Gianfilippo Di Clemente

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LE PERFORMANCE DELLE SETTE GIGANTI DELLA TECNOLOGIA MADE IN USA

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 11.10.2023

L’economia mondiale dipende dalla crescita di sette giganti della tecnologia, i cui utili devono aumentare vertiginosamente per mantenere le loro valutazioni elevate.  Come si può vedere si va da una performance minima del + 53% di Alphabet ad un + 206% di Nvidia Nel frattempo, il peso uguale di $SPY è fermo allo 0%, in che vuole dire che l’indice americano delle 500 aziende più importanti deve la sua performance ai giganti tecnologici americani. Le magnifiche sette ( Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia, Tesla) sono la punta di diamante di un portafoglio diversificato sull’azionario.   Ringrazio per il materiale Gregory Crennan.  

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COME SI E’ COMPORTATO IL PETROLIO 50 ANNI FA DOPO LA GUERRA DEL YOM KIPPUR DEL 1973

Scritto il 09.10.2023

Se analizziamo il comportamento del petrolio guardando indietro nella storia, e andiamo a cinquant'anni fa durante il conflitto dello Yom kippur, vedremo che: -          Il greggio passo da 5 $/barile a 50$/ barile con un incremento del 900%. Inoltre, i tassi di interesse USA passarono dal 6.5% al 18% e l’Oro da 42.22$/oncia a 875$/oncia. Le azioni persero quasi il 50% nelle 52 settimane successive. La storia non si ripete mai nello stesso modo, ma può essere un valido aiuto per capire il comportamento degli asset finanziari. Ringrazio Joris Bastien per il materiale fornito.  

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L’IMPORTANTE RUOLO DELLA FINANZA QUANTISTICA NEL TRADING ISTITUZIONALE

Scritto il 02.10.2023

Il mondo del trading. negli ultimi 30 anni ha subito molte trasformazioni che lo hanno reso sempre più efficiente. In particolare, nell’ultimo decennio una nuova disciplina, la finanza quantistica, ha visto salire il podio delle strategie più utilizzate dagli Hedge Fund e Investment banking. Essa prende le origini dalla fisica quantistica, e ha saputo trasferire le sue conoscenze nel mondo della finanza. Si basa essenzialmente su tre pilastri: 1)      Big Data: ovvero un grande archivio di dati storici che sono memorizzati in server dedicati. All’aumentare della dimensione dei dati archiviati, aumenta l’accuratezza del modello. 2)      IA (Artificial Intelligence): ovvero si deve avere a disposizione algoritmi di intelligenza artificiale che siano in grado di analizzare i Big Data e attuare strategie di trading. All’aumentare della capacità dell’algoritmo di “adattarsi” al mercato finanziario, aumenta la capacità della strategia di fare profitto. 3)      Computational Capacity: ovvero la capacità di calcolo delle macchine dove “girano” gli algoritmi. All’aumentare delle prestazioni del computer, diminuisce il tempo di analisi e risposta e quindi la prontezza e l’efficienza della strategia. In definitiva la finanza quantistica aumenta e aumenterà, la nostra capacità di prendere decisioni di trading efficienti e profittevoli.

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COSA CI DICONO I TASSI DI INTERESSE

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  • Titoli di Stato, Spread e Tassi di i
Scritto il 26.09.2023

I tassi reali ( tasso nominale – aspettative inflazione ad 1 anno) a breve termine con scadenza ad 1 anno, stanno rompendo il trend rialzista individuato dalle tre medie mobili (50, 100 e 200 giorni, curve magenta, verde e giallo). Storicamente questo anticipa un trend ribassista per l’azionario per qualche trimestre.

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L’ANDAMENTO ATTUALE DEI TASSI REALI NON SEGUE L’INFLAZIONE

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  • Titoli di Stato, Spread e Tassi di i
Scritto il 23.09.2023

Se notiamo l’andamento dei tassi del tesoro reali a 10 anni (rendimento nominale a 10 anni – aspettative di inflazione a 10 anni) vedremo che esso non è correlato con l’inflazione. Il recente aumento dal 2022, si era anche presentato in maggiore entità nel 2009, con una inflazione annuale che nel 2008 aveva raggiunto il picco del 5% circa contro 8% di qualche mese addietro. Il vero motore dei tassi reali Americani sono il caos politico a Washington e l’elevato debito.   Ringrazio C. Monchau, Bloomberg, HolgerZ.

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IL PREZZO DELLA VALUTA CIRCOLANTE IN GERMANIA CONTRO IL DOLLARO

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 14.09.2023

Il seguente studio analizza il comportamento della valuta circolante in Germania (prima Marco tedesco, poi Euro) negli ultimi 63 anni. Il grafico mostra che la valuta tedesca tende a fluttuare attorno alla parità di potere d'acquisto (PPA) rispetto al dollaro USA, indipendentemente dal fatto che il paese abbia il marco tedesco o l'euro. Secondo questa analisi la valuta tedesca si trova in una fase “a buon mercato”, mentre il dollaro americano è “costoso”. Probabilmente dovremmo aspettarci un ritorno di un’inflazione tendenziale più bassa in Germania rispetto agli Stati Uniti e un corrispondente indebolimento del dollaro USA rispetto alla valutata tedesca.  Ringrazio Costa Vayenas per il materiale.  

