Dati forniti da Google™ 15-07-2024
Nel 2024, il possibile impatto dell'IA e, in particolare, dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) sul lavoro delle persone rappresenta un tema importante. In questo articolo, abbiamo esaminato un esempio di approccio più "accademico" alla questione e valutat ...
La conclusione del primo semestre 2024 è un’ottima occasione per soffermarsi ad osservare l'andamento dei mercati finanziari, disegnare un quadro della situazione e comprendere le attuali condizioni di investimento per i risparmiatori, sia in azioni che in obbligazio ...
As for the USD, we saw a rally alongside yields following the weekend's political developments, but it is unclear what the most likely path for the USD would be in the event of a Trump victory. On one hand, protectionism is expected to be good for the USD as we saw in 2018, but at the same time President Trump has also said he wants policies in place for a weaker USD and we have cuts on the horizon, which makes the path for the USD less clear in case of victory. In conclusion, what we can expect is a continuing stock rally (accommodative fiscal and monetary policies in the Trump era) and a rising USD (more perhaps) due to his protectionist policies.
Per quanto riguarda l'USD , abbiamo visto un rialzo insieme ai rendimenti dopo gli sviluppi politici del fine settimana , ma non è chiaro quale sarebbe il percorso più probabile per l'USD in caso di vittoria di Trump . Da un lato , si prevede che il protezionismo sarà positivo per l'USD come abbiamo visto nel 2018 , ma allo stesso tempo il presidente Trump ha anche affermato di volere politiche in atto per un USD più debole e abbiamo tagli all'orizzonte , il che rende il percorso per l'USD meno chiaro in caso di vittoria . Concludendo, quello che ci si può asoettare è un rally azionario che continui (politiche fiscalie e monetarie accomidanti nell'era Trump) e un USD in rialzo (pià in forse) per le sue politiche protezionistiche.
Inflazione, tassi ed elezioni, compreso l’attentato all’ex Presidente Donald Trump, sono alcuni dei fattori che influenzano in questi giorni le dinamiche e le prospettive sui mercati statunitensi. Inflazione, tassi di interesse e Federal Reserve Dopo i risultati relativi all’inflazione, che è scesa a giugno al 3%, i mercati sembrano sempre più propensi a ritenere che quest’anno la banca centrale USA, la Federal Reserve (Fed), taglierà i tassi di interesse non soltanto una ma due volte. Se ciò dovesse accadere senza che si verifichi una recessione economica, si tratterebbe del cosiddetto “soft landing”. In altre parole, la progressiva fine delle politiche monetarie restrittive sarebbe dovuta non a una situazione economica critica, bensì al raggiunto obbiettivo di contenimento dell’inflazione da parte della Fed. Le conseguenze dell’attentato a Trump Nel frattempo, le borse hanno reagito all’attentato che (nel corso di un comizio tenutosi in Pennsylvania) ha rischiato di uccidere l’ex presidente e candidato alla Casa Bianca Donald Trump, il quale è rimasto fortunatamente soltanto ferito all’orecchio. Come scrivono su “Reuters” Tom Westbrook e Vidya Ranganathan, già prima che si verificasse l’attentato, i mercati hanno reagito alle crescenti possibilità di vittoria di Trump in questo modo: il valore del dollaro è cresciuto e la curva dei Treasury è diventata più ripida. Le possibili conseguenze di una vittoria dei repubblicani Westbrook e Ranganathan elencano una serie di misure che ci si potrebbe aspettare qualora Trump tornasse a essere il presidente degli Stati Uniti: politiche commerciali più aggressive e regolamentazioni meno stringenti sul clima e sulle criptovalute (il valore dei Bitcoin è cresciuto del 7% dopo l’attentato); un taglio delle tasse sulle imprese e sulle persone, a cui seguirebbe la crescita del deficit. Nell’articolo di “Reuters” sono riportate a tale proposito alcune considerazioni di Michael Purves, CEO di Tallbacken Capital Advisors: se Trump dovesse vincere e attuare le sue politiche, spiega Purves, si potrebbe assistere a vendite di obbligazioni dai volumi considerevoli. Scelte delicate in materia di politica monetaria Ma torniamo alla questione dei tassi di interesse. Resta il fatto – come fa notare Vivien Lou Chen su “Market Watch” – che la situazione di Jerome Powell, Presidente della Fed, è tuttora complicata: da una parte un taglio dei tassi troppo anticipato potrebbe compromettere gli sforzi finora profusi per limitare l’inflazione (che rischierebbe pertanto di tornare a crescere); dall’altro lato, una politica monetaria restrittiva che durasse troppo a lungo potrebbe mettere sempre di più sotto pressione l’economia statunitense, fino a spingerla, nel caso peggiore, verso una recessione. Ti potrebbero interessare anche: L'inflazione USA, i tassi e le conseguenze per i mercati
