoli fogli generando la forma allotropica più comune del carbonio, ovvero la grafite. Questo elemento si ottiene quando gli atomi si legano in forma casuale, mentre se la struttura è ordinata si dà forma al diamante. Il materiale è stato scoperto nel 2004 da due fisici dell’Università di Manchester, Andrej Gejm e Konstantin Novosëlov, ai quali è stato riconosciuto, nel 2010, il premio Nobel per la fisica. I due ricercatori sono riusciti ad isolare lo strato bidimensionale di grafene semplicemente utilizzando del nastro adesivo e trasferendo il materiale di volta in volta su uno strato di biossido di silicio. Ma perché questa scoperta ha suscitato così tanto interesse nel mondo scientifico? Il grafene ha delle caratteristiche uniche, tali da renderlo un materiale estremamente versatile. Ha dimostrato di essere un ottimo conduttore di calore e di elettricità (molto più del rame), è fino a 100 volte più resistente dell’acciaio e allo stesso tempo è un materiale molto flessibile. Una membrana di grafene ossidato può inoltre essere utilizzata come filtro perché è completamente impermeabile ai gas, ma permeabile all’acqua. Tirupati Graphite Tirupati Graphite PLC è un produttore specializzato in grafite e grafene con sede nel Regno Unito. L'azienda si concentra su tre divisioni di business che comprendono l'estrazione primaria di grafite, con lo sviluppo di due progetti a Sahamamy e Vatomina in Madagascar; altri progetti di estrazione di grafite speciale in India (grafite espandibile, micronizzata e sferoidi per l'uso in varie applicazioni hi-tech) e, attraverso il Mintech Research Center, si focalizza sulla ricerca e sviluppo di applicazioni e materiali avanzati utilizzando. Inoltre fornisce tecnologie e servizi di consulenza professionale per la lavorazione dei minerali. Tirupati Graphite PLC, quotata al London Stock Exchange (Ticker: TGRT)    Versarien Versarien PLC è una società di materiali ingegneristici fondata nel 2010 nel Regno Unito. L'azienda opera in due segmenti: grafene e prodotti in plastica; hardware e prodotti metallici. Il grafene e i prodotti di plastica includono Nanene, delle nano piastrine di grafite esfoliata; Polygrene, una gamma di polimeri potenziati con grafene; Hexotene, una polvere di nitruro di boro esagonale (h-BN); Graphinks, un inchiostro di grafene elettricamente conduttivo adatto a una gamma di processi di stampa, substrati e applicazioni, e nanomateriali ibridi per dispositivi di accumulo di energia. Per quanto riguarda il comparto su hardware e prodotti metallici troviamo inserti e spazi vuoti speciali, coltelli da taglio, parti resistenti all'usura, ugelli e inserti di valvole per il controllo del flusso e parti in carburo di tungsteno per il settore aerospaziale. L'azienda opera negli Stati Uniti d'America, nel Regno Unito, in Spagna, in Cina e in Corea. Le sue filiali includono Versarien Technologies Limited, 2-DTech Limited e AAC Cyroma Limited. Versarien PLC, quotata al London Stock Exchange (Ticker: VRS)   Haydale Graphene Industries Haydale è una società fondata nel 2010 nel Regno Unito che si occupa di fornire tecnologie e materiali in grado di facilitare l’integrazione del grafene per la produzione di nuovi prodotti industriali. La società si differenzia dai propri competitors per la produzione di un filamento di acido polilattico rafforzato con il grafene per l’utilizzo nella stampa 3D. Haydale inoltre offre il proprio know-how a servizio di una moltitudine di settori quali quello aerospaziale, medicale, navale, automotive e sport. Haydale Graphene Industries PLC, quotata al London Stock Exchange (Ticker: HAYD)  

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Diario di trading 02 agosto 2022

