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Come investire 100.000 Euro (2°puntata)

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Scritto il 02.07.2019

Per tutti coloro che la settimana scorsa hanno letto il mio primo articolo su come investire consapevolmente un capitale di 100.000 ma anche per coloro che, incuriositi, volessero approfondire l’argomento, ecco la seconda puntata, che, dopo aver illustrato i motivi per i quali investire non è un atto singolo, ma un vero e proprio processo (Regola n. 1), inizia dalla …   Regola n. 2: Proteggi te stesso   Questa regola è molto semplice.   Prima di pensare a come investire i tuoi 100.000 €, devi fare in modo di non andare in bancarotta e perdere sia questi soldi sia quelli che sarai in grado di generare nel corso della tua vita.   Anche perchè devo onestamente dirti che, seppur si tratti di una bella cifra, non siamo ancora di fronte ad un capitale elevato.   Il punto è questo: un capitale è elevato quando è talmente alto da coprire tutte le tue esigenze finanziarie, presenti e future.   E quando dico tutte, intendo proprio tutte!   Fino a quel momento la tua prima dovrà essere continuare a rimanere in grado di generare altri soldi da risparmiare ed investire.   Sicuramente con 100.000 € parti forte, ma c’è ancora un po’ di strada da fare.   Perciò, prima concentrati sull’obiettivo di creare una sostenibilità finanziaria per te e per la tua famiglia, poi possiamo parlare di investimenti finanziari, ok?   Da questo punto di vista, la prima cosa che devi fare è tutelare la tua fonte primaria di entrate finanziarie che, guarda caso, non sono i tuoi soldi sul conto corrente.   Prova infatti per un momento a chiederti cosa ti succederebbe se subissi un infortunio, una malattia o un qualsiasi evento che ti impedisca di andare a lavorare domani mattina…   Pensi che quei 100.000 € sul conto siano abbastanza alti per coprire le esigenze finanziarie correnti e future tue e della tua famiglia?   La risposta è no.   Perciò, se ti trovi 100.000 € sul conto e ti chiedi cosa ci devi fare, fermati subito e acquista delle che ti tolgano l’ansia di avere abbastanza soldi se ti succede qualcosa.   Tra l’altro, questa semplice mossa ti libera immediatamente dall’idea (sbagliata) che aleggia nella (non) cultura finanziaria media italiana secondo la quale si debbano tenere ferme sul conto corrente cifre elevate, “perchè non si sa mai”.   Avendo superato da un pezzo il tempo in cui si faceva la danza della pioggia per propiziarsi il volere degli Dei, direi che vale la pena lasciare da parte le scaramanzie e le superstizioni, e utilizzare strumenti come le assicurazioni per coprirsi dai principali eventi dannosi che possono distruggere la tua capacità di generare reddito.   Solo a questo possiamo parlare di investimenti.   Perciò, proteggi la tua persona con le dovute assicurazioni e passa pure alla regola n. 3.   Regola n. 3: Proteggi i tuoi soldi   Neanche a farlo apposta, anche la terza regola riguarda la protezione.   Quando gestisci i tuoi soldi, uno degli errori da evitare è creare tensione finanziaria.   La tensione finanziaria si crea quando devi far fronte a degli impegni economici senza avere sufficienti risorse a disposizione.   Questo capita a tutti quelli che spendono più soldi di quelli che entrano, magari aggiungendo la ciliegina sulla torta dei consumi a debito.    E se pensi che avere 100.000 € sul conto ti possa salvare da questa ituazione…ripensaci!   Ad esempio, il buon vecchio Boris Becker aveva da parte qualcosina in più di questi 100.000 €, eppure lotta da tempo con i tribunali per convincerli a non togliergli anche le mutande.   Al buon Boris sarebbe proprio servita una seria consulenza finanziaria..   Il punto è che bisogna sempre tenere in considerazione le esigenze finanziarie che si possono presentare.   Per questo motivo, i soldi che vai ad investire devono SEMPRE essere quelli che ti rimangono dopo aver fatto tutti i conti di ciò che ti serve per sostenere il tuo stile di vita.   La regola è che se 100.000 € rappresentano il solo capitale finanziario che hai a disposizione, non lo devi mai e poi mai investire tutto sui mercati finanziari.   Ma quello che dovrai fare è “spezzare” il capitale in quote più piccole e investirne eventualmente solo una parte.   E magari farlo seguendo la regola successiva che però vedremo la prossima settimana.

