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Le decisioni della BCE

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  • Titoli di Stato, Spread e Tassi di i
Scritto il 13.06.2022

Nei giorni scorsi ad Amsterdam la Presidente della BCE Lagarde ha tenuto una storica conferenza stampa. Inflazione all'8,1% Per fronteggiare un'inflazione che a maggio ha raggiunto nella zona euro l'8,1% sono state prese importanti decisioni di politica monetaria. In sintesi, dal prossimo luglio terminerà il piano di acquisti di titoli da parte della BCE e i tassi di interesse, per la prima volta dal 2011, subiranno un rialzo di 0,25% per poi aumentare nuovamente a settembre; ulteriori rialzi vengono previsti per i mesi successivi in base all'andamento dell'inflazione. Allargamento dello spread nei paesi periferici dell'eurozona Le previsioni della vigilia sono state sostanzialmente rispettate ma gli operatori si aspettavano dettagli su un nuovo strumento operativo in grado di frenare, in caso di necessità,  l'allargamento degli spread nei paesi periferici dell'eurozona. Questo strumento al momento non esiste, forse per le divisioni che avrebbe creato all'interno del Consiglio della BCE.   L'inflazione americana Il giorno seguente (venerdì) sono usciti i dati dell'inflazione Usa che a maggio ha raggiunto l'8,6%, nuovo massimo da oltre quarant'anni; si tratta di un dato preoccupante anche perchè mostra che la politica di rialzo dei tassi già avviata da Powell (FED) nei mesi scorsi non sta dando i frutti sperati. Si osserva anche un surriscaldamento del mercato del lavoro che contribuisce a rendere più diffuso il fenomeno inflazionistico.   Le reazioni degli investitori Questi due fattori - il programma della BCE e l'inflazione USA - hanno affossato buona parte delle borse mondiali e le obbligazioni europee; anche gli spread dell'eurozona si sono allargati. Da notare che l'euro , contrariamente a quanto sostenuto nei testi di economia (una manovra aggressiva di una banca centrale provoca un rafforzamento del cambio) ha subito un deprezzamento rispetto al dollaro. Questa anomalia denota alcune fragilità dell'eurozona che emergono in momenti di tensione finanziaria. In conclusione, la dinamica dell'inflazione rappresenta il fattore più significativo in grado di orientare l'andamento dei mercati in questa complessa fase economica.  Occorrerà monitorarla con attenzione nei prossimi mesi; il raggiungimento del picco e l'inizio di una fase di rallentamento della crescita dei prezzi sarebbe una novità di grande rilievo.  

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