I “minerali del futuro” potrebbero essere una scelta brillante per il tuo portafoglio di investimento attuale. Si tratta di materie prime minerarie fondamentali per l’intelligenza artificiale e la transizione verso l’energia verde, che stanno affrontando una significativa carenza di offerta. Questo crea un’interessante proposta di investimento. Cosa Sono i Minerali del Futuro e Perché Sono Importanti? I minerali del futuro sono materie prime minerarie essenziali per lo sviluppo delle economie e per la transizione verso l’energia verde. La domanda di queste materie prime è destinata a crescere significativamente nei prossimi anni, poiché il mondo si allontana dai combustibili fossili e si avvicina all’elettrificazione. Esempi di Minerali del Futuro Tra i minerali del futuro troviamo rame, litio, alluminio, platino e nichel. Ad esempio, il rame è ampiamente utilizzato per le sue qualità di buon conduttore ed è essenziale per la maggior parte delle applicazioni elettroniche ed elettriche. La futura domanda di rame sarà guidata dalla sua utilità nelle reti elettriche e nell’elettrificazione, oltre al suo uso significativo nei veicoli elettrici (EV). Il litio, invece, è importante per le batterie ricaricabili agli ioni di litio che alimentano i veicoli elettrici e molte altre tecnologie. Si stima che entro il 2040 avremo bisogno di 42 volte più litio rispetto al 2020. Siamo All’inizio di un Altro Superciclo delle Commodities? Un “superciclo” è un periodo in cui la domanda di qualcosa aumenta significativamente e per lungo tempo, a causa di un cambiamento strutturale, portando a un aumento sostenuto dei prezzi. Potremmo essere all’inizio di un nuovo superciclo per i minerali del futuro. La domanda è guidata dalla necessità e dalle politiche governative. La necessità di abbandonare i combustibili fossili e passare all’elettrificazione è chiara e sostenuta da nuove normative. È probabile che la domanda rimanga robusta attraverso vari cicli economici per almeno i prossimi 20 anni. D’altra parte, l’offerta sarà limitata. Le compagnie minerarie non hanno investito nello sviluppo di nuove risorse nell’ultimo decennio, il che significa che non c’è molta più capacità produttiva in arrivo. Dove c’è capacità, stiamo assistendo a una diminuzione dei volumi di produzione e della qualità. Dove Cercare Opportunità? Le opportunità di investimento sono diverse e presenti in tutti i punti della catena del valore – l’insieme delle attività necessarie per creare un prodotto o un servizio. Gli investitori potrebbero essere saggi ad investire nelle aziende associate a ciascun minerale del futuro (piuttosto che nei minerali stessi). La storia ci mostra che questo è un modo migliore per sfruttare i prezzi più alti delle commodities. Oltre alle compagnie minerarie, guarda lungo la catena del valore verso quelle aziende che forniscono l’attrezzatura necessaria per estrarre i minerali. Considera anche i prodotti – come i veicoli elettrici – che sono fabbricati utilizzando uno o più di questi minerali del futuro. Altri settori di interesse potrebbero includere aziende che stanno abilitando la decarbonizzazione nei trasporti, negli edifici e nell’industria – come i produttori di batterie e i produttori di motori a magneti permanenti. Come Sapere se è il Momento Giusto per Investire? È un momento emozionante in questo settore, e tutto sembra allinearsi per l’inizio di un superciclo che potrebbe diventare un’opportunità di più decenni. Come investitore, vuoi entrare nel momento in cui le cose stanno andando lentamente e poi inflettono verso l’alto, iniziando a crescere rapidamente. In Cina, ad esempio, si è passati rapidamente dal 2% delle vendite di auto che erano EV nel 2020, a circa il 40% l’anno scorso. L’adozione sta avvenendo molto rapidamente lì. Nei mercati sviluppati, la penetrazione degli EV è meno profonda, ma accelererà con l’inizio delle restrizioni sulla vendita di auto a motore a combustione interna e con la riduzione dei costi degli EV. Ad esempio, il National Grid del Regno Unito ha pubblicato i suoi piani di investimento