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LA SOVRAPERFORMANCE DEGLI STATI UNITI RISPETTO AGLI ALTRI PAESI

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 08.09.2023

Andando ad analizzare gli ultimi 15 anni dell’indice azionario americano delle 500 aziende più importanti (S&P 500), si nota che esso ha guadagnato oltre il 360% contro un aumento del 58% dell’indice azionario mondiale (MSCI World) e solo il 33% dell’indice azionario sui  mercati emergenti ($EEM).  Si tratta del ciclo di sovraperformane statunitense più lungo che abbiamo mai visto. La domanda da porsi e se questa anomalia rientrerà verso la media e quando lo farà: alla prima domanda rispondo che rientrerò sicuramente verso la media, alla seconda domanda rispondo che saranno i posteri a dircelo.  Fonte: Charles-Henry Monchau e Charlie Biello.  

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ANALISI DEL COMPORTAMENTO NEGATIVO DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO

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  • Obbligazioni - investimenti obbligaz
Scritto il 14.08.2023

Il mercato obbligazionario è negativo da ben 36 mesi ( dato Usa). La lunghezza è tra le maggiori e potrebbe indurre a molti a far cedere i nervi e vendere. Il migliore comportamento è quello di attendere il momento migliore per comprare.  Come sempre comportarsi in opposizione alla massa è la mossa giusta. Questo è il mercato. Ringrazio G. Fanti e Bòoomber per il materiale.  

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STATISTICA SP500 DAL 1920 AL 2023 PRIMI 7 MESI VS ULTIMI 5 MESI

Scritto il 04.08.2023

Sembra che l’indice americano delle 500 aziende più importanti al mondo abbia una sua memoria. Analizziamo: Campione: tutti gli anni dal 1920 in cui il SP500 ha chiuso in positivo nei primi sette mesi. -    Anni in cui l’indice è rimasto in positivo:97%; -    Anni in cui nei successivi 5 mesi i ‘indice ha sottoperformato:9%; -    Anni in cui ha chiuso l’anno in negativo: 3% Sembra che valga il vecchio adagio: chi ben inizia sta a metà dell’opera.   Ringrazio per il materiale C.H.Monchau  

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IMMINENTE VENDITA DI 1000 MILIARDI DI DOLLARI DI DEBITO DEGLI STATI UINITI DI AMERICA

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  • Mercati finanziari / economia
Scritto il 02.08.2023

Gli Stati Uniti D’America venderanno, tra settembre e ottobre circa 1000 miliardi di debito. Alcune osservazioni:   1)  È il valore più alto dall’avvento della pandemia in cui si vendettero 2,753 trilioni di dollari nel secondo trimestre, 2)  Rispetto al 2020, il costo sarà molto più caro per i debitori in quanto la Federal Reserve ha adottato un tasso mediano che è arrivato al 5.50 %.   Ringrazio C.H.Monchau per il materiale messo a disposizione.

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IL MERCATO AZIONARIO GUIDA L’ECONOMIA E NON IL CONTRARIO

Scritto il 01.08.2023

Spesso si sente dire che è l’economia a dettare la crescita dei nostri investimenti, che il PIL ha una influenza elevata sui nostri portafogli di investimento. Se vediamo il grafico dell’indice delle 500 aziende più importanti degli Stati Uniti D’America noteremo che: -    L’indice ha toccato il minimo il 13/10/2022; -    Da allora ha registrato un rialzo del +30%, nonostante il PIL annunciato è solo del +2.4%; Conclusioni: Il mercato azionario guida l’economia (driver) e non il contrario. Tipicamente lo anticipa in media di 9 mesi. Ringrazio J. Kappel e P. DE LA Baume per il materiale messo a disposizione.    

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COME SONO ANDATE LE PREVISIONI DELLE MAGGIORI BANCHE SULL’INDICE AMERICANO DELLE 500 PIU’ IMPORTANTI AZIENDE AL MONDO

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 29.07.2023

Le previsioni sono sempre difficile da fare e non mi sento di criticare i colleghi, però sembra che spesso il principio di Pareto sia rispettato. L’80% delle banche ha non ha centrato le previsioni. A gennaio, molte banche hanno chiaramente sottovalutato il potenziale dell'indice S&P 500. Solo due istituti hanno avuto il coraggio all'inizio dell'anno di prevedere un livello dell'indice superiore alla chiusura del 30 giugno (barra grigia su Fundstrat e Deutsche Bank). Col senno del poi, adesso, molti hanno alzato le loro previsioni per la fine dell'anno. Tuttavia, osservando il grafico, è evidente che la maggioranza si aspetta un livello dell'indice inferiore all'attuale valore dell'indice S&P 500 (barra verde). Appuntamento tra sei mesi per il Christmas day per vedere se per la seconda parte dell’anno le previsioni saranno più precise.  Ringrazio per il materiale Klaus A. Wobbe e per il grafico Blooomberg.    

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