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Come investire 100.000 euro.

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Scritto il 26.06.2019

Oggi ho pensato di pubblicare un articolo che possa aiutare, mi auguro, chi lo leggerà ed avrà la pazienza di leggere poi quelli che seguiranno nelle settimane successive, a fare un po' di chiarezza su come e cosa occorra considerare per poter investire 100.000 € consapevolmente.   Sicuramente cominciano ad essere una bella cifra.   Non importa se rappresentano tutti i risparmi che hai accumulato fino ad ora o solamente una quota di un patrimonio molto più grande.   100.000 € sono sempre 100.000 €.   Infatti non mi stupisce affatto che, se provi a fare una ricerca online su come investirli, ci sia la calca di gente che tenta di rifilarti una marea di consigli.   Devo dire che, cercando di capire cosa offre la rete al riguardo, ho fatto molta faticaa districarmi tra le inutili indicazioni casuali di strumenti finanziari, le orrende comparazioni tra conti deposito e buoni fruttiferi postali e le pubblicità di piattaforme di trading online.    Ho quindi deciso di scrivere un articolo per spiegare seriamente come investire 100.000 €.    E se mi seguirai, forse riuscirai a comprendere che ti dirò le cose come stanno.    E’ l’unico modo che conosco per parlare in modo serio di questo argomento.   Partiamo quindi subito col definire un concetto di base, ma per nulla scontato.   Che tu abbia 10.000 €, 100.000 €, 1 mln di € o 1 miliardo di € (se hai 1 miliardo di €, cosa perdi tempo a leggere questo articolo?), le logiche di un investimento efficiente ed equilibrato non cambiano mai!   Lascia che mi spieghi meglio.   I ragionamenti sulla definizione di un obiettivo di investimento, sul profilo di rischioe sull’orizzonte temporalenon cambiano a seconda della quantità di soldi che hai in tasca.   In realtà, ciò che cambia è la complessità delle soluzioni che dovrai trovareper distribuire correttamente le maggiori risorse che hai a disposizione per cogliere così anche diverse opportunità.   Ecco, mi pareva giusto specificarlo, perchè non si sa mai che qualcuno possa pensare che se hai un certo capitale, allora hai anche magicamente accesso a strumenti finanziari miracolosi, che di colpo ti fanno guadagnare cifre mostruose senza rischiare nulla.   La verità è che, trattandosi di un processo, per capire come investire 100.000 € dovrai rispettare alcune regole fondamentali e per far sì di non crearti più confusione di quella che potresti già avere, ho pensato di segmentare il processo in puntate, che troverai pubblicate ogni settimana.    Incominciamo?     COME INVESTIRE 100.000 EURO CONSAPEVOLMENTE : 10 REGOLE FONDAMENTALI-   Regola n. 1: Investire è un processo, non un atto singolo   Questa è la tipica scena.   Investitore:“Ho 100.000 € da parte, cosa devo fare?”   Io:“Allora ti chiedo come li hai accumulati questi 100.000 € e cosa rappresentano per te.    Investitore:“MA COME, RISPONDI ALLA MIA DOMANDA CON ALTRE DOMANDE?!?“   Io:Si, precisamente! E il motivo è semplice.   Per dare una risposta sensata è più importante capire cosa fare per continuare a creare ricchezza in modo costante e sistematico, invece che chiedersi come investire il capitale già guadagnato.   Lo so, sembra un paradosso. Però investire i propri soldi è un processo, non un atto singolo.   Ciò significa che non si esaurisce con una semplice lista della spesa di strumenti finanziari, per poi sedersi comodi su una poltrona reclinata ad aspettare il nuovo flusso di cashche entra automaticamente nelle tasche…   Investire è un processo.   Come tale, i passaggi che lo costituiscono sono: Guadagno Risparmio Investimento   E tutti rigorosamente in quest’ordine.   Per accumulare ricchezza, devi prima concentrarti nel crearla attraverso il tuo lavoro, risparmiandone una parte, spendendo meno di quello che entra, per poi investirla adeguatamente e in modo ricorrente.   Solo così puoi costruire un processo di investimento sostenibilee in grado di costruire un capitale importante nel corso del tempo.   Ma prima devi assolutamente fare un’altra cosa.   Se il mio post ti ha interessato e incuriosito, tra una settimana troverai il proseguo.   In caso contrario mi auguro solo che tu non l'abbia trovato una perdita di tempo. Ciao.

