Dati forniti da Google™ 13-08-2024
Nel giro di pochi mesi sarà possibile investire su un prodotto obbligazionario verde che dovrà rispettare una serie di regole ben definite, secondo quanto stabilito dall’Unione Europea. Il volume complessivo dei green bond I titoli obbligazionari destinati a specifici scopi sostenibili sono detti “green bond”: in generale, non differiscono in nulla dalle normali obbligazioni, sennonché per la destinazione “green” del capitale. Come ricorda Vitaliano D’Angerio sul “Sole 24 Ore”, per farsi un’idea del volume di questi prodotti, è utile consultare la Climate Bonds Initiative. In totale, il volume complessivo di obbligazioni verdi ammonta a 3.250 miliardi di dollari. Il nuovo regolamento dell’Unione Europea Nel variegato panorama dei green bond, D’Angerio sottolinea una importante novità: a partire dal 21 dicembre, il regolamento 2023/2631 dell’Unione Europea introdurrà un nuovo prodotto, ossia l’European green bond. Quali sono le conseguenze per chi vorrà emettere prodotti in linea con il regolamento europeo? Come si continua a leggere sul “Sole 24 Ore”, una differenza importante è che il regolamento europeo prevede il pagamento di una sanzione qualora si contravvenga a una delle regole previste dal regolamento stesso. Le novità del regolamento Come fa notare D’Angerio, il regolamento prevede anche delle restrizioni sulle attività finanziabili mediante l’emissione di green bond europei, segnatamente attività che siano allineate con la cosiddetta “tassonomia” dell’Unione Europea. Si tratta di una differenza importante con un altro testo di riferimento del settore, il Green Bond Principles, redatto dalla International Capital Market Association. Ma le differenze non finiscono qui. Altre novità legate ai green bond europei D’Angerio parla anche degli obblighi informativi, che devono precedere e accompagnare l’emissione del bond, e che prevedono la pubblicazione di una relazione sugli impatti. Inoltre, è prevista una certificazione da parte di enti terzi iscritti nei registri della European Securities and Markets Authority. La contropartita di questo sistema di controllo e garanzie – sottolinea D’Angerio – è un costo mediamente più alto (dovuto alle spese burocratiche) di questi strumenti. Ti potrebbero interessare anche: Investimenti ESG, che cosa sono
In my Financial Consulting firm Di Clemente Capital we adopt professional quantum finance models that put my clients in the top 10% of winning traders and I will demonstrate this to you mathematically. Let's start with the concept of Expected Value which we can summarize as the amount of money that we will have on average after, for example, 100 operations that take place in a year. The expected value equation is shown in the figure. My quantum system tells me that in a year, assuming a capital per operation of €100 I will have: - An average profit of 220% that will occur with a probability of profit of 52%; - An average and maximum loss of -95% that will occur with a probability of loss of 48%; - With an average of 100 trades in a year; €6500, multiplying €100 by 65.
Nel mio studio di Consulenza Finanziaria Di Clemente Capital adottiamo modelli professionali di finanza quantistica che mettono i miei clienti nel 10% dei trader vincenti e ve lo dimostro matematicamente. Partiamo dal concetto di Valore Atteso che possiamo riassumere come la somma di denaro che avremo in media dopo, per esempio, 100 operazioni che si svolgono in un anno. In figura è riportata l'equazione del valore atteso. Il mio sistema quantistico mi dice che in un anno, supponendo un capitale per operazione di 100€ avrò: - Una profitto medio del 220% che si presenterà con una probabilità di profitto del 52%; - Una perdita media e massima del -95% che si presenterà con una probabilità di perdita del 48%; - Con in media 100 trade in un anno; 6500€,, moltiplicando i 100€ per 65.