Scritto il 02.08.2022

È stata una settimana caratterizzata da rendimenti a cinque giorni positivi per la maggior parte dei mercati. Gli indici azionari si sono mossi nettamente al rialzo, forse anche sulla spinta dell'innalzamento dei tassi di interesse di 75 punti stabilito dal Fomc, il comitato di politica monetaria della Fed. Rendimenti positivi anche per i bond e per la maggior parte delle materie prime. Fatta eccezione per il Natural Gas, alcune carni e lo zucchero, tutte le commodity si sono mosse al rialzo. Continua a recuperare il Bitcoin, che nell'arco dell'ultimo mese ha realizzato un rendimento pari al 28,6%. Oltre a questo anche nel mondo obbligazionario i rendimenti dei titoli di stato hanno perso quota e quindi i prezzi dei relativi indici si sono mossi al rialzi. In generale è stata una delle settimane più positive in questo difficile 2022, come a dimostrare che nella seconda metà dell’anno potremmo aspettarci un clima di recupero sui vari mercati. La Fed ha mantenuto le promesse ed ha alzato di ben 75 cent il tasso d’interesse mentre la BCE è ancora quasi ferma al palo. Tutto questo ha portato il cambio euro contro dollaro americano verso la parità, ed in generale una forza relativa del dollaro USA contro la maggior delle valute principali; eclatante, come già scritto, il cross valutario USD-JPY (dollaro-yen) che si è apprezzato si era apprezzato di quasi il 20% da inizio anno e che nelle ultime sedute ha perso un po’ di quota. Tra l’altro di questo ne sono molto felice perché come scritto nell’ultimo diario la mia operatività forex si era concentrata su operazioni short proprio su USD-JPY nelle ultime settimane. Mi ero dato 127,00 come target ma a questi prezzi ho deciso comunque di incassare la vincita e mettere l’attività in pausa nelle settimane centrali di agosto.  Guardando ai singoli titoli noto con piacere il recupero di PayPal che è tornata a prezzare 88$ per azioni, io sono long con due entrate a circa 100$ di prezzo medio di carico, e sono felice di vedere che il titolo è uscito dalla gabbia ed ha messo a segno quasi un +30% nelle ultime due settimane. Il target di medio periodo è 180$ per me, anche se valuterò di alleggerire la posizione verso i 120$ se la crescita non dovesse essere lineare. Nel mondo crypto è lievemente tornata la fiducia e questo ha spinto Bitcoin ed Ether sui massimi di periodo, sempre molto sotto rispetto ai massimi storici. Ho fatto qualche operazione di trading su Bitcoin comprando vicino a 20k e vendendo poco sotto i 24k anche se più per noia che per altro, in quanto sono convinto che a questi prezzi sia BTC che ETH vadano comprate per il lungo-lunghissimo periodo. In quanto c’è la possibilità che il prezzo decuplichi nei prossimi 8-10 anni ed il 1000% è un profitto che difficilmente raggiungi facendo scalping e timing. Continuo a monitorare in modo critico il mercato e sono contento di vedere che dopo qualche mese di difficoltà anche le mie analisi e operazioni stanno tornando a darmi soddisfazioni.  È bello vedere come il tema dell’inflazione abbia destabilizzato il mercato mesi fa, l’annuncio del rialzo dei tassi l’ha distrutto e adesso l’uscita del dato sul PIL negativo, preannuncio di recessione, abbia dato il boost a questo rialzo di metà estate. Come sempre monitoriamo, studiamo e cerchiamo di capire. Prevedere il futuro non ci è concesso, possiamo solo fare scenari e decidere se e quanto scommettere sulla loro probabilità.

