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Stocks for the long run !!

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 22.06.2018

Il titolo di questo articolo si riferisce ad un ben noto e voluminoso libro del 1994 del prof. Jeremy J. Siegel , prestigioso docente di finanza alla Wharton School of Philadelphia che afferma, con dati e numeri alla mano, che il mercato azionario è storicamente volatile, nel senso che quel tipo di investimento ha nel breve periodo un esito incerto: non si conosce in che modo i prezzi delle azioni si muoveranno nel tempo, ma nel medio lungo periodo il loro andamento e’ sempre stato crescente e soddisfacente per chi ha investito con lungimiranza e pazienza. Una premessa : la maggior parte degli investitori è fisiologicamente avversa al rischio. Non sono interessati ad un titolo/fondo che ha per metà la probabilità di salire del 20% e per l’altra metà di scendere del 20%....capiamoci meglio. Desiderano avere in portafoglio prodotti azionari che, in media, abbiano rendimenti positivi. Infatti, gli studi sull’avversione alle perdite suggeriscono che il dolore di una perdita prospettica è in genere doppia rispetto al piacere di un possibile guadagno (teoria del prospetto). In pratica, la maggior parte delle persone non comprerebbe un’azione con una probabilità del 50% di registrare una perdita del 20% a meno che non ci sia l’altro 50% di possibilità di guadagnare almeno il 40%. Questo per dire che l’avversione alla perdite momentanee (correzioni) può indurre gli investitori a prendere decisioni esageratamente conservative , troppo prudenziali nella composizione del loro portafoglio. Esistono investitori che hanno preferito mantenere i risparmi in banca senza guadagnare sostanzialmente nulla per 5 o 10 anni (per esempio sui conti correnti) perché temevano che acquistando azionario i prezzi avrebbero potuto scendere,….si sbagliavano…evidentemente. Attualmente si nota una diffusa crescita di avversione alle perdite nel mercato azionario, con investitori e analisti preoccupati che l’indice azionario americano stazioni su livelli record o vicini al massimo storico, il che potrebbe anche essere se ragioniamo nel breve termine, torniamo sempre li’, non si scappa…. Molti investitori hanno abbandonato nel tempo il mercato azionario perché temono di perdere più denaro di quanto ritengano di guadagnarne. Il dolore di una perdita prospettica, come accennato, è molto più potente del possibile piacere derivante da un potenziale guadagno, ma il timore protratto irragionevolmente per troppo tempo non ci aiutera’ a far crescere il nostro portafoglio di certo, ricordiamoci che l’inflazione nel lungo periodo fa parecchi danni…. Altri investitori, invece, escono dal mercato perché aspettano che i prezzi crollino, in modo che possano comprare azionario a prezzi stracciati. È una buona idea comprare azioni a prezzi bassi, ( c’est Lapalisse…..) ma raramente è una buona idea cercare di indovinare il momento giusto (fare market timing) mettendosi in liquidità aspettando che si concretizzi la correzione. Ed infatti si rischia di perdere l’ennesima occasione. Coloro che prevedono un crollo del 20% o anche di più della borsa hanno sicuramente ragione nel fatto che prima o poi, come la storia insegna, tale correzione si potra’ materializzare, ma il problema è che potrebbe concretizzarsi questa settimana, l’anno prossimo o tra tre anni e mezzo . E poi, durante la correzione…quando entrare?.....a meta’?....alla fine?...siete sicuri che sia davvero finita o e’ solo una pausa ??...difficile il lavoro del market timer eh ?? Per comprendere cosa comporti questa indeterminazione e titubanza endemica per gli investitori proviamo a fare un esempio pratico. Immaginiamo un investitore che nel febbraio 2009 avesse investito 100.000 € nell’indice azionario america con l’indice che valeva 735 punti, cioè proprio sui minimi post crac Lehman Brothers.( a leggere i giornali sembrava l’inizio della fine, ricordate?...chi mai avrebbe comprato in quel momento ?) Se rivendesse oggi si ritroverebbe con un capitale di 369.750 euro, pari ad un rendimento del + 269 % (+ 15,2% annuo composto). Tutto questo per dire che se nel breve periodo, soprattutto alla luce delle attuali valutazioni di borsa, il mercato azionario è esposto a potenziali correzioni (del 20% o anche più), nel lungo termine è molto probabile e verosimile (come dimostrano le serie storiche ed il volume di Siegel), che l’indice di borsa globale si attesti a livelli superiori a quelli attuali. Forse, meglio se insieme ad un attento e preparato consulente finanziario, potrebbe essere arrivato il momento di valutare se sia il caso di allocare in portafoglio un po’di equity e meno cash per i prossimi svariati anni, soprattutto nel caso di obiettivi importanti futuri ed abbastanza lontani nel tempo.