The Fed’s Reverse Repo (RRP) credit line has fallen below $300 billion for the first time since 2021. The RRP is one of the metrics of excess liquidity in the financial system and is widely monitored by investors. Large banks, government-sponsored enterprises, and money market funds invest their extra money in the credit line to earn interest on it. Use of the RRP has fallen by $2.3 TRILLION since December 2022. In recent months, however, the decline has leveled off and use of the credit line has fluctuated between $300 billion and $400 billion. Source: www.zerohedge.com , Bloomberg Thanks to C.H.Monchau
La linea di credito Reverse Repo (RRP) della Fed è scesa sotto i 300 miliardi di dollari per la prima volta dal 2021. L'RRP è una delle metriche di liquidità in eccesso del sistema finanziario ed è ampiamente monitorata dagli investitori. Grandi banche, imprese sponsorizzate dal governo e fondi del mercato monetario investono il loro denaro extra nella linea di credito per guadagnare interessi su di essa. L'utilizzo dell'RRP è crollato di 2,3 MILIARDI DI DOLLARI da dicembre 2022. Negli ultimi mesi, tuttavia, il calo si è stabilizzato e l'utilizzo della linea di credito ha oscillato tra i 300 e i 400 miliardi di dollari. Fonte: www.zerohedge.com , Bloomberg Ringrazio C.H.Monchau
Gli strumenti derivati finanziari sono contratti il cui valore dipende dall’andamento di un altro strumento. Scopri in questo articolo le caratteristiche e tipologie. Definizione di strumenti finanziari derivati Il ruolo degli strumenti finanziari derivati Strumenti finanziari derivati: come funzionano i più comuni Cosa sono i derivati cartolarizzati? Come gestire i
Quanto conta la psicologia nelle scelte per i nostri investimenti? Come possiamo fare delle scelte consapevoli e vivere serenamente il rapporto con i nostri soldi senza subire gli eventi nei mercati finanziari? Quando si parla di denaro, vorremmo essere strateghi impeccabili, capaci di prendere decisioni razionali e perfette. Tuttavia, la realtà spesso è ben diversa e ce ne rendiamo conto all’arrivo di oscillazioni violente nei mercati finanziari, come quella avvenuta nei primi giorni di questo mese di agosto 2024. Questi eventi possono mettere a dura prova le nostre convinzioni e la nostra forza di volontà; insinuando in noi il panico e il timore di perdere i risparmi accumulati e i rendimenti acquisiti. Le nostre scelte finanziarie sono fortemente influenzate dalle nostre emozioni, paure, convinzioni e da alcuni tranelli del nostro cervello e questo può portarci a fare mosse che, col senno di poi, preferiremmo aver evitato. Quali sono i tranelli mentali in cui potremmo cadere? Perché non sempre siamo razionali? Uno dei principali ostacoli alla razionalità nelle nostre scelte finanziarie è rappresentato dai bias cognitivi, quei piccoli inganni della mente che ci portano a fare scelte non sempre vantaggiose. Ve ne cito alcuni a titolo di esempio: Per alcuni la paura di perdere è così intensa che spesso rende eccessivamente prudenti, facendo perdere occasioni importanti o spingendo a restare attaccati a investimenti non più redditizi nella speranza che le cose cambino. Poi c’è l'eccesso di fiducia. Questo fenomeno ci fa credere di essere più bravi di quanto siamo realmente nel prevedere le oscillazioni del mercato. Questo può portarci a fare trading eccessivo, aumentando i costi e riducendo i rendimenti. E non dimentichiamo il bias cognitivo di conferma: tendiamo a cercare solo le informazioni che confermano le nostre convinzioni preesistenti, ignorando tutto il resto. Questo ci porta a fare scelte poco equilibrate, basate più su quello che vogliamo credere che su ciò che sarebbe realmente utile per noi. Le emozioni che influenzano le nostre scelte Le emozioni giocano un ruolo cruciale nelle decisioni finanziarie. La paura può farci vendere tutto in preda al panico durante i cali di mercato, causando ulteriori perdite. Al contrario, l'euforia (e l’avidità) può spingerci a prendere rischi eccessivi nei periodi di boom, alimentando le bolle speculative facendoci dimenticare che, prima o poi, arriveranno a scoppiare. L'incertezza può anche paralizzarci. Quante volte abbiamo rimandato decisioni importanti – come iniziare a risparmiare per la pensione o comprare una casa – perché non eravamo sicuri di quale fosse la scelta giusta? Tuttavia, non prendere alcuna decisione e tergiversare può essere molto dannoso. Quindi come poter prendere decisioni più consapevoli? Ebbene, se ci impegniamo un po', possiamo imparare a gestire questi tranelli mentali e a vivere il nostro rapporto con il denaro in modo più sereno. La chiave è prendersi il tempo per riflettere e pianificare. Pianificazione a lungo termine significa definire chiaramente i nostri obiettivi, assegnando ad essi un valore e una scadenza temporale, stabilendo un percorso per raggiungerli, senza farsi travolgere dalle fluttuazioni momentanee. Questo non implica rigidità, ma ci fornisce una guida che ci aiuta a mantenere il focus su ciò che vogliamo raggiungere, sia di breve che nel medio e lungo periodo. Nel rapporto con il nostro risparmio non dobbiamo esserne succubi. Ricordiamo che il patrimonio che mettiamo da parte giorno dopo giorno deve essere al servizio dei nostri obiettivi e dei nostri bisogni. Non lasciamo che le paure o l'euforia influenzino le nostre decisioni; usiamo il denaro come uno strumento per vivere la vita che desideriamo per noi stessi e per la nostra famiglia. Un passo importante è cercare di avere una discreta educazione finanziaria. Conoscere il mondo degli investimenti ci aiuterà a fare scelte meno influenzate dalle emozioni del momento. Tuttavia, non si deve affrontare tutto da soli. Il supporto di un consulente finanziario autonomo può essere particolarmente prezioso. Un professionista che opera esclusivamente nel nostro interesse può dare una visione obiettiva e aiutare a gestire lo stress, accompagnandoci a prendere decisioni basate su una strategia ben definita, monitorando che le nostre scelte siano sempre in linea con i nostri obiettivi e bisogni personali. In sintesi, il denaro dovrebbe essere un mezzo per vivere la vita che desideriamo, non una fonte di stress costante. Comprendere la psicologia alla base delle decisioni finanziarie e avere un supporto professionale può fare la differenza tra un rapporto sereno e proficuo e uno stressante con il nostro patrimonio. Con maggiore consapevolezza e l’affiancamento giusto, si possono prendere decisioni che permettano di sentirci sicuri e in controllo, allineati con i nostri obiettivi e con quelli della nostra famiglia, sia nei periodi di prosperità che in quelli di incertezza.