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Nuovo blog diamanti

Scritto il 01.08.2022

Il contesto economico attuale vede contestualmente da una parte un continuo aumento dei livelli di inflazione, causati da strozzature nelle catene di approvvigionamento, dall’altra un consistente aumento da parte delle banche centrali dei tassi d’interesse per cercare di raffreddare queste pressioni inflazionistiche. Come se non bastasse si stanno iniziando a percepire tensioni anche sul mercato del lavoro. Queste sono state causate da una situazione in cui, per far fronte alla ripresa post pandemica, molte imprese hanno dovuto assumere e sovradimensionare, a volte eccessivamente, il proprio organico e successivamente, a seguito del repentino aumento dei costi di produzione e di un outlook sui tassi di crescita futuri rivisti al ribasso, parallelamente ad una domanda lato consumatore in calo a causa dei recenti rincari, effettuare nuovi riadattamenti. Di conseguenza si è delineato uno scenario in cui l’investitore si trova in difficoltà nell’allocazione delle proprie risorse finanziare. Di fatto, a registrare rendimenti negativi non è soltanto il mercato azionario, ma anche il mercato obbligazionario, il quale solitamente si muove in modo opposto. Allo stesso tempo l’oro, da sempre considerato come bene rifugio per eccellenza, ultimamente pare non si stia comportando come tale: da inizio anno sta infatti registrando un rendimento negativo del 2,5%. Da qui la necessità di trovare dei rendimenti altrove…ma dove? Da inizio 2021 si è registrato un aumento graduale degli investimenti in beni reali, tra cui i tradizionali investimenti nel Real Estate, gli investimenti nel vino da collezione, negli oggetti d’arte, ma è stato registrato anche un aumento considerevole nel valore dei diamanti.  Questi ultimi, in particolare, hanno visto una brusca accelerazione nel primo trimestre 2022. Un investitore dell’eurozona che avesse investito nel mercato delle gemme a gennaio 2021, avrebbe generato oltre ad un rendimento sul cambio (dato che l’acquisto dei diamanti viene effettuato in dollari) attorno al 20%, anche un apprezzamento sul bene attorno al 15% - 30% in base al taglio, alla purezza ed al carato, mentre i prezzi al grezzo sono aumenti fino al 15%. Hanno contribuito all’incremento del prezzo il fatto che i livelli di produzione di diamanti naturali non sia ancora tornata ai livelli pre-pandemici, da un lato perché le società minerarie e gli operatori sono ancora cauti visto il rischio di potenziali nuove ondate e di conseguenza sono restii nell’intraprendere nuovi progetti, dall’altro perché le sanzioni da parte dei paesi occidentali, i quali stanno appunto proseguendo con il programma volto ad isolare economicamente il Cremlino cercando di porre fine al conflitto russo-ucraino senza dover scatenare una terza guerra mondiale, stanno limitando l’offerta presente sul mercato. Alrosa è la principale società di estrazione mineraria in Russia ed esporta circa un terzo dei diamanti presenti a livello globale. Nel secondo trimestre dell’anno però si sta notando un lieve rallentamento dell’incremento del valore delle gemme rispetto ai livelli di crescita registrati nel 2021. Nei listini Rapaport non sono state registrate variazioni rispetto al primo trimestre nel valore delle gemme stesse, sebbene i rendimenti siano comunque positivi YTD nel range tra il 3% e il 9% in base alle caratteristiche di ciascuna pietra, senza considerare l’apprezzamento del dollaro che, rispetto all’euro, è passato da 1,10 a 1. Un altro fattore da considerare è il fatto che l’India sia il tassello principale per la trasformazione del prodotto grezzo. Nel distretto indiano di Surat ha sede la più grande fabbrica di diamanti tagliati al mondo, in cui viene lavorato il 92% dei prodotti a livello globale. Dopo le chiusure e quarantene obbligatorie nel 2020, molti lavoratori stagionali hanno lasciato le fabbriche e una volta ripresa la produzione molti addetti non erano più disponibili a tornare perché occupati in altri settori. Questo ha pregiudicato la capacità produttiva della fabbrica tale da far schizzare il prezzo al dettaglio. Secondo quanto emerge dal report realizzato da Bank of America sul settore dei diamanti, l’offerta globale è rimasta ai livelli della crisi finanziaria del 2008, mentre la domanda resta forte. Le aspettative di un rialzo nei prossimi trimestri restano elevate: le sanzioni imposte alle società minerarie russe non verranno rimosse presto e probabilmente la produzione non tornerà ai livelli del 2019 ancora per un po’. Inoltre, data la volontà di molti operatori di non intraprendere nuovi progetti o comunque per la tendenza futura ad una maggiore attenzione in termini di conformità, sostenibilità, trasparenza sull’origine delle gemme e una maggiore tracciabilità, si stanno sperimentato mercati dei gioielli riciclati e usati oppure creati in laboratorio. In tale scenario resta imprescindibile il fatto che il valore dei diamanti naturali è destinato a salire nel tempo.  

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Nuovo flash sui mercati del 26.07.22

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 26.07.2022

I fatti principali attese le trimestrali delle big 5 della tecnologia: Alphabet e Microsoft il 26 luglio, Meta il 27, Apple e Amazon il 28; Corea del Sud: la quarta economia più grande in Asia cresce del 2,9% nel secondo trimestre rispetto allo stesso periodo nel 2021; Gazprom ha annunciato che ridurrà i flussi di gas che scorrono attraverso il condotto Nord Stream 1 in Germania dell’80% rispetto alla sua capacità massima; Arabia Saudita: nella città Neom, in programma la costruzione, per un valore complessivo di 1 trilione di dollari, di due grattacieli con un’altezza di 488 metri e lunghezza di 120 chilometri, in grado di ospitare fino a 5 milioni di persone; Joe Biden incontrerà virtualmente Chey Tae, presidente del secondo conglomerato più grande in Corea del Sud, SK Group, per discutere di una potenziale cooperazione a livello di manifattura e sulla fornitura di componenti critiche al mercato statunitense; la Cina istituirà un fondo immobiliare con un potenziale fino a 300 miliardi di yuan (44,4 miliardi di dollari) per aiutare varie imprese edili, tra cui Evergrande, a finanziare gli acquisti di progetti incompiuti; tra i primi partecipanti al fondo troviamo China Construction Bank e People’s Bank of China. Germania sull’orlo di una recessione Dopo la notizia da parte dell’Ifo Institute di Monaco sul crollo del livello di fiducia dell’attività commerciale nel paese, con il Business Climate Index sceso a 88,6 a luglio, si aggiunge anche il blocco da parte di Gazprom dei flussi di gas provenienti dalla Russia. La riduzione delle forniture ad un mero 20% della capacità del Nord Stream 1, per un presunto problema tecnico, secondo il ministro dell’economia tedesco, non avrebbe alcun fondamento. Di fatto erano già state effettuate manutenzioni straordinarie sul gasdotto, il quale era tornato operativo il 21 luglio con una capacità del 40%. Con il dimezzamento dei flussi la Germania in primis, e a cascata gli altri paesi europei, rischiano seriamente una recessione già quest’anno. Rallentamento economia Statunitense Il dato preliminare dell’S&P Global US Composite Purchasing Managers Index, che misura l’output combinato del settore manifatturiero e dei servizi negli Stati Uniti, è crollato di 4.8 punti, ad un valore di 47.5, segnalando una contrazione dell’attività commerciale statunitense nel mese di luglio per la prima volta dopo più di due anni. Tralasciando invece la pandemia, la lettura dei dati è la più debole mai registrata dal 2009. Un valore al di sotto di 50 indica generalmente una situazione di contrazione di mercato e avere un dollaro forte non aiuta di certo a sostenere la domanda interna. Il recente aumento del costo della vita, parallelamente all’aumento dei tassi d’interesse ed al crollo della fiducia dei consumatori sta avendo ripercussioni sull’economia reale, facendo registrare uno stallo nella produzione e un’inversione del rimbalzo post-pandemico nel settore dei servizi. Attualmente i livelli di disoccupazione sono ancora attorno al 3,6%, ma nei prossimi mesi diverse aziende potrebbero programmare ulteriori ridimensionamenti del personale e riduzioni dei costi generali e di altri servizi.  