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From Russia with.....profits !!!

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 20.06.2018

Parliamo di un'economia che, sebbene ancora sanzionata, viaggia a crescita del pil a + 3% e con enormi potenzialita' prossimo-future, dopo le forti correzioni del rublo e dei listini, sempre in un’ottica di investimento di medio lungo periodo (vista la sua storica elevata volatilita’). L’attuale ripresa del greggio sta sicuramente aiutando l’economia sovietica ma anche i consumi interni hanno ripreso a crescere ad un ritmo superiore al pil di circa due punti percentuali. L’inflazione e’ molto bassa e la banca centrale russa ha ancora molto spazio (i tassi in vigore sono oggi al 7%) per attuare una politica monetaria espansiva ed accomodante. Le ultime elezioni, con la ennesima ri-elezione di Putin (76% dei voti) confermano la continuazione di una leadership molto amata ad oggi dalla popolazione russa. Putin nel discorso sullo stato della nazione vorrebbe portare il pil pro capite in crescita al 50% con obiettivo 2025 attraverso l’aumentata produttivita’ del lavoro, le nuove tecnologie, lo sviluppo delle piccole medie imprese. Per quello che riguarda i listini, la borsa russa e’ molto correlata al petrolio e l’anno scorso e’ rimasta indietro rispetto agli altri mercati emergenti (ammesso e non concesso che possa ancora essere considerata tale). Le valutazioni nel complesso sembrano attraenti ed il rendimento medio da dividendo e’ superiore di gran lunga a quello delle economie occidentali e di molti emerging markets. Sono stati venduti titoli di alta qualita’ sulla scia dell’annuncio delle sanzioni, quindi in un contesto del genere e’ giocoforza aspettarsi una forte volatilita’. Come essere presenti in questo mercato? Beh, inutile dire con la massima diversificazione data dagli strumenti del risparmio gestito: fondi e sicav a forte vocazione attiva e con un rapporto rischio rendimento testato in piu’ anni. L’offerta anche in questo caso e’ ampia e non necessariamente il fondo “di casa” proposto dalla banca sara’ il piu’ efficiente della categoria, anche qui si necessita di avere un interlocutore che lavora con molteplici societa’ di gestione. Ricordiamoci che, come per la Cina, l’orizzonte temporale sara’ necessariamente di medio lungo periodo ma che le prospettive sembrano ottime: la produzione industriale cresce grazie anche alle molteplici aziende straniere che continuano comunque a credere al mercato russo investendoci milioni di dollari. Stiamo parlando di aziende come Daimler, Dmg Mori, Mercedes, Haval, Sun Pharma, Mc Donalds, ecc… Gli effetti di lungo periodo quindi ci saranno, gli Usa non detengono piu’ il dominio economico globale che avevano 20-30 anni fa e poi, non dimentichiamoci, quest’anno la Russia ospitera’ i mondiali di calcio, fenomeno mediatico globale che contribuira’ a rilanciare l’economia del paese, come e’ gia’ successo nelle altre occasioni per le altre nazioni ospitanti. “Per noi, in Russia, il comunismo e’ un cane morto mentre, per molte persone in occidente, e’ ancora un leone vivente” (Aleksandr Isaevic Solzhenitsyn)

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Proteggere i propri risparmi....