in capitale per il prossimo decennio, e l’investimento in infrastrutture per supportare la transizione verde è una priorità assoluta. Quindi, c’è tutta questa domanda e, come abbiamo già detto, l’offerta faticherà a tenere il passo per un po’. Questo probabilmente sosterrà i prezzi. Meglio un Approccio Attivo o Passivo? Ci sono molti ETF che ti permettono di investire nei minerali del futuro se preferisci un approccio passivo. Il SPDR S&P Metals & Mining ETF (TER 0.15%) è uno dei più grandi nel settore minerario, con ampio accesso alle compagnie statunitensi che estraggono metalli e minerali. Abbiamo anche il VanEck Global Mining UCITS ETF (TER 0.50%) adotta un approccio globale allo stesso concetto. Per investire nel prezzo del rame più direttamente, considera il Global X Copper Miners ETF (TER 0.65%) o il WisdomTree Copper (TER 0.49%). Detto questo, un approccio attivo ti permetterebbe di concentrarti solo su ciò che conta. Ti permette di detenere aziende di qualità superiore – che dovrebbero fare meglio nel lungo periodo. E ti permette di essere flessibile attraverso quello che sarà un cambiamento strutturale. Probabilmente vedrai cicli di commodities a breve termine durante quel periodo. La gestione attiva consente agli investitori di cercare valore quando molti altri stanno investendo nelle opzioni più popolari. Un approccio attivo aiuta anche gli investitori a gestire meglio i rischi ambientali, sociali e di governance (ESG) – una considerazione importante quando si tratta di compagnie minerarie che spesso operano nei mercati emergenti.
Zehrid Osmani, Head of the Global Long-Term Unconstrained team in Martin Currie, commenta il primo turno delle elezioni parlamentari francesi e le possibili implicazioni per gli investitori in seguito all’annuncio a sorpresa delle elezioni anticipate da parte di Macro ...
I tragici eventi che stanno colpendo l’Italia riportano in primo piano l’importanza della questione climatica e delle sue conseguenze in termini prima di tutto umani e subito dopo sociali ed economici. Vista l’inquietante frequenza con cui si presentano simili fatti, diventa ormai riduttivo parlare di “maltempo” e di eventi atmosferici “straordinari”. Dal 2010 al 2021 sono stati registrati 1318 eventi estremi: 516 piogge torrenziali, 367 trombe d’aria, 123 esondazioni fluviali e 55 frane derivanti dalle precipitazioni piovose. Se piogge, uragani ed esondazioni suscitano maggior clamore e spavento, non va dimenticato nemmeno il sensibile aumento di fenomeni siccitosi, che anzi sono anche i più letali in quanto responsabili di oltre 650.000 decessi nel mondo negli ultimi 50 anni. Solo in Italia, la carenza idrica è cresciuta esponenzialmente causando la mancanza di cinque miliardi di metri cubi d’acqua rispetto a mezzo secolo fa. Più che delle cause, tuttavia, qui ci interessa occuparci delle conseguenze finanziarie, i cui dati sono impressionanti. L’esposizione dei vari Paesi europei alle intemperie metereologiche è eterogenea così come i danni che ne conseguono. La Germania risulta essere la più penalizzata, con 107 miliardi di euro di perdita negli ultimi 40 anni. Subito dopo viene l’Italia, che nello stesso orizzonte temporale ha sostenuto un costo derivante dagli eventi climatici quantificato in 72,5 miliardi di euro. Proprio perché questa tendenza pare destinata a proseguire, l’incidenza economica del fattore atmosferico potrebbe diventare sempre più significativa. Dal punto di vista economico, le famiglie italiane non hanno la minima consapevolezza dei rischi crescenti che questi eventi generano per il loro patrimonio. Aumentando frequenza e intensità dei disastri climatici, di pari passo aumentano i rischi a cui sono esposte persone e cose. Mediamente una famiglia “investe” nella prima casa i risparmi di cui dispone, e, siccome in molti casi non sono sufficienti, ci affianca un mutuo di lunga durata. Eppure, gli immobili che in Italia sono coperti da una copertura assicurativa sono molto pochi. Le abitazioni assicurate contro l’incendio sono 1 su 2. Se poi consideriamo l’estensione della copertura alle conseguenze derivanti dalle catastrofi naturali la proporzione scende drasticamente. In un Paese dove 3 abitazioni su 4 sono esposte ad un significativo rischio idrogeologico, solo il 5% gode di una protezione nei confronti di eventi climatici estremi. C’è, però, una convinzione dalla quale è doveroso ripartire: la protezione da questi rischi non è più rimandabile.