La recente correzione sul mercato ha riacceso l'attenzione verso l'attività di Market Timing. E' un esercizio consigliabile da applicare al nostro piano d'investimento? Credo di no. La ragione può essere ricondotta, semplificando, al principio della regressione verso la media. Il concetto di regressione alla media viene spesso declinato sui mercati finanziari, e sulle asset class che lo compongono, ma in realtà può essere applicato anche ad altri ambiti, sempre riguardanti l'attività d'investimento. Possiamo citare il caso di gestori attivi Top Performer. Quanto della sovraperformance maturata in periodi particolarmente positivi è figlia della fortuna e quanto dell'abilità? Difficile a dirsi. Se stimiamo che la creazione di Alfa sia figlia della capacità gestoria, ci aspettiamo un proseguo nel futuro di queste performance. Eppure, è qui che spesso arriva il "ritorno alla media". Basti citare l'esempio di Cathie Wood, con l'ETF Arkk Innovation in grande spolvero per un certo periodo di tempo, salvo poi incappare in un periodo particolarmente negativo. Lo stesso vale per il noto Carmignac Patrimoine, favoloso nel 2008, eppure meno fortunato successivamente. Di esempi illustri ne abbiamo quanti ne vogliamo. Spesso, prestazioni eccezionali sono anche aiutate dalla fortuna, oltre che da una buona visione alla base, e la fortuna va e viene. Lo stesso vale per le previsioni. Possiamo certamente tentare di applicare un'attività predittiva sul nostro piano d'investimento, cercando di cronometrare il mercato, ma il fatto eventualmente di averci preso una volta non è prova provante del fatto di avere veramente il polso del mercato, e di poterlo fare correttamente una seconda volta. Anzi, proprio il principio di regressione alla media ci suggerisce che se, un po' per fortuna, un po' per casualità, un po' per comunque una buona visione alla base, abbiamo anticipato correttamente un movimento di mercato in un'occasione, è statisticamente molto probabile che la volta successiva sbaglieremo. Questo è un po' un problema, dal momento che il market timing si compone di 2 momenti, perchè una volta usciti in previsione del crollo, occorre poi indovinare anche il momento del rientro, e se già ci ha detto bene alla prima chiamata, che vada bene anche la seconda è complicato. Che poi si riesca a ripetere il tutto un'altra volta ancora, sarebbe un evento eccezionale. Anche qui, gli esempi si sprecano. Il più noto forse è quello di "Dr Doom" Roubini, economista americano che previde correttamente il crollo del 2008. Peccato poi che abbia sbagliato clamorosamente tutte le altre chiamate di Bear Market, rientrando perfettamente nel modello del "ritorno alla media". Il concetto è semplice, ma anomalo da comprendere, perchè contro-intuitivo, dal momento che proprio una corretta interpretazione del mercato tende ad alimentare la nostra fiducia verso le abilità del preveggente di turno, mentre proprio quello sarebbe il momento giusto per non crederci più. Chi avesse piacere ad approfondire i temi in evidenza, può contattarmi per un consulto. Buon Ferragosto a tutti
I titoli di Stato vengono tipicamente considerati come titoli del segmento del reddito fisso. Tuttavia, esistono alcuni prodotti che non distribuiscono interessi costanti ma di natura variabile nel corso del tempo. Vediamo il caso di un titolo distribuito dal Tesoro italiano (Ministero dell’Economia e delle Finanze). I Certificati di Credito del Tesoro (CCT) Sul “Corriere della Sera”, Angelo Drusiani ha parlato di come l’Italia, con lo scopo di finanziare il proprio debito, offra una vasta gamma di prodotti finanziari. I prodotti più diffusi sono dei prodotti che garantiscono ai risparmiatori una cedola fissa. Ma a questi prodotti si affiancano anche titoli che staccano cedole a tassi variabile: si tratta, nello specifico, dei