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Da risparmiatore ad investitore, un cambio di paradigma obbligato

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  • Finanza Comportamentale
Scritto il 18.09.2018

Gentilissimi Signori, oggi vede la luce un progetto a cui tengo in modo particolare ed a cui nell’ultimo periodo mi sono dedicato con entusiasmo. Si tratta di un percorso di “educazione finanziaria” che ha come obbiettivo quello di avvicinare sempre di più il risparmiatore al mondo della finanza con la finalità di fare luce sui temi che permettano un approccio più sereno al mondo degli investimenti. La consapevolezza della centralità e dell’utilità dell’educazione finanziaria nasce dopo aver maturato un esperienza di 15 anni nella gestione dei patrimoni familiari attraverso il sistema bancario tradizionale. Oggi diventa fondamentale che il consulente instauri con il cliente una relazione basata su una maggiore semplicità delle informazioni date in modo da creare un rapporto paritetico per arrivare alla condivisione non solo degli obbiettivi d’investimento, ma anche degli obiettivi di vita. Questo si può raggiungere solo attraverso una precisa, disciplinata e personalizzata consulenza finanziaria. Il nostro Paese evidenzia una scarsa cultura finanziaria basata su erronee convinzioni che mettevano al centro la sicurezza del capitale, il tasso e la durata come uniche variabili tenute in considerazione dall’investitore, molti ignorano i rudimenti minimi di finanza faticando a comprendere la dinamica tra rischio e rendimento. Questi elementi hanno favorito una concentrazione del risparmio in prodotti che hanno portato a grosse delusioni, dissesti finanziari di notevoli dimensioni e un espansione senza mostruosa del debito pubblico. E’ mia profonda convinzione che il risparmiatore debba trasformarsi in investitore, cambiamento che intendo supportare con la mia attività professionale cercando di far comprendere che non si risparmia al fine di ottenere un rendimento, ma per raggiungere i propri obbiettivi di vita attraverso una pianificazione finanziaria rigorosa e personalizzata. L’obbiettivo di questa newsletter è condividere con voi degli spunti di riflessione sugli argomenti di maggior rilievo in ambito economico e finanziario. Uno strumento a supporto della mia consulenza, per arrivare ad una più profonda consapevolezza del contesto di mercato utilizzando le strategie ed i metodi più efficienti per raggiungere i propri obbiettivi finanziari e patrimoniali Se vorrete farmi avere i vostri commenti e suggerimenti al fine di affinare questo progetto ne sarò estremamente felice. A presto. Nicola Pellanda

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Il rischio e la nostra percezione

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 18.09.2018

n queste settimane ho riflettuto sulla nostra percezione di rischio ed il rapporto che noi abbiamo con esso tutti i giorni, rischio non solo nel senso finanziario stretto, ma inteso anche come rischio che ci assumiamo nella vita di tutti i giorni. La valutazione di questo tende a cambiare nel tempo, ha una forte correlazione con le esperienze passate e quindi tende a cambiare nel tempo. Ogni uno di noi prende decisioni in base alla propria attitudine al rischio che in molti casi è falsata da quello che potremmo definire come rischio percepito che in molti casi ci fa perdere l’oggettività nella valutazione delle nostre scelte. Come investitori quando abbiamo a che fare con i nostri risparmi abbiamo paura. La naturale paura di perdere ciò che abbiamo accumulato. Questa paura ci annebbia e fatichiamo a cogliere esempi, comprendere la probabilità degli eventi e fare le nostre migliori scelte di allocazione. In ogni investimento non potremmo escludere la componente di rischio, ma potremmo controllarlo con un adeguato inquadramento temporale. Questo rischio vale sempre la pena assumerlo. In molte occasioni siamo tentati di comprare un titolo di una singola società, perché influenzati dalle notizie che sentiamo, da quello che leggiamo sui giornali o dallo specchietto per le allodole dei rendimenti. Questo rischio non può essere presente in portafoglio perché mette a repentaglio l’intero nostro patrimonio. Se fossimo stati completamente investiti in obbligazioni in Lira Turca cosa sarebbe che fine avrebbe fatto il portafoglio durante questa calda estate? Il rischio che dobbiamo assumere è quello legato ad investimenti in paesi, aree geografiche, settori dove l’investimento è iper diversificato anche a livello di emittenti. Questo rischio possiamo considerarlo buono, in quanto valutato all’interno di un corretto orizzonte temporale il capitale finale sarà superiore al capitale inizialmente investito. Come nei medicinali dobbiamo stare attenti alle controindicazioni del breve periodo: i mercati finanziari giornalmente prezzano i titoli, nel breve periodo vedremo queste oscillazioni in maniera amplificata, ma nel corretto orizzonte temporale queste andranno ad appiattirsi attorno ad un percorso che tenderà ad essere positivo. Diventa quindi fondamenta avere chiaro il nostro orizzonte temporale, il nostro obbiettivo d’investimento ed il nostro rendimento atteso questo ci aiuterà a superare la naturale paura delle oscillazioni di mercato. A presto Nicola Pellanda

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Da risparmiatore ad investitore ... un cambio di paradigma fondamentale

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  • Consulenza finanziaria
Scritto il 31.07.2018

Qualche mese fa ha visto la luce un progetto a cui tengo molto ed ha cui mi sono dedicato con entusiasmo. Si tratta di un percorso di “educazione finanziaria” che ha come obbiettivo quello di avvicinare sempre di più il risparmiatore al mondo della finanza con la finalità di fare luce sui temi che permettano un approccio più sereno al mondo degli investimenti. La consapevolezza della centralità e dell’utilità dell’educazione finanziaria nasce dopo aver maturato un esperienza di 15 anni nella gestione dei patrimoni familiari attraverso il sistema bancario tradizionale. Oggi diventa fondamentale che il consulente instauri con il cliente una relazione basata su una maggiore semplicità delle informazioni date in modo da creare un rapporto paritetico per arrivare alla condivisione non solo degli obbiettivi d’investimento, ma anche degli obiettivi di vita. Questo si può raggiungere solo attraverso una precisa, disciplinata e personalizzata consulenza finanziaria. Il nostro Paese evidenzia una scarsa cultura finanziaria basata su erronee convinzioni che mettevano al centro la sicurezza del capitale, il tasso e la durata come uniche variabili tenute in considerazione dall’investitore, molti ignorano i rudimenti minimi di finanza faticando a comprendere la dinamica tra rischio e rendimento. Questi elementi hanno favorito una concentrazione del risparmio in prodotti che hanno portato a grosse delusioni, dissesti finanziari di notevoli dimensioni e un espansione senza mostruosa del debito pubblico. E’ mia profonda convinzione che il risparmiatore debba trasformarsi in investitore, cambiamento che intendo supportare con la mia attività professionale cercando di far comprendere che non si risparmia al fine di ottenere un rendimento, ma per raggiungere i propri obbiettivi di vita attraverso una pianificazione finanziaria rigorosa e personalizzata. L’obbiettivo di questa newsletter è condividere con voi degli spunti di riflessione sugli argomenti di maggior rilievo in ambito economico e finanziario. Uno strumento a supporto della mia consulenza, per arrivare ad una più profonda consapevolezza del contesto di mercato utilizzando le strategie ed i metodi più efficienti per raggiungere i propri obbiettivi finanziari e patrimoniali Se vorrete farmi avere i vostri commenti e suggerimenti al fine di affinare questo progetto ne sarò estremamente felice. www.nicolapellanda.it

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