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Anche R. Thaler premio Nobel dell’economia, presente a Milano negli scorsi giorni, avvalora i lavoro dei consulenti finanziari.

Scritto il 14.06.2019

"L'intera industria dei servizi finanziari deve far meglio nel progettare prodotti che facilitino le persone a prendere decisioni valide” è questo uno dei messaggi che arrivano da Richard Thaler, premio Nobel per l'economia nel 2017. Nella sua prima apparizione pubblica in Italia, il padre della teoria del"Nudge" e della finanza comportamentale incontra la stampa a Milano (prima di prendere parte all'evento PFEXPO Gold Edition organizzato al Teatro Dal Verme) e ribadisce l'importanza del ruolo del consulente finanziario come vera e propria guida nella gestione degli investimenti dei risparmiatori. Un messaggio che ha una valenza ancor più decisiva in un Paese come l'Italia, in cui il livello di educazione finanziaria non ha ancora raggiunto livelli soddisfacenti. Nell’intera area OCSE il Bel paese è il fanalino di coda nell’alfabetizzazione finanziaria nonostante le famiglie italiane abbiano aumentato il risparmio, passando dal 25% degli asset finanziari totali detenuti nel 2007 al 30% registrato nel 2017. “Il fatto che l'educazione finanziaria sia bassa rende il lavoro dei consulenti finanziari ancora più importante”, ha dichiarato Thaler. “Anche il più esperto tra noi ha bisogno di aiuto con problemi complicati come capire quanto risparmiare per la pensione, e come gestire il risparmio quando si va effettivamente in pensione. L'intera industria dei servizi finanziari deve far meglio nel progettare prodotti che facilitino le persone a prendere decisioni valide”. Vale la pena guardare ancora una volta al nostro Paese per capire in quale quadro di riferimento ci si muova: secondo un rapporto Consobdi fine 2018, in Italia circa il 50% dei risparmiatori ricorre ai consigli di amici e parenti, poco più del 20% si affida alla consulenza professionale ovvero delega un esperto, mentre il 28% sceglie in autonomia. Il controllo della performance dell'investimento risulta poco diffuso: circa il 40% dichiara di non monitorare l'andamento degli investimenti effettuati. I consulenti finanziari dunque non devono essere soltanto dei professionisti competenti ma devono anche badare a tutta la componente più squisitamente umana e psicologica dei propri clienti. La paura ad esempio può costituire il peggior nemico negli investimenti ancor più pericoloso della volatilità dei mercati. Thaler è noto per la sua teoria della "spinta gentile"ovvero il pungolo che può influenzare positivamente il processo decisionale degli individui. Ha rivoluzionato le regole della finanza classica, ponendo al centro gli individui con il loro bagaglio di limiti cognitivi, aspettative, emozioni e previsioni distorte che inevitabilmente si ripercuotono sul successo delle loro decisioni. Insomma gli esperti dei servizi finanziari hanno il dovere di rendere le cose più accessibili e semplici combattendo l'acerrimo nemico individuato dallo stesso Nobel ovvero lo Sludge. Si tratta di teorie di marketing, pungoli, che anziché facilitare e aiutare il consumatore puntano a complicargli la vita e tendergli delle trappole.

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