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 19.06.2018

Accettereste mai di essere sottoposto a visita medica da un non laureato in medicina e magari senza specializzazione adeguata??? E prendereste mai un aereo il cui pilota non abbia conseguito la licenza di volo? No, giusto?...E allora dovrebbe esserlo esserlo anche quando si parla dei vostri risparmi. E cosa sono i vostri risparmi? I vostri risparmi sono ciò che voi mettete da parte per bisogni futuri, privandovi di beni e servizi che potreste consumare oggi spendendo il vostro reddito. Ed il vostro reddito è ciò che quotidianamente, quasi sempre con molto impegno, riuscite a guadagnare. E’ quindi un bene fondamentale, che può permettervi la felicita’ finanziaria ed economica della vostra famiglia, e quindi va protetto. L'ultima cosa che deve capitarvi è perderlo nelle mani di falsi esperti o personaggi che non hanno i requisiti e la capacità per conservarlo e farlo fruttare nel tempo. Le truffe sono sempre esistite , come sempre sono esistiti altri fenomeni criminali. Lo Stato predispone forze dell'ordine, magistratura, enti pubblici con il compito di combatterli. Ma delegare in toto a terzi non paga, mai, bisogna premunirsi in primis con poche regole fondamentali. Difendersi deve anche essere compito dello stesso risparmiatore, del resto lo facciamo continuamente: dalla mattina quando usciamo e diamo tripla mandata alla porta blindata, oppure quando saliamo sul metro e controlliamo che il portafoglio sia ben protetto e lo stringiamo a noi per essere ancora piu' sicuri. Anche con i nostri risparmi dobbiamo farlo…se lo facciamo col portafoglio...fatemi capire…mica sara' piu' capiente!!! Difendersi dai truffatori non è troppo difficile in prima istanza: nessuno regala nulla, ed in finanza vige la stessa regola, se non di piu’ che in altri settori (no free lunch) e quindi, non esiste l'affare del secolo e non esistono metodi facili per assicurarsi guadagni sicuri tali da consentirvi di arrotondare lo stipendio o, addirittura, smettere di lavorare...!!! E men che meno sono affari d'oro quelli che vengono venduti come tali, con l'invito a fare in fretta perché è un'opportunità da non farsi assolutamente scappare. Bisogna fare attenzione ed informarsi. Alla stessa maniera, pericolosi per il nostro patrimonio sono i soggetti che operano abusivamente, tipo i “consulenti finanziari “non iscritti all’albo ma che di fatto esercitano lo stesso la professione suddetta. I servizi di investimento possono essere offerti solamente da soggetti che siano stati autorizzati, dopo aver verificato il possesso di requisiti di onorabilità, professionalità ed organizzativi. Il perché è molto evidente: per gestire investimenti occorrono evidenti capacità ed organizzazione. Puo’ succedere di imbattersi in un intermediario abusivo, di casi cosi’ ne ho gia’ letti parecchi e temo ne leggero' ancora. Non è difficile scoprirlo pero’, ed il web aiuta non poco in questi casi. Basta dedicare alcuni minuti ai siti delle diverse autorità di vigilanza (Consob in primis) e sui motori di ricerca, per potersi fare un'idea del soggetto con cui pensiamo di intrattenere rapporti di natura consulenziale finanziaria: un’attenzione in merito ed in piu’ ci mostrera’ se e’ abilitato alla professione oppure no: l'iscrizione all'albo ha una data ed un numero di delibera, sia per il finanziario che per l'assicurativo, chiederli e' lecito !

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C'e' emergente ed emergente....

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 19.06.2018

La prolungata compiacenza degli investitori e gli stimoli monetari delle diverse banche centrali hanno ultimamente aiutato a mio modesto avviso anche i mercati emergenti che hanno usufruito di questi due fattori, in primis della fase di lunga ed ininterrotta liquidita’ immessa sui mercati. Ora pero’ il recente ritorno della normale volatilita’ dei mercati azionari ha reso consapevoli gli investitori che i mercati finanziari sono anche vulnerabili e che le reali qualita’ di gestione sono oggi piu’ che mai richieste e necessarie, e non possono essere improvvisate. Il dato aggregato positivo dei mercati emergenti maschera le differenze sostanziali nazionali e regionali, quindi la selezione e’ d’obbligo e la puo’ effettuare solo un rodato team di asset management. La Cina e’ in una fase avanzata del ciclo economico mentre Russia e Brasile sono appena uscite dalla recessione, di questo si deve tenere ovviamente conto. Bisogna guardare le crescite prospettiche di ogni singolo paese per poter decidere chi sovrappesare e chi no in portafoglio. Il rinascimento europeo sta vivendo il suo momento nei paesi dell’europa centrale ed orientale. Paesi del far east come Cina , Malesia e Tailandia beneficieranno della domanda interna di consumi. In america latina risorge il Brasile…. Ma oltre ai fattori economici anche quelli politici non sono da meno per esercitare le scelte, ed in questo caso la politica commerciale degli usa puo’ fare la differenza. Una stretta dei tassi da parte della Fed piu’ veloce del previsto ed un dollaro piu’ forte potrebbero esercitare pressioni sull’universo generale degli emerging markets, soprattutto su quei paesi che fanno molto affidamento sui prestiti esterni a breve termine. Il bravo gestore dovra’ quindi essere in grado di valutare anche le singole potenziali vulnerabilita’ di ogni singolo paese e gli eventuali shocks economici che si potrebbero verificare. Conoscere quindi le politiche gestionali e le composizioni aggiornate di portafoglio ci aiutera’ a scoprire il grado di gestione attiva del fondo e la sua reale diversificazione: un buon portafoglio ci servira’ molto di piu’ nelle fasi di nervosismo piuttosto che nelle fasi di crescita globale indistinta, e questo lo potremo avere solo scegliendo tra le diverse societa’ di gestione il portafoglio/i portafogli che meglio si abbinano ai nostri obiettivi di pianificazione finanziaria personale.