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Diario di trading del 20.07.2022

Scritto il 20.07.2022

Finalmente dopo settimane di ribassi continui torno il segno positivo sui principali mercati. L’azionario globale dopo settimane di incertezza e lateralità sembra aver trovato lo spunto per ripartire al rialzo creando un pattern grafico interessante e positivo a mio avviso. Dal Dax al Nasdaq nelle ultime quattro settimane sembra che i ribassisti abbiano trovato forti resistenze dai rialzisti e i prezzi degli indici non hanno segnato nuovi minimi, anzi si sono adagiati sui minimi del precedente trimestre in attesa di una spinta propulsiva. Ecco che da lunedì tutti i principali indici sono usciti da questa “gabbia” e per la prima volta da molte settimane hanno inanellato una serie di giornate positive che fanno ben sperare gli investitori. Certo che dopo perdite da inizio anno che vanno dal -20% al -30% per l’azionario non era facile avere il coraggio di entrare, spesso non si vede mai la fine del ribasso e quando ci si trova in mezzo al guado si ha sempre la paura che questo momento sia diverso dal passato, dove nella maggior parte dei casi dopo un ribasso di queste entità c’è sempre stato un recupero, più o meno veloce, delle quotazioni. Sono convinto anche io che, salvo cambi di rotta della FED, non vedremo il recupero lampo del 2020 ma piuttosto una salutare ripresa delle quotazioni con periodi di stop in attesa che prima la fiducia e poi l’euforia ritornino a negli operatori di borsa. Anche la forte fluttuazioni dei tassi d’interesse dei titoli di stato ha rallentato e le quotazioni di valutarie hanno visto un leggere dietro front del dollaro americano che rispetto all’euro si è fermato vicino alla parità. Personalmente in ottica di trading ho proprio scommesso sul rallentamento del dollaro contro euro e yen in queste giornate e nel primo caso ho chiuso in perdita l’operazione essendo entrato troppo in anticipo, circa a 1,02 ma con stop molto stretto, nel secondo caso sono ancora short da 138 ( circa prezzi attuali ) confidando in una ripresa dello Yen che da inizio anno perde oltre il 20% contro dollaro. Il fronte cripto è quello che più mi mette il sorriso in questi giorni, dopo i ribassi pesanti degli ultimi tre mesi finalmente assistiamo a delle giornate con buoni rialzi e se ragioniamo dai minimi Bitcoin guadagna il 30%, Ether oltre il 40%, diciamo che in ottica trading sono delle occasioni ghiotte ma per me lo sono ancora di più in ottica d’investimento per aver avuto l’opportunità di comprare Bitcoin a circa 20.000$ al pezzo ed Ethereum sotto i 1000$ al pezzo.  Pazienza e coraggio trasformeranno queste speculazioni nelle occasioni di una vita, o almeno ci spero. Tutto quello che dico e scrivo vale sempre per me e per le mie finanze, ma ho piacere condividere con amici e chi mi segue i ragionamenti che mi portano a compiere delle scelte che sono sempre frutto di scenari futuri possibili, ma non certi.  La sicurezza non è di questo mondo, men che meno del mondo degli investimenti.

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