Certificati di Credito del Tesoro (CCT). Ma su che cosa si basa il calcolo dell’importo delle cedole? Come si calcolano le cedole e i rendimenti dei CCT? Le cedole di questi prodotti sono semestrali e indicizzate in riferimento ai Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) a loro volta semestrali. Come precisa il Ministero del Tesoro, a partire dall’emissione della seconda cedola, per la remunerazione del titolo, in riferimento ai BOT va calcolato anche i) un margine predeterminato (si parla di “spread”) e ii) lo scarto di emissione. Si tratta dunque, come precisa Drusiani, di una “maggiorazione” al semplice rendimento dei BOT. Taglio minimo, rimborso, spese di collocamento Il prodotto ha la durata di sette anni e il taglio minimo di acquisto è di mille euro. Le aste sono frequenti: una ogni mese. E il rimborso – si legge sempre nella scheda del Ministero del Tesoro – è detto “alla pari”, cioè corrisponde all’intero capitale versato in sede di sottoscrizione. Per i sottoscrittori sono previste delle commissioni di collocamento, pari allo 0,3% del capitale sottoscritto. Ti potrebbero interessare anche: Titoli di Stato: che cosa sono i BOT e i BTP? Come investire
E.P.H. S.p.A. COMUNICATO STAMPA Richiesta di conversione parziale della seconda tranche del Prestito Obbligazionario Convertibile cum warrant riservato a Global Growth Holding Limited Milano, 14 agost ...
Milano, 14 Agosto 2024 | 09:55 Europe/Amsterdam TROFEO PIRELLI ACCADEMIA CRZ: IN SICILIA (ZONA 9) CANNINO È IL PRIMO CAMPIONE Cannino L'agostano Rally Tirreno a Messina ha assegnato il primo titolo d ...
Eni: informativa sull'acquisto di azioni proprie nel periodo compreso tra il 5 e il 9 agosto 2024 San Donato Milanese (MI), 14 agosto 2024 - Eni ha acquistato nel periodo compreso tra il 5 e il 9 agos ...
La traiettoria del mercato delle materie prime può essere molto significativa quando si tratta di formulare un giudizio sullo stato di salute dell’economia. E così, come scrive Spencer Kimball su “CNBC”, alcuni analisti hanno rilevato che l’andamento del mercato delle materie prime diverge da quello dei mercati finanziari da ormai qualche settimana.
13.08.2024 | 67 | 0
Categoria: Mercati Finanziari / Economia
Dietro il crollo dei mercati di lunedì 5 agosto, giorno in cui il Nikkei è arrivato a perdere il 12% in una sola giornata, molti esperti hanno individuato un problema legato al “carry trade”. Non tutti, però sono concordi: Mike Wilson, equity strategist di Morgan Stanley, ritiene che più che un problema valutario, le ragioni di queste correzioni vadano cercate nei fondamentali economici e nel raffreddamento dell’entusiasmo per l’intelligenza artificiale. Beauty Flow" Kevin MacLeod (incompetech.com) Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 License http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
13.08.2024 | 53 | 0
Categoria: Mercati Finanziari / Economia
All'interno della scheda di ogni prodotto (Fondi, ETF o Azioni) viene calcolata la performance PIC e PAC
IE00B3WJKG14 - Periodo 12 mesi
PIC | REND. ASSOLUTO | REND. ANNUALIZZATO |
Rendimenti | 39,18% | 39,07% |
Il PIC (Piano di Investimento di Capitale) riporta la performance dell'ETF tramite l'investimento, in un'unica soluzione del capitale, all'inizio del periodo considerato. Le performance sono espresse in valuta Euro. Vedi anche Come si declinano gli investimenti in relazione al tempo?
PAC (13 VERSAMENTI) | REND. ASSOLUTO |
Portafoglio Avvalorato (Valore portafoglio - Versamenti) | 13,27% |
Rendimento del Piano di Accumulo | 26,56% |
Il PAC (Piano di Accumulo di Capitale) riporta la performance tramite l'acquisto mensile a importi costanti dell'ETF. Le performance sono espresse in valuta Euro. Vedi anche Come funzionano i Piani di Accumulo Capitale (PAC)?
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