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I meccanismi dell'influenza sociale

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 15.06.2018

Mi ricollego ad un mio articolo relativo alla presunta bolla che si starebbe formando sul mercato aim grazie ai forti flussi generati dai pir, cosa in cui al momento non credo ma che credero’se continueranno le imponenti immissioni di liquidita’ senza un contemporaneo allargamento dei listini ed una continuazione dei buoni dati macroeconomici italiani. Gia’ ho scritto che esistono due aree del cervello piu’ propense al rischio od alla prudenza (nucleo accumbens ed insula)e che una decisione di investimento/acquisto e’ sempre un trade-off tra il piacere del potenziale guadagno ed il dolore dell’eventuale perdita. Il potenziale guadagno si collega al nucleo accumbens e la paura della perdita all’insula,una vera e propria competizione da gestire in primis al nostro interno ! Se stessimo per esempio osservando un fondo, diciamo "high tech" (sono memore di fasti e dolori passati) e lo vedessimo salire di continuo come ci comporteremmo d’istinto senza una premeditata e corretta pianificazione ? I mercati continuano a salire e quindi compreremo perche’ non riusciamo ad affrontare la sensazione di rimpianto per essere rimasti fuori dal gioco : poi magari la bolla scoppia e ci affretteremo a vendere, perche’ non riusciamo a sopportare l’idea di essere rimasti investiti e magari anche colpiti temporaneamente nel borsellino e…nell’orgoglio…. Questo e’ il subdolo effetto dei meccanismi dell’influenza sociale che ci fanno ragionare confrontandoci non con noi stessi ma con quanto stanno guadagnando o perdendo gli altri !! In realta’ la soluzione c’e’, va gestita e moderata tenendo sempre presente i nostri personali obiettivi finanziari che dovrebbe non essere succubi del “ momentum” dei mercati o di cosa dice al riguardo il nostro amico , collega di ufficio o passante appena conosciuto. Una importante plusvalenza su un comparto (importante rispetto alla sua media storica) a mio avviso andrebbe consolidata come , in caso di correzioni importanti nel durante, andrebbero sfruttate , se e’ il caso nostro, per andare a mediare il nostro prezzo medio di carico. Ho notato che per alcuni clienti la propensione al rischio varia molto a seconda della situazione dei mercati, quindi sconfessando la propria profilazione Mifid e pianificazione solo sulla base di momentanei movimenti finanziari. Ho notato altresi’ che farsi dominare pesantemente dai sentimenti di troppa avidita’ o paura ed il cercare sempre capri espiatori non aiuta il cliente a raggiungere i suoi obiettivi finanziari. E’ per questo che conoscere bene se stessi finanziariamente e psicologicamente e rispettare le nostre esigenze di vita potra’ essere il solo e vero antidoto contro la continua ricerca dell’El Dorado, luogo che rimane ancora leggenda, al pari della fonte dell’eterna giovinezza !

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Fai da te o risparmio gestito ???