Il mondo ha ancora molta strada da fare per raggiungere l’obiettivo di un’intelligenza artificiale davvero sostenibile. Lo rileva la prima edizione del Global Index on Responsible Ai, che analizza 138 Paesi secondo alcuni parametri di riferimento (diritti umani, dir ...
Comunicato emesso da BID-GO S.r.l. e diffuso al mercato da GO Internet S.p.A. per conto di BID-GO S.r.l. *********** OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO OBBLIGATORIA TOTALITARIA PROMOSSA DA BID-GO S.R.L. SUL ...
KME Group SpA Sede Legale: 20121 Milano (MI) Foro Buonaparte, 44 Capitale sociale Euro 200.123.081,82 i.v. Reg. Imprese Milano - Cod. fiscale 00931330583 www.itkgroup.it COMUNICATO STAMPA Adesioni pro ...
KME Group SpA Sede Legale: 20121 Milano (MI) Foro Buonaparte, 44 Capitale sociale Euro 200.123.081,82,16 i.v. Reg. Imprese Milano - Cod. fiscale 00931330583 www.itkgroup.it COMUNICATO STAMPA PRESTITO ...
Come si legge su “FONDS Professionell”, Dun & Bradstreet ha pubblicato i risultati del Global Business Optimism Insights Report, uno studio che indica la propensione all’ottimismo e che monitora diversi ambiti: dalla generale situazione economica alle condizioni per gli investimenti fino alle iniziative legate ai criteri ESG. Da questi dati emerge come la Germania torni a essere ottimista.
15.07.2024 | 81 | 1
Categoria: Mercati Finanziari / Economia
Come riporta la rivista “FONDS Professionell”, uno studio di Morningstar Sustainalytics mostra come la credenza che i fondi ESG siano mediamente più costosi degli altri non è fondata (come si legge sulla rivista questa conclusione è stata confermata anche da alcuni risultati dell’autorità finanziaria ESMA). Beauty Flow" Kevin MacLeod (incompetech.com) Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 License http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
12.07.2024 | 90 | 0
Categoria: Fondi Comuni Di Investimento
All'interno della scheda di ogni prodotto (Fondi, ETF o Azioni) viene calcolata la performance PIC e PAC
Pictet-Digital-I EUR LU0340554673 - Periodo 12 mesi
PIC | REND. ASSOLUTO | REND. ANNUALIZZATO |
Rendimenti | 47,95% | 47,82% |
Il PIC (Piano di Investimento di Capitale) riporta la performance del fondo tramite l'investimento, in un'unica soluzione del capitale, all'inizio del periodo considerato. Le performance sono espresse in valuta Euro. Vedi anche Come si declinano gli investimenti in relazione al tempo?
PAC (13 VERSAMENTI) | REND. ASSOLUTO |
Portafoglio Avvalorato (Valore portafoglio - Versamenti) | 23,17% |
Rendimento del Piano di Accumulo | 46,48% |
Il PAC (Piano di Accumulo di Capitale) riporta la performance tramite l'acquisto mensile a importi costanti del fondo. Le performance sono espresse in valuta Euro. Vedi anche Come funzionano i Piani di Accumulo Capitale (PAC)?
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