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 14.06.2018

Torno sull'argomento per fare una breve considerazione su cosa puo' fare un team di gestione professionista su un portafoglio ben diversificato rispetto ad un singolo investitore "faccio da me". Vi trasmetto i dati aggiornati al mese di marzo 2018 di un noto portafoglio bilanciato prudente ben gestito (ottimo rapporto rischio rendimento - esposizione azionaria media 20%) tanto per farvi rendere conto di che lavoro c'e' dietro ad un tipo di portafoglio di questo genere e paragonarlo a qualsiasi altro portafoglio "fai da te". AZIONARIO: Europa 6,5 % Giappone 4,5 % Asia extra Giappone 3,5 % Uk 1,5 % Aziende minerarie 1% Finanziari globali 5,5 % Biotecnologico usa 1,3 % Tecnologico usa 1% Petroliferi 1% Usa -9 % (posizione corta) Russia 2 % Turchia 1,3 % OBBLIGAZIONARIO : Tips usa 30 anni 4 % Giappone 30 ANNI -2% (posizione corta) Francia 10 anni -3 % (//) Germania 10-30 anni -5,5 % (//) Uk 10-30 anni -7 % (//) Usa 5-10-30 anni -26 %(//) Portogallo 4-5 anni 4 % Polonia 10 anni 2 % Messico 10-30 anni 6 % Australia 18 anni 2 % Sud Africa 10 anni 1,5 % Turchia 10 anni 1,5 % Brasile 10 anni 1% Indonesia 10 anni 1% Colombia 10 anni 0,5 % EM bond fund della casa 0,5 % Credito BB usa 4 % Credito fondi della casa 1,8 % Us high yield cds -2,5 % (posizione corta) Itraxx xover -2,5 % (//) ESPOSIZIONE VALUTARIA : Euro 95,5 % Sterlina inglese 1,3 % Peso messicano 2,8 % Lira turca 2,5 % Zloty polacco 2% Rublo russo 2% Rand sudafricano 1,5 % Real brasiliano 1% Rupia indonesiana 1 % Peso colombiano 0,5 % Yen 4 % Peso filippine -1 % (posizione corta) Dollaro australiano -2% (//) Dollaro Singapore -3%(//) Dollaro Taiwan -3% (//) Renminbi Cina -6 % (//) Penso non ci sia altro da aggiungere, se non il fatto che di solito in un portafoglio investimenti ben costruito di comparti/fondi/sicav ne esisteranno sicuramente piu' di uno, e questo non fara' che aumentare la diversificazione ed il controllo sul rischio.

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Cambiare si puo', sempre !

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 13.06.2018

Lo scorso Ottobre la Consob nel consueto rapporto ci comunica che il 57 % degli italiani dice di ricevere una consulenza passiva e/o generica. Inoltre sempre gli italiani dichiarano di non essere in grado di valutare la qualità del servizio che viene loro fornito... Con l'arrivo della direttiva Mifid II l'aspetto consulenziale verrà sicuramente e maggiormente evidenziato e promosso, ma qui c'è da iniziare un grande lavoro di educazione finanziaria con la propria clientela, e quella potenziale, per offrire una vera consulenza personalizzata in maniera tale che le lacune e le carenze di cui sopra possano venire nel tempo rimediate. Non sono mai riuscito a capire come si possano spendere giorni e giorni nella scelta di una automobile o delle piastrelle di un bagno e contemporaneamente decidere frettolosamente come allocare i risparmi di una vita, magari delegando totalmente senza capire cosa si stia facendo. Sto parlando di situazioni limite, ma ne esistono e temo non siano ad oggi rare. Molto probabilmente la responsabilità è' anche degli operatori del settore, alcuni poco formati ed alcuni non particolarmente interessati a far evolvere la cultura finanziaria del proprio cliente, ma temo sia un errore strategico nel lungo termine. D'altro canto e' indubbio che cambiare intermediario finanziario rappresenti una fonte di stress (ogni cambiamento ci destabilizza nel breve...) analoga ad un trasloco. Non arrivo a fare analogie con il divorzio, non esageriamo. Eppure molte situazioni di non soddisfazione derivano dalla procrastinazione, e questo succede in tutti i settori della nostra vita, ma il tempo in questo caso ci potrebbe remare contro... La concorrenza si farà più accesa e le qualità del consulente andranno potenziate, ma il cliente dovrà essere disponibile anche a ricevere sempre un educational advice dal proprio interlocutore in primis per poter decidere meglio e per poter raggiungere nel tempo la propria felicità finanziaria.

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I nuovi Fogli Fideuram SanpaoloInvest

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 13.06.2018

Un nuovo modo di investire. Un servizio altamente innovativo. "Fideuram Fogli "offre l’accesso a una piattaforma di investimento in fondi, ETF e titoli. Un’alternativa alle soluzioni à la carte, con ampia scelta, selezione e diversificazione delle opportunità, maggiore efficienza operativa e fiscale ed un più alto contenuto di servizio.

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La decorrelazione

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 13.06.2018

E' latente l'esigenza che si sta affermando tra gli investitori ed e' quella di garantirsi una vera decorrelazione nel portafoglio: la diversificazione intesa come molteplice varieta' di strumenti finanziari mostra, io dico da sempre, i suoi limiti perche' le diverse asset classes che in passato avevano mostrato andamenti divergenti e non correlati tra loro evidenziano oggi sempre di piu' movimenti sincronici e unidirezionali. Questo trend poi aumenta sensibilmente in occasione delle turbolenze dei mercati, quando proprio l'investitore vorrebbe beneficiare di una diversificazione efficiente e di una maggiore difesa del capitale. Da un lato le analisi del passato sulle correlazioni tra le diverse asset classes si dimostrano a volte lacunose a volte inutili ai nostri fini perche' proprio storiche, dall'altro lato creare decorrelazioni e mantenerle e' un esercizio da consulente finanziario evoluto che dedica analisi accurate al portafoglio del proprio cliente. Ma cosa si intende ai fini pratici con la parola correlazione/decorrelazione? La correlazione nel settore finanziario e' un indicatore statistico che misura le relazioni tra gli andamenti di due strumenti finanziari. Il coefficiente di correlazione va da 1 a -1, dove 1 implica un andamento perfettamente coincidente e -1 un andamento perfettamente opposto. Un portafoglio diversificato in maniera efficiente sara' composto da attivita' sufficientemente decorrelate tra di loro, ovvero con coefficiente preferibilmente prossimo allo zero. Vediamo alcune correlazioni tra diversi fondi comuni: Morgan Stanley Global Bond vs M&G Prudent allocation -0,18 eccezionale decorrelazione!! Morgan Stanley Global Balanced Risk Control vs Fidelity Euro Short Term 0,25 ottima decorrelazione!! Pimco Diversified Income vs Gam Multibond Diversified Income 0,95 no, uno dei due potrebbe essere di troppo, troppo correlati tra loro! articolo del 01/03/2018 alle 12:39

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L'abbinata vincente

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 12.06.2018

Cercare di capire cosa farà il mercato oggi o anche la prossima settimana è un compito impossibile e che non credo sia utile per creare ricchezza a lungo termine. È invece molto piu’ determinante e foriero di solido valore mantenere un orientamento di medio-lungo periodo. I dati statistici di lungo periodo dell’indice azionario S&P 500 americano parlano chiaro: dal 1949, l’indice azionario ha registrato nove episodi con un calo del 20% o più. Nonostante la flessione media di questi cicli (pari al -33%) possa essere fastidiosa da sopportare da parte di coloro che risultano esposti sull’equity perdere una parte del rendimento medio del successivo ciclo di rialzo del mercato (pari in media al +268%) e’ sicuramente peggio…e questo lo dico ai presunti maghi del market timing…quelli che pretendono di entrare ai minimi ed uscire ai massimi del mercato, roba da oracolo di Delfi, per intenderci. Dal momento che non è possibile prevedere quale andamento assumerà il mercato nel breve termine, (neanche un team di gestione ci riesce al 100%) quello che un investitore consapevole può ragionevolmente mettere in pratica consiste nel selezionare comparti/fondi/prodotti di risparmio gestito efficienti ed efficaci per i propri obiettivi economico-finanziari affiancato da un serio professionista della consulenza finanziaria iscritto all’albo. Altrettanto importante, in affiancamento alla costruzione di soluzioni efficaci ed efficienti, soprattutto nel corso dei periodi di volatilità, sara’ anche controllare le proprie emozioni. Un esercizio difficile da mettere in pratica sia nelle fasi rialziste (quando si rischia di essere contagiati dall’euforia) e sia in quelle ribassiste (quando invece si è trascinati dal panico). Riuscire a dominare le emozioni costituisce però uno dei maggiori fattori di successo per la creazione di ricchezza nel tempo. Concentrarsi sui fondamentali, effettuare una buona asset allocation e mantenere un portafoglio bilanciato e molto diversificato con un orizzonte di medio lungo termine è il miglior approccio, e sempre lo sara’. Gli investitori di medio lungo periodo (conosco solo quelli, gli altri si chiamano in maniera differente…speculatori, traders, scalpers, ecc…) con un piano di investimento strutturato e gestito nel durante dovrebbero vedere un eventuale ritorno della volatilità come un’opportunità e non come una fonte di preoccupazione, soprattutto se accanto ad investimenti in unica soluzione siamo andati ad abbinare a questi un piano di accumulo che benefici della nervosita’ dei listini e che compri anche quando la nostra “pancia” assolutamente non comprerebbe! Un programma di investimento regolare e mantenuto negli anni può infatti ridurre ai minimi termini la componente emozionale ed evitare i classici errori del fai da te improvvisato. È vero che una strategia d’investimento di questo tipo non è una garanzia di profitto e di protezione contro le perdite. Ma è altrettanto vero gli investitori farebbero bene a rimanere investiti anche quando i prezzi dell’azionario stanno diminuendo/correggendo, perche’ poi si porra’ il problema dell'eventuale rientro (il solito imprevedibile market timing). E’ pero’ altrettanto vero che, in caso di evidenti ed importanti plusvalenze accumulate nel tempo, possa essere saggia cosa ribilanciare la nostra asset allocation andando a consolidare l’extra rendimento ottenuto, questo e’ fuor di dubbio.

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Conosci Sanpaolo Invest....

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 12.06.2018

La societa' (Sanpaolo Invest) ed il gruppo (Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking) per le quali lavoro,....

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mettere Cina in portafoglio,....

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 12.06.2018

PIL: 11,8 miliardi di dollari Tasso di crescita economica: +6,9% Inflazione: 2% Disoccupazione: 4,1% Popolazione lavorativa: 705.860.000 Debito estero: 14.207 miliardi di dollari Debito interno: 46,20% del PIL All’ultimo congresso del partito comunista cinese e’ stato dichiarato l’obiettivo di fare della Cina il punto di riferimento mondiale di tutte le rotte commerciali. La Cina e’ ormai una delle primarie economie mondiali ed il centro manifatturiero del pianeta, il terziario rappresenta oggi piu’ della meta’ del Pil cinese seguito dal secondario e dal primario. Con questi dati essenziali mi sembra logico poter affermare che l’azionario cinese e’ e sara’ un mercato ricco di opportunita’ per gli investitori, con aziende in forte crescita ed interessanti valutazioni borsistiche. Nel mercato cinese, oltre a societa’ di grande qualita’, ci sono anche realta’ non esattamente virtuose che solo un team di gestione professionale puo’ cogliere attraverso visite in loco ed analisti che possano studiare i fondamentali delle singole realta’ (qui il fai da te e’ praticamente impossibile…). Sono in espansione economica e borsistica le aziende che operano nei settori dei beni di consumo, servizi internet ed health care. Espansione dovuta a tanti fattori, tra cui uno dei principali e’ l’aumento dei salari che mediamente presentano una crescita annua a doppia cifra. Non dimentichiamo che non sono ormai secondi a nessuno nemmeno nel mercato dei social networks, in Cina spadroneggia il colosso Tencent. Ad oggi nel paese del dragone esistono ancora moltissime realta’ aziendali in crescita costante che presentano un prezzo di circa la meta’ rispetto alle quotazioni delle azioni delle economie occidentali. Nel settore del risparmio gestito ormai esistono innumerevoli fondi/sicav che investono in quell’area, ognuna con delle caratteristiche precipue che l’attento consulente finanziario andra’ nel caso ad estrapolare per scegliere e proporre al cliente la soluzione a lui piu’ congeniale. Stanno nascendo comparti con stili di gestione diverso ed esclusivo, come per esempio i fondi che investono solo nelle aziende cinesi che producono beni esclusivamente per i consumi interni: siamo di fronte ad un enorme accumulo di domanda che dovra’ essere esaudito attraverso un processo produttivo di medio lungo termine: sempre piu’ cinesi saranno in grado di trasformare i propri bisogni economici in realta’, a beneficio delle aziende interne ed a cascata sui mercati finanziari. A buon